Glossario lunare
ABBOT -
Piccolo cratere sui rilievi che separano il Mare Crisium dal Mare Fecunditatis, a est di Taruntius, 5,6°N / 54,8°E; diametro 10 km. Ex Apollonius K - Charles G. Abbot (1872-1973): astrofisico americano.ABEL - Circo molto vicino al bordo sud-orientale del disco lunare, 34,6°S / 85,8°E; diametro 114 km - Niels Henrik Abel (1802-'29): matematico norvegese. Studi fondamentali di trigonometria superiore. Fondò la teoria delle equazioni algebriche, studiò certe entità matematiche dette poi da lui funzioni abeliane, enunciò il criterio generale della convergenza delle serie. Ricerca sulle funzioni ellittiche.
ABENEZRA - Cratere dall'aspetto poligonale a ovest della Rupes Altai, 21°S / 11,9°E; diametro 42 km, altezza 3730 m; deborda un poco su Azophi col quale forma una coppia interessante. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Ibn Ezra (Abenestra; Abraham ber Meyr; 1093?-1167): ebreo spagnolo, grammatico, poeta, filosofo, astronomo, commentatore dell'Antico Testamento.
ABETTI - Piccolo cratere inondato di lava, non molto importante, presso il margine sud-orientale del Mare Serenitatis, 19,9°N / 27,7°E; diametro 7 km - Antonio Abetti (1846-1928) e Antonio Abetti junior (1882-1982): astronomi italiani. Il primo studiò particolarmente i pianeti minori.
ABULFEDA - Cratere fra Ciryllus e Albategnius, 13,8°S / 13,9°E; diametro 62 km, altezza 3110 m. Con Almanon forma una coppia di "anelli montuosi" tra i quali si estende una formazione (Catena Abulfeda, 17°S / 17°E; si prolunga verso la Rupes Altai per 210 km) che sembrerebbe essere costituita da una successione di microcrateri. Si potrebbe trattare di un antico crepaccio le cui pareti sarebbero smottate in più punti per effetto del calore e dell'urto di piccole meteoriti; materiale polverulento avrebbe progressivamente colmato la faglia, lasciando ancora aperti i centri di smottamento, che avrebbero così acquisito l'aspetto di microcrateri. Nel 1972 atterrò da queste parti (a nord del cratere principale, 9°S / 15,5°E) l'Apollo 16. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Ismael Abu'l-Fida (1273-1331): famoso geografo e storico arabo, sultano di Hamah in Siria; prese anche parte attiva alla guerra contro i Crociati. Scrisse Compendio di storia dell'umanità e Determinazione dei paesi in longitudine e latitudine. Noto in Europa fin dal 1700 come Abulfeda.
ACHERUSIA, PROMONTORIUM - Promontorio Acherusia: 17°N / 22°E; 1500 m sul Mare Serenitatis, all'estremo est dei Montes Hæmus - Acherusia: nella mitologia greca, palude infernale all'imboccatura del fiume Acheronte.
ACOSTA - Piccolo cratere tra il Mare Fecunditatis e Langrenus, 5,6°S / 60,1°E; diametro 13 km. Ex Langrenus C - Cristobal Acosta (1515-1580): medico e storico portoghese.
ADAMS - Cratere a est di Snellius, 31,9°S / 68,2°E; diametro 66 km; pareti irregolari - Così chiamato in onore di: 1) John Couch Adams (1819-'92): astronomo inglese; determinò teoricamente, prima del Le Verrier, la posizione dell'astro perturbatore del moto di Urano (Nettuno), ma non fece seguire la conferma pratica; studiò la variazione secolare del moto medio della luna 2) Charles H. Adams (1868-1951): astronomo americano 3) Walter Sidney Adams (1876-1956): astronomo americano, direttore dell'Osservatorio del Monte Palomar, di cui diresse la costruzione (telescopio Hale con specchio da 200 pollici di diametro); studi sul moto del sole e delle stelle mediante la spettroscopia.
ADRIATICUM, MARE - Mare Adriatico: nella mappa lunare di Hevelius, del 1647, indicava la zona a sud-est di Copernicus e a nord-ovest del Sinus Medii. Nome ormai abbandonato.
ÆGIPTIACUM, MARE - Mare Egiziano: nella mappa lunare di Hevelius, del 1647, designava la zona pianeggiante a nord dell'attuale Mare Humorum e ad ovest dei Montes Riphæus. Nome ormai abbandonato.
ÆNARIUM, PROMONTORIUM - Promontorio Enario: 22°S / 8°W, sul Mare Nubium, immediatamente a nord della Rupes Recta. Voce della mappa lunare Lohrmann-Schmidt (1878) - Enaria: isola vulcanica, con sorgenti calde, sulla costa occidentale dell'Italia, dirimpetto alla Campania, così chiamata come luogo d'approdo di Enea, presso i greci Pithecusa, nei poeti latini Inarime, ora Ischia. Alcuni distinguono due isole, Aenaria e Pithecusa
ÆSTATIS, MARE (o LACUS) - Mare (o Lago) dell'Estate: due macchie scure allungate, a sud di Grimaldi e a nord di Crüger, 15°S / 69°W, di minime dimensioni (1000 kmq). Nome recente, nonostante la forma latina.
ÆSTUUM, SINUS - Variamente tradotto Baia dei Flutti, dei Calori, degli Ardori (preferibile quest'ultima: æstus = bollore, ribollimento): 12°N / 8°W, a sud dei Montes Apenninus. Area molto piatta simile a un "mare", in parte interrotta da modesti corrugamenti e da crateri; superficie 40.000 kmq, diametro circa 230 km. Nome introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi).
AFRICA, PARS - Regione Africa: nella mappa di Hevelius (1647) indica i modesti rilievi lungo il bordo occidentale del disco lunare, pressappoco alla latitudine di Copernicus. Nome ormai in disuso.
AGARUM, PROMONTORIUM - Promontorio Agaro: 14°N / 66°E; 3300 m sul Mare Crisium - Capo Agaro: sul Mare d'Azov, in Crimea. Agari: antico popolo scita stanziato nella Russia meridionale.
AGASSIZ, PROMONTORIUM - Promontorio Agassiz: 42°N / 2°E; 2250 m sul Mare Imbrium - Louis Rudolphe Agassiz (1807-'73): naturalista e geologo svizzero-americano, avversario della teoria evoluzionistica; ricerche fondamentali sui pesci e studi di glaciologia. Ricerche sui pesci fossili (1833), Studi sui ghiacci. Capo Agassiz: nella Terra di Graham (Penisola Antartica).
AGATHARCHIDES - Cratere inondato, nell'area del Mare Humorum, 19,8°S / 30,9°W; diametro 49 km, altezza 1180 m; residui del picco centrale, pareti irregolari - Agatarchide (II sec a. C.): storico e geografo greco; nato a Cnido, vissuto ad Alessandria.
AGRICOLA, MONTES - Monti Agricola: catena montuosa allungata, a nord-ovest di Herodotus, 29°N / 54°W; lunghezza 160 km - Georg Agricola, nome umanistico di Georg Bauer (1494-1555): filologo, medico e naturalista tedesco, considerato il fondatore della mineralogia. De natura fossilium.
AGRIPPA - Cratere ovale con picco centrale, 4,1°N / 10,5°E; diametro 46 km, altezza 3070 m. Forma una splendida coppia con Godin. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Agrippa (I sec. d. C.): astronomo greco, nel 92 osservò un'occultazione delle Pleiadi da parte della luna.
AIRY - Cratere con perimetro angolare, nell'area di Albategnius, 18,1°S / 5,7°E; diametro 37 km; fa il paio con Argelander - George Biddel Airy (1801-'92): astronomo inglese, direttore dell'Osservatorio di Greenwich; compì numerose ricerche di meccanica celeste e di fisica (in particolare sull'ottica); formulò per primo una teoria completa sulla formazione dell'arcobaleno e legò il suo nome all'ipotesi dell'"isostasia" sulla ripartizione delle densità nei diversi strati della crosta terrestre.
ALBADA (VAN) - Cratere a sud del Mare Crisium, tra Auzuot e Firmicus, 9,4°N / 64,3°E; diametro 22 km. Ex Auzout A - Gale B. van Albada (1912-'72): astronomo olandese.
AL-BAKRI - Piccolo cratere con fondo piatto nella zona nord-occidentale del Mare Tranquillitatis, presso Plinius, 14,3°N / 20,2°E; diametro 12 km, altezza 1000 m. Ex Tacquet A - A. A. Al-Bakri (1010-1094): geografo arabo di Spagna.
ALBATEGNIUS - "Anfiteatro" ad est di Ptolemæus, 11,°S / 4,1°E; diametro 136 km. Larga parete a terrazze,
sormontate da cime di 3000-4000 m d'altitudine. Picco centrale. Parete sud-est interrotta da Klein. Quelle di Albategnius sono state le prime rocce lunari illuminate da un raggio laser, il 9 maggio 1962, a opera di Louis Smullin e Giorgio Fiocco. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Albatenio, in arabo al-Battani, (850?-929): tra i maggiori astronomi arabi, osservatore e calcolatore, con i risultati delle proprie osservazioni, iniziate a Raqqa e poi proseguite a Bagdad, compì la revisione dei dati astronomici sia trasmessi dall'antichità sia ultimamente raccolti dagli osservatori islamici: determinò nuovi, più accurati valori per l'obliquità dell'eclittica, la precessione annua, l'anno tropico; accertò lo spostamento annuo di 21" dell'apogeo solare secondo l'ordine dei segni dello zodiaco; dimostrò la possibilità di eclissi anulari di sole; estese l'uso della trigonometria in campo astronomico. I risultati sono raccolti nel trattato De scientia stellarum, che ebbe grande diffusione e autorità nell'Occidente fino a tutto il Cinquecento.
ALDRIN - Minuscolo cratere nella parte sud-occidentale del Mare Tranquillitatis, nei pressi del punto in cui avvenne nel 1969 la prima discesa sulla luna, 1,4°N / 22,1°E; diametro 3,4 km, altezza 600 m. Ex Sabine B - Edwin E. Aldrin (nato nel 1930): astronauta americano (Apollo 11).
ALDROVANDI, DORSA - Dorsali Aldrovandi: sistema di corrugamenti nella zona sud-orientale del Mare Serenitatis, 24°N / 29°E; lunghezza 120 km - Ulisse Aldrovandi (1522-1605): medico e naturalista italiano, fondò a Bologna l'Orto Botanico. Scrisse una Storia naturale in tredici volumi, in cui precorse Linneo.
ALEXANDER - Antichissimo circo all'estremità nord dei Montes Caucasus, 40,3°N / 13,5°E; diametro 82 km; evidenti segni di erosione; fondo piuttosto scuro, bastioni poco elevati - Alessandro Magno (356-323 a. C.): re di Macedonia, figlio di Filippo II, educato da Aristotele, successe al padre nel 336. Domati i Tebani e gli Ateniesi, a Corinto si fece conferire il titolo di comandante supremo delle forze elleniche contro la Persia. Passato l'Ellesponto (334), vinse i Persiani presso il fiume Granico (Asia Minore) e ad Isso (333), alle porte della Siria. Occupò in seguito la Siria e la Fenicia, espugnò Tiro e Gaza, passò in Egitto ove fondò Alessandria (332). Ad Arbela (o Gaugamela, 331) in Persia ottenne una terza vittoria che gli diede in mano tutto l'impero di Dario. Occupate Babilonia, Susa, Persepoli, si accinse alla conquista dell'India, ma giunto all'Ifasi, affluente dell'Indo, dovette rinunciare all'impresa per il rifiuto dell'esercito di seguirlo (324). Morì improvvisamente l'anno seguente a Babilonia.
ALFRAGANUS - Cratere irregolare molto luminoso a nord-ovest di Theophilus, 5,4°S / 19°E; diametro 21 km, altezza 3830 m; piccolo centro raggiato. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Ahmed ibn Kotheir detto Al-Farghani perché nato a Farghana nella Sogdiana (morto nell'820): celebre astronomo e geografo, da noi erroneamente creduto arabo perché, scrivendo, adoperò l'arabo, che al suo tempo era la lingua dotta dell'Oriente musulmano. Ma fu della Persia più orientale e settentrionale. Rivide e corresse le tavole astronomiche di Tolomeo e compose un libro: Dei movimenti celesti, di cui il Golio diede nel 1669 una traduzione in latino.
ALHAZEN - Notevole cratere vicino al margine est del Mare Crisium, 15°N / 71,8°E; diametro 33 km, ripide pareti - Ibn al-Hagtham al-Hazin, detto in Occidente Alhazen (Bassora 965 - Il Cairo 1039): fisico e matematico arabo, uno dei più grandi fisici del medioevo. È autore di numerose opere di matematica, astronomia, medicina, filosofia e scienze fisiche in gran parte perdute. Pare gli si debba attribuire la scoperta della prova del nove per le operazioni aritmetiche. La sua opera di maggior rilievo, pubblicata nel 1572 a Basilea con il titolo Opticae thesaurus Alhazeni arabis libri septem, contiene la prima esatta descrizione dell'occhio umano; in essa si fa risalire la causa della visione all'oggetto e non all'occhio; vi si trovano esposte le leggi della riflessione, il principio della camera oscura, una valutazione della pressione atmosferica in base all'esame della durata del crepuscolo, uno studio relativo al potere d'ingrandimento delle lenti.
ALIACENSIS - Cratere giovane (classe I) a sud-est del Mare Nubium, 30,6°S / 5,2°E; diametro 80 km, altezza 3680 m; forma una coppia con Werner - Pierre d'Ailly, in latino Aliacensis, (1350-1420): teologo e filosofo francese, nominalista; cardinale legato ad Avignone, sostenne la superiorità del Concilio sul Papato, si adoperò per la fine dello Scisma d'Occidente; nei concili di Pisa e Costanza capeggiò il partito cattolico riformatore.
ALLER - Altro nome, non ufficiale, di Atwood (vedi), riportato solo dalla Mappa lunare Hallwag. Ex Langrenus K. Insieme con Langrenus F e Langrenus B fa parte di un interessante trio - J. H. Aller: astronomo americano; dal 1939 al 1942, insieme con H. V. Babcock, A. B. Wyse e N. U. Mayall, al Lick Observatory studiò spettroscopicamente i moti di rotazione del Triangulum e di Andromeda determinandone le masse, pari a parecchi miliardi di masse solari.
AL-MARRAKUSHI - Piccolo cratere nel Mare Fecunditatis, a est di Goclenius, 10,4°S / 55,8°E; diametro 8 km. Ex Langrenus D - Al-Marrakushi (vissuto intorno al 1260): astronomo arabo.
ALMANON - Cratere a sud di Abulfeda, 16,8°S / 15,2°E; diametro 49 km, altezza 2480 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Abd Allah al-Mamun (786-833): filosofo e astronomo arabo, califfo abasside, 7º della serie, figlio di Harun ar-Rashid; combatté contro i bizantini, perseguitò i musulmani ortodossi, promosse la diffusione della cultura greca a Bagdad.
ALPES, MONTES - Monti Alpi: catena montuosa che cinge a nord-est il Mare Imbrium. Cime relativamente alte, di cui il Mons Blanc, la più elevata, raggiunge 3600 m circa. Nella mappa del Riccioli (1651) la zona occupata da queste montagne era chiamata Terra Grandinis (nome oggi in disuso, come tutti quelle "di terra") - Alpi: catena montuosa, la più alta d'Europa, che si estende, in prosecuzione dell'Appennino, dal Golfo di Genova alla pianura ungherese per circa 1400 km di lunghezza e una larghezza massima di 250 km; culmina nel Monte Bianco (m 4810).
ALPETRAGIUS - Cratere sul pendio esterno di Alphonsus, 16°S / 4,5°W; diametro 40 km, altezza 3900 m; cima centrale sormontata da due microcrateri - Alpetragio, in arabo Nur el-Din al-Bitrugi (morto nel 1204): astronomo arabo di Spagna; nell'opera Theorica planetarum, tenta la spiegazione dei moti celesti in contrasto con la dottrina tolemaica degli eccentrici e degli epicicli, ricorrendo alla teoria aristotelica della sfere omocentriche: egli suppone che ogni corpo celeste sia unito a una sfera solida, che riceve il movimento dalla nona, la più esterna delle sfere, il primum mobile. L'opera fu tradotta in ebraico nel secolo XIII e in latino da Michele Scoto intorno al 1217; la prima edizione a stampa in latino si ebbe però solo nel 1531.
ALPHONSUS - Circo di 110 km di diametro, 13,4°S / 2,8°W; muraglia molto larga e complessa alta fino a 2000 m; fondo tormentato per la presenza di un sistema di solchi (Rimæ Alphonsus) e di tre crateri circondati da altrettanti aloni scuri, di probabile origine vulcanica: tale origine ha ricevuto una conferma nel 1958, quando Kozyrev ha osservato spettroscopicamente un'emissione gassosa in prossimità del massiccio montuoso centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Alfonso X detto 'Il Savio' (1221-'84): re di Castiglia e Leon, diede incarico a un gruppo di cinquanta astronomi, per lo più ebrei, di rinnovare le ormai obsolete Tavole Toledane (effemeridi planetarie composte da Arzachel) e di compilare altri quindici libri dedicati ad altrettanti argomenti quali l'astrolabio sferico, l'astrolabio piano, il quadrante, il tempo e i suoi strumenti di misura. Scritti in castigliano, furono in seguito diffusi in tutta Europa in versione latina. Seguono il sistema tolemaico, nel quale la terra è al centro dell'universo. Le Tavole Alfonsine furono valide fino alla metà del XVI sec., in pratica fino a Copernico.
ALPINA, VALLIS - Valle delle Alpi o Valle Alpina: lunga 180 km, larga circa 10; un sottile solco serpeggia sul fondo. Collega il Mare Imbrium al Mare Frigoris.
ALTAI, RUPES (o MONTES) - Rupe o Scarpata (o Monti) Altai: sistema montuoso lungo 480 km e alto fino a 3300 m, sul perimetro del bacino del Mare Nectaris. Più che di una catena montuosa si tratta di una lunga e ripidissima scarpata tra un altopiano a ovest e un bassopiano a est. Nome assegnato da Mädler nel 1837 - Monti Altai: sistema montuoso dell'Asia centrale fra la Mongolia e la Zungaria, ricco di miniere (oro, argento, rame, pietre preziose) e culminante nella Bielucha (4510 m sul livello del mare).
AMEGHINO - Piccolo cratere sul margine nord-orientale del Mare Fecunditatis, presso il Sinus Successus, 3,3°N / 57°E; diametro 9 km. Nelle sue vicinanze scesero Luna 18 e Luna 20. Ex Apollonius C - Florentino Ameghino (1854-1911): paleontologo e geologo argentino, fautore dell'evoluzionismo. Scrisse Le formazioni sedimentarie del cretaceo superiore e del terziario della Patagonia.
AMMONIUS - Piccolo cratere all'interno di Ptolemæus; diametro 9 km, altezza 1850. Ex Ptolemæus A - Ammonio Sacca (II-III sec.): filosofo greco, iniziatore della scuola neoplatonica di Alessandria. Ebbe come discepolo Plotino.
AMONTONS - Minuscolo cratere nel Mare Fecunditatis, a nord di Goclenius, 5,3°S / 46,8°E; diametro 3 km - Guillame Amontons (1663-1705): fisico francese.
AMORIS, SINUS - Baia dell'Amore: profonda insenatura (circa 250 km) lungo la "costa" nord-orientale del Mare Tranquillitatis, 19°N / 38°E. Nome recente, nonostante la forma latina.
AMPÈRE, MONS - Monte Ampère: massiccio montuoso nella parte centrale dei Montes Apenninus, 19°N / 4°W; altezza 3000 m, estensione 30 km - André Marie Ampère (1775-1836): matematico e fisico francese; determinò le leggi dell'elettromagnetismo e delle azioni elettrodinamiche, inventò l'elettrocalamita e il telegrafo elettromagnetico, ridusse magnetismo ed elettromagnetismo ad elettrodinamica; in suo onore fu denominata ampère l'unità di misura dell'intensità della corrente elettrica; nel 1826 scrisse Memoria sulla teoria matematica dei fenomeni elettrodinamici unicamente dedotta dall'esperienza.
AMUNDSEN - Cerchio di monti sul margine meridionale del disco lunare, 84,5°S / 82,8°E; diametro 105 km - Roald Engelbert Amundsen (1872-1928): esploratore polare norvegese. Attraversò per primo il passaggio di nord-ovest dalla Baia di Baffin allo Stretto di Bering (1903-'06) e quello di nord-est (1918-'20); conquistò il polo sud nel 1911. Insieme con Nobile sorvolò il polo nord col dirigibile Norge, passando dall'Europa all'America (1926). Nel 1928 scomparve nell'Artico, nel tentativo di soccorrere i naufraghi del dirigibile Italia.
ANAXAGORAS - Cratere giovane (classe I), vicino al polo nord, 73,4°N / 10,1°W; diametro 51 km, altezza 2350 m; centro di un esteso sistema a raggiera. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Anassagora (500-428 a. C.): filosofo greco della scuola ionica di Mileto; affermava l'esistenza di una intelligenza elementare, ed è per questo considerato il fondatore del teismo filosofico.
ANAXIMANDER - Cratere nell'area di Pythagoras, 66,9°N / 51,3°W; diametro 51 km, altezza 2800 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Anassimandro (611-547 a. C.): filosofo greco della scuola ionica di Mileto; sostenne che il principio di tutte le cose è l'àpeiron, l'indefinito, da cui tutto deriva e a cui tutto ritorna; fu assertore della sfericità della terra.
ANAXIMENES - Cratere nei pressi di Philolaus, 72,5°N / 44,5°W; diametro 80 km, altezza 2450 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Anassimene (588-524 a. C.): filosofo greco della scuola ionica, identificò nell'aria il principio costitutivo di ogni sostanza.
ANDEL - Cratere nelle alte terre a ovest di Theophilus, 10,4°S / 12,4°E; diametro 35 km, altezza 1300 m; pareti irregolari, rotte a sud - Karel Andel (1884-1947): astronomo ceco.
ANDRUSOV, DORSA - Dorsali Andrusov: sistema di corrugamenti nella parte meridionale del Mare Fecunditatis, 1°S / 57°E; lunghezza 160 km - Nikolai I. Andrusov (1861-1924): geologo sovietico.
ÅNGSTRÖM - Cratere nel Mare Imbrium, 29,9°N / 41,6°W; diametro 9,8 km, altezza 2030 m - Anders Jones Ångström (1814-'74): fisico e astronomo svedese; da lui prende nome l'unità di lunghezza Å (un decimilionesimo di mm) usata in spettroscopia per le lunghezze d'onda.
ANGUIS MARE - Mare del Serpente: 22°N / 67°E; stretta vallata, presso il margine est del Mare Crisium, che ricevette il nome da Julius H. Franz; lunghezza circa 130 km, estensione 10.000 kmq.
ANSGARIUS - Notevole cratere a est del Mare Fecunditatis, 12,7°S / 79,7°E; diametro 94 km, pareti terrazzate; fa il paio con La Peyrouse. Uno dei pochi nomi di santi sopravvissuti (di solito risalgono a van Langren, XVII secolo), insieme con Theophilus, Cyrillus, Catharina, Dionysius e Isidorus - Sant' Anscario (801-865): missionario franco, vescovo di Amburgo e di Brema, fu tra i primi evangelizzatori della Svezia e della Danimarca. Gli si attribuiscono alcune lettere e una Vita di San Willehad, apostolo della Sassonia.
ANVILLE - Piccolo cratere nella parte settentrionale del Mare Fecunditatis, a sud-est di Taruntius, 1,9°N / 49,5°E; diametro 11 km. Ex Taruntius C - Jean Baptiste d'Anville (1697-1782): cartografo francese.
APENNINUS, MONTES - Monti Appennini: catena montuosa che cinge a sud-est il Mare Imbrium, 20°N / 3°W, lunghezza 950 km, altezza 5500 metri; molte cime elevate: Wolff, Ampère, Huygens, Hadley. Il nome comparve per la prima volta nella mappa lunare di Hevelius (1647). Qui la parte settentrionale della catena montuosa era indicata col nome Italia e la parte meridionale con quello di Romania; nella carta del Riccioli (1651) tutta la zona degli Appennini era denominata Terra Nivis - Appennini: catena montuosa che costituisce l'ossatura della penisola italiana. Altezza massima Gran Sasso d'Italia (2914 m) che, con la Maiella (2790 m), costituisce uno dei gruppi più notevoli. Gli Appennini sono in genere poveri di acque e di foreste (tranne l'Appennino Toscano e la Sila); diffusa la coltivazione della vite e dell'olivo, praticata la pastorizia.
APIANUS - Cratere nell'area di Aliacensis, 26,9°S / 7,9°E; diametro 63 km, altezza 2080 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Peter Bienewitz, latinizzato in Apianus, (1495-1555): cartografo, matematico e astronomo tedesco, autore di una Cosmographia edita ad Anversa nel 1539, uno dei primi a riportare l'America su una carta geografica del 1520. Nel 1524 aveva trattato delle dimensioni della terra in Cosmographicus liber. Nell'Astronomicum caesareum, su una serie di comete apparse fra il 1531 (quella di Halley) e il 1539, fece l'osservazione interessante che la coda delle comete è sempre rivolta verso la parte opposta a quella del sole. La stessa notazione era stata fatta contemporaneamente anche da Girolamo Fracastoro.
APOLLONIUS - Cratere inondato dalla lava, negli altopiani a sud del Mare Crisium, 4,5°N / 61,1°E; diametro 53 km, altezza 1700 m; fondo scuro - Apollonio di Perge (III sec. a. C.): matematico greco nato a Perge (Panfilia, in Asia Minore), autore delle Coniche, opera fondamentale accanto a quelle di Archimede.
ARABIA, PARS - Regione Arabia: nella mappa di Hevelius (1647) indicava la zona lungo il margine meridionale del disco lunare. Nome ormai in disuso.
ARAGO - Cratere nel Mare Tranquillitatis, 6,2°N / 21,4°E; diametro 26 km, altezza 1800 m; domi nelle vicinanze - Dominique François Arago (1786-1853): astronomo e fisico francese, direttore dell'Osservatorio di Parigi, con Jean-Baptiste Biot procedette alla misura di un meridiano terrestre; fu anche oratore e uomo politico repubblicano. Scrisse L'astronomia popolare (1862).
ARATUS - Cratere sui Montes Apenninus, 23,6°N / 4,5°E; diametro 10,6 km, altezza 1860 m - Arato di Soli (sec. IV-III a. C.): poeta greco autore di un poema didascalico di astronomia (Fenomeni), tradotto in latino da Varrone Atacino, Cicerone, Germanico, Avieno. Autore della più antica descrizione di 48 antiche costellazioni.
ARCHIMEDES - Enorme circo molto regolare dal diametro di 83 km, nella regione orientale del Mare Imbrium, 39,7°N / 4°W. Fondo sorprendentemente liscio, poco profondo in rapporto al terreno vicino, colmo del medesimo materiale che riempie i mari e diviso in settori da raggi in direzione est-ovest. Muraglia di 1300 m di spessore, dalla quale si distaccano cime alte fino a 2150 m. Montes Archimedes: gruppo montuoso a sud del cratere omonimo, 26°N / 5°W; s'estende su un'area di circa 140 km di diametro. Rimæ Archimedes: sistema di solchi a nord-est del detto cratere, 26°N / 5°W; lunghezza circa 150 km. . Il nome del cratere Archimedes fu assegnato dal Riccioli nel 1651 - Archimede (278-212 a. C.): matematico e fisico siracusano. Autore della teoria della leva, base della statica, e inventore di numerose macchine da guerra con cui diresse la difesa di Siracusa assediata dai Romani. Scrisse Arenario, I principi della meccanica, Della sfera e del cilindro, Misura del circolo (contiene la determinazione del rapporto circonferenza-diametro), Dei galleggianti. Principio di Archimede: ogni corpo immerso in un fluido subisce una spinta verticale dal basso in alto uguale al peso del fluido spostato dal corpo e applicata a quello che sarebbe il centro di gravità della parte fluida spostata. Secondo la tradizione Archimede avrebbe scoperto questo fondamentale principio mentre era nel bagno e sarebbe allora uscito dall'acqua gridando èureka (in greco, "ho trovato").
ARCHYTAS - Cratere brillante e distinto nel Mare Frigoris, 58,7°N / 5°E; diametro 32 km, altezza 2350 m; picco centrale. Rima Archytas: solco nel Mare Frigoris, presso il cratere omonimo, 53°N / 5°E; lunghezza 90 km - Archita di Taranto (430 a. C. - metà sec. IV): filosofo e matematico greco, pitagorico, fondatore della meccanica scientifica, studioso di acustica: forse da identificare con l'Archita nominato da Orazio (Odi, I, 28).
ARDUINO, DORSUM - Dorsale Arduino: corrugamento scosceso al margine ovest del Mare Imbrium, 26°N / 36°W; lunghezza 110 km - Giovanni Arduino (1713-'95): naturalista italiano.
ARGÆUS MONS - Monte Argeo: nella parte meridionale del Mare Serenitatis, 19°N / 29°E; lunghezza 50 km - Argæus: antica nome di una montagna della Cappadocia, in Turchia.
ARGAND, DORSA - Dorsali Argand: sistema di ripidi corrugamenti a nor-est dei Montes Harbinger, 28°N / 40°W; lunghezza 150 km - Émile Argand (1879-1940): naturalista svizzero
ARGELANDER - Cratere nell'area di Albategnius, 16,5°S / 5,8°E; diametro 34 km, altezza 2980 m, picco centrale. Fa il paio con Airy - Friedrich Argelander (1799-1875): astronomo tedesco. Dopo aver diretto gli osservatori di Åbo e di Helsingfors, passò a Bonn dove per quindici anni si dedicò alla preparazione di un grande Atlante celeste, comprendente le stelle fino alla 10ª magnitudine, conosciuto col nome di Bonner Durchmusterung. Importanti le sue ricerche sulle stelle variabili. Gradini di Argelander: sistema di confronto tra una stella variabile con un'altra di magnitudine nota, secondo una scala che va da 0 a 5, dove 0 indica che non si nota alcuna differenza di luminosità tra i due astri, e 5 invece che c'è sproporzione di luminosità tra le due sorgenti luminose.
ARIADÆUS - Piccolo cratere nell'area del Mare Vaporum, 4,6°N / 17,3°E; diametro 11,2 km, altezza 1830 m. Rima Ariadæus: solco scoperto da Schröter nel 1792, così chiamato dal cratere dal quale sembra partire. È una faglia rettilinea dal fondo piatto lunga 220 km e orientata approssimativamente in direzione est-ovest. La profondità media è di 480 m, la larghezza 4,5 km. L'estremità a ovest si ramifica in crepacci minori che comunicano con il grande solco angolato di Hyginus - Ariadæus o Arrhidæus (morto nel 317 a. C.): fratellastro di Alessandro Magno, quasi scemo, regnò dopo la morte di costui, col nome di Filippo III, lasciando governare i suoi diversi ministri. Abbandonato dai macedoni, fu fatto uccidere, insieme con la moglie Euridice, dalla madre di Alessandro, Olimpia. Il suo nome fu incluso nell'elenco babilonese delle eclissi.
ARISTARCHUS - Giovane cratere (circa 450 milioni di anni) nell'Oceanus Procellarum, 23,7°N / 47,4°W; diametro 40 km. Fondo di colore molto chiaro e assai brillante, specie in epoca di luna piena (il suo potere riflettente è il più grande della luna). Se illuminato dall'alto, sono visibili bande scure sulle pareti interne. Irraggiamento estendentesi soprattutto verso sud e sud-ovest. Bastioni poco elevati, solo 650 m più alti del suolo circostante. Cima centrale di 300 m. Protagonista di fenomeni transienti (TLP), sotto forma di numerosi bagliori rossi, probabilmente dovuti a fuoriuscita di gas dalla superficie. Rimæ Aristarchus: sistema di solchi a nord del cratere omonimo, 28°N / 47°W; lunghezza 120 km - Aristarco di Samo (310-230 circa a. C.): astronomo greco, fu allievo di Stratone di Lampsaco, detto "il fisico", terzo scolarca del Liceo dopo Aristotele e Teofrasto; fu tra i primi a insegnare ad Alessandria; osservò il solstizio d'estate nel 280. Delle sue opere l'unica sopravvissuta è Sulle dimensioni e la distanza del sole e della terra (le misure vengono ricavate dalla distanza angolare tra sole e luna nel momento in cui questa è illuminata solo per metà: il triangolo terra-luna-sole è allora un triangolo rettangolo). Ma Aristarco è celebre soprattutto per la sua ipotesi eliocentrica. L'opera in cui era esposta tale ipotesi è andata perduta, ne abbiamo solo notizia indiretta. Archimede nell'Arenario riassume così il pensiero di Aristarco: "la sua ipotesi è che le stelle fisse e il sole rimangano immobili, che la terra giri attorno al sole seguendo la circonferenza di un cerchio e che il sole giaccia nel centro di tale orbita". Aristarco non ebbe seguito, anzi fu aspramente combattuto.
ARISTILLUS - Cratere nella zona est del Mare Imbrium, 33,9°N / 1,2°E; diametro 55 km, altezza 3650 m; picco centrale con tre cime. Ha i caratteri delle formazioni recenti: spigoli vivi, gradini netti e tracce di esplosione del meteorite responsabile della formazione del cratere, costituite da solchi radiali che denotano l'aratura del suolo. Forma una coppia con Autolycus, a sud. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Aristillo (IV-III sec. a. C.): astronomo greco, vissuto ad Alessandria dove operò nell'osservatorio istituito presso la celeberrima biblioteca; qui poté disporre di adeguati strumenti di misura che gli consentirono di stabilire, mediante l'osservazione assidua del sole, la posizione dell'eclittica e del primo punto d'Ariete; insieme con Timocharis poté elencare le posizioni, per quell'epoca molto precise, di un certo numero di stelle splendenti dandone la longitudine e la latitudine. Fu così elaborato il più antico catalogo celeste di cui ci è giunta notizia; circa 150 anni dopo, Ipparco, confrontando le posizioni delle stelle in esso occupate con quelle da lui ricavate, scoprì il fenomeno della precessione degli equinozi.
ARISTOTELES - Grande circo di tipo "anfiteatro", 50,2°N / 17,4°E; diametro 87 km. Bastioni a gradini, dai quali emergono alte cime (fino a 3500 m); mammelloni e tracce di circhi sul fondo; dalle pareti esterne si irradiano numerosi crinali. Forma una coppia con Eudoxus, a sud. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Aristotele o Aristotile (384 - 322 a. C.): filosofo greco, scolaro di Platone, precettore di Alessandro Magno, fondatore e direttore della scuola peripatetica: opere essoteriche dirette al vasto pubblico, acroamatiche per la stretta cerchia degli scolari. Scrisse di logica (Categorie, Analitici, Topici, raccolta dai bizantini in un corpo a parte detto Organo), di fisica e scienze naturali (Fisica, Del cielo, Sugli animali, ecc.), di metafisica (gli scritti che nella collezione delle opere venivano dopo [greco metà] le opere di fisica), di etica (Etica nicomachea, Grande etica), di politica (Politica, Costituzione di Atene), di retorica ed estetica (Retorica, Poetica). Nella teoria della conoscenza, Aristotele accetta gli universali platonici, considerandoli però immanenti nelle cose (non esistenti in sé, prima delle cose, come le idee platoniche); la materia è "possibilità di ricevere una forma"; il mondo ha impulso da Dio, motore immobile, puro pensiero. Aristotele può considerarsi il creatore della logica (sillogismi, categorie).
ARMSTRONG - Minuscolo cratere nella zona sud-occidentale del Mare Tranquillitatis, 1,4°N / 25°E; diametro 4,6 km, altezza 670 m. Ex Sabine E - Neil A. Armstrong (nato nel 1930): astronauta americano (Apollo 11), il primo uomo che ha messo piede sulla luna (1969).
ARNOLD - Cratere a nord-ovest di Democritus, 66,8°N / 35,9°E; diametro 95 km - Christoph Arnold (1650-'95): astronomo dilettante tedesco.
ARTEMIS - Minuscolo cratere nel Mare Imbrium, fra Euler e Lambert, 25°N / 25,4°W; diametro 2 km - Artemide: dea greca, assimilata dai romani a Diana, figlia di Latona e di Giove, sorella di Apollo e come lui armata di arco; vergine, cacciatrice, correva con seguito di ninfe per le selve.
ARTSIMOVICH - Piccolo cratere a est dei Montes Harbinger, 27,6°N / 36,6°W; diametro 9 km, altezza 860 m. Ex Diophantus A - Lev A. Artsimovich (1909-'73): fisico sovietico.
ARYABHATA - Cratere sommerso, con i bastioni orientali intatti, in pieno Mare Tranquillitatis, 6,2°N / 35,1°E; diametro 22 km. Ex Maskeline E - Aryabhata o Aryabhatta (476-550): astronomo e matematico indiano, autore di un trattato (Aryabhatyam) di astronomia e trigonometria piana e sferica. Studiò il meccanismo delle eclissi, diede la risoluzione delle equazioni biquadratiche.
ARZACHEL - Cratere veramente notevole, di 97 km di diametro, a est del
Mare Nubium, sugli altopiani centrali, 18,2°S / 1,9°W. Parete di 3610 m; sul fondo microcrateri e solchi (Rimæ Arzachel); picco centrale alto 1500 m. Forma uno splendido trio insieme con Ptolemæus e Alphonsus. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Abu Ishaq Ibrahim ibn Yahya an-Naqqash az-Zarqali (XI-XII sec.): astronomo arabo di Spagna. La sua attività si svolse in massima parte a Toledo, per la cui longitudine compose le famose Tavole tolediane dei moti celesti, precedute da Canoni per il loro uso, poi tradotte in spagnolo e in latino. Nel 1142 assegnò 23 gradi e 34' all'obliquità dell'asse terrestre rispetto al piano dell'eclittica. Fu famoso per la realizzazione di un nuovo tipo di astrolabio. Sostituendo alla proiezione stereografica polare la stereografica orizzontale, riuscì a ridurre a una sola lamina e a due piccoli pezzi sussidiari gli astrolabi complicatissimi usati prima di lui. Lo strumento fu apprezzatissimo, e il trattato composto per insegnarne la costruzione e l'uso fu tradotto in latino (da Gherardo da Cremona), ebraico e, nel 1277, in spagnolo per ordine di Alfonso X.
ASADA - Piccolo cratere sul margine settentrionale del Mare Fecunditatis, a nord-est di Taruntius, 7,3°N / 49,9°E; diametro 12 km. Ex Taruntius A - Goryu Asada (1734-1799): astronomo giapponese.
ASCLEPI - Cratere ben distinto a sud-ovest di Pitiscus, 55,1°S / 25,4°E; diametro 43 km, altezza 2850 m - Giuseppe Asclepi (1706-'76): gesuita, astronomo e fisico italiano.
ASIA MINOR - Asia Minore: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Hevelius (1647), che indicava gli altopiani centrali compresi tra il Mare Nubium a occidente e i Mari Tranquillitatis e Nectaris a oriente - Asia Minore: corrisponde in gran parte all'attuale Turchia asiatica.
ASPERITATIS, SINUS - Baia dell'Asperità: vasta insenatura a sud del Mare Tranquillitatis, 6°S / 25°E; diametro circa 180 km; comunica col Mare Nectaris. Il nome, adeguato al carattere tormentato di questa zona, è recente nonostante la forma latina.
ASTON - Cratere presso il margine nord-occidentale del disco lunare, a ovest di Ulugh Beigh, 32,9°N / 87,7°W; diametro 43 km - Francis W. Aston (1877-1945): fisico e chimico britannico; premio Nobel per la chimica nel 1922, scoprì 212 isotopi. Costruì uno spettrografo di massa per l'osservazione delle differenze tra le masse degli elementi isotopi.
ASTROLOGORUM, MARE - Mare degli Astrologi o degli Astronomi: nella mappa lunare di Langrenus (1645) indicava l'attuale Mare Frigoris.
ATLAS - Notevole cratere a est del Mare Frigoris, 46,7°N / 44,4°E; diametro 87 km, altezza 3000 m; pareti terrazzate e fondo complesso, con vestigia di antichi circhi, mammelloni, mirocrateri e strie (Rimæ Atlas). A nord-ovest confina con un cratere rovinato. Insieme con Hercules forma una coppia dedicata ai due mitici "uomini forti" della Grecia. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Atlante: dio della mitologia greca, uno dei Titani che, ribellatosi a Giove, fu costretto a sorreggere con le spalle la volta del cielo. Fu sposo di Pleione da cui ebbe sette figlie che sono le Pleiadi; fu anche padre delle Iadi e padrone dell'orto delle Esperidi; coltivò l'astrologia. Secondo tradizioni più recenti, re di Mauritania, trasformato in monte da Perseo.
ATWOOD - Cratere nel Mare Fecunditatis, a nord-ovest di Langrenus, 5,8°S / 57,7°E; diametro 29 km. Forma un interessante trio con Bilharz e Naonobu. Ex Langrenus K - George Atwood (1745-1807): matematico e fisico inglese, inventore di una macchina per la verifica sperimentale delle leggi della caduta dei gravi.
AUSTRALE, MARE - Mare del Sud: 46°S / 91°E, in parte sulla faccia posteriore della luna, 151.000 kmq. In alcune parti è cosparso di crateri e di zone chiare.
AUSTRIACUM, MARE - Mare d'Austria: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Langrenus.
AUTOLYCUS - Cratere regolare e ben visibile, nel gruppo di Archimedes, 30,7°N / 1,5°E; diametro 39 km, altezza 3430 m; platea concava come una gigantesca scodella. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Autolico (IV sec. a. C.): matematico e astronomo greco.
AUTUMNI, MARE (o LACUS) - Mare (o Lago) dell'Autunno: macchia scura situata all'interno dei Montes Cordillera, 14°S / 82°W, 3.000 kmq, dimensione più lunga 240 km. Nome recente nonostante la forma latina.
AUWERS - Cratere non molto luminoso sulle pendici dei Montes Hæmus, 15,1°N / 17,2°E; diametro 20 km, altezza 1680 m - Arthur von Auwers (1838- 1915): astronomo tedesco; studi sul moto proprio delle stelle e sul pianeta Venere.
AUZOUT - Cratere fuori del Mare Crisium, 10,3°N / 64,1°E; diametro 33 km, altezza 1780 m; basso picco centrale - Adrien Auzout (1622-'91): astronomo francese; gli si attribuisce l'invenzione del micrometro a filo mobile che applicò ai cannocchiali e sul quale scrisse un trattato. Intorno al 1670 abbandonò la Francia e l'Accademia, si stabilì in Italia e continuò le ricerche principalmente a Roma.
AVERY - Piccolo cratere presso il margine orientale del disco lunare, sul bordo del Mare Smythii, 1,4°S / 81,4°E; diametro 9 km. Ex Gilbert U - Oswald T. Avery (1877-1955): fisico canadese.
AZARA, DORSUM - Dorsale Azara: corrugamento in pieno Mare Serenitatis, a nord-est di Bessel, 26°N / 20°E; lunghezza 110 km - Felix de Azara (1746-1811): naturalista spagnolo.
AZOPHI - Cratere ben formato a ovest della Rupes Altai, 22,1°S / 12,7°E; diametro 48 km, altezza 3730 m; fa coppia con Abenezra. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Al-Sufi (903-'86): astronomo arabo, compilò un catalogo stellare.
BAADE - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, 44,8°S / 81,8°W; diametro 55 km. Vallis Baade: valle lunga 160 km, a sud-est del cratere omonimo - Walter Baade (1893-1960): astronomo americano di origine tedesca, diede importanti contributi alla conoscenza della nostra galassia e di altre galassie.
BABBAGE - Pianura circondata da bastioni, a nord-ovest del Mare Frigoris, 59,5°N / 56,8°W; forma tendente al rettangolo, larghezza 144 km - Charles Babbage (1792-1871): matematico e inventore inglese, costruttore di una macchina calcolatrice.
BACK - Cratere al margine orientale del disco lunare, presso il Mare Smythii, 1,1°N / 80,7°E; diametro 35 km. Ex Schubert B - Ernest E. A. Back (1881-1959): fisico tedesco.
BACO - Cratere giovane (classe I) a sud-est di Maurolycus; 51°S / 19,1°E; diametro 70 km, altezza 3900 m; basso picco centrale - Roger Bacon italianizzato in Ruggero Bacone (1214-'94), detto Doctor mirabilis: monaco francescano, filosofo e scienziato inglese. Spirito innovatore e versatile (gli si attribuisce la scoperta della polvere pirica e degli specchi ustori), pose a base di ogni conoscenza l'esperienza nella sua duplice forma: sensibile e mistica. Opus maius.
BAILLAUD - Vecchio e grande cratere inondato, a nord-est del Mare Frigoris, 74,6°N / 37,5°E; diametro 90 km; fondo e bastioni ricoperti di numerosi crateri - Benjamin Baillaud (1848-1934): astronomo francese, direttore degli osservatori di Tolosa (1879-1907) e di Parigi (1908-'15); instancabile animatore di ricerche a carattere internazionale (Carta del cielo, Bureau international de l'heure), effettuò le prime radiodeterminazioni di longitudine; fu il primo presidente dell'Unione Astronomica Internazionale (1919-'25). Il figlio JULES BAILLAUD (1876-1960) fu per diciotto anni presidente della Commissione Internazionale per la Carta del Cielo e diresse, dal 1937 al 1947, l'Osservatorio del Pic du Midi.
BAILLY - Il più esteso circo della luna, nelle alte terre australi, 66,8°S / 69,4°W; alternativamente visibile e celato dalla librazione; diametro 303 km, altezza 4000 m. Mammelloni, crateri e strie all'interno - Jean Sylvain Bailly (1736-'93): astronomo francese, nel 1789 sindaco di Parigi e primo presidente dell'Assemblea Nazionale; morto ghigliottinato. Opere di storia dell' astronomia; Memorie (pubblicate postume nel 1804).
BAILY - Cratere nell'area del Mare Frigoris, a nord di Bürg, 49,7°N / 30,4°E; diametro 27 km, altezza 540 m, bastioni disintegrati - Francis Baily (1774-1844): astronomo e matematico inglese; fondatore e presidente della Società Astronomica di Londra, riorganizzò il Nautical Almanac, precisò la lunghezza della iarda, si occupò della revisione di cataloghi stellari e di problemi connessi con la densità del globo terrestre. Nell'eclisse del 1836 per primo descrisse quelli che dal suo nome furono chiamati grani di Baily, cioè punti luminosi alternati a punti bui che si osservano sulla superficie lunare quando, approssimandosi la totalità di un'eclisse solare, i raggi del sole traversano il profilo scabroso delle montagne lunari e sono in parte trattenuti da esse.
BALBOA - Cratere sommerso, in vicinanza del bordo occidentale del disco lunare, a sud-ovest di Struve, 19,1°N / 83,2°W; diametro 70 km - Vasco Nùñez de Balboa (1475 circa - 1517): esploratore e conquistatore spagnolo, il primo europeo che avvistò e raggiunse l'Oceano Pacifico, partendo dal Golfo di Darién (Mare delle Antille).
BALL - Cratere a nord-est di Tycho, 35,9°S / 8,4°W; diametro 41 km, altezza 2810 m - William Ball (morto nel 1690): astronomo dilettante inglese, confermò le osservazioni di Huygens circa gli anelli di Saturno.
BALMER - Resti di circo inondato, a sud-est di Vendelinus, 20,1°S / 70,6°E; diametro 112 km, parete nord inesistente - Johann Jakob Balmer (1825-'98): matematico e fisico svizzero, stabilì la formula per la frequenza delle righe dell'idrogeno nello spettro visibile (legge di Balmer).
BANACHIEWICZ - Circo in prossimità del margine orientale del disco lunare, 5,2°N / 80,1°E; diametro 92 km; al suo interno tre crateri: Knox-Shaw (ex Banachiewicz F), Banachiewicz B e Banachiewicz E - Tadeusz Banachiewicz (1882-1954): astronomo e matematico polacco.
BANAT, PROMONTORIUM - Promontorio Banato: 17°N / 26°W; estrema propaggine ovest dei Montes Carpathus; altezza 1620 m - Banato: la regione dell'Europa orientale limitata dal Mures, Tibisco, Danubio e Transilvania, centro a Timisoara. Abitata da rumeni, serbi, ungheresi, tedeschi.
BANCROFT - Piccolo cratere presso il margine sud-occidentale di Archimedes, 28°N / 6,4°W; diametro 13,1 km, altezza 2490 m. Ex Archimedes A - W. D. Bancroft (1867-1953): chimico americano.
BANTING - Piccolo cratere nel Mare Serenitatis, 26,6°N / 16,4°E; diametro 5 km, altezza 1100 m. Ex Linné E - Frederick Grant Banting (1891-1941): medico canadese, premio Nobel 1923; scoprì, con Macleod, l'insulina.
BARKLA - Cratere a est di Langrenus, 10,7°S / 67,2°E; diametro 43 km. Ex Langrenus A - Charles Glover Barkla (1877-1944): fisico inglese, premio Nobel 1917 per ricerche sulle proprietà e la composizione dei raggi X.
BARLOW, DORSA - Dorsali Barlow: sistema di corrugamenti nella zona settentrionale del Mare Tranquillitatis, a sud di Vitruvius, 15°N / 31°E; lunghezza 120 km - William Barlow (1845-1934): scienziato inglese, autore di importanti studi sulla struttura dei cristalli. Dal 1915 fu presidente per tre anni della Mineralogical Society.
BARNARD - Circo a sud-est di Vendelinus, tra Humboldt e il bordo orientale del disco lunare, 29,6°S / 86,4°E; diametro 100 km - Edward Emerson Barnard (1857-1923): astronomo americano, scoprì il quinto satellite di Giove, numerose comete e nebulose oscure; determinò parallassi stellari e fotografò la corona solare durante le eclissi totali; fotografò la Galassia. Stella di Barnard: stella di 10ª grandezza, in Ophiuchus, che presenta un moto proprio di 10",2 all'anno, il più elevato che si conosca.
BAROCIUS - Grande formazione a sud-est di Maurolycus, 44,9°S / 16,8°E; diametro 82 km, altezza 3500 m. La sua parete nord-orientale è interrotta da Barocius B e Barocius C. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Francesco Barozzi (XVI sec.): erudito veneziano, eccellente matematico, come attesta la sua opera Quel mirabile problema geometrico (1586), e traduttore. Accusato di stregoneria, fu processato dall'Inquisizione e condannato alla prigionia.
BARROW - Vecchio circo con pareti in gran parte demolite, a nord del Mare Frigoris, 71,3°N / 7,7°E; diametro 93 km, altezza 3200 m; crateri sui bordi e sul fondo; oltre la sua latitudine si è fatta l'ipotesi che in alcune platee di crateri profondi, dove il sole non sorge mai, possa essersi accumulato un po' di ghiaccio d'acqua - Isaac Barrow (1630-'77): matematico e teologo inglese. Professore di matematica all'università di Cambridge, ebbe per allievo Newton al quale cedette la cattedra nel 1669, e divenne cappellano di Carlo II. Gli si deve la soluzione del problema teorico della formazione delle immagini nei cannocchiali. E' fra coloro che prepararono l'applicazione del calcolo differenziale alla geometria. Lectiones geometriæ (1670).
BARTELS - Cratere sul bordo occidentale del disco lunare, nei pressi di Struve, 24,5°N / 89,8°W; diametro 55 km - Julius Bartels (1899-1964): geofisico tedesco.
BAYER - Cratere a est di Schiller, 51,6°S / 35°W; diametro 47 km, altezza 2050 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Johann Bayer (1572-1625): astronomo tedesco. Il suo celebre atlante celeste, intitolato Uranometria (1603), con la rappresentazione dei personaggi mitologici corrispondenti alle diverse costellazioni, è il primo che si estende anche all'emisfero australe.
BEALS - Cratere sul bordo nord-orientale del disco lunare, a est di Gauss, 37,3°N / 86,5°E; diametro 48 km - Carlyle F. Beals (1899-1979): astronomo canadese.
BEAUMONT - Cratere sul margine sud-occidentale del Mare Nectaris, 18°S / 28,8°E; diametro 53 km, altezza 1650 m, pareti interrotte sul lato orientale; collegato con Theophilus da un'alta cresta - Jean Baptiste Elie de Beaumont (1798-1874): geologo francese, iniziatore della Carta geologica della Francia.
BEER - Cratere circolare con ripide pareti, nel Mare Imbrium, a sud-ovest di Archimedes, 27,1°N / 9,1°W; diametro 10,2 km, altezza 1650 m; fa il paio con Feuillé - Wilhelm Beer (1797-1850): astronomo e banchiere berlinese; insieme con Johann Mädler, con l'aiuto di un rifrattore di appena 9,5 cm di apertura, disegnò una mappa lunare (1834-'36) estremamente accurata e pubblicò (1837) una monografia intitolata La luna.
BEHAIM - Cratere regolare con pareti terrazzate e picco centrale, a est di Vendelinus, 16,5°S / 79,4°E; diametro 55 km - Martin Behaim (1459-1507): navigatore e cosmografo tedesco; costruì il primo mappamondo e introdusse l'uso dell'astrolabio. Siero antitetanico e antitubercolare.
BEHRING (VON) - Cratere a est di Langrenus, 7,8°S / 71,8°E; diametro 39 km. Ex Maclaurin F - Emil Adolph von Behring (1854-1917): medico tedesco, fra i creatori della sieroterapia; premio Nobel 1901 per la scoperta del siero antidifterico (1890); compì studi sul siero antitetanico e antitubercolare.
BEKETOV - Piccolo cratere nella parte settentrionale del Mare Tranquillitatis, a sud-ovest da Vitruvius, 16,3°N / 29,2°E; diametro 8,4 km, altezza 1000 m. Ex Jansen C - N. N. Beketov (1827-1911): chimico russo.
BÉLA - Cratere allungato (11 x 2 km) all'inizio della Rima Hadley, sui Montes Apenninus, 24,7°N / 2,3°E - Béla: nome proprio maschile ungherese, l'equivalente di Alberto.
BELKOVICH - Circo sul margine nord-orientale del disco lunare, 61,5°S / 90°E; diametro 198 km, cime centrali, due grandi crateri all'interno - Igor V. Belkovich (1904-'49): astronomo sovietico, specialista in selenodesia. Osservazione e calcolo della forma e degli elementi rotazionali della luna.
BELLOT - Piccolo cratere al margine ovest del Mare Fecunditatis, a nord di Gutenberg, 12,4°S / 48,2°E; diametro 17 km, altezza 2230 m; fondo chiaro - René Joseph Bellot (1826-1853): esploratore francese, scoprì lo stretto tra la Bootnia Felix e la Terra di Somerset. Famose le sue spedizioni nei mari e nelle terre artiche.
BERNOULLI o BERNOUILLI - Cratere abbastanza regolare a est di Geminus, 35°N / 60°E; diametro 47 km, altezza 4000 m - Bernoulli: famiglia svizzera di matematici: Jakob (1654-1705) studiò la spirale logaritmica e fu uno dei fondatori del calcolo delle probabilità; Johann (1667-1748), suo fratello, inventò il calcolo esponenziale, perfezionò il calcolo integrale e differenziale.
BEROSUS - Cratere inondato dalla lava, a nord-est di Cleomedes, 33,5°N / 60,7°E; diametro 74 km, altezza 3600 m; fa il paio con Hann; pareti terrazzate. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Beroso (III sec. a. C.): sacerdote babilonese, scrisse per Antioco I (324-261) una Storia di Babilonia in greco, con le più antiche notizie sulla cosmologia caldea e babilonese.
BERZELIUS - Cratere nell'area dei Montes Taurus, 36,6°N / 50,9°E; diametro 51 km, altezza 1650 m; fondo piuttosto scuro, picco centrale - Jöns Jacob Berzelius (1779-1848): chimico svedese, fondatore dell'analisi chimica, scoprì molti elementi e analizzò numerosi composti introducendo la scrittura simbolica per indicarli; contribuì allo sviluppo della teoria atomica.
BESSARIONE - Cratere a nord di Kepler, 14,9°N / 37,3°W; diametro 10 km, altezza 2000 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giovanni Bessarione (1403-'72): ecclesiastico ed erudito greco, di Trebisonda, ebbe parte di primo piano nel concilio di Ferrara per l'unione della chiesa greca alla latina; creato cardinale si stabilì a Roma. Insigne umanista, traduttore di Aristotele.
BESSEL - Notevole cratere nel Mare Serenitatis, 21,8°N / 17,9°E; diametro 20 km, altezza 1590 m; associato a un lungo raggio - Friedrich Wilhelm Bessel (1784-1846): astronomo tedesco, misurò l'ellissi terrestre e numerose distanze stellari. Nel 1883 realizzò un catalogo stellare che comprendeva 75.000 osservazioni di stelle; nel 1838 previde l'esistenza (successivamente accertata) di un compagno per Sirio; in geodesia e in matematica introdusse nuovi concetti (ellissoide di Bessel, funzioni di Bessel).
BETTINUS - Cratere nell'area di Bailly, 63,4°S / 44,8°W; diametro 71 km, altezza 3300 m; appartiene a una linea di crateri; picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli 1651 - Mario Bettini (1582-1657): filosofo, matematico e astronomo italiano.
BIANCHINI - Cratere giovane (classe I) nei Montes Jura; 48,7°N / 34,3°W; diametro 38 km, altezza 3050 m; piuttosto irregolare; picco centrale - Francesco Bianchini (1662-1729): archeologo, astronomo ed erudito italiano. Presidente delle antichità in Roma e segretario della commissione per la riforma del calendario, curò la determinazione di numerose meridiane, fra cui quella di Santa Maria degli Angeli. Scrisse di archeologia, botanica, fisica, matematica, astronomia. Come astronomo, osservò particolarmente il pianeta Venere, disegnandone le macchie visibili. Famosa la Istoria universale provata con monumenti e figurata con simboli degli antichi (1679).
BIELA - Cratere nell'area del Mare Australe, 54,9°S / 51,3°E; diametro 76 km, altezza 3100 m; picco centrale - Wilhelm von Biela (1782-1856): astronomo austriaco; si occupò di arte e di astronomia; scoprì la cometa che porta il suo nome, riuscendo a dimostrarne l'identità con quelle osservate nel 1772 e 1805.
BIESBROEK (VAN) - Piccolo cratere a nord di Aristarcus, proprio sul bordo di Krieger, 28,7°N / 45,6°W; diametro 10 km. Ex Krieger B - George A. Van Biesbroek (1880-1974): astronomo americano di origine belga.
BILHARZ - Cratere a nord-ovest di Langrenus, 5,8°S / 56,3°E; diametro 43 km. Ex Langrenus F - Theodor Bilharz (1825-'62): medico tedesco. Scoprì in Egitto il verme trematode detto da lui bilharzia.
BILLY - Cratere inondato dalla lava, sul margine sud dell'Oceanus Procellarum, 13,8°S / 50,1°
W; diametro 46 km, altezza 3100 m; fondo molto scuro; fa il paio con Hansteen. Rima Billy: solco a sud del cratere omonimo, 15°S / 48°W; lunghezza 70 km - Jacques de Billy (1602-'79): gesuita, matematico e astronomo francese; rigettò l'astrologia e le idee superstiziose circa le comete.
BIOT - Piccolo cratere molto chiaro nella parte più meridionale del Mare Fecunditatis, 22,6°S / 51,1°E; diametro 13 km, altezza 1500 m - Jean-Baptiste Biot (1774-1862): fisico, matematico, chimico e storico francese della scienza; studiò le leggi della polarizzazione della luce. Legge di Biot-Savart riguardante l'azione della corrente elettrica su un polo magnetico.
BIRMINGHAM - Cratere irregolare a nord del Mare Frigoris, 65,1°N / 10,5°W; diametro 92 km, pareti basse e degradate - John Birmingham (1829-'84): astronomo selenografo irlandese.
BIRT - Piccolo, ripido cratere chiaro nella parte orientale del Mare Nubium, 22,4°S / 8,5°W; diametro 17 km, altezza 3470 m. Sulla parete orientale è visibile al telescopio un cratere più piccolo (6,8 km di diametro, altezza 1040 m) di nome Birt A. Rima Birt: solco lungo circa 50 km, a nord-ovest del cratere omonimo, che collega i minuscoli crateri Birt E a nord e Birt F a sud - William Radcliffe Birt (1804-'81): astronomo selenografo inglese.
BLAGG - Piccolo cratere ben distinto nel Sinus Medii, 1,3°N / 2,4°E; diametro 5,4 km, altezza 910 m - Mary Adela Blagg (1858-1944): selenografa inglese, svolse un importante ruolo nella preparazione della moderna nomenclatura lunare adottata dall'IAU (Unione Astronomica Internazionale) nel 1935.
BLACK - Piccolo cratere presso il margine orientale del disco lunare, a sud-ovest del Mare Smythii, 9,2°S / 80,4°E; diametro 18 km. Ex Kästner F - Joseph Black (1728-'99): fisico e chimico francese, introdusse la teoria del calore latente e compì studi sulle proprietà dell'acido carbonico e sugli alcali. Esperimenti sulla magnesia alba, calce viva e altre sostanze alcaline.
BLANC, MONS - Monte Bianco: la cima più alta dei Montes Alpes, 45°N / 1°E; raggiunge i 3600 m d'altezza - Monte Bianco: gruppo montuoso delle Alpi Occidentali (terrestri), sul confine franco-italiano, fra Chamonix e Courmayeur, con la vetta più alta (4810 m) d'Europa.
BLANCANUS - Cratere di recente formazione (classe I), in prossimità di Clavius, 63,6°S / 21,5°W; diametro 105 km, altezza 3970 m; cima centrale; fa il paio con Scheiner. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giuseppe Biancani (1566-1624): matematico, geografo e astronomo italiano.
BLANCHINUS - Cratere sugli altopiani centrali, a est di Purbach, 25,4°S / 2,5°E; dimensioni 58 x 68 km, altezza 4190 m; pareti disuguali, fondo scabro. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giovanni Bianchini (XV sec.): maestro di astronomia a Ferrara.
BOBILLIER - Piccolo cratere nella zona sud-occidentale del Mare Serenitatis, 19,6°N / 15,5°E; diametro 6,5 km, altezza 1230 m. Ex Bessel E - E. Bobillier (1798-1840): geometra francese.
BODE - Cratere chiaro sulle alture a nord del Sinus Medii, 6,7°N / 2,4°W; diametro 18,6 km, altezza 3480 m; particolarmente visibile con la luna piena. Bode A: a nord-est del cratere omonimo (9°N / 1°W); diametro 12,3 km, altezza 2820 m. Bode B: a nord-ovest del cratere omonimo (8,8°N / 3°W); diametro 10,2 km, altezza 1780 m. Rimæ Bode: sistema di solchi a nord del cratere omonimo (10°N / 4°W), visibili solo con potenti telescopi - Johann Elert Bode (1747-1826): astronomo tedesco; formulò la legge di Bode, che serve a determinare le distanze dei pianeti dal sole; scrisse Uranographia (1801).
BOETHIUS - Piccolo cratere non molto lontano dal margine orientale del disco lunare, presso il Mare Undarum, 5,6°N / 72,3°E; diametro 10 km. Ex Dubiago U - Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (480-525 d. C.): uomo di Stato e filosofo neoplatonico; console (510) e consigliere di Teodorico. Sospettato d'intesa con i Bizantini e di ostilità verso i Goti, venne imprigionato e ucciso. De consolatione philosophiæ.
BOGUSLAWSKY - Cratere con fondo inondato, nelle alte terre australi a sud-est di Manzinus, 72,9°S / 43,2°E; diametro 97 km, altezza 3400 m; parete con gradini dalla quale emergono alte cime; mammelloni e crateri sul fondo - Palon H. Ludwig von Boguslawsky (1789-1851): astronomo tedesco, direttore dell'Osservatorio di Breslavia. Scoprì una cometa nell'aprile del 1835.
BOHNENBERGER - Cratere sul margine sud-orientale del Mare Nectaris, 16,2°S / 40°E; diametro 33 km, altezza 1060 m, fondo irregolarmente collinoso - Johann Gottlieb Friedrich von Bohnenberger (1765-1831): fisico e matematico tedesco, professore di matematica e astronomia a Tubinga; i suoi studi riguardarono particolarmente i pendoli, gli elettrometri e i condensatori, gli obiettivi acromatici. E' soprattutto noto per avere studiato i movimenti giroscopici servendosi di un apparecchio di sua invenzione.
BOHR - Cratere sul margine occidentale del disco lunare, in zona di librazione, 12,8°N / 86,4°W; diametro 71 km - Niels Henrik David Bohr (1885-1962): fisico danese, premio Nobel nel 1922; diede sviluppo alla teoria dell'atomo con numerosi lavori sulla teoria dei quanti, che consentirono di giungere all'interpretazione qualitativa e quantitativa di fenomeni della fisica atomica.
BOMBELLI - Piccolo cratere a sud del Mare Crisium, 5,3°N / 56,2°E; diametro 10 km. Ex Apollonius T - Raffaele Bombelli (1526-'72): matematico e idraulico bolognese, autore di un trattato metodico di algebra a base aritmetica, in cui introdusse simboli simili agli attuali.
BOND, G. P. - Cratere abbastanza regolare a est di Posidonius, 32,4°N / 36,2°E; diametro 20 km, altezza 2780 m. Rima G. P. Bond: frattura lunga circa 150 km nella parte orientale del Lacus Somniorum, 33°N / 35°E - George Philip Bond (1825-'65): astronomo americano; col padre William Cranch, al quale succedette come direttore dell'Osservatorio di Harward, scoprì Iperione, satellite di Saturno (1848), e ancora con lui eseguì alcune tra le prime fotografie della luna; fece importanti ricerche sulla nebulosa di Orione; nel 1850 fotografò per la prima volta una stella.
BOND, W. C. - Vasto circo a nord del Mare Frigoris, 65,3°N / 3,7°E; diametro 158 km, semidistrutto il bastione meridionale - William Cranch Bond (1789-1859): astronomo nordamericano, primo direttore del famoso Harward College Observatory; scoprì nel 1848, in collaborazione col figlio Georg Philip, Iperione, satellite di Saturno; inventò l'elettrocronografo e fu tra i primi ad applicare la fotografia alle osservazioni astronomiche.
BONITATIS, LACUS - Lago della Bontà: modesta estensione pianeggiante a nord-ovest di Macrobius, 23°N / 44°E; diametro 130 km. Nome recente, nonostante la forma latina.
BONPLAND - Resti di antico circo a sud-est di Copernicus; 8,3°S / 17,4°W; diametro 60 km, strette fenditure sul fondo; insieme con Fra Mauro e Parry forma un interessante trio di antichissimi crateri, di ragguardevoli dimensioni - Aimé Goujaud, detto Bonpland (1773-1858): partecipò con Alexander von Humboldt a un lungo viaggio scientifico in America ove raccolse più di seimila piante, per la maggior parte sconosciute; scrisse opere di botanica e memorie di viaggi.
BOOLE - Cratere sul margine nord-ovest del disco lunare, 63,7°N / 87,4°W; diametro 63 km - George Boole (1815-1864): matematico inglese.
BORDA - Cratere a ovest di Petavius, 25,1°S / 46,6°E; diametro 44 km, altezza 2920 m, pareti rovinate, picco centrale - Jean Charles Borda (1733-'99): ufficiale della marina francese, con le sue ricerche di idraulica contribuì al progresso dell'arte nautica e dello studio del moto dei fluidi (principio di Borda); contribuì all'esatta misurazione del meridiano terrestre.
BOREL - Piccolo cratere nella zona sud-orientale del Mare Serenitatis, 22,3°N / 26,4°E; diametro 5 km, altezza 950 m. Ex Le Monnier C - Felix E. E. Borel (1871-1956): matematico francese.
BORN - Piccolo cratere a nord-est di Langrenus, 6°S / 66,8°E; diametro 15 km. Ex Maclaurin Y - Max Born (1882-1970): fisico e ottico tedesco, premio Nobel 1954; autore di una teoria sul meccanismo elettronico dell'affinità chimica.
BOSCOVICH - Cratere presso il margine sud-orientale del Mare Vaporum, 9,8°N / 11,1°E; diametro 46 km, altezza 1770 m, pareti basse e notevolmente rovinate, fondo molto scuro. Rimæ Boscovich: solchi all'interno del cratere omonimo; lunghezza 40 km - Ruggero Giuseppe Boscovich (Ragusa, Dalmazia, 1711 - Milano 1787): gesuita, astronomo, fisico e matematico insigne, promosse la fondazione dell'Osservatorio di Brera (Milano); fu tra i primi ad accertare la legge di Newton; formulò una teoria dinamica molecolare sulla costituzione della materia.
BOSS - Cratere sul margine nord-orientale del disco lunare, 45,8°N / 89,2°E; diametro 47 km - Lewis Boss (1846-1912): astronomo americano, compilò un catalogo di posizioni stellari.
BOUGUER - Cratere molto distinto negli altipiani del Jura, 52,3°N / 35,8°W; diametro 23 km, altezza 2500 m - Pierre Bouguer (1698-1758): fisico e geodeta francese, misurò, con La Condamine, un grado di meridiano nel Perù; inventore dell'eliometro, è considerato il fondatore della fonometria.
BOUSSINGAULT - Cratere vicino al margine meridionale del disco lunare, 70,4°S / 54,7°E, in zona librazione; diametro 131 km, altezza 3200 m; all'interno della formazione si trova il grande cratere Boussingault A, così che l'intera configurazione somiglia a un cratere con doppia parete - Jean Baptiste Boussingault (1802-'87): chimico e agronomo francese; addetto allo stato maggiore di Bolivar al tempo dell'insurrezione delle colonie spagnole, riportò dalle sue campagne preziose osservazioni geologiche e meteorologiche. Si dedicò soprattutto allo studio della chimica agraria e della fisiologia vegetale.
BOUVARD, VALLIS - Valle Bouvard: presso il margine sud-occidentale del disco lunare, 39°S / 83°W; lunghezza 280 km, larghezza 40 km - Alexis Bouvard (1767-1843): direttore dell'Osservatorio di Parigi, scoprì otto comete e studiò il moto di Giove, Saturno e Urano.
BOWEN - Piccolo cratere sui Montes Hæmus, ai margini del Lacus Doloris, 17,6°N / 9,1°E; diametro 9 km, fondo liscio. Ex Manilius A - Ira Sprague Bowen (1898-1973): astronomo americano.
BRACKETT - Piccolo cratere sommerso, nella parte meridionale del Mare Serenitatis, a nord di Plinius, 17.9°N / 23,6°E; diametro 9 km, non molto evidente - Frederick Sumner Brackett (1896-1972): fisico americano.
BRADLEY, MONS - Monte Bradley: massiccio montuoso facente parte dei Montes Apenninus, presso Conon, 22°N / 1°E, altezza 4200 m, estensione 30 km. Rima Bradley: solco a nord-est della montagna omonima, 24°N / 2°W; lunghezza 130 km - James Bradley (1693-1762): astronomo inglese, scoprì il fenomeno dell'aberrazione stellare e misurò l'effetto della mutazione dell'asse terrestre. Fu uno dei maggiori astronomi dell'epoca e ricoprì cariche di rilievo, come quella di astronomo reale a Greenwich succedendo a Edmund Halley.
BRAYLEY - Cratere nell'Oceanus Procellarum, tra Copernicus ed Aristarcus, 20,9°N / 36,9°W; diametro 14,5 km, altezza 2840 m; basso picco centrale. Rima Brayley: stretto solco, non osservabile con piccoli telescopi, in prossimità del cratere omonimo, 23°N / 36°W; lunghezza 240 km - Edward William Brayley (1802-'70): divulgatore scientifico inglese.
BREISLAK - Cratere a sud-est di Maurolycus, 48,2°S / 18,3°E; diametro 50 km, altezza 2550 m - Scipio Breislak (1748-1826): geologo italiano, autore di una Introduzione alla geologia (1811); antinettunista, forse plutonista, nelle sue tesi vulcanologiche attribuì un notevole valore alle spinte interne provocate dalla contrazione terrestre in seguito al raffreddamento; a proposito delle eruzioni del Vesuvio si disse convinto che esse dipendessero dalla combustione dei petroli sotterranei distillati per effetto della fermentazione delle piriti.
BRENNER - Cratere sbrecciato a nord di Janssen (alte terre meridionali), 39°S / 39,3°E; diametro 97 km, altezza 3300 m - Leo Brenner (vero nome Spiridon Gopcevic, 1855-1928): astronomo dilettante austriaco.
BREWSTER - Piccolo cratere tra il Mare Serenitatis e i Montes Taurus, 23,3°N / 34,7°E; diametro 11 km, altezza 2130 m. Ex Römer L - David Brewster (1781-1868): fisico scozzese, inventò il caleidoscopio e studiò la polarizzazione della luce.
BRIANCHON - Cratere in zona di librazione in prossimità del margine nord-occidentale del disco lunare, 74,8°N / 86,5°W; diametro 145 km - Charles J. Brianchon (1783-1864): matematico francese.
BRIGGS - Cratere nell'Oceanus Procellarum (area di Otto Struve), 26,5°N / 69,1°W; diametro 37 km, altezza 1160 m; simile al vicino Seleucus - Henry Briggs (1556-1631): matematico inglese, amico di Neper, pubblicò nel 1624 Arithmetica logarithmica (tavole dei logaritmi a base 10).
BRISBANE - Cratere abbastanza regolare nell'area del Mare Australe, 49,1°S / 68,5°E; diametro 45 km - Thomas Macdougall Brisbane (1773-1860): generale e astronomo inglese, governatore della Nuovo Galles del Sud (Australia); pubblicò un catalogo di 7385 stelle del cielo australe.
BROWN - Formazione composta da due crateri, a nord-est di Longomontanus, 46,4°S / 17,9°W; diametro 34 km, altezza 2300 m. Il cratere minore è Brown E - Ernst William Brown (1866-1938): astronomo americano, studiò i movimenti della luna e pubblicò le Tavole della luna ancora in uso.
BRUCE - Piccolo cratere ben distinto nel Sinus Medii, 1,1°N / 0,4°E; diametro 6,7 km, altezza 1260 m - Catherine W. Bruce (1816-1900): americana, mecenate dell'arte e della scienza.
BUCH - Cratere regolare a nord-est di Maurolycus, contiguo a Büsching, 38,8°S / 17,7°E; diametro 54 km, altezza 1440 m - Leopold von Buch (1774-1853): geologo tedesco, compì viaggi ed escursioni geologiche in Stiria, in Italia, in Alvernia, nelle Canarie e nelle Ebridi; studiò la formazione dei vulcani e delle catene montuose collegandola con sollevamenti d'origine profonda; rilevò una carta geografica della Germania. Dissertatio de vero systemate mundi (1639), Astronomia Philolaica (1643).
BUCHER, DORSUM - Dorsale Bucher: corrugamento ai confini tra il Mare Imbrium e l'Oceanus Procellarum, a sud di Gruithuisen, 31°N / 39°W; lunghezza circa 90 km - W. H. Bucher (1889-1965): geofisico svizzero.
BUCKLAND, DORSUM - Dorsale Buckland: corrugamento in prossimità del margine sud-occidentale del Mare Serenitatis, 21°N / 12°E; lunghezza 150 km - William Buckland (1784-1856): naturalista britannico.
BULLIALDUS - "Anfiteatro" di 61 km di diametro nel Mare Nubium, 20,7°S / 22,2°W. Bastioni massicci e terrazzati, alti fino a 2400 m al di sopra del fondo. Gruppo montuoso centrale la cui cima più elevata raggiunge i 1000 m (è un Copernicus in miniatura). Interessante struttura radiale all'esterno del cratere. Due crateri più piccoli, Bullialdus A e B, rispettivamente di diametro 25 e 23 km, con pareti intorno ai 1600 m d'altezza, formano una catena che si estende verso sud. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Ismael Boulliaud (1605-'94): astronomo, storico e teologo francese.
BUNSEN - Cratere disintegrato, presso il margine nord-occidentale del disco lunare, 41,4°N / 85,3°W; diametro 52 km - Robert Wilhelm Bunsen (1811-'99): chimico e fisico tedesco, pioniere nell'applicazione dell'analisi spettrale in chimica. Costruì una pila elettrica depolarizzata, un calorimetro a ghiaccio e un bruciatore a gas (becco di Bunsen).
BURCKHARDT - Circo di forma assai particolare che copre altri crateri, a nord di Cleomedes, 31,1°N / 56,5°E; diametro 57 km, altezza 4840 m; cima centrale di modesta altitudine; piccoli crateri sulla scarpata esterna - Johann Karl Burkhardt (1773-1825): astronomo tedesco.
BÜRG - Cratere al centro del Lacus Mortis, 45°N / 28,2°E; diametro 40 km; grande picco centrale con buca. Rimæ Bürg: grande sistema di solchi a ovest del cratere omonimo, 45°N / 26°E; lunghezza oltre 100 km - Johann Tobias Bürg (1766-1834): astronomo austriaco. Teoria sul moto lunare.
BURNET, DORSA - Dorsali Burne: sistema di corrugamenti nell'Oceanus Procellarum, a nord-ovest di Herodotus, 27°N / 57°W; lunghezza 200 km - Thomas Burnet (1635-1715): naturalista inglese.
BURNHAM - Cratere 13,9°S / 7,3°E; diametro 25 km, forma irregolare, semidistrutto - Sherburne W. Burnham (1838-1921): astronomo dilettante americano, scoprì oltre 1300 stelle doppie.
BÜSCHING - Cratere contiguo a Buch, di cui è meno regolare, 38°S / 20°E; diametro 52 km, altezza 1700 m - Anton Friedrich Büsching (1724-'93): geografo tedesco, diede con la Descrizione della terra (1754-'92) la prima opera scientifica di geografia descrittiva.
BYRD - Circo molto prossimo al polo nord lunare, 85,3 °N / 9,8°E; diametro 94 km - Richard Evelyn Byrd (1888-1957): esploratore americano, sorvolò nel 1926 il polo nord e nel 1929 il polo sud; guidò spedizioni nell'Antartico.
BYRGIUS - Cratere abbastanza antico (classe III), situato a ovest del Mare Humorum in zona di librazione, 24,7°S / 65,3°W; diametro 87 km, altezza 4300 m. Sul suo bordo orientale si trova Byrgius A, dal diametro di circa 20 km; centro di un sistema di raggi luminosi. Rima Byrgius: solco caratteristico a nord del cratere omonimo, 19°S / 64°W, che attraversa numerosi ostacoli topografici: una collina, il bastione di un cratere, il fondo di questo cratere, il bastione opposto, un mammellone, ecc. Prolungamento verso sud della Rima Sirsalis. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Jobst Bürgi detto Byrgius: astronomo svizzero, collaboratore dell'Osservatorio di Cassel (fondato nel 1561, il primo a cupola girevole) dove installò, allo scopo di misurare esattamente il tempo delle osservazioni, un orologio dotato di un pendolo che serviva come regolatore. Fra i maggiori risultati ottenuti a Cassel si può citare un catalogo delle stelle fisse, che doveva contenerne un migliaio, ma non fu portato a termine.
CABÆUS - Cratere in prossimità del polo sud lunare, 84,9°S / 35,5°W; diametro circa 98 km, pareti abbastanza alte. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Niccolò Cabeo (1586-1650): matematico, filosofo e astronomo italiano.
CAJAL - Piccolo cratere nella zona nord del Mare Tranquillitatis, 12,6°N / 31,1°E; diametro 9 km, altezza 1800 m. Ex Jansen F - Santiago Ramon y Cajal: istologo spagnolo, premio Nobel
CALIPPUS - Cratere nella zona settentrionale del Caucasus, 38,9°N / 10,7°E; diametro 33 km, altezza 2690 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rima Calippus: solco a sud-est del cratere omonimo, 37°N / 13°E; lunghezza 40 km - Callippo di Cizico (370-325 a. C.): astronomo greco, vissuto anche ad Atene, dove collaborò per un periodo con Aristotele; aumentò il numero delle sfere di Marte, Venere e Mercurio (portandole a 33) ed eliminò in questo modo le discordanze rese sempre più evidenti dal perfezionarsi delle osservazioni. Con lui e con Eudosso ha fine l'astronomia intesa come semplice cosmologia o cosmogonia inserita in un sistema di filosofia della natura; infatti da questi due autori l'astronomia viene piuttosto intesa come costruzione di teorie matematiche atte a spiegare i fenomeni quali sono configurati da lunghe, accurate e sistematiche osservazioni, con le quali, successivamente, si controllano le teorie medesime.
CALORIS, TERRA - Terra del Calore o del Caldo: nella mappa lunare del Riccioli, del 1651, indicava le "terre" a ovest dell'Oceanus Procellarum e quelle disposte per gran tratto intorno al Mare Humorum.
CAMERON - Piccolo cratere sul bordo settentrionale di Taruntius, 6,2°N / 45,9°E; diametro 11 km. Attuale nome di Taruntius C - Robert C. Cameron (1925-'72): astronomo americano.
CANNON - Cratere inondato, con fondo chiaro, lungo il margine orientale del disco lunare, 19,9°N / 81,4°E; diametro 57 km - Annie J. Cannon (1863-1941): astronoma americana; si dedicò alla classificazione degli spettri stellari.
CAMPANUS - Cratere sul margine sud-occidentale del Mare Nubium, 28°S / 27,8°W; diametro 48 km, altezza 2080 m, picco centrale. Fa il paio con Mercator. La mappa lunare Hallwag riporta una "Rima Campanus", che sembra designare un sistema di solchi tra il cratere omonimo e il Mare Humorum, altrove, per es. in Atlas of the Moon di A. Rükl, denominati Rimæ Hippalus - Giovanni Campano da Novara (XIII sec): astronomo e matematico italiano; viaggiò in Arabia e Spagna, illustrò la Sphaera mundi e commentò gli Elementi di Euclide, tradotti da Adelardo di Bath, in maniera considerata classica per la formulazione di alcuni postulati fondamentali dell'aritmetica. Morì a Viterbo alla corte di Bonifacio VIII, di cui era divenuto medico personale.
CAPELLA - Cratere ben visibile fuori del Mare Nectaris, 7,6°S / 34,9°E; diametro 49 km, altezza 3250 m; deformato da una faglia superficiale lunga 110 km (Vallis Capella). Deborda a ovest su Isidorus; presenta un grande picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Marziano Minneo Felice Capella (IV-V sec. d. C.): scrittore latino, originario di Madaura in Africa, autore del trattato enciclopedico De nuptiis Philologiae et Mercuri libri duo, de grammatica, de dialectica, de rhetorica, de geometria, de arithmetica, de astronomia, de musica libri septem, il manuale per eccellenza del Medioevo. Fu tradotto in tedesco fin dal secolo XI da Notker Labeo. Secondo Copernico, Capella pensa che "Venere e Mercurio girino intorno al sole, che è al centro, e per tale ragione crede che essi non si allontanino da lui oltre quello che permette la convessità dei loro orbi, poiché non girano intorno alla terra, come gli altri, ma hanno absidi convessi".
CAPUANUS - Cratere al margine meridionale della Palus Epidemiarum, 34,1°S / 26,7°W; diametro 60 km, altezza 2450 m; fondo inondato con domi, bordo nord distrutto. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Francesco Capuano di Manfredonia (XV sec): teologo e astronomo italiano.
CARDANUS - Cratere relativamente giovane (classe II) nell'Oceanus Procellarum, a ovest di Marius, 13,2°N / 72,4°W; diametro 50 km; larga muraglia alta fino a 2400 m; fondo un po' più elevato del terreno circostante; fa il paio con Krafft; picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rima Cardanus: solco di circa 100 km di lunghezza, a sud-est del cratere omonimo, 11°N / 72°W - Gerolamo Cardano (1501-1576): medico e matematico, fervente seguace della cabala, insegnò a Milano, Pavia e Bologna; rese nota la soluzione delle equazioni di 4° grado e quella dell'equazione cubica; inventò il giunto e il tipo di sospensione che portano il suo nome (giunto cardanico; sospensione cardanica). De subtilitate, De rerum natura.
CARLINI - Cratere piuttosto chiaro nel Mare Imbrium, 33,7°N / 24,1°W; diametro 11,4 km, altezza 2200 m - Francesco Carlini (1871-'62): astronomo e meteorologo, direttore dell'Osservatorio di Brera (Milano); scrisse Teoria del movimento della luna (1832); eseguì determinazioni geodetiche.
CARMICHÆL - Cratere a nord-est del Mare Tranquillitatis, nel Sinus Amoris, 19,6°N / 40,4°E; diametro 20 km, altezza 3640 m. Ex Macrobius A - Leonard Carmichæl (1898-1973): psicologo americano.
CARPATHUS, MONTES - Monti Carpazi: catena montuosa, poco elevata e discontinua, disposta ad arco come un ideale proseguimento dei Montes Apenninus, 15°N / 25°W; lunghezza 400 km, altezza dai 1000 ai 2000 m. Nome assegnato da Johann Heinrich von Mädler nel 1837 - Monti Carpazi: catena montuosa dell'Europa centrale e sud-orientale, divisa in Carpazi occidentali (M. Tatra, massima elevazione di tutta la catena, 2663 m sul livello del mare), Carpazi orientali e Alpi Transilvane; complessivamente 1640 km da Bratislava (Slovacchia) a Orsova (Romania); pochi valichi; miniere di argento, piombo, salgemma, petrolio.
CARPENTER - Cratere a nord-ovest del Mare Frigoris, contiguo ad Anaximander, 69,4°N / 50,9°W; diametro 60 km, altezza 2600 m - James Carpenter (1826-'75): astronomo inglese, autore di una pregevole carta lunare.
CARREL - Piccolo cratere nella zona settentrionale del Mare Tranquillitatis, 10,7°N / 26,7°E; diametro 16 km. Ex Jansen B - Alexis Carrel (1873-1944): fisiologo e scrittore francese, premio Nobel (1912). Noto per le ricerche sulle suture dei vasi sanguigni, sulle colture di tessuti organici e sui trapianti d'organi, è autore dell'opera L'uomo, questo sconosciuto.
CARRILLO - Piccolo cratere presso il margine orientale del disco lunare, sul bordo del Mare Smythii, 2,2°S / 80,9°E; diametro 16 km - Flores N. Carrillo (1911-'67): ingegnere messicano.
CARRINGTON - Cratere a sud-est di Atlas, 44°N / 62,1°E; diametro 30 km; fa parte del gruppo di Messala - Richard Christopher Carrington (1826-'75): astronomo inglese; rilevò dallo studio accurato e regolare delle macchie solari che queste permangono sempre confinate a delle latitudini inferiori a 45°, ma la loro latitudine media varia nel corso di un ciclo di 11 anni, durante il quale tendono ad avvicinarsi sempre più all'equatore solare con il progredire del ciclo. Carrington scoprì la rotazione differenziale del sole, nonché le eruzioni cromosferiche (1859).
CARTAN - Piccolo cratere a sud del Mare Crisium, 4,2°N / 59,3°E; diametro 16 km. Ex Apollonius D - Élie J. Cartan (1869-1951): matematico francese, svolse studi sul calcolo infinitesimale, differenziale e integrale.
CASATUS - Cratere inondato, a sud-ovest di Clavius, 72,6°S / 30,5°W; diametro 105 km, altezza 4000 m; deborda su Klaproth. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Paolo Casati (1617-1707): teologo e matematico italiano.
CASPIUM, MARE - Mar Caspio: nella mappa lunare di Hevelius (1647) indicava l'attuale Mare Fecunditatis. Nome ormai abbandonato.
CASSINI - Circo di aspetto insolito ai margini della Palus Nebularum, 40,2°N / 4,6°E; diametro 57 km, altezza 1240 m; ha due crateri decentrati nella platea: Cassini A (diametro 17 km, altezza 2830 m) e il più modesto Cassini B. Cassini C è invece a nord-est della formazione principale, 41,8°N / 7,8°E; diametro 13,7, altezza 2420 m - Gian Domenico Cassini (1625-1712): astronomo e idraulico celebre, docente a Bologna poi chiamato a dirigere l'Osservatorio di Parigi; misurò la distanza di Marte dalla terra, scoprì quattro satelliti e la divisione scura (divisione di Cassini) dell'anello di Saturno; nel 1680 pubblicò a Parigi una grande carta della luna (54 cm di diametro) in cui le montagne sono rappresentate con un ottimo senso del rilievo e somigliano in modo sorprendente alle moderne fotografie.
CASSINI, J. - Cratere nelle alte terre del nord presso Philolaus, 68°N / 16°W; semidistrutto - Jacques Cassini
(1677-1756): astronomo francese di origine italiana, figlio e collaboratore di Gian Domenico, a cui succedette nella direzione dell'Osservatorio di Parigi; cartesiano convinto, prese posizione contro lo schiacciamento polare della terra, ma dal 1740 in poi, vista l'inutilità delle sue posizioni rispetto alle nuove idee, iniziò il progressivo abbandono degli studi astronomici fino a dedicarsi quasi esclusivamente alle misure geodetiche e alla compilazione delle carte di Francia.
CATALAN - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, a nord-ovest di Schickard, 47,5°S / 87,3°W; diametro 25 km - Miguel A. Catalan (1894-1957): fisico e matematico spagnolo. Ricerche nel campo della spettroscopia.
CATHARINA - Fa parte di un trio di crateri che formano un arco sul bordo occidentale del Mare Nectaris, 18°S / 23,6°E; diametro 100 km, altezza 3130 m; bastioni molto smussati e dislocati; numerosi microcrateri sul fondo e sui bordi. Un debole circo, Catharina P, copre gran parte del fondo settentrionale. Theophilus, Cyrillus e Catharina sono tra i pochi nomi di santi, inseriti nella nomenclatura lunare per iniziativa di Michel Florent van Langren - Santa Caterina d'Alessandria: poco si sa della sua vita, e con molte amplificazioni leggendarie; la si dice coltissima e dotta in filosofia, tanto che avrebbe confuso parecchi sapienti in una pubblica disputa, tenuta sotto l'imperatore Massimino Daia (sec. IV). Sfuggita miracolosamente al supplizio della ruota, incontrò poi il martirio per decapitazione; la leggenda aggiunge che il suo corpo fu dagli angeli trasportato sul monte Sinai, dove ora le è dedicato un monastero. Per la sua cultura nelle "arti liberali" (cioè il trivium e il quadrivium che includeva, quest'ultimo, l'astronomia) durante il Medioevo e il Rinascimento gli astronomi l'avrebbero scelta per santa protettrice.
CATO, DORSA - Dorsali Catone: sistema di corrugamenti nella parte settentrionale del Mare Fecunditatis, a sud di Taruntius, 1°N / 47°E; lunghezza 140 km - Marco Porcio Catone detto il Censore (234-149 a. C.): uomo politico romano; legò la sua fama alle misure prese, quale censore (184), contro la decadenza dei costumi in Roma; sostenne la necessità di distruggere Cartagine. Agricoltura, Libri al figlio Marco, Origini.
CAUCASUS, MONTES - Monti Caucaso: catena montuosa irregolare, tra il Mare Serenitatis e la Palus Nebularum, 39°N / 9°E; diretta continuazione dei Montes Apenninus lunari, cime molto elevate, la più alta delle quali raggiunge circa 6000 m. Nome assegnato nel 1837 da Mädler - Monti Caucaso: sistema montuoso tra il Mar Nero e il Mar Caspio lungo 1100 km in linea d'aria, fra l'Europa e l'Asia Minore; fra magnifici ghiacciai s'innalzano le maggiori vette: il M. Elburz (5633 m sul livello del mare) nella sezione occidentale e il M. Kazbek (5047 m) nella zona centrale; sui suoi fianchi ricchi giacimenti di petrolio; la Russia ha stabilito il suo dominio sul versante sud nel 1864.
CAUCHY - Piccolo cratere circolare, luminoso nel periodo di luna piena, nel Mare Tranquillitatis, presso la Palus Somnii, 9,6°N / 38,6°E; diametro 12,4 km, altezza 2610 m. Rupes Cauchy: faglia a sud-ovest del cratere omonimo, 9°N / 37°E, lunga circa 170 km. Al sorgere del sole la parete di nord-est getta un'ombra sorprendente, ma è brillante al tramonto: confronta con la somigliante Rupes Recta. Rima Cauchy: solco facilmente osservabile a nord-est del cratere omonimo, 10,5°N / 38°E, lungo circa 170 km - Augustin Louis Cauchy (1789-1857): matematico francese, celebre per gli essenziali contributi dati in molti rami delle matematiche pure (basi del calcolo infinitesimale, teoria delle funzioni d'una variabile complessa) e applicate (teoria dell'elasticità, ecc.).
CAVALERIUS - Notevole cratere a ovest dell'Oceanus Procellarum, a nord di Hevel, 5,1°N / 66,8°W; diametro 58 km, altezza 3000 m; cresta centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Bonaventura Cavalieri (secondo Adrian Room, vedi bibliografia, Francesco Cavalieri), latinamente detto Cavalerius (1598-1647): gesuita, matematico insigne, allievo a Pisa di Galileo Galilei e Benedetto Castelli, nel 1629 docente a Bologna; scrisse Specchio ustorio (1632); con la Geometria degli indivisibili (1635) diede le basi del calcolo differenziale e integrale.
CAVENDISH - Cratere a ovest del Mare Humorum, a sud-ovest di Mersenius, 24,5°S / 53,7°W; diametro 56 km, altezza 2350 m. La sua muraglia è interrotta da Cavendish E - Henry Cavendish (1731-1810): chimico inglese, nel 1766 isolò e studiò l'idrogeno che fino ad allora era confuso con altri gas ed era chiamato "aria infiammabile"; stabilì che l'acqua è composta d'idrogeno e ossigeno, e che l'aria è una miscela d'azoto e ossigeno in proporzioni costanti.
CAVENTOU - Minuscolo cratere nel Mare Imbrium, a nord di Euler, 29,8°N / 29,4°W; diametro 3 km, altezza 400 m. Ex La Hire D - Joseph Bienaimé Caventou (1795-1877): chimico e farmacologo francese, scoprì la chinina (1820) con Pelletier.
CAYEUX, DORSUM - Dorsale Cayeux: corrugamento nella zona centro-settentrionale del Mare Fecunditatis, 1°N / 51°E; lunghezza 130 km - Lucien Cayeux (1864-1944): geologo francese.
CAYLEY - Piccolo cratere circolare, molto chiaro, al margine ovest del Mare Tranquillitatis, 4°N / 15,1°E; diametro 14,3 km, altezza 3130 m - Arthur Cayley (1821-'95): matematico inglese; pubblicò lavori di analisi, di meccanica e di geometria proiettiva e algebrica.
CELSIUS - Cratere ellittico a nord-est di Maurolycus, 34,1°S / 20,1°E; diametro 36 km, altezza 1480 m - Anders Celsius (1701-'44): astronomo svedese, inventore del termometro centigrado che porta il suo nome. La scala centigrada di un termometro Celsius è ottenuta dividendo in 100 parti uguali la colonnina di mercurio (capillare) che si ha quando si prendono come due punti estremi la temperatura del ghiaccio fondente (0°) e quella dell'acqua bollente (100°) alla pressione di 760 mm di mercurio.
CENSORINUS - Minuscolo cratere con un alone eccezionalmente brillante al margine sud del Mare Tranquillitatis, 0,4°S° / 32,7°E; diametro 3,8 km, altezza 380 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Censorino (III sec. d. C.): grammatico latino; autore del trattato De die natali (238), notevole per la conoscenza dell'astronomia e dell'astrologia antica.
CEPHEUS - Cratere a est del Lacus Somniorum, 40,8°N / 45,8°E; diametro 40 km, altezza 2800 m; fa coppia con Franklin. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Cefeo: eroe della mitologia greca, re dell'Etiopia, sposo di Cassiopea e padre di Andromeda.
CHACORNAC - Cratere al margine est del Mare Serenitatis, presso Posidonius, 29,8°N / 31,7°E; diametro 51 km, altezza 1450 m; contorno irregolare. A sud di questa formazione, tra colline e crepacci dei Montes Taurus, scese il Lunakhod 2. Rimæ Chacornac, sistema di solchi all'interno e a sud del cratere omonimo, 29°N /32°E; lunghezza oltre 120 km - Jean Chacornac (1823-'73): astronomo francese, scoprì diversi pianetini, studiò le macchie solari e propose una teoria per i circhi lunari.
CHALLIS - Cratere molto prossimo al polo nord lunare, 79,5°N / 9,2°E; diametro 56 km; fa coppia col vicino Main sul quale deborda; - James Challis (1803-'82): astronomo inglese, professore di matematica e di astronomia a Cambridge, utilizzò il telescopio equatoriale Northumberland (il cui obiettivo era stato realizzato dall'ottico Cauchoix) nel vano tentativo di scoprire Nettuno; ebbe per allievo John Couch Adams, autore di studi sulle perturbazioni di Urano.
CHAMISSO, PROMONTORIUM - Promontorio Chamisso: 19°N / 28°E, tra il Mare Serenitatis e il Mare Tranquillitatis, di fronte al Promontorio Acherusia. Voce della carta lunare di Lohrmann-Schmidt (1878) - Adalbert von Chamisso (1781-1838): poeta e romanziere tedesco; appartenne alla corrente del secondo romanticismo tedesco. Liriche: Almanacco delle Muse, Salas e Gomez; prose: Storia meravigliosa di Pietro Schlemihl, Viaggio intorno al mondo.
CHERSONESUS - Chersoneso: voce, ormai in disuso, della mappa lunare di Hevelius (1647), che indicava la zona montuosa tra la Palus Somnii e il Mare Crisium - Chersoneso: penisola. C'era la Chersonesus Taurica, la Crimea, e la Chersonesus Thracia o semplicemente Chersonesus, il Chersoneso della Tracia, sull'Ellesponto, oggi Penisola di Gallipoli.
CHEVALLIER - Cratere inondato dalla lava, nell'area di Atlas, 44,9°N / 51,2°E; diametro 52 km; pareti basse e degradate - Temple Chevallier (1794-1873): astronomo inglese di origine francese, direttore dell'Osservatorio di Durham.
CHING-TE - Minuscolo cratere presso il margine sud-orientale del Mare Serenitatis, 20°N / 30°E. Nome assegnato dagli uomini della missione Apollo 17 - Ching-te: nome proprio maschile cinese.
CHLADNI - Cratere chiaro a nord del Sinus Medii, 4°N / 1,1°E; diametro 13,6 km, altezza 2630 m - Ernst F. F. Chladni (1756-1827): fisico tedesco; fondamentali studi di acustica. Nel 1794 dimostrò per primo che le meteoriti sono di origine cosmica. Figure di Chladni: quelle che si formano su una lastra ricoperta di polvere asciutta e messa in vibrazione: se si formano onde stazionarie, la polvere si accumula intorno alle zone dove l'ampiezza è minima.
CICHUS - Cratere ben formato, subito a sud del Mare Nubium, 33,3°S / 21,1°W; diametro 41 km, altezza 2760 m. Sulla sua parete occidentale si trova Cichus C, diametro 11,1 km, altezza 1250 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Cecco d'Ascoli, pseudonimo di Francesco Stabili (1269-1327): astrologo, medico e poeta, arso vivo in Firenze come eretico; nell'Acerba, oscuro poema didascalico, mostrò disprezzo per la Divina Commedia di Dante.
CLAIRAUT - Vecchio cratere a sud di Maurolycus, 47,7°S / 13,9°E, molto deformato da due crateri assai grandi (Clairaut A e Clairaut B) che si sovrappongono alla sua parete meridionale; diametro 75 km, altezza 2700 m - Alexis Claude Clairaut o Clairault (1713-'65): matematico francese, a 18 anni membro dell'Accademia delle Scienze, nel 1736 partecipò alla spedizione in Lapponia per la misura del grado di meridiano; autore di studi sui solidi di rotazione; soluzione approssimata del problema dei tre corpi; studi sulle curve di 3° ordine, ecc.
CLAUSIUS - Cratere chiaro e distinto a sud del Mare Humorum, nel Lacus Excellentiæ, 36,9°S / 43,8°W; diametro 25 km, altezza 2450 m, fondo inondato - Rudolf Julius Immanuel Clausius (1822-'88): fisico tedesco, professore a Zurigo e Bonn; nel 1850 enunciò il postulato di Clausius o secondo principio della termodinamica, scienza di cui è considerato uno dei fondatori. Secondo principio della termodinamica: il calore non può passare spontaneamente da un corpo più freddo a uno più caldo.
CLAVIUS - Una delle più grandi formazioni lunari, nelle alte terre meridionali, 58,4°S / 14,4°W. Antichissimo circo di 225 km di diametro. Parete devastata e interrotta in numerosi punti e irta di cime alte 5000 m. Sul fondo numerosi crateri, il più importante dei quali, Rutherfurd, ha dimensioni 48 x 54 km. Altri crateri importanti sono (in ordine di grandezza decrescente) Clavius D, C, N, J, JA. Sono presenti inoltre molti microcrateri (oggetti adatti per mettere alla prova il potere risolutivo di piccoli telescopi), strie e monticelli, ma nessun solco. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Cristoforo Clavio, nome umanistico di Cristoph Sclüsse (1537-1612): gesuita tedesco, matematico e astronomo amico di Galileo; collaborò alla riforma gregoriana del calendario (1582) e pubblicò un'edizione latina degli Elementi di Euclide; ebbe una disputa con Galileo sulla natura dei corpi celesti e della luna in particolare.
CLEOMEDES - Vasto cratere di 126 km di diametro, a nord del Mare Crisium, 27,7°N / 55,5°E; formazione fra le più antiche, di classe V. Parete massiccia le cui cime hanno un'altitudine compresa fra 2500 e 2700 m. Fondo attraversato da un solco lungo 30 km (Rima Cleomedes) e da numerosi crepacci; presenti vari crateri. Massiccio montuoso centrale. Sul bordo nord-occidentale è presente il cratere Tralles. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Cleomede (I sec d. C.): astronomo greco, autore di testi scolastici di astronomia.
CLEOSTRATUS - Cratere ben distinto nell'area di Pythagoras, in zona librazione, 60,4°N / 77°W; diametro 63 km, altezza 2150 m - Cleostrato di Tenedo (sec. VI a. C.): astronomo greco, autore di un poema astronomico; diede il nome alle costellazioni dello zodiaco.
CLERKE - Piccolo cratere presso il margine sud-orientale del Mare Serenitatis, 21,7°N / 29,8°E; diametro 7 km, altezza 1430 m. Ex Littrow B - Agnes Mary Clerke (1842-1907): astronoma britannica.
COGNITUM, MARE - Mare Conosciuto: è una parte del Mare Nubium, tra Bonpland, Darney e i Montes Riphæus, 10°S / 23°W, scorporata da esso dopo che il Ranger 7 ne fotografò i minimi particolari. Il nome è ovviamente recente (1964), nonostante la forma latina.
COLLINS - Minuscolo cratere presso la Statio Tranquillitatis, nel mare omonimo, 1,3°N / 23,7°E; diametro 2,4 km, altezza 560 m. Ex Sabine D - Michæl Collins (nato nel 1930): astronauta americano (Apollo 11).
COLOMBO - Cratere notevole, molto irregolare, a est del Mare Nectaris, 15,1°S / 45,8°E, di 76 km di diametro, interrotto a nord-est da un cratere largo 40 km, Colombo A. Il fondo presenta un mammellone, corrugamenti e microcrateri - Cristoforo Colombo (1451-1506): genovese, scopritore dell'America; nel 1478 si stabilì in Portogallo; si convinse che la via più breve per raggiungere l'India era quella verso occidente; offerto inutilmente, sembra, il progetto a vari stati (Portogallo, Inghilterra, Francia, Genova), nel 1485 passò in Spagna, ove ebbe approvazione e sovvenzioni. Guidò una spedizione che salpò da Palos il 13 agosto 1492 e toccò terra il 12 ottobre nell'isola poi da Colombo battezzata San Salvador; indi raggiunse Cuba e Haiti. Il ritorno fu trionfale. Seguirono altri tre viaggi durante i quali furono scoperti Dominica, Portorico, Guadalupa, Giamaica, Trinidad, le coste dell'Honduras. L'ultimo periodo fu, purtroppo, segnato da amarezze e ostilità (Colombo sperimentò persino le catene). Morì quasi in miseria a Valladolid.
CONCORDIÆ, SINUS - Golfo (o Baia) della Concordia: insenatura nella "costa" orientale del Mare Tranquillitatis, a sud della Palus Somni, 11°N / 43°E.
CONDAMINE - Cratere abbastanza regolare a nord-est del Sinus Iridum, 53,4°N / 28,2°W; diametro 37 km, altezza 1050 m - Charles Marie de La Condamine (1701-'74): matematico francese; nel 1735, per incarico dell'Accademia di Francia, prese parte alla misurazione di un arco di meridiano nel Perù; introdusse in Europa la gomma elastica.
CONDON - Cratere inondato dalla lava, a sud del Mare Crisium, presso il Mare Spumans, 1,9°N / 60,4°E; diametro 36 km. Ex Webb R - Edward W. Condon (1902-'74): fisico americano.
CONDORCET - Cratere inondato dalla lava, a sud-est del Mare Crisium, 12,1°N / 69,6°E; diametro 74 km, altezza 2400 m; forma regolare, bastioni a gradini, fondo scuro - Jean Antoine Marie Caritat marchese di Condorcet (1741-'94): filosofo razionalista e matematico francese; enciclopedista, segretario perpetuo dell'Accademia; fautore della Rivoluzione, nel 1792 fu presidente dell'Assemblea Legislativa (cui presentò la celebre Relazione sull'istruzione pubblica), nel 1793 fu membro della Convenzione con i Girondini; arrestato durante il Terrore, s'avvelenò. Saggio d'un quadro storico del progresso dello spirito umano (1793).
CONON - Cratere isolato in mezzo ai Montes Apenninus, 21,6°N / 2°E; diametro 22 km, altezza 2320 m; abbastanza distinto. Rima Conon: solco sinuoso a nord del Mare Vaporum, nel Sinus Fidei, 18°N / 2°E; lunghezza 45 km - Conone di Samo (300-240 a. C.): matematico e astronomo greco, amico di Archimede; diede il nome alla costellazione Chioma di Berenice.
COOK - Cratere inondato dalla lava, con basse pareti, al margine sud del Mare Fecunditatis, 17,5°S / 48,9°E; diametro 47 km, altezza 1170 m; fondo piuttosto scuro - James Cook (1728-'79): astronomo e navigatore inglese; conducendo con sé scienziati e artisti, organizzò e diresse (1768-'71, 1772-'75, 1776-'79) tre grandi spedizioni nel Pacifico, dopo le quali, per i rilievi fatti di terre scoperte (Isole della Società, stretto di Cook, Isole di Cook, Hawaii) o già note, e per le numerosissime osservazioni geografiche, scientifiche ed etnografiche, rimasero fissate le linee fondamentali del disegno delle terre e degli oceani. Morì a Tahiti ucciso dagli indigeni.
COPERNICUS - Cratere di 93 km di diametro, 9,7°N /20°W. Una delle più giovani formazioni lunari, caratterizzata
dalla nettezza delle creste e dalla notevole aureola. Raggi si estendono in tutte le direzioni. Il cerchio chiaro che circonda il cratere è ancora più luminoso dei raggi all'epoca della luna piena. Scarpata in dolce pendenza e a gradini. Parete di 3760 m al di sopra del fondo. Massiccio montuoso centrale irto di numerose cime. Il nome apparve per la prima volta sulla mappa lunare del Riccioli (veramente del Grimaldi). Sulla carta di Hevelius il cratere era denominato Sicilia Insula - Niccolò Copernico (1473-1543): astronomo polacco, fondatore dell'astronomia moderna; venuto in Italia (1496-1504), studiò a Bologna, Roma, Padova e Ferrara; fu influenzato dalle tesi antitolemaiche che facevano capo a Niccolò Cusano, Paolo del Pozzo Toscanelli ed altri studiosi italiani. Tornato in patria, elaborò la teoria eliocentrica che espose nell'opera De revolutionibus orbium coelestium (1543). Per il sistema copernicano il sole è al centro del sistema solare e il suo moto è apparente, mentre i pianeti, Terra compresa, girano su se stessi (rotazione) e intorno al sole (rivoluzione).
CORDILLERA, MONTES - Monti Cordillera: catena montuosa disposta a cerchio (900 km di diametro), lungo il margine occidentale del disco lunare, a sud-ovest di Grimaldi, 20°S / 80°W; altezza intorno ai 6000 m, lunghezza 1500 km. Si tratta di un immenso cratere d'impatto, che si estende per lo più sul lato nascosto della luna, comprendente al suo interno altri due anelli montuosi concentrici disposti intorno al Mare Orientale. Dalla terra è visibile solo una parte di tali montagne, durante le librazioni favorevoli - Cordigliera: nome generico dato a catene di montagne a cresta continua ed elevata, in Spagna, negli USA e nell'America meridionale.
COTTA (VON), DORSUM - Dorsale von Cotta: corrugamento nella parte occidentale del Mare Serenitatis, 24°N / 12°E; lunghezza 220 km - Carl Bernhard von Cotta (1808-'79): naturalista tedesco.
CREMONA - Cratere sul bordo nord-occidentale del disco lunare, 67,5°N / 90,6°W; diametro 85 km - Luigi Cremona (1830-1903): matematico italiano.
CRILE - Piccolo cratere nella zona montuosa tra il Mare Tranquillitatis e il Mare Crisium, 14,2°N / 46°E; diametro 9 km - George Washington Crile (1864-1943): chirurgo americano; sviluppò l'anestesia associata mediante iniezioni di morfina o scopolamina e anestetico locale; praticò la prima trasfusione diretta del sangue.
CRISIUM, MARE - Mare delle Crisi: 17°N / 59°E, 176.000 kmq. Bacino di forma ovale, con l'asse maggiore (570 km) che va in direzione est-ovest, disseminato di strie e crateri. Picard, il più importante di essi, ha un diametro di 35 km e bastioni di 1500 m d'altitudine. Il nome fu introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal suo discepolo Grimaldi).
CROZIER - Cratere sul margine occidentale del Mare Fecunditatis, a sud-est di Goclenius, 13,5°S / 50,8°E; diametro 22 km, altezza 1300 m - Francis R. M. Crozier (1796-1848): capitano navale inglese, partecipò alla spedizione di Parry nell'artico e accompagnò Ross nell'Antartico. Morì nell'Artico con Franklin.
CRÜGER - Cratere a sud-ovest dell'Oceanus Procellarum, 16,7°S / 66,8°W; diametro 46 km, altezza 1300 m; fondo molto scuro. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Peter Crüger (1580-1639): matematico tedesco, maestro di Hevelius.
CURTIS - Minuscolo cratere nel Mare Crisium, a est di Picard, 14,6°N / 56,6°E; diametro 3 km. Ex Picard Z - Heber Doust Curtis (1872-1942): astronomo americano.
CURTIUS - Cratere in prossimità del polo sud, 67,2°S / 4,4°E; diametro 95 km, altezza 6770 m; pareti massicce, terrazzate. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Albert Curtz (1600-'71): astronomo tedesco, pubblicò le osservazioni di Tycho Brahe.
CUSANUS - Cratere con fondo inondato dalla lava, sul bordo nord-orientale del disco lunare, 72°N / 70,8°E; diametro 63 km - Niccolò Chrypffs, detto Cusanus dalla città natale di Cues, cioè Treviri, (1401-'64): matematico e filosofo tedesco di nascita, italiano per formazione intellettuale; studiò a Padova ed ebbe la porpora cardinalizia nel 1448; fu uno dei più geniali sistematori del neoplatonismo. Contrario al formalismo della scolastica, sosteneva che nella infinità di Dio coincidono tutti i contrari (coincidentia oppositorum), e che si può arrivare a Lui solo con l'intuizione mistica, non con l'intelletto, che al massimo è capace solo di dotta ignoranza.
CUSHMAN, DORSUM - Dorsale Cushman: corrugamento nella zona nord del Mare Fecunditatis, a sud di Taruntius, 1°N / 49°E; lunghezza 80 km - J. A. Cushman (1881-1949): micropaleologo americano.
CUVIER - Cratere a sud-ovest di Maurolycus, 50,3°S / 9,9°E; diametro 75 km, altezza 3800 m - George Cuvier (1769-1832): naturalista francese; rinnovò, riordinandola su nuove basi, l'anatomia comparata, applicò il metodo comparativo alla ricostruzione dei mammiferi fossili, per primo si valse della conoscenza dei fossili nella determinazione delle epoche geologiche (Lezioni di anatomia comparata, 1800-1805; Il regno animale, 1815-'17).
CYRILLUS - Circo a nord-ovest del Mare Nectaris, 13,2°S / 24°E; diametro 98 km, altezza 3550 m; complesse pareti terrazzate, picco centrale basso e multiplo, fondo corrugato. Parzialmente danneggiato da Theophilus, di cui è più antico, è però più recente del vicino Catharina. Il nome fu assegnato dal Langrenus nel 1645 ed è uno dei pochi nomi di santi rimasti tuttora sulla carta lunare insieme con quelli di Ansgarius, Isidorus, Dionysius e i suddetti Catharina e Theophilus - San Cirillo (376-444): patriarca di Alessandria dal 412, combatté Nestorio, che fece condannare attraverso la definizione, formulata dal concilio di Efeso (431), della duplice natura, umana e divina, in Gesù Cristo.
CYSATUS - Cratere a sud-est di Clavius, 66,2°S / 6,1°W; diametro 49 km, altezza 4000 m - Jean-Baptiste Cysat (1588-1657): matematico e astronomo svizzero.
DAGUERRE - Circo fantasma nella parte settentrionale del Mare Nectaris, 11,9°S / 33,6°E; diametro 46 km - Louis Jacques Daguerre (1789-1851): pittore, decoratore, scenografo e fisico francese, famoso per l'invenzione della dagherrotipia; nel 1839 riprese le prime immagini fotografiche del nostro satellite. Dagherrotipia: processo per fissare, su lastre di metallo rivestite di ioduro e bromuro d'argento, le immagini che si formano nella camera oscura; diede origine alla fotografia.
DALE - Cratere presso il margine orientale del disco lunare, a sud del Mare Smythii, 9,6°S / 82,9°E; diametro 22 km - Henry Hallet Dale (1875-1968): medico inglese, premio Nobel 1936 per lavori sui meccanismi chimici delle azioni nervose.
D'ALEMBERT, MONTES - Monti D'Alembert: catena montuosa, a ovest di Riccioli, presso il margine occidentale della luna, 5°S / 80°W; altezza 6000 m - Jean-Baptiste Le Rond D'Alembert (1717-'83): filosofo, matematico, fisico, letterato e accademico di Francia, uno dei fondatori dell'Enciclopedia di cui scrisse il discorso preliminare.
DALTON - Cratere sul margine occidentale del disco lunare, 17,1°N / 84,3°W; diametro 61 km - John Dalton (1766-1844): chimico e fisico inglese, creatore della teoria atomica, enunciò le leggi delle pressioni parziali dei componenti una miscela di gas e delle proporzioni multiple e studiò il difetto della vista detto poi daltonismo.
DALY - Piccolo cratere a sud del Mare Crisium, 5,7°N / 59,6°E; diametro 17 km. Ex Apollonius P - Reginald A. Daly (1871-1957): geologo canadese.
DAMOISEAU - Cratere molto irregolare a est di Grimaldi, 4,8°S / 61,1°W; diametro 37 km, altezza 1200 m - Marie-Charles de Demoiseau (1768-1846): astronomo francese, autore di una memoria sulle perturbazioni planetarie pubblicata nella Récueil des Savantes étrangers, premiata dall'Accademia di Francia nel 1832.
DANIELL - Cratere ovale a nord-est di Posidonius, 35,3°N / 31,1°E; diametro 30 km, altezza 1850 m. Rimæ Daniell: sistema di solchi a nord-ovest del cratere omonimo, 37°N / 26°E; lunghezza oltre 200 km - John Frederic Daniell (1790-1845): fisico e chimico inglese, divenne nel 1914 membro della Royal Society e fu nominato nel 1831 professore al King's College di Londra; inventò un igrometro a condensazione (1820), un pirometro (1830) e soprattutto la pila elettrica a due liquidi che porta il suo nome (1836); a lui si deve una notazione chimica che mette in evidenza la dissociazione ionica di un elettrolito. Pubblicò Saggi di meteorologia, in cui esaminò alcune esperienze di climatizzazione artificiale (1823), e Introduzione allo studio della filosofia chimica (1839).
DARNEY - Piccolo cratere, circolare e chiaro, nel Mare Nubium, a nord di Bullialdus, 14,5°S / 23,5°W; diametro 15 km, altezza 2620 m. Darney C: piccolo cratere a nord-est della formazione omonima, 14,1°S / 26°W; diametro 13,3 km, altezza 2330 m - Maurice Darney (1882-1958): astronomo francese, osservatore della luna.
D'ARREST - Cratere al margine sud-ovest del Mare Tranquillitatis, 2,3°N / 14,7°E; diametro 30 km, altezza 1490 m, pareti rovinate - Heinrich Ludwig d'Arrest (1822-'75): astronomo tedesco, studiò comete e asteroidi.
DARWIN - Circo diroccato a sud di Grimaldi, 19,8°S / 69,1°W; diametro 130 km, pareti basse; contiene un grande domo. Rimæ Darwin: sistema di solchi che attraversano la parete orientale del cratere omonimo; lunghezza 280 km - Charles Robert Darwin (1809-'82): naturalista e biologo, dal 1831 al 1836 prese parte a una spedizione nei mari australi riportandone ricca messe di preziose osservazioni; espose la teoria dell'evoluzione, che da lui fu detta darwinismo, nelle opere: Origine delle specie (1859), Variazioni delle piante e degli animali allo stato domestico (1868), e Origine dell'uomo (1871).
DAUBRÉE - Piccolo cratere con fondo inondato dalla lava, sul bordo sud-occidentale del Mare Serenitatis, a ovest di Menelaus, 15,7°N / 14,7°E; diametro 14 km, altezza 1590 m. Ex Menelaus S - Gabriel-Auguste Daubrée (1814-'96): geologo francese.
DA VINCI - Cratere a nord di Taruntius, nell'area della Palus Somnii, 9,1°S / 45°E; diametro 38 km; pareti basse e rovinate - Leonardo da Vinci (1452-1519): uno dei più insigni rappresentanti del Rinascimento italiano e uno degli intelletti più versatili di tutti i tempi: fu infatti pittore, scultore, architetto, studioso di ingegneria e meccanica, matematico, anatomista e scrittore. Figlio naturale di un notaio e di una contadina, non conobbe mai la madre dalla quale fu separato fin dalla nascita; studiò pittura a Firenze alla scuola del Verrocchio, autodidatta per il resto. Dal 1482 fu a Milano alla corte di Ludovico il Moro, a Venezia, a Firenze (1500), in Romagna, ingegnere militare di Cesare Borgia (1501-1503), di nuovo a Firenze (1503-1506), ancora a Milano (1508-'13), a Roma (1513-'16) e finalmente in Francia alla corte di Francesco I. Tra le opere di pittura, spesso non completamente portate a termine, sono: il Cenacolo, grandioso affresco nel refettorio dei frati di Santa Maria delle Grazie a Milano, assai guasto per l'umidità e forse per la tecnica stessa e i colori da lui impiegati; la Vergine delle rocce (al Louvre; replica, con la collaborazione di allievi, nella National Gallery di Londra); la Gioconda (al Louvre). Diresse bonifiche idrauliche, costruì opere fortificate, progettò la sistemazione dell'Adda e il canale della Martesana; costruì o solo progettò innumerevoli strumenti, spesso con senso veramente divinatorio degli sviluppi della scienza e della tecnica; dimostrò la funzione dei muscoli e il meccanismo dell'occhio; provò come il cuore sia una pompa idraulica e che il polso è sincronizzato con i battiti del cuore; studiò il volo degli uccelli e progettò una macchina volante. Lasciò innumerevoli osservazioni e aforismi nei suoi numerosissimi manoscritti, tracciati spesso, per il suo mancinismo con scrittura da destra a sinistra e che va letta allo specchio. Solitario e misterioso nella sua vita interiore e sentimentale, non conobbe soste alla sua straordinaria attività dando con la sua vita testimonianza di una sua famosa sentenza: "la vita bene spesa lunga è".
DAVY - Cratere al margine est del Mare Nubium, 11,8°S / 8,1°W; diametro 35 km, altezza 1350 m: pareti irregolari interrotte dal cratere Davy A (diametro 15 km). Davy C: minuscolo cratere a est del cratere omonimo, 11,2°S / 7°W; diametro 3,4 km, altezza 540 m. Catena Davy: tipica catena di crateri a ovest del cratere omonimo, 11°S / 6,3°W; lunghezza circa 50 km - Humphry Davy (1778-1829): chimico e fisico inglese, fondatore dell'elettrochimica, isolò i metalli alcalini mediante elettrolisi e inventò la lampada di sicurezza per i minatori, che porta il suo nome.
DAWES - Piccolo cratere ben distinto fra il Mare Serenitatis e il Mare Tranquillitatis, 17,2°N / 26,4°E; diametro 18 km, altezza 2330 m, ripide pareti - Padre William Rutter Dawes: teologo e astronomo inglese, nel 1850 scoprì la formula, nota come limite di Dawes, che dà il potere risolutivo teorico di uno strumento ottico con apertura circolare, con di 5600 Å, cioè in luce giallo-verde: Pr = 14/D, dove D è il diametro dello strumento espresso in cm e Pr è il potere risolutivo in secondi d'arco. La formula ci dice, a es., che per un telescopio di 14 cm di diametro, utilizzando principalmente la lunghezza d'onda di 5600 Å, il potere risolutivo teorico vale 1".
DEBES - Cratere fuori di Cleomedes, 29,5°N / 51,7°E; diametro 31 km; è il risultato della fusione di due anelli - Ernest Debes (1840-1923): cartografo tedesco, preparò mappe lunari e atlanti.
DECHEN - Piccolo cratere circolare non luminoso, nella parte nord-occidentale dell'Oceanus Procellarum, 46,1°N / 68,2°W; diametro 12 km - Heinrich von Dechen (1800-'89): geologo e mineralogista tedesco, professore all'università di Berlino (1834), direttore dell'ufficio delle miniere a Bonn (1841-'64), pubblicò una carta geologica della Renania e della Westfalia e altri studi mineralogici e geologici, ad es. sugli strati permiani e triassici dei Siebengebirge.
DE GASPARIS - Cratere inondato abbastanza regolare, a ovest del Mare Humorum, a sud di Mersenius, 25,9°S / 50,7°W; diametro 30 km, altezza 770 m, fenditure sul fondo. Rimæ De Gasparis: sistema di solchi intorno al cratere omonimo, che ricoprono un'area di 130 km di diametro - Annibale De Gasparis (1819-'92): astronomo italiano, scoprì numerosi pianeti tra i quali Hygea, Parthenope, Egeria.
DELAMBRE - Notevole cratere a sud-ovest del Mare Tranquillitatis, 1,9°S / 17,5°E; diametro 52 km, altezza 3500 m, pareti terrazzate - Jean Baptiste Joseph Delambre (1749-1822): astronomo francese, diresse le operazioni di misura dell'arco di meridiano fra Dunkerque e Barcellona (1792-'99); scrisse un Trattato di astronomia (1814) e una Storia dell'astronomia (1819-'27).
DE LA RUE - Enorme e antichissima formazione dai contorni assai irregolari, a nord di Endymion, 59,1°N / 53°E; diametro 136 km, altezza 3600 m; parete bassa e in più punti frammentata, ricoperta di crateri e corrugamenti, scavata a nord dai crateri Strabo e Thales -Warren De La Rue (1815-'89): industriale e scienziato inglese. Fabbricante di carta, inventò macchine per la stampa a colori e per la piegatura delle buste. Si interessò anche di astronomia e di fotografia celeste, pubblicando lo studio Ricerche sulla fisica solare. Nel 1857 presentò i primi cliché stereoscopici della luna.
DELAUNAY - Formazione dall'aspetto simile a un cuore, composta da due crateri divisi da una catena montuosa centrale, a nord-est di Purbach, 22,2°S / 2,5°E; larghezza 46 km, altezza 1930 m - Charles Eugène Delaunay (1816-'72): astronomo francese, direttore dell'Osservatorio di Parigi, studiò il moto della luna (Teoria delle maree, Su una nuova teoria analitica del movimento della luna) e il rallentamento del moto della terra.
DELIRIORUM, PENINSULA - Penisola dei Deliri: nella mappa lunare del Riccioli del 1651 indicava gli attuali Montes Riphæus (8°S / 28°W) e i rilievi intorno a Bullialdus e Lubiniezky. Nome ormai abbandonato.
DELISLE - Cratere fra il Mare Imbrium e l'Oceanus Procellarum, 29,9°N / 34,6°W; diametro 25 km, altezza 2550 m; picco centrale; fa il paio con Diophantus. Rima Delisle: solco di circa 50 km a nord-est del cratere omonimo, 31°N / 33°W. Mons Delisle: montagna a sud-ovest del cratere omonimo, 29°N / 36°W; diametro di base 30 km - Joseph Nicolas Delisle (1688-1768): astronomo francese. Su invito dell'imperatrice di Russia Caterina I fu messo alla direzione dell'Osservatorio di San Pietroburgo (1726-'47). Suggerì un metodo per determinare la distanza del sole dall'osservazione dei transiti di Mercurio e di Venere.
DELMOTTE - Cratere non vistoso a est di Cleomedes, a nord del Mare Crisium, 27,1°N / 60,2°E; diametro 33 km, altezza 2970 m - Gabriel Delmotte (1876-1950): astronomo francese.
DELUC - Cratere a est di Clavius, 55°S / 2,8°W; diametro 47 km, altezza 3300 m - Jean André Deluc (1727-1817): geologo e meteorologo svizzero, fu professore a Gottinga e si trasferì poi a Londra, dove divenne lettore della regina. Tra le sue numerose pubblicazioni ebbero particolare importanza Sulle modificazioni dell'atmosfera (1772) e Nuove idee sulla meteorologia (1787).
DEMBOWSKY - Cratere a est del Sinus Medii, 2,9°N / 7,2°E; diametro 26 km; pareti basse aperte sul lato est - Ercole Dembowsky (1812-'81): astronomo italiano di origine polacca. Fu ufficiale della marina austriaca, ma lasciò nel 1842 la carriera militare per dedicarsi all'astronomia. Studiò con Antonio Nobile a Napoli dove costruì un osservatorio privato che trasportò a Gallarate nel 1858. Dal 1852 al 1878 osservò un gran numero di stelle doppie e i suoi risultati furono raccolti e pubblicati da Schiaparelli (1883-'84).
DEMOCRITUS - Notevole cratere giovane (classe I) negli altipiani a nord-est del Mare Frigoris, 62,3°N / 35°E; diametro 39 km, altezza 1950 m - Democrito di Abdera (V sec. a. C.): filosofo greco, scolaro di Leucippo e perfezionatore della teoria atomista: tutto nasce e muore per l'unione e la separazione di atomi che cadono nel vuoto. Intuì la vera natura della Via Lattea.
DEMONAX - Cratere abbastanza regolare nell'area di Boguslawsky, 78,2°S / 59°E; diametro 114 km, altezza 2900 m; parete pressoché continua; fondo disseminato di crateri e solcato da numerose strie - Demonax (II sec. a. C.): filosofo greco nativo di Cipro.
DE MORGAN - Piccolo cratere circolare, molto chiaro, al margine ovest del Mare Tranquillitatis, 3,3°N / 14,9°E; diametro 10 km, altezza 1860 m - Augustus De Morgan (1806-'71): matematico inglese, ma nato in India; scrisse Elementi di aritmetica, Il calcolo differenziale e integrale, Logica formale (1847), Sul sillogismo (1858).
DESARGUES - Cratere lungo il margine nord-occidentale del disco lunare, 70,2°N / 73,3°W; diametro 85 km - Gerard Desargues (1593-1662): matematico francese, studioso di geometria pura e proiettiva, della quale ultima pose le basi con la teoria dell'involuzione e il concetto di polarità.
DESCARTES - Cratere a nord-est di Abulfeda, 11,7°S / 15,7°E; diametro 48 km, altezza 900 m; pareti degradate - René Descartes, detto Cartesius o Cartesio (1596-1650): filosofo e matematico francese, iniziatore della filosofia moderna; a base del sapere come prima verità pose l'intuizione diretta dell'essere nel pensiero ("cogito, ergo sum", penso, dunque sono): Discorso sul metodo (1637), Meditazioni metafisiche (in latino, 1641), Princìpi di filosofia (in latino, 1644); come matematico, fondò la geometria analitica: Geometria (1637); meno felice nelle sue dottrine cosmologiche con la teoria dei vortici, confutata da Isaac Newton. Enunciò la legge della rifrazione (che era stata trovata però da Snell e da lui annotata in un'opera inedita, che Cartesio ebbe probabilmente modo di consultare). La sua filosofia (cartesianesimo), largamente diffusa, trovò seguaci (cartesiani) in tutta Europa nel sec. XVII.
DESCENSUS, PLANITIA - Pianura della Discesa o dell'Atterraggio, luogo (7°N / 64°W) della prima discesa morbida sul nostro satellite (Luna 9, 3 febbraio 1966)
DESEILLIGNY - Cratere circolare ben distinto nel Mare Serenitatis, 21,1°N / 20,6°E; diametro 6,6 km, altezza 1190 m - Jules Deseilligny (1868-1918): astronomo selenografo francese.
DE SITTER - Cratere non lontano dal margine settentrionale del disco lunare, 80,1°N / 39,6°E; diametro 65 km - Willem de Sitter (1872-1934): astronomo olandese, noto per i suoi studi sulla relatività generale e sui satelliti di Giove.
DESLANDRES - Immensa superficie dal diametro di 234 km, a sud-est del Mare Nubium, 32,5°S / 5,2°W, che costituisce il resto di un antichissimo circo al quale si sono sovrapposti Lexell e Ball a sud ed Hell a est. Disseminata di crateri, mammelloni e strie. Denominata anche Hörbiger. Denominazione posteriore al 1878 - Henri Alexandre Deslandres (1853-1948): astronomo francese, direttore dell'Osservatorio di Parigi (Meudon); uno dei grandi pionieri dell'astronomia solare moderna, inventò lo spettroeliografo e fu autore di importanti scoperte nel campo della spettroscopia celeste.
DE VICO - Cratere profondo, a ovest di Gassendi, 19,7°S / 60,2°W; diametro 20 km - Francesco De Vico (1805-'48): astronomo italiano, gesuita, fu nominato nel 1838 direttore del piccolo Osservatorio Calandrelli di Roma. Si devono a lui osservazioni sulla latitudine e longitudine di Roma, sul pianeta Venere, sui satelliti e l'anello di Saturno, su alcune nebulose e infine ricerche sul sistema planetario. Mentre nel 1848 lavorava alla preparazione delle carte astronomiche, dovette allontanarsi da Roma a causa delle vicende politiche dell'epoca e morì in esilio.
DEVILLE, PROMONTORIUM - Promontorio Deville: 2160 m, sulla "costa" del Mare Imbrium, nei Montes Alpes, 43°N / 1° - Charles Sainte-Claire Deville (1814-'76): geologo e meteorologo francese. Membro dell'Accademia delle Scienze (1857), professore di geologia al Collegio di Francia (1875), si dedicò a studi di meteorologia, di vulcanologia e sul polimorfismo; fondò l'Osservatorio Meteorologico di Montsouris a Parigi e altre stazioni meteorologiche.
DIONYSIUS - Cratere circolare e molto brillante nel periodo di luna piena, sul margine ovest del Mare Tranquillitatis, 2,8°N / 17,3°E; diametro 17,6 km, altezza 2700 m. Uno dei pochi nomi di santi sopravvissuti nella nomenclatura lunare (di solito risalgono a van Langren, XVII secolo), insieme con Ansgarius, Catharina, Cyrillus, Isidorus e Theophilus - San Dionisio o Dionigi l'Areopagita (I sec.): secondo la tradizione discepolo di S. Paolo, primo vescovo di Atene e martire; fu ritenuto l'autore di un gruppo di opere (I nomi divini, La teologia mistica, La gerarchia celeste, La gerarchia ecclesiastica), che invece furono scritte probabilmente in Siria verso il 500, d'ispirazione neoplatonica e che, tradotte in latino e più volte commentate, ebbero una grande efficacia sullo svolgimento della mistica e della teologia medievale. Secondo Riccioli, egli osservò un'eclisse solare quando Cristo fu crocifisso.
DIOPHANTUS - Cratere fra l'Oceanus Procellarum e il Mare Imbrium, 27,6°N / 34,3°W; diametro 18,5 km, altezza 2970 m; fa il paio con Delisle; picco centrale. Rima Diophantus: stretto solco a sud del cratere omonimo, 29°N / 33°W - Diofanto (III sec): matematico greco della scuola di Alessandria. Di lui restano una raccolta di problemi numerici, Aritmetica, comprendente in origine tredici libri, dei quali ci sono pervenuti i primi sei, e un opuscolo, I numeri poligonali, che non tratta alcun tema originale. Se i suoi metodi risentono dell'influenza delle opere di Ipparco, completamente nuova è invece la teoria che egli sviluppò per le equazioni algebriche di primo grado. Le sue opere vennero studiate sia dai greci contemporanei sia dagli arabi e, più tardi, dai geometri del Rinascimento. I suoi problemi numerici ebbero notevole importanza nello sviluppo della teoria dei numeri formulata da Fermat, Eulero, Lagrange e Gauss. Ancora oggi si indicano come equazioni diofantee quelle equazioni algebriche a coefficienti interi di cui si cercano soluzioni intere.
DOERFEL - Vedi Dörfel.
DOLLOND - Cratere circolare fra Theophilus e Albategnius, 10,4°S / 14,4°E; diametro 11,1 km, altezza 1580 m. Confina con un grande cratere "fantasma" - John Dollond (1706-'61): ottico inglese, di origine francese; nel 1758 brevettò il primo obiettivo acromatico per cannocchiale astronomico; questo brevetto in seguito portò erroneamente a credere che egli fosse stato l'inventore dell'obiettivo acromatico; solo nel 1827 si chiarì che l'inventore era stato Chester Moor Hale e non Dollond. Costruì pure degli oculari a quattro o cinque lenti.
DOLORIS, LACUS - Lago del Dolore: piccola zona pianeggiante, di forma vagamente circolare, tra i Montes Hæmus e il Mare Vaporum, 17°N / 9°E; diametro circa 110 km. Nome recente, nonostante la forma latina.
DONATI - Cratere irregolare sugli altopiani centrali, a sud-est di Arzachel, 20,7°S / 5,2°E; diametro 36 km, altezza 2730 m, picco centrale. Fa il paio con Faye - Giovan Battista Donati (1826-'73): astronomo, direttore dell'Osservatorio di Firenze e fondatore di quello di Arcetri; scoprì sette comete tra cui quella famosa del 1858; tra i primi si occupò di ricerche di astrofisica (analisi spettrale delle stelle).
DOPPELMAYER - Circo assai degradato dall'erosione, al margine sud del Mare Humorum, 28,5°S / 41,4°W; diametro 64 km, altezza 1600 m; bastioni fortemente consumati, soprattutto dal lato nord; massiccio montuoso centrale di 750 m di altezza, diviso in due. Rimæ Doppelmayer: sistema di stretti solchi, lunghezza totale circa 130 km - Johann Doppelmayer (1671-1750): matematico e astronomo tedesco, autore di una mappa della luna.
DÖRFEL, MONTES - Monti Dörfel: 60°S / 80°W, altezza 7000 m - Georg Samuel Dörfel (1643-'88): astronomo tedesco, studiò in particolare le comete e fu il primo a pensare che la traiettoria di questi oggetti fosse una parabola con fuoco nel sole.
DOVE - Cratere a ovest di Janssen, 46,7°S / 31,5°E; diametro 30 km, altezza 1640 m - Heinrich Wilhelm Dove (1803-'79): fisico tedesco, membro dell'Accademia delle Scienze e direttore degli osservatori di Prussia, fondò e diresse l'Istituto di Meteorologia di Berlino. A lui si devono studi di meteorologia e climatologia, oltre a numerose ricerche relative ai fenomeni di induzione elettrica e di polarizzazione della luce.
DRAPER - Cratere ai margini meridionali del Mare Imbrium, 17,6°N / 21,7°W; diametro 8,8 km, altezza 1740 m; fa parte di una coppia. Draper C: a sud-est del cratere omonimo, 17,1°N / 21,5°W; diametro 7,8 km, altezza 1610 m - Henry Draper (1837-'82): astronomo americano, fu il primo a studiare su lastra fotografica gli spettri stellari scrivendo su tale argomento Scoperta dell'ossigeno e nuova teoria dello spettro solare (1877). Con un'elargizione in sua memoria, effettuata dalla vedova, venne finanziata la realizzazione del catalogo fondamentale degli spettri stellari denominato appunto Henry Draper Catalogue. Il primo Catalogo Draper, pubblicato da Pickering nel 1890, comprendeva 10.351 stelle. Il nuovo Catalogo Henry Draper (HD), pubblicato tra il 1918 e il 1924, contiene la classificazione spettrale di più di 225.000 stelle e cioè di tutte le stelle fino all'8ª magnitudine oltre a molte altre più deboli.
DREBBEL - Cratere ben formato a est di Schickard, 40,9°S / 49°W; diametro 30 km, altezza 2470 m - Cornelius Drebbel (1572-1633): matematico e fisico olandese, gli si attribuiscono le invenzioni di un microscopio composto e di un termometro. Scoprì inoltre un procedimento di colorazione alla cocciniglia e, nel 1624, costruì il primo rudimentale sottomarino che abbia percorso il Tamigi. Scrisse De natura elementorum (1621).
DRYGALSKI - Cerchio di montagne sul margine meridionale del disco lunare, 79,7°S / 86,8°W; diametro 163 km, altezza 4000 m; visibile solo parzialmente, durante le librazioni favorevoli - Erich von Drygalski (1865-1949): geografo, geofisico ed esploratore polare tedesco.
DUBIAGO - Cratere regolare, inondato dalla lava, nell'area del Mare Smythii, presso il Mare Undarum, 4,4°N / 70°E; diametro 51 km, fondo scuro - Dmitri I. Dubiago (1850-1918): astronomo russo.
DUNTHORNE - Cratere al margine occidentale della Palus Epidemiarum, 30,1°S / 31,6°W; diametro 16 km, altezza 2780 m - Richard Dunthorne (1711-'75): astronomo e matematico inglese. Fu lui, e non Hedmund Halley come molti ancora dicono, che scoprì l'accelerazione secolare del moto medio della luna. Lavorando alla determinazione delle costanti che intervengono nel calcolo delle tavole del moto della luna, utilizzò eclissi osservate nel X e XV secolo. Il confronto di queste eclissi con tre delle diciannove menzionate da Tolomeo nell'Almagesto mise in evidenza un disaccordo regolare fra gli istanti osservati e gli istanti calcolati, disaccordo che però diminuiva man mano ci si approssimava al Settecento. Per Dunthorn era come se il moto della luna andasse accelerandosi di 20 / (secolo)².
ECKERT - Minuscolo cratere in pieno Mare Crisium, 17,3°N / 58,3°E; diametro 3 km - Wallace J. Eckert (1902-'71): astronomo americano.
EDDINGTON - Resti di un circo sommerso, a ovest dell'Oceanus Procellarum, 21,5°N / 71,8°W; diametro 125 km - Arthur Stanley Eddington (1882-1944): astrofisico inglese, elaborò i primi modelli teorici dell'interno di una stella, ipotizzando che la pressione operata dalla gravità doveva essere bilanciata dalla pressione espansiva del gas, evidentemente ad altissima temperatura, e dalla radiazione. Da questo dato di partenza ricavò la famosa relazione massa-luminosità delle stelle, secondo la quale una stella tanto più è luminosa quanto più è massiccia. Altro suo lavoro fu la prima verifica sperimentale della teoria della relatività generale con l'osservazione della deflessione della luce nel campo gravitazionale del sole nel corso dell'eclissi totale del 1919. Sue opere: Movimenti stellari e struttura dell'universo (1914), L'universo in espansione (1933), Nuova via della scienza (1936), La filosofia della scienza fisica (1939).
EGEDE - Cratere a est della Vallis Alpina, 49°N / 11°E; diametro 37 km, altezza 420 m; pareti basse, forma romboidale - Hans Egede (1686-1758): pastore luterano ed esploratore norvegese; nel 1721 si trasferì in Groenlandia con la moglie, quattro bambini e quaranta compagni, iniziando la colonizzazione dell'isola, la prima dopo quella di Erik il Rosso nell'XI sec. Con l'appoggio di Federico IV di Danimarca fondò una missione fra gli Eschimesi e solo nel 1735, mortagli la moglie, tornò in Danimarca, dove fu nominato sovrintendente della missione groenlandese. Continuò la sua opera il figlio, PAUL EGEDE.
EICHSTÄDT - Cratere regolare nell'area del Mare Orientale, in zona librazione, 22,6°S / 78,3°W; diametro 49 km, altezza 3400 m - Lorenz Eichstädt (1596-1660): fisico, matematico e astronomo tedesco.
EIMMART - Cratere regolare vicino al margine nord del Mare Crisium, 24°N / 64,8°E; diametro 46 km, altezza 3150 m - Georg Christoph Eimmart (1638-1705): incisore e astronomo dilettante tedesco, autore di una mappa della luna.
EINSTEIN - Circo in zona di librazione, a ovest dell'Oceanus Procellarum, nell'area di Otto Struve, 16,6°N / 88,5°W; diametro 170 km; cratere centrale - Albert Einstein (1879-1955): fisico matematico tedesco, premio Nobel 1921; creò la teoria della relatività ristretta (Per l'elettrodinamica dei corpi in movimento, 1905) e generale (I documenti di una teoria generale della relatività, 1916) iniziando la meccanica relativistica con la revisione dei concetti di spazio e tempo e formulando una nuova teoria della gravitazione universale. Nel 1939 ragguagliò il presidente Roosevelt, con una famosa lettera, sulla decisiva importanza dell'energia atomica.
ELGER - Cratere imperfetto al margine meridionale della Palus Epidemiarum, 35,3°S / 29,8°W; diametro 21 km, altezza 1250 m - Thomas Gwyn Elger (1838-'97): astronomo selenografo inglese, nel 1895 realizzò una mappa della luna.
ELMER - Piccolo cratere presso il margine orientale del disco lunare, a sud del Mare Smytii, 10,1°S / 84,1°E; diametro 17 km - Charles W. Elmer (1872-1954): astronomo americano.
ENCKE - Cratere con fondo tormentato, 4,6°N / 36,6°W; diametro 32 km, altezza 1010 m; attraversato da raggi provenienti dal vicino Kepler; chiaro se illuminato dall'alto. Sul suo bastione occidentale si trova un minuscolo cratere, Encke N, diametro di 3,5 km, altezza 590 m. Encke B: piccolo cratere a sud del cratere omonimo, 2,3°N / 36,4°W; diametro 11,5 km, altezza 2230 m - Johann Franz Encke (1791-1865): astronomo tedesco, direttore dell'Osservatorio di Berlino; perfezionò i metodi di calcolo delle orbite dei corpi celesti; condusse importanti ricerche sull'orbita della cometa scoperta da Pons nel 1818, alla quale fu poi dato il suo nome.
ENDYMION - Enorme cratere molto antico (classe V), con bastioni considerevoli, nell'area del Mare Humboldtianum, 53,6°N / 56,5°E; diametro 125 km, altezza 4600 m; fondo molto scuro e liscio, ma segnato da aree bianche e con numerosi microcrateri. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Nella carta lunare di Hevelius (1647) portava il nome di Lacus Hyperboreus, cioè Lago del Nord - Endimione: giovane bello e amabile, figlio di Aetlio (o di Giove) e di Calice, sorpreso da Selene (la Luna) mentre dormiva sul monte Latmo di Caria, è da lei amato e tenuto in sonno eterno.
EOUM, MARE - Mare Orientale (da dove sorge l'Aurora): nella carta lunare di Hevelius, del 1647, indicava una consistente porzione dell'Oceanus Procellarum a ovest di Kepler. Orientale allora, prima che l'Unione Astronomica Internazionale invertisse (1961) l'est con l'ovest.
EPIDEMIARUM, PALUS - Palude delle Epidemie: a sud-ovest del Mare Nubium, 32°S / 27°W; 27.000 kmq. La stessa zona, con in più un'altra porzione per lo più pianeggiante a nord-ovest, è denominata Sinus Epidemiarum nella mappa lunare del Riccioli del 1651, e mantiene questo nome ancora nel 1878 (carta lunare Lohormann-Schmidt).
EPIDEMIARUM, SINUS - Baia delle Epidemie: nella mappa lunare del Riccioli del 1651 indicava la zona pressoché pianeggiante tra il Mare Humorum e il Mare Nubium, ora chiamata Palus Epidemiarum. Il nome era ancora usato nel 1878, nella carta Lohrmann-Schmidt.
EPIGENES - Cratere a nord del Mare Frigoris, 67,5°N / 4,6°W; diametro 55 km, altezza 2000 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Epìgene (III sec. a. C.): astronomo greco.
EPIMENIDES - Cratere a sud della Palus Epidemiarum, 40,9°S / 30,2°W; diametro 27 km, altezza 2060 m; fa parte di una coppia - Epimenide (sec. VI a. C.): profeta e taumaturgo cretese, ritenuto uno dei sette savi, contemporaneo di Solone; esperto nell'arte catartica, fu chiamato ad Atene per purificare la città.
EPPINGER - Piccolo cratere nel Mare Cognitum, 9,4°S / 27,5°W; diametro 6 km, altezza 1250 m. Ex Euclides D - H. Eppinger (1879-1946): medico austriaco.
ERATOSTHENES - Profondo cratere di forma regolare sul bordo del Sinus Æstuum, all'estremità meridionale
dei Montes Apenninus, 14,5°N / 11,3°W; diametro 58 km, altezza 3570 m; pareti terrazzate e picco centrale con un craterino. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Eratostene (nato intorno al 276 a. C.): geografo, astronomo, poeta greco; scolaro di Callimaco, fu direttore della Biblioteca di Alessandria dopo Apollonio Rodio: Cronografia, Geografia, alcuni poemetti. Calcolò con notevole approssimazione la lunghezza del meridiano terrestre. Crivello di Eratostene: metodo per separare dagli altri, eliminando i multipli, i numeri primi, in una serie di numeri cominciante dall'unità.
ESAM, MONS - Monte Esam: collina presso la "costa" nord-orientale del Mare Tranquillitatis, all'imboccatura del Sinus Amoris, 14,6°N / 35,7°E; diametro di base 8 km - Esam: nome maschile arabo.
ESCLANGON - Piccolo cratere sommerso, con bassi bastioni, a ovest di Macrobius, 21,5°N / 42,1°E; diametro 16 km. Ex Macrobius L - Ernest B. Esclangon (1876-1954): astronomo francese.
EUCLIDES - Piccolo ma notevole e brillante cratere a ovest dei Montes Riphæus, 7,4°S / 29,5°W; diametro 12 km, altezza 700 m; si trova su un alone luminoso - Euclide (sec. IV-III a. C.): matematico e geometra greco, fondatore della scuola di Alessandria, autore degli Elementi di geometria in cui raccolse tutti i teoremi e i problemi geometrici noti al suo tempo; il postulato di Euclide sul quale essi si basano (per un punto esterno a una retta non può condursi che una parallela a questa retta), è tuttora il fondamento della cosiddetta geometria euclidea. Teoremi di Euclide: 1. In un triangolo rettangolo il quadrato costruito su un cateto equivale al rettangolo che ha per lati l'ipotenusa e la proiezione del cateto sull'ipotenusa. 2. In un triangolo rettangolo il quadrato costruito sull'altezza relativa all'ipotenusa equivale al rettangolo delle due proiezioni dei cateti sull'ipotenusa.
EUCTEMON - Cratere presso il bordo settentrionale del disco lunare, 76,4°N / 31,3°E; diametro 62 km - Euttemone (V sec. a. C.): astronomo greco, contemporaneo di Metone.
EUDOXUS - Cratere a sud di Aristoteles, 44,3°N / 16,3°E; diametro 67 km, altezza 3350 m; piccola cima centrale e pareti terrazzate. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Eudoxus D: piccolo cratere a nord-ovest del cratere omonimo, 47,4°N / 14,9°E; diametro 9,6 km, altezza 1300 m - Eudosso di Cnido (408-355 a. C.): filosofo e matematico greco che aveva frequentato la scuola di Platone; edonista in filosofia, ha importanza per le sue teorie cosmogonico-astronomiche: il cielo sarebbe costituito da sfere concentriche, animata ciascuna da un moto uniforme suo proprio; al centro la terra, di cui Eudosso intuì la sfericità.
EULER - Cratere nella parte sud-orientale del Mare Imbrium, 23,3°N / 29,2°W; diametro 28 km, altezza 2240 m. Centro raggiato minore. Mons Euler: vedi Vinogradov, Mons - Leonhard Euler o Eulero (1707-'83): matematico e fisico svizzero; uno degli scienziati più completi del sec. XVIII, fondatore delle ricerche di matematica pura; professore a Pietroburgo; notevolissimi contributi all'ottica, idrodinamica, astronomia, scienza della navigazione, meccanica, ecc. Formula di Euler: nei cristalli perfetti "il numero delle facce più il numero dei vertici è uguale al numero degli spigoli più due".
EWING, DORSA - Dorsali Ewing: sistema di corrugamenti nella parte meridionale dell'Oceanus Procellarum, a nord di Gassendi, 11°S / 38°W; lunghezza totale 320 km - William M. Ewing (1906-'74): geofisico americano.
EUXINUS, PONTUS - Ponto Eusino ovvero Mar Nero: voce della nomenclatura lunare di Hevelius, ormai in disuso, che indicava la regione occupata attualmente dai "mari" Serenitatis e Tranquillitatis.
EXCELLENTIÆ, LACUS - Lago dell'Eccellenza: modesta e irregolare zona pianeggiante a sud del Mare Humorum, intorno al cratere Clausius, 36°S / 43°W; massima lunghezza 150 km. Nonostante la forma latina, il nome è recente (1976FABBRONI - Piccolo cratere sul margine settentrionale del Mare Tranquillitatis, a sud-est del Mons Argæus, 18,7°N / 29,2°E; diametro 11 km, altezza 2090 m. Ex Vitruvius E - Giovanni Valentino Mattia Fabbroni (1752-1822): chimico, uomo politico ed erudita italiano; formulò una teoria chimica della pila.
FABRICIUS - Notevole cratere tra il Mare Nectaris e il Mare Australe, 42,9°S / 42°E; 78 km di diametro, parete alta 2500 m; abbastanza giovane (classe II), fondo irregolare, cima centrale. Sconfina ampiamente su Janssen e leggermente su Metius. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - David Fabricius (1564-1617): astronomo e teologo olandese, noto per avere scoperto nel 1596 la prima stella variabile Mira Ceti; osservò pure le macchie solari che furono descritte per la prima volta, nel 1611, dal figlio JOHANNES FABRICIUS.
FAHRENHEIT - Piccolo cratere nella zona sud-orientale del Mare Crisium, 13,1°N / 61,7°E; diametro 6 km. Ex Picard X - Daniel Gabriel Fahrenheit (1686-1736): fisico tedesco, costruì un aerometro e il primo termometro a mercurio (1704) e introdusse la scala termometrica in uso nei paesi anglosassoni (1721).
FARADAY - Cratere irregolare nelle alte terre meridionali, tra Stöfler e Maurolicus, 42,4°S / 8,7°E; diametro 70 km, altezza 4090 m. La parete sud è disturbata da Faraday C, che a sua volta disturba Stöfler P. Capo Faraday: estremità sud dei Montes Caucasus, 30,6°N / 7°E - Michael Faraday (1791-1867): fisico inglese, uno dei maggiori del sec. XIX. Iniziò con studi sulla liquefazione dei gas, si dedicò poi all'elettromagnetismo, scoprendo l'effetto di un magnete su una corrente e il fenomeno dell'induzione elettromagnetica; nel frattempo scoprì le leggi dell'elettrolisi, di importanza fondamentale per l'interpretazione corpuscolare dell'elettricità; pose le basi dell'interpretazione dei campi elettrici e magnetici, aprendo la via alla teoria di Maxwell; scoprì l'azione rotatoria esercitata dai magneti sulla luce polarizzata (effetto Faraday) e il diamagnetismo. Legge di Faraday-Neumann: il calore è uguale alla somma dei calori atomici dei componenti. Leggi di Faraday sull'elettrolisi: 1ª) La quantità di sostanza liberata a un elettrodo è direttamente proporzionale alla quantità di elettricità che ha attraversato il voltametro. 2ª) La quantità di un elemento liberato a un elettrodo è direttamente proporzionale al suo equivalente chimico (rapporto fra peso atomico e valenza). Costante di Faraday: quantità di elettricità necessaria a liberare in un voltametro un grammo equivalente di un elemento (o di un radicale), pari a circa 96.500 coulomb. Pozzo di Faraday: involucro conduttore che sottrae i corpi che vi sono contenuti dagli effetti dei campi elettrici esterni.
FAUTH - Cratere doppio (Fauth e Fauth A) a forma di buco di serratura a sud di Copernicus, 6,3°N / 20,1°W; diametro rispettivamente 12,1 e 9,6 km, profondità rispettivamente 1960 e 1540 m - Philip Johann Heinrich Fauth (1867-1941): astronomo tedesco, rinomato selenografo e osservatore dei pianeti; autore di mappe lunari.
FAYE - Cratere irregolare, considerevolmente diroccato, sugli altopiani centrali, a sud-est di Arzachel, 21,4°S / 3,9°E; diametro 37 km, altezza 2370 m; picco centrale; fa il paio con Donati - Hervé Faye (1814-1902): astronomo e uomo politico francese, scoprì la cometa che porta il suo nome; avanzò ipotesi sulla natura di comete, meteore e aurore boreali; compì studi sulla costituzione fisica del sole. Trattato di cosmografia (1852).
FECUNDITATIS (o FŒCUNDITATIS), MARE - Mare della Fecondità: 4°S / 51°E. Area pianeggiante scura di forma irregolare, collegata con il Mare Tranquillitatis; 326.000 kmq. Sul bordo occidentale invade diversi crateri, tra cui Gutenberg e Goclenius. Presenti numerose fenditure. Nella mappa lunare di Johannes Hevelius (1647) era indicato come Mare Caspium. Il nome attuale fu introdotto dal Riccioli (in realtà dal discepolo Grimaldi) nel 1651.
FEDOROV - Piccolo cratere a ovest dei Montes Herbinger, 28,2°N / 37°W; diametro 7 km - A. P. Fedorov (1872-1920): russo, esperto nella costruzione dei razzi.
FELICITATIS, LACUS - Lago della Felicità: zona pianeggiante dalla forma irregolare, 19°N / 5°E, a sud dei Montes Apenninus; diametro 90 km.
FERMAT - Cratere ben distinto nell'area della Rupes Altai, 22,6°S / 19,8°E; diametro 39 km, altezza 2000 m - Pierre Fermat (1601-'65): matematico francese; diede la prima idea del calcolo infinitesimale e stabilì le basi del calcolo delle probabilità.
FERNELIUS - Cratere piuttosto irregolare a nord Stöfler, 38,1°S / 4,9°E; diametro 65 km, altezza 1750 m, fondo inondato - Jean François Fernel detto Fernelius (1497-1558): medico e matematico francese, uno dei più illustri rappresentanti della medicina galenica modificata dalle dottrine degli arabi; riuscì a determinare con approssimazione la lunghezza di un meridiano.
FERTILITATIS, TERRA - Terra della Fertilità: nella mappa lunare del Riccioli (1651), indica la zona centro-meridionale del disco lunare, quella maggiormente butterata di crateri, da Longomontanus alla Vallis Rheita, da Purbach ai Montes Leibnitz, 50°S / 0°. Nome abbandonato, come tutti quelli "di terra".
FEUILLÉE - Cratere circolare con ripide pareti, nel Mare Imbrium, a sud ovest di Archimedes, 27,4°N / 9,4°W; diametro 9,5 km, altezza 1810 m; gemello di Beer - Louis Feuillée (1660-1732): astronomo francese.
FIDEI, SINUS - Baia della Fede: insenatura sulla "costa" settentrionale del Mare Vaporum, 18°N / 2°E; lunghezza circa 70 km.
FINSCH - Minuscolo cratere in pieno Mare Serenitatis, 23,6°N / 21,3°E; diametro 4 km, sommerso dalla lava, non molto evidente - O. F. H. Finsch (1839-1917): zoologo tedesco.
FIRMICUS - Cratere inondato dalla lava, a sud del Mare Crisium, 7,3°N / 63,4°E; diametro 56 km, altezza 1700 m; fondo scuro. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giulio Firmico Materno (IV sec.): astrologo di origine siciliana. scrisse Matheseos libri VIII, grande trattato di astrologia, il più grande compendio astrologico dell'antichità.
FLAMMARION - Circo di forma molto irregolare a nord-ovest di Ptolemæus, 3,4°S / 3,7°W; diametro 75 km; bastioni deteriorati e discontinui; numerosi microcrateri e strie sul fondo. Dalla sua parete occidentale s'innalza Mösting A. Rima Flammarion: solco a nord del circo omonimo, 2°S / 5°W; lunghezza 80 km - Camille Flammarion (1842-1925): astronomo francese, celeberrimo soprattutto come volgarizzatore di conoscenze astronomiche (Astronomia popolare,1880).
FLAMSTEED - Cratere piccolo, giovane e luminoso, nell'Oceanus Procellarum, 4,5°S / 44,3°W; diametro 21 km, altezza 2160 m. Sorge sul bordo inferiore di un cratere-fantasma di 100 km (Flamsteed P) nel quale scese il Surveyor, la prima sonda che realizzò un allunaggio morbido (2 giugno 1966) - John Flamsteed (1646-1719): astronomo inglese, fondatore e direttore (1676) dell'Osservatorio di Greenwich. Storia celeste britannica (1725), Catalogo stellare, ecc.
FONTANA - Cratere fra Billy e Crüger, 16,1°S / 56,6°W; diametro 31 km; piccola cima centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Francesco Fontana (1580-1656): giurista e astronomo dilettante napoletano, osservatore dei pianeti, autore di un Tractatus tertius: de lunæ observationibus in particulari (1646), dove compaiono 13 disegni della luna con diametro di 24 cm.
FONTENELLE - Cratere profondo e distinto al margine nord del Mare Frigoris, 63,4°N / 18,9°W; diametro 38 km, altezza 1750 m - Bernard Le Bovier Fontenelle (1657-1757): letterato francese nipote di Corneille, segretario perpetuo dell'Accademia delle Scienze; divulgatore di idee scientifiche e filosofiche, scettico e antireligioso; autore di tragedie e poesie; inoltre: Conversazione sulla pluralità dei mondi (1686); Digressione sugli antichi e i moderni (1688), dove si schierò per questi ultimi; Storia degli oracoli (1687).
FOUCAULT - Cratere brillante nell'area dei Montes Jura, 50,4°N / 39,7°W; diametro 23 km, altezza 2100 m - Jean Bernard Léon Foucault (1819-1868): fisico francese, autore di esperienze tendenti a dimostrare il movimento di rotazione della terra; misurò la velocità della luce, scoprì le correnti di Foucault indotte nei conduttori massicci.
FOURIER - Cratere a sud-ovest del Mare Humorum, 30,3°S / 53°W; diametro 52 km, altezza 3710 m; pareti terrazzate, craterino centrale - Jean Baptiste Joseph Fourier (1768-1830): matematico e fisico francese, studiò la propagazione del calore sotto l'aspetto matematico e affermò la possibilità di rappresentare ogni funzione mediante una serie trigonometrica. Teoria analitica del calore (1822).
FRACASTORIUS - Traccia di un antichissimo circo sul margine meridionale del Mare Nectaris, 21,2°S / 33°E; invaso dalla lava (fuoriuscita dal mare vicino) che ha anche fuso il bastione settentrionale. Diametro di 124 km. Residui poco elevati di un massiccio montuoso centrale. Numerosi crateri sul fondo e sui bastioni. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Girolamo Fracastoro (1478-1553): medico, erudito e poligrafo veronese; nel famoso poema Syphilis sive de morbo gallico tratta di questa malattia, e nel De contagione pone le basi della patologia delle malattie infettive.
FRA MAURO - Cratere semidistrutto a nord del Mare Nubium, 6°S / 17°W; diametro 80 km, altezza 720 m, solchi longitudinali sul fondo. Nel 1971 atterrò qui l'Apollo 14. Insieme con Bonpland e Parry forma un interessante trio di antichissimi crateri, di ragguardevoli dimensioni. Fra Mauro R: minuscolo cratere a nord del cratere omonimo, 2,3°S / 15,6°W, situato sulla cima della collina Fra Mauro ; diametro 3,4 km, altezza 650 m - Fra Mauro (morto nel 1459): cosmografo veneziano, camaldolese, autore di un mappamondo conservato nella Biblioteca Marciana di Venezia; un altro esemplare, da lui disegnato (1457-'59) per Alfonso V di Portogallo, andò perduto.
FRANCK - Piccolo cratere nel Sinus Amoris, 22,6°N / 35,5°E; diametro 12 km, altezza 2510 m. Ex Römer K - James Franck (1882-1964): fisico e premio Nobel tedesco.
FRANKLIN - Cratere regolare a sud-est di Atlas, 38,8°N / 47,7°E; diametro 56 km, altezza 2700 m; forma una coppia con Cepheus - Benjamin Franklin (1706-'90): scrittore, inventore e diplomatico americano. Compì studi particolari sull'elettricità ed inventò il parafulmine (1752). Membro della massoneria, ripose piena fiducia nel potere della ragione e dell'educazione per migliorare la sorte dell'uomo sulla terra. Si dedicò alla politica, adempiendo a varie missioni quale rappresentante delle colonie americane in Inghilterra. Riunì a Filadelfia un gruppo di scienziati americani che costituirono il "Leathernapron club", più familiarmente chiamato "The Junto", una vera e propria accademia della scienza, pur senza averne il nome. Le sue opere sono raccolte nei volumi The writings of Benjamin Franklin.
FRANZ - Cratere sommerso, al margine settentrionale della Palus Somnii, 16,6°N / 40,2°E; diametro 26 km, pareti basse (590 m) e considerevolmente erose - Julius H. Franz (1847-1913): astronomo tedesco, selenografo, assegnò tra l'altro i nomi Mare Anguis e Mare Marginis alle relative formazioni lunari.
FRAUNHOFER - Cratere a sud di Furnerius, 39,5°S / 59,1°E; diametro 57 km; parete di nord-ovest rotta da crateri - Joseph Fraunhofer (1787-1826): fisico tedesco, inventò il reticolo di diffrazione, costruì le lenti migliori del mondo, scoprì infine (1815) nello spettro del sole le righe di Fraunhofer, spettro di assorbimento dell'atmosfera solare.
FREDHOLM - Piccolo cratere a nord-ovest del Mare Crisium, nei pressi di Macrobius, 18,4°N / 46,5°E; diametro 15 km. Ex Macrobius D - Erik Ivar Fredholm (1866-1927): matematico svedese. Creò la teoria delle equazioni integrali. Su una classe di equazioni funzionali (1903).
FRESNEL, PROMONTORIUM - Promontorio Fresnel: segna il limite nord dei Montes Apenninus, 29°N / 5°E. Rimæ Fresnel: sistema di solchi a sud-est di Autolycus, 28°N / 4°E; lunghezza circa 90 km - Augustin Jean Fresnel (1788-1827): fisico e ingegnere francese, noto per le sue ricerche sulla luce polarizzata, sull'interferenza, sulla diffrazione; sviluppò la teoria della natura ondulatoria della luce; inventò i fari a lenti multiple.
FREUD - Minuscolo cratere (diametro 3 km) sui rilievi a nord di Herodotus, 25,8°N / 52,3°W - Sigmund Freud (1856-1939): medico e neurologo austriaco, vissuto a Vienna, morto esule (per ragioni razziali) a Londra; fondatore della psicanalisi. L'interpretazione dei sogni, Psicopatologia della vita quotidiana, Introduzione alla psicanalisi.
FRIGORIS, MARE - Mare del Freddo, nella parte settentrionale del disco lunare, 55°N / 0°; 436.000 kmq (inclusi Lacus Mortis e l'area a ovest del cratere Hercules). Estremamente allungato, è il mare della luna che più si allontana dalla forma circolare tipica di tutte le altre formazioni simili. Il nome apparve per la prima volta nella carta lunare del Riccioli (in realtà del Grimaldi); nella mappa di van Langren (1645) la stessa zona era chiamata Mare Astrologorum (degli Astrologi o Astronomi) e in quella di Hevelius (1647) Mare Hyperboreum (settentrionale).
FULGURUM, PENINSULA - Penisola delle Folgori: a nord-ovest di Ptolemæus, 7°S / 6°W, tra il Sinus Medii e il Mare Nubium. Nome "di tempesta", ormai abbandonato, usato dal Riccioli nella sua mappa lunare del 1651.
FULMINUM, PENINSULA - Penisola dei Fulmini: nome "di tempesta", ormai abbandonato, usato dal Riccioli nella sua mappa del 1651. Indicava quella porzione di "terra", a nord e a ovest di Gassendi, che separa il Mare Humorum dalla parte meridionale dell'Oceanus Procellarum.
FURNERIUS - Notevole circo a sud di Snellius, 36,3°S / 60,4°E; diametro 125 km, altezza 3500 m; fondo disseminato di crateri e tagliato da un largo solco lungo 50 km (Rima Furnerius). Furnerius fa parte di una bella catena di crateri con Langrenus, Vendelinus e Petavius. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Georges Furner (XVII sec.): gesuita e matematico francese.
GALEN - Piccolo cratere sui Montes Apenninus, a est di Conon, 21,9°N / 5°E; diametro 10 km - Claudio Galeno (circa 129-200 d. C.): medico greco di Pergamo, fondatore della medicina sistematica; trattò di anatomia, fisiologia, patologia e filosofia. Arte medica.
GALILÆI - Cratere poco visibile, 10,5°N / 62,7°W; diametro 15,5 km, altezza 1410 m, bordi ripidi. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. La piccolezza della formazione contrasta con la grandezza del personaggio: così fu punito un avversario. Rima Galilæi: solco tortuoso tra il cratere omonimo e Marius, 13°N / 59°W; lunghezza 180 km - Galileo Galilei (1564-1642): astronomo, fisico, matematico italiano, fondatore del metodo sperimentale. Nel 1583 scoprì la legge dell'isocronismo del pendolo e inventò la bilancia idrostatica. Dal 1589 professore a Pisa, stabilì sperimentalmente che la traiettoria di un proiettile è la parabola, ritrovò la cicloide, esperimentò le leggi della caduta dei gravi, gettando le basi della cinematica. Nel 1592, professore di matematica a Padova, perfezionò il cannocchiale portandolo a 30 ingrandimenti e con esso scoprì i monti della luna, la costituzione della Via Lattea, le fasi di Venere, la rotazione del sole intorno al proprio asse e quattro satelliti di Giove (Sidereus nuncius, 1610). Dopo la condanna da parte del S. Uffizio (1616) delle teorie copernicane, delle quali le sue esperienze erano una riprova, gli fu proibito di sostenerle; ma con il Saggiatore (1623) intervenne in una polemica per difenderle contro il gesuita Orazio Grassi e (1630) con il Dialogo dei massimi sistemi, capolavoro della prosa scientifica italiana, le riaffermò decisamente. Nel 1633 fu pertanto condannato dal S. Uffizio all'abiura e al carcere e relegato nella sua villa d'Arcetri. Nel 1636 (Dialogo delle nuove scienze) studiò l'applicazione del pendolo agli orologi; nel 1637 descrisse, già cieco, la librazione della luna. Le sue opere (ed. naz. in 20 volumi, 1889-1908) sono anche esempi mirabili di prosa italiana.
GALLE - Cratere ben distinto nel Mare Frigoris, 55,9°N / 22,3°E; diametro 21 km, altezza 2300 m - Johann Gottfried Galle (1812-1910): astronomo tedesco, scoprì nel 1838 l'anello interno di Saturno e nel 1846 il pianeta Nettuno in base ai calcoli di Urbano Le Verrier. GALVANI - Cratere lungo il margine nord-occidentale del disco lunare, nell'area del Sinus Roris, 49,6°N / 84,6°W, in zona librazione; diametro 80 km - Luigi Galvani (1737-'98): professore di anatomia e medicina pratica a Bologna. I suoi studi sulle contrazioni dei muscoli della rana a contatto con metalli diversi dettero lo spunto alle ricerche di A. Volta che condussero alla realizzazione della pila.
GAMBART - Cratere sommerso di forma regolare, a sud-est di Copernicus, 1°N / 15,2°W; diametro 25 km, altezza 1050 m. Gambart A: piccolo cratere circolare a ovest del cratere omonimo, 0,9°N / 18,8°W; diametro 12 km, altezza 2440 m. Gambart B: piccolo cratere a nord-est del cratere omonimo, 2,2°N / 11,5°W; diametro 11,5 km, altezza 2170 m. Fa coppia con Gambart C, un po' più a nord, 3,5°N / 11,8°W; diametro 12,2 km, altezza 2300 m - Jean Gambart (1800-'36): astronomo francese, scoprì tredici comete.
GARDNER - Cratere sul margine nord-orientale del Mare Tranquillitatis, a ovest del Sinus Amoris, 17,7°N / 33,8°E; diametro 18,4 km, altezza 3000 m. Ex Vitruvius A - Irvine Clifton Gardner (1889-1972): fisico americano.
GÄRTNER - Antica e grande formazione fortemente degradata dall'erosione, a nord-est di Aristoteles, 59,1°N / 34,6°E; diametro 102 km, altezza 1300 m; bastioni pressoché inesistenti verso sud, ma ancora notevoli a nord. Rima Gärtner: solco lungo circa 30 km all'interno del cratere omonimo - Christian Gärtner (1750-1813): geologo tedesco.
GASSENDI - Enorme "anfiteatro" di antichissima formazione (classe V) sul bordo settentrionale del Mare Humorum, 17,5°S / 39,9°W; diametro 110 km, altezza 1860 m. Fondo situato 600 m più in alto del terreno vicino e coperto di strie e crepacci (Rimæ Gassendi). Massiccio montuoso centrale di 1200 m. Zona ricca di fenomeni lunari transitori. La parete settentrionale è interrotta dall'ex Gassendi A, ora denominato Clarkson; diametro 33 km, altezza 3600 m. Ancora più a nord si trova un terzo cratere, più piccolo, Gassendi B. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Pierre Gassend detto Gassendi (1592-1655): filosofo e astronomo francese, avversario dell'aristotelismo e pertanto combattuto dai gesuiti; polemizzò con Descartes affermando l'evidenza delle percezioni sensiste contro quelle puramente razionali; combatté la teoria dell'immobilità della terra; per primo determinò sperimentalmente la velocità del suono nell'aria (340 m/s).
GAST, DORSUM - Dorsale Gast: corrugamento nella parte occidentale del Mare Serenitatis, 24°N / 9°E; lunghezza 60 km - Paul Werner Gast (1930-'73): geochimico americano.
GAUDII, LACUS - Lago del Gaudio o della Gioia, presso i Montes Hæmus, tra Manilius e Menelaus,17°N / 13°E; diametro 100 km.
GAUDIBERT - Cratere poco notevole presso il margine nord-orientale del Mare Nectaris, 10,9°S / 37,8°E, interessato internamente da picchi centrali e catene montuose; diametro 33 km, altezza 1600 m - Casimir M. Gaudibert (1823-1901): astronomo dilettante e selenografo francese.
GAURICUS - Cratere considerevolmente eroso, a sud del Mare Nubium, presso Pitatus, 33,8°S / 12,6°W; diametro 79 km, altezza 2700 m; contorno irregolare. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Luca Gaurico (1476-1558): astronomo e astrologo italiano, insegnò a Bologna, a Ferrara e a Roma. Pubblicò effemeridi e curò un'edizione dell'Almagesto. Considerato il massimo astrologo del suo tempo, fu nominato vescovo da Paolo III che lo considerava fedele amico e prezioso collaboratore.
GAUSS - Vasto "anfiteatro" presso il margine nord-orientale del disco lunare, 35,9°N / 89,1°E; diametro 177 km, altezza 3600 m; massiccio montuoso centrale e crateri molto antichi sul fondo - Karl Friedrich Gauss (1777-1855): matematico e fisico tedesco, soprattutto noto per la sua teoria matematica dell'elettricità e per la misura dell'intensità di un campo magnetico (un gauss è oggi il nome dell'unità dell'induzione magnetica nel sistema c. g. s. elettromagnetico); inventò l'eliotropo, strumento per la misura di un grado terrestre utilizzando la riflessione della luce solare; trovò il metodo dei minimi quadrati; può essere considerato come uno dei fondatori della geometria non euclidea.
GAY-LUSSAC - Cratere a nord di Copernicus e a sud dei Montes Carpathus, 13,9°N / 20,8°W; diametro 26 km, altezza 830 m, perimetro irregolare. Rima Gay-Lussac: ampio, distinto solco a sud-ovest del cratere omonimo, 13°N / 22°W; lunghezza 40 km. Gay-Lussac A: piccolo cratere a sud del cratere omonimo, 13°N / 20,5°W; diametro 14 km, altezza 2250 m - Louis Joseph Gay-Lussac (1778-1850): fisico e chimico francese, scoprì la legge che è il presupposto della teoria cinetica dei gas; inventò l'alcolometro centesimale e scoprì il cianogeno e il boro.
GEBER - Cratere regolare nelle alte terre centro-meridionali, fra Almanon e Abenezra, 19,4°S / 13,9°E; diametro 45 km, altezza 3515 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Jabir ibn-Aflah (XII sec.): astronomo ispano-arabo.
GEIKIE, DORSA - Dorsali Geikie: grande sistema di corrugamenti nel Mare Fecunditatis, 3°S / 53°E; lunghezza 240 km - Archibald Geikie (1835-1924): geologo scozzese.
GEISSLER - Piccolo cratere presso il margine orientale del disco lunare, all'interno di Gilbert, 2,6°S / 76,5°E; diametro 16 km. Ex Gilbert D - Heinrich Geissler (1814-'79): fisico tedesco, compì ricerche sulle scariche elettriche nei gas rarefatti, inventando i tubi di Geissler (1855), usati in spettroscopia e nella illuminazione .
GEMINUS - Cratere giovane (classe I) a nord di Cleomedes, 34,5°N / 56,7°E; diametro 86 km, altezza 5400 m; picco centrale. Raggiere chiare partono da due piccoli crateri vicini, Messala B e Geminus C. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Gemino (I sec. a. C.): astronomo, matematico e filosofo greco. Di lui resta una Introduzione ai fenomeni, pubblicata in una traduzione latina nel 1500 ad Altdorf. Stoico, scrisse un Compendio della meteorologia di Posidonio, che non ci è pervenuto; di un'altra opera, Teoria della matematica, rimangono alcuni frammenti. Certamente Proclo, nella stesura del Commento al primo libro degli Elementi di Euclide, attinse a opere di Gemino, che non ci sono pervenute.
GEMMA FRISIUS - Cratere di classe III (età media) a nord di Maurolycus, 34,2°S / 13,3°E; diametro 88 km, altezza 5160 m; pareti guaste. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Reiner Gemma detto Frisius, cioè olandese, (1508-'55): professore di matematica a Lovanio, nel 1553 spiegò il principio della triangolazione, eliminando così le misurazioni di distanza salvo quella della linea di base. Consapevole degli errori a cui è soggetto il procedimento quando viene applicato sul terreno, ribadì l'importanza del preciso orientamento dello strumento all'una e all'altra estremità della linea di base e la necessità di porlo a livello. Si distinse nella cartografia e nel rilevamento.
GERARD - Cratere abbastanza distinto a sud-ovest del Sinus Roris, 44,5°N / 80°W, in zona librazione; diametro 90 km, altezza 2200 m - Alexander Gerard (1792-1839): esploratore inglese, noto per le sue spedizioni nell'Himalaya e nel Tibet.
GIBBS - Cratere presso il margine sud-orientale del disco lunare, a est di Vendelinus, 18,4°S / 84,3°E; diametro 77 km - Josiah Willard Gibbs (1839-1903): chimico e fisico americano; si occupò di termodinamica e dei sistemi eterogenei in equilibrio (regola delle fasi o regola di Gibbs).
GILBERT - Circo presso il Mare Smythii, 3,2°S / 76°E; diametro 107 km. Contiene Geissler - Grove Karl Gilbert (1843-1918): geologo americano.
GILL - Cratere presso il margine sud-orientale del disco lunare, 63,9°S / 75,9°E; diametro 66 km - David Gill (1843-1914): astronomo e geodeta scozzese, tra i primi a utilizzare la fotografia in astronomia; determinò valori della parallasse solare.
GIOIA - Cratere abbastanza distinto e regolare molto vicino al polo nord, 83,3°N / 2°E; diametro 42 km, altezza 2940 m - Flavio Gioia: personaggio immaginario, ritenuto inventore della bussola. Il suo nome sarebbe una deformazione di quello dell'erudito Flavio Biondo, che aveva attribuito agli amalfitani l'invenzione.
GLACIEI, STAGNUM - Stagno o Pantano del Ghiaccio: nella mappa lunare del Riccioli (1651), vasta zona non eccessivamente elevata che va da Meton a Thales, 65°N / 30°E.
GLAISHER - Piccolo cratere oscuro presso il confine occidentale del Mare Crisium, 13,2°N / 49,5°E; diametro 16 km - James W. L. Glaisher (1809-1903): matematico e meteorologo inglese, autore di tavole dei periodi nel sistema decimale per una successione di frazioni con denominatore primo.
GOCLENIUS - Cratere irregolare sul margine ovest del Mare Fecunditatis, 10°S / 45°E; diametro 54 x 72 km, altezza 1500 m; inondato di lava; basso picco centrale e numerose strie. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rimæ Goclenius: sistema di solchi a nord-ovest del cratere omonimo; lunghezza 240 km - Rudolf Göckel detto Goclenio (1547-1628): filosofo tedesco; nel 1575 fu fatto rettore del Paedagogium di Kassel; nel 1581 professore di fisica a Marburgo, e nel 1589 professore di logica, etica e matematica. Pensatore non molto originale, tentò di conciliare Platone e Aristotele; ebbe grande fama e numerosi allievi. Fu il primo che adoperasse il vocabolo psychologia, nella sua , hoc est de hominis perfectione (1590). Lasciò pure una Isagoge in Organon Aristotelis (1598) ed un Lexikon philosoficum (1613).
GODDARD - Cratere inondato, con fondo scuro, sul bordo orientale del disco lunare, presso il Mare Marginis, 14,8°N / 89°E; diametro 89 km - Robert H. Goddard (1882-1945): fisico americano, pioniere della tecnologia missilistica.
GODIN - Cratere a sud del Mare Vaporum, 1,8°N / 10,2°E; diametro 35 km, altezza 3200 m; compagno minore ma più profondo di Agrippa; picco centrale, pareti chiare e debole sistema a raggiera - Louis Godin (1704-'60): astronomo francese, contribuì alla soluzione dell'annosa questione della forma della terra. Nel maggio 1735 diresse con La Condamine e Bouguer la missione inviata in Perù, con l'incarico di misurare un arco di meridiano di 3º in prossimità dell'equatore.
GOLDSCHMIDT - Circo a est di Anaxagoras, nei pressi del polo nord, 73°N / 2,9°W; diametro 120 km; pareti basse; rotto - Hermann Goldschmidt (1802-66): astronomo dilettante tedesco.
GOLGI - Piccolo cratere nell'Oceanus Procellarum, a nord-ovest di Herodotus, 27,8°N / 60°W; diametro 5 km. Ex Schiaparelli D - Camillo Golgi (1843 o '44?-1926): istologo e patologo italiano, premio Nobel nel 1906 per la medicina; compì studi sulla malaria e sullla struttura del sistema nervoso e scoprì gli organi muscolo-tendinei che portano il suo nome.
GOODACRE - Cratere a est di Aliacensis, 32,7°S / 14,1°E; diametro 48 km, altezza 3150 m; basso picco centrale, parete meridionale rotta da un cratere dall'aspetto irregolare - Walter Goodacre (1856-1938): astronomo inglese, autore nel 1930 di una carta fotografica della luna.
GOULD - Cratere fantasma nel Mare Nubium, 19,2°S / 17,2°W; diametro 34 km - Benjamin Apthorp Gould (1824-'96): astronomo inglese, fondò nel 1870 l'Osservatorio di Cordoba (Argentina); fu autore di ricerche sulla struttura del sistema galattico e di un catalogo stellare, Uranometria argentina.
GRABAU, DORSUM - Dorsale Grabau, nel Mare Imbrium, a nord di Timocharis, 30°N / 14°W; lunghezza circa 120 km - Amadeus W. Grabau (1870-1946): geofisico americano.
GRAFF - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, 42,4°S / 88,6°W; diametro 36 km - Kasimir R. Graff (1878-1950): astronomo viennese di origine polacca.
GRANDE LAGO NERO - Nome dato da Hevelius, nella sua mappa lunare del 1647, all'attuale circo Plato.
GRANDINIS, TERRA - Terra della Grandine: nella mappa lunare del Riccioli (1651), la zona occupata approssimativamente dagli attuali Montes Alpes; 45°N / 5°E.
GREAVES - Piccolo cratere nella zona sud-occidentale del Mare Crisium, 13,2°N / 52,7°E; diametro 14 km. Ex Lick D - William M. H. Greaves (1897-1955): astronomo britannico.
GRIMALDI - Grande circo di 222 km di diametro, non molto distante dal margine occidentale del disco lunare, 5,2°S / 68,6°W. Muraglia sbrecciata, alta in alcuni punti 1200 m. Fondo scuro (potere riflettente appena del 6 per cento) e perfettamente pianeggiante, che fa supporre che la lava liquida abbia inizialmente ricoperto una superficie maggiore dal lato settentrionale e si sia ritirata in seguito dalle rive primitive, facendo ricomparire gli accidenti del terreno in parte modificati. Rimæ Grimaldi: sistema di solchi a sud-est del cratere omonimo, 9°S / 64°W; lunghezza 230 km - Francesco Maria Grimaldi (1618-'83): fisico e matematico gesuita, autore di un'opera sulla diffrazione della luce che poi servì di base a Newton per la sua teoria. Sulle sue osservazioni lunari si basò l'Almagestum novum, opera di Giovanni Riccioli, che gli fu maestro.
GROVE - Cratere luminoso e profondo nel Lacus Somniorum, 40,3°N / 32,9°E; diametro 28 km, altezza 2370 m - William Grove (1811-'96): fisico inglese, autore di studi sull'elettricità; inventò una pila elettrica.
GRUEMBERGER - Cratere a sud di Clavius, 66,9°S / 10°W; diametro 94 km, altezza 4300 m; contiene un cratere molto profondo. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Christoph Gruemberger (1561-1636): matematico e astronomo austriaco.
GRUITHUISEN - Cratere brillante nella zona settentrionale dell'Oceanus Procellarum, 32,9°N / 39,7°W; diametro 16 km, altezza 1860 m. Mons Gruithuisen (delta): massiccio montuoso a sud di Mairan, 36°N / 39°,5 W, diametro di base 20 km. Mons Gruithuisen (gamma): massiccio montuoso simile a una cupola, a est del precedente, 36°,6 N / 40°,5 W; diametro di base 20 km - Franz von Gruithuisen (1774-1852): astronomo e naturalista bavarese, professore di medicina, quindi di astronomia a Monaco di Baviera, ha lasciato numerose opere; formulò, nel 1840, l'ipotesi che i crateri lunari fossero stati originati da bombardamenti meteoritici.
GUERICKE - Circo antico e irregolare nel Mare Nubium, 11,5°S / 14,1°W; diametro 58 km, altezza 670 m; muraglia largamente aperta a sud e a ovest; sul fondo microcrateri, strie e fratture. Guericke C: vedi Kundt. Guericke D: piccolo cratere all'interno del cratere omonimo; diametro 7,6 km, altezza 1500 m - Otto von Guericke (1602-'86): fisico e borgomastro di Magdeburgo, eseguì l'esperimento degli emisferi di Magdeburgo: dopo aver fatto combaciare due emisferi, se si fa il vuoto fra essi, non si possono staccare l'uno dall'altro se non applicando due forze molto intense, capaci di vincere l'effetto della pressione atmosferica .
GUETTARD, DORSUM - Dorsale Guettard: modesto corrugamento nel Mare Cognitum, a ovest di Bonpland, 10°S / 18°W; lunghezza 40 km - Jean Étienne Guettard (1715-'86): geologo francese.
GUM - Cratere inondato e poco profondo, sul margine sud-orientale del disco lunare, a sud-est di Furnerius, 40,4°S / 88,6°E; diametro 55 km - Colin S. Gumm (1924-'60): astronomo australiano.
GUTENBERG - Circo irregolare sul margine ovest del Mare Fecunditatis, 8,6°S / 41,2°E; diametro 74 km, altezza 2280 m, cima centrale; sul bastione sud-occidentale si trova Gutenberg A (diametro 15 km, altezza 3430 m); la parete meridionale è molto sbrecciata e è collegata con Gutenberg C; la parete orientale è interrotta da un cratere sommerso (Gutenberg E). Rimæ Gutenberg: sistema di ampi solchi, visibili anche con piccoli telescopi, della lunghezza di 330 km - Johann Gensfleische detto Gutenberg (circa 1400-circa 1468): stampatore tedesco, di Magonza; inventò la stampa con lettere mobili fuse in metallo; nel 1450 esercitò in Magonza la prima stamperia, con J. Fust e P. Schoeffer.
GYLDÉN - Cratere semidistrutto a nord di Ptolemæus, 5,3°S / 0,3°E; diametro 47 km; fondo parzialmente riempito di lava - Hugo Gyldén (1841-'96): astronomo e matematico svedese; direttore dell'Osservatorio di Stoccolma, studiò in dettaglio le perturbazioni dei moti planetari e la librazione lunare.
HADLEY, MONS - Monte Hadley: massiccio montuoso nella parte settentrionale dei Montes Apenninus, 27°N / 5°E, altezza 4800 m, diametro di base 25 km. Mons Hadley (delta): massiccio montuoso a sud-ovest del precedente, 26°N / 4°E. Rima Hadley: faglia lunga e sinuosa, nella Palus Putredinis, 25°N /3°E, lungo la quale compirono un'escursione sul loro lunar rover gli astronauti David Scott e James Irwin della missione Apollo 15 - John Hadley (1682-1744): ottico inglese, per le innovazioni veramente notevoli che apportò al telescopio riflettore fu ritenuto da alcuni il vero scopritore di questo strumento
HÆMUS, MONTES - Monti Emo: catena montuosa presso il margine sud-occidentale del Mare Serenitatis, 17°N / 13°E; altezza 1500 m, lunghezza 400 km. Il nome fu assegnato da Hevelius nel 1647 ("Hæmus, mons Thraciæ") - Monti Emo: catena di montagne della Tracia, oggi Ròdopi, divisa tra Bulgaria e Grecia. Massima altezza m 2925 (Mus Alla).
HAGECIUS - Cratere a sud-est di Pitiscus, 59,8°S / 46,6°E; diametro 76 km; parzialmente ricoperto da altri crateri. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Taddeus Hayek (1525-1600): naturalista, matematico e astronomo ceco; Tycho Brahe e Keplero furono invitati a Praga su suo consiglio.
HAHN - Cratere regolare a est di Cleomedes, area del Mare Crisium, 31,3°N / 73,6°E; diametro 84 km, altezza 2955 m; fa il paio con Berosus - Friedrich Graf von Hahn (1741-1805): astronomo dilettante tedesco, diligente osservatore.
HAIDINGER - Cratere poco appariscente a sud della Palus Epidemiarum, presso il Lacus Timoris, 39,2°S / 25°W; diametro 22 km, altezza 2330 m. Sulla sua parete sud-orientale si trova Haidinger B, diametro 10,3 km, altezza 1500 m - Wilhelm Karl Ritter von Haidinger (1795-1871): mineralogista austriaco; allievo di F. Mohs, gli succedette come ispettore di geologia a Vienna; fondò e diresse l'Ufficio Geologico Austriaco (1849); fu autore di ricerche sulle proprietà ottiche dei minerali, in particolare sull'interferenza luminosa e sul pleocroismo (taluni cristalli presentano colori diversi a seconda della direzione dei raggi luminosi).
HAINZEL - Curioso cratere a forma di buco della serratura, evidentemente composto da tre crateri fusi insieme, a sud-ovest della Palus Epidemiarum, 41,3°S / 33,5°W; larghezza 100 km, altezza 3000 m; unito a Mee. I due crateri meno importanti sono Hainzel A e Hainzel C - Paul Hainzel (sec. XVI): astronomo tedesco, collaborò con Tycho Brahe.
HALDANE - Cratere presso il margine orientale del disco lunare, nel Mare Smythii, 1,7°S / 84,1°E; diametro 38 km - John Burdon Sanderson Haldane (1892-1964): biologo inglese, genetista e divulgatore della scienza. Fondamentali studi di fisiologia, biochimica, genetica, biometria.
HALE - Cratere sul margine meridionale del disco lunare, 74,2°S / 90,2°E; diametro 84 km; si estende parzialmente sull'altra faccia della luna - Così chiamato in onore di: 1) George Ellery Hale (1868-1938): astronomo americano, direttore dell'Osservatorio di Monte Wilson, inventò lo spettroeliografo (1889) e scoprì il campo magnetico del sole 2) William Hale (1797-1870): scienziato inglese nel campo della tecnologia missilistica.
HALL - Cratere semidistrutto a est di Posidonius, nel Lacus Somniorum, 33,7°N / 37°E; diametro 39 km, altezza 1140 m - Asaph Hall (1829-1907): astronomo nordamericano, studiò le comete e i pianetini, determinò il periodo di rotazione di Saturno e il moto di uno dei suoi satelliti, Iperione. Nel 1877 scoprì i due satelliti di Marte Deimos e Phobos. Si devono a lui numerose ricerche sui pianeti, sulla parallasse stellare e sulle stelle doppie.
HALLEY - Cratere regolare, abbastanza giovane (classe II), tra Hipparchus e Albategnius, 8°S / 5,7°E; diametro 36 km, altezza 2510 m - Edmund Halley (1656-1742): astronomo inglese, scoprì le leggi del passaggio dei pianeti Venere e Mercurio davanti al sole e la periodicità delle comete di cui calcolò le orbite.
Cometa di Halley, da lui osservata nel 1682, con periodicità da lui calcolata in 76 anni; osservata nel 1910 e nel 1992.
HAMILTON - Cratere regolare e profondo, presso il margine sud-orientale del disco lunare, a nord del Mare Australe, 42,8°S / 84,7°E; diametro 57 km - William Rowan Hamilton (1806-'65): fisico matematico irlandese, formulò nella dinamica analitica i principi variazionali dell'azione stazionaria e dell'azione variante e creò il calcolo dei quaternioni.
HANNO - Cratere vicino al margine sud-orientale della luna, presso il Mare Australe, 56,3°S / 71,2°E; diametro 56 km; fondo piuttosto scuro - Annone (V sec. a. C.): navigatore cartaginese, lasciò una descrizione (Periplo d'Annone) d'un suo viaggio sulle coste occidentali dell'Africa.
HANSEN - Cratere regolare al margine est del Mare Crisium, 14°N / 72,5°E; diametro 40 km, altezza 1450 m, picco centrale - Peter Andreas Hansen (1795-1874): matematico, astronomo e topografo danese; studi sulle perturbazioni lunari; metodo per misurare la distanza fra due luoghi inaccessibili, ma ugualmente visibili.
HANSTEEN - Cratere regolare al margine sud dell'Oceanus Procellarum, 11,5°S / 52°W; diametro 45 km, altezza 1250 m; fondo scuro con colline; fa il paio con Billy. Mons Hansteen: massiccio montuoso dai contorni triangolari, a sud-est del cratere omonimo, 12°S / 50°W; diametro 30 km, molto brillante se illuminato dall'alto. Ex Hansteen . Rima Hansteen: solco poco notevole, sulle pendici sud-occidentali del cratere omonimo, 12°S / 53°W; lunghezza 25 km - Christopher Hansteen (1784-1873): astronomo e geofisico norvegese, noto soprattutto per i suoi lavori sul magnetismo terrestre. Nel 1821 mise in evidenza la variazione giornaliera della componente orizzontale del campo terrestre e a tale scopo intraprese una serie di viaggi di studio in Siberia e nella penisola di Kamciatka (1828-'31). Nel 1833 fece costruire a Cristiania un osservatorio astronomico la cui apparecchiatura fu adattata nel 1839 a misure magnetiche. Diresse infine i lavori di triangolazione della Norvegia (1837).
HARBINGER, MONTES - Monti Harbinger: gruppo di montagne isolate ai margini occidentali del Mare Imbrium, 27°N / 41°W; area di circa 90 km². Il nome risale al 1961 e vuol dire Annunziatori dell'Alba (sul cratere Aristarcus, che è nelle vicinanze).
HARDING - Cratere con ripide pareti a sud ovest del Sinus Roris, 43,5°N / 71,7°W; diametro 23 km - Karl Ludwig Harding (1765-1834): astronomo tedesco, nel settembre del 1804 scoprì l'asteroide Giunone; nel 1822 pubblicò un catalogo stellare in cui Nettuno compare ancora come stella.
HARGREAVES - Piccolo cratere sul margine orientale del Mare Fecunditatis, a nord di Langrenus, 2,2°S / 64°E; diametro 16 km. Ex Maclaurin S - Frederick J. Hargreaves (1891-1970): astronomo e ottico inglese.
HARKER, DORSA - Dorsali Harker: sistema di corrugamenti presso la "costa" orientale del Mare Crisium, 14°N / 64°E; lunghezza 200 km - Alfred Harker (1859-1939): geologo britannico.
HARPALUS - Cratere profondo nel Mare Frigoris, 52,6°N / 43,4°W; diametro 39 km; raggiato e chiaro se illuminato dall'alto. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Arpalo (IV sec. a. C.): astronomo greco.
HARTWIG - Cratere presso il margine occidentale del disco lunare, a ovest di Grimaldi, a ridosso di Schlüter, 6,1°S / 80,5°W; diametro 80 km - Karl E. Hartwig (1851-1923): astronomo tedesco.
HASE - Cratere irregolare e rovinato, a sud di Petavius, 29,4°S / 62,5°E; diametro 83 km, bastioni alti 2.000 m; microcrateri e depressioni sulla scarpata e sul fondo. Rima Hase: solco largo e poco profondo a sud del cratere omonimo, 33°S / 66°E; lunghezza 300 km - Johann M. Hase (1684-1742): matematico e cartografo tedesco.
HAUSEN - Cerchio di monti con cime centrali, sul bordo sud-occidentale del disco lunare, 65,5°S / 88,4°E; diametro 167 km, altezza 3850 m; visibile solo durante le librazioni favorevoli - Christian H. Hausen (1693-1743): astronomo, matematico e fisico tedesco.
HAYN - Cratere presso il bordo nord-orientale del disco lunare, 64,7°N / 85,2°E; diametro 87 km. In particolari condizioni di osservazione (luna piena) e con librazione favorevole si presenta come una macchiolina scurissima, che può essere scambiata per un TLP - Friedrich Hayn (1863-1928): astronomo tedesco, migliorò la teoria della rotazione lunare e cartografò le regioni lunari prossime ai lembi, spesso indicate come Luna Incognita
HECATÆUS (o HEKATÆUS) - Circo presso il margine sud-orientale del disco lunare, a sud-est di Vendelinus, 21,8°S / 79,6°E; diametro 127 km - Ecateo di Mileto (fine VI sec. - V sec. A. C.): storico e geografo greco, il più importante dei logografi, autore tra l'altro di una Descrizione della terra, con relativa mappa. Introdusse il metodo scientifico e una tendenza razionale nell'interpretazione del mito. Genealogie.
HEDIN - Resti di circo in prossimità del bordo occidentale del disco lunare, a ovest di Hevelius, 2,9°N / 76,5°W; diametro 143 km - Sven A. Hedin (1865-1952): esploratore e viaggiatore svedese; spedizioni nell'Asia Centrale
HEIM, DORSUM - Dorsale Heim, al margine occidentale del Mare Imbrium, a sud di C. Herschel, 31°N / 29°W; lunghezza circa 130 km - Albert Heim (1849-1937): geofisico svizzero.
HEINRICH - Piccolo cratere nel Mare Imbrium, a sud-ovest di Timocharis, 24,8°N / 15,3°W; diametro 7,4 km, altezza 1420 m. Ex Timocharis A - Vladimir Heinrich (1884-1965): astronomo cecoslovacco.
HEINSIUS - Cratere irregolare non recentissimo (classe II), a nord ovest di Tycho, 39,5°S / 17,7°W; diametro 64 km, altezza 2650 m; tre crateri sulla sua parete sud: Heinsius A (diametro 20 km, altezza 3270 m), Heinsius B e Heinsius C - Gottfried Heinsius (1709-'69): astronomo tedesco; in base alle osservazioni delle comete del 1742 e del 1744 effettuate dall'Osservatorio di Pietroburgo, propose, insieme con Joseph Nicolas Delisle e G. W. Krafft, dei metodi grafici per la determinazione delle loro orbite.
HEIS - Cratere brillante nel Mare Imbrium occidentale, 32,4°N / 31,9°W; diametro 14 km, altezza 1910 m. Heis A: cratere piuttosto piccolo, sul bordo settentrionale del cratere omonimo; diametro 6,1 km, altezza 650 m - Eduard Heis (1806-'77): astronomo tedesco, osservatore di stelle variabili.
HELICON - Cratere regolare nel Mare Imbrium, di fronte al Sinus Iridum, 40,4°N / 23,1°W; diametro 25 km, altezza 2250 m; fa il paio con Le Verrier. Helicon E: minuscolo cratere subito a ovest del cratere omonimo, 40,4°N / 24,1°W; diametro 2,4 km - Elicona (IV sec. a. C.): matematico e astronomo greco.
HELL - Cratere sul bordo ovest di Deslandres, 32,4°S / 7,8°W; diametro 33 km, altezza 2200 m; basso picco centrale - Maximilien Hell (1720-'92): astronomo ungherese, fondatore del primo Osservatorio di Vienna; osservò il transito di Venere nel 1769.
HELMHOLTZ - Cratere abbastanza regolare nelle alte terre australi, 68,1°S / 64,1°E; diametro 95 km; bastioni elevati; doppio massiccio montuoso - Hermann von Helmholtz (1821-'94): fisiologo e fisico tedesco, studiò i fenomeni della risonanza acustica e spiegò la causa fisica del timbro dei suoni; formulò anche la teoria delle pile reversibili.
HENRY - Cratere a ovest del Mare Humorum, 24°S / 56,8°W; diametro 41 km. Fa coppia con Henry Frères - Joseph Henry (1792-1878): fisico americano, studioso di elettrodinamica ed elettromagnetismo, scoprì le extra-correnti e l'auto-induzione. In suo onore è stata chiamata henry l'unità di misura dell'auto- e mutua induzione.
HENRY, FRERES - Cratere a ovest del Mare Humorum, 23,5°S / 58,9°W; diametro 42 km. Fa il paio con Henry - Fratelli Henry: Paul-Pierre (1848-1905) e Prosper-Mathieu (1849-1903): astronomi francesi, scoprirono 14 pianetini e perfezionarono la tecnica della fotografia astronomica. Costruirono grandi telescopi rifrattori.
HERACLIDES, PROMONTORIUM - Promontorio Eraclide, 41°N / 34°W; 1700 m, sul Sinus Iridum - Eraclide Pontico (390-310 a. C.): allievo di Platone; scrisse opere filosofiche, fisiche, retoriche, storiche e un trattato sulla Musica. Secondo il suo modello astronomico il sole gira intorno alla terra, ma Mercurio e Venere girano attorno al sole su orbite di raggio minore.
HERACLITUS - Curiosa formazione allungata con un crinale centrale, a sud di Stöfler, 49,2°S / 6,2°E; diametro 90 km, altezza 2850 m; comunica con Licetus. La sua estremità meridionale è arrotondata da Heraclitus D - Eraclito (circa 500 a.C.): filosofo greco di Efeso, soprannominato skoteinòs "l'oscuro" per la difficoltà del suo stile; restano brevi frammenti, in dialetto ionico, di un suo libro Sulla natura. Principio da cui provengono le cose è il fuoco; la realtà è in continuo movimento (panta rei, "tutto scorre") per la perpetua opposizione dei contrari (vita-morte, giovinezza-vecchiaia, ecc.). Al politeismo tradizionale Eraclito sostituisce un panteismo fisico; l'anima originata dal fuoco ritorna ad esso; non è dunque individualmente immortale.
HERCULES - Cratere dalle pareti brillanti, nella zona nord-orientale del disco lunare, presso il Lacus Somniorum, 46,7°N / 39,1°E; diametro 69 km, altezza 3200 m, aree scure sul fondo. Contiene il ripido cratere a scodella Hercules G; costituisce con il vicino Atlas una coppia sorprendente - Ercole: eroe della mitologia greca. Figlio di Alcmena, la moglie di Anfitrione, e di Zeus. Per l'invidia di Hera costretto a servire Euristeo, fu da questi sottoposto a dodici prove da cui uscì vittorioso (le dodici fatiche d'Ercole). Combatté contro la città di Ecalia e il re Eurito, perché innamorato della figlia di lui, Iole. Servì, in abiti femminili, Onfale regina di Lidia. Morì per avere indossato una tunica, imbevuta del sangue del centauro Nesso, che la moglie Deianira gli offrì, credendo così di richiamarlo al suo amore. Furente per il dolore che la camicia di Nesso gli procurava, si uccise salendo sul rogo da lui stesso innalzato sul monte Eta.
HERCYNII o HERCYNIAN, MONTES - Monti Erciniani: catena montuosa a occidente di Otto Struve, 75°N / 80°W; altezza 1300 m - Ercinia: regione montuosa e boscosa dell'antica Germania nel moderno Württemberg e Baviera alta, a nord del Danubio. Neppure gli antichi ne ebbero una nozione precisa. La dividevano in silvæ o saltus (famosa quella di Teutoburgo, per l'agguato teso a Varo) ma di preciso e sicuro non si hanno che ammirazioni per le immani foreste vergini di quelle regioni, ed il terrore misterioso che esse incussero sempre ai Romani.
HERIGONIUS - Cratere brillante a nord-est di Gassendi, 13,3°S / 33,9°W; diametro 15 km, altezza 2.100 m. Rima Herigonius: solco tortuoso con numerosi "meandri" tra Gassendi e il cratere omonimo, 13°S / 37°W; lunghezza circa 100 km - Pierre Hérigone (XVII sec): matematico francese. Il suo Cursus mathematicus comprende astronomia sferica e la teoria del moto dei pianeti.
HERMANN - Cratere circolare e brillante nell'Oceanus Procellarum, a nord-est di Grimaldi, 0,9°S / 57,3°W; diametro 15,5 km, altezza 1360 m - Jakob Hermann (1678-1733): matematico svizzero.
HERMITE - Cratere sul bordo settentrionale del disco lunare, 86,4°N / 87,3°W; diametro 110 km - Charles Hermite (1822-1901): matematico francese. Studiò le funzioni abeliane ed ellittiche, risolvendo per mezzo di queste ultime le equazioni di quinto grado; introdusse nelle ricerche aritmetiche la considerazione delle variabili continue e lavorò sulla teoria dei gruppi.
HERODOTUS - Cratere inondato dalla lava, compagno di Aristarcus, simile per dimensioni ma di diversa struttura, 23,2°N / 49,7°W; diametro 35 km, altezza 1440 m; ha un fondo scuro, coperto di lava e non è il centro di una raggieraassociato a una grande valle, la Vallis Schröter (vedi). Mons Herodotus, monte a nord dell'omonimo cratere, 27°N / 53°W; diametro di base 5 km - Erodoto di Alicarnasso (484-'28 a. C.): storico greco, espose in dialetto ionico i risultati delle sue ricerche (gr. historia, "ricerca") intorno ai popoli di Lidia, Persia, Egitto, Scizia, Libia, e intorno alla guerra tra greci e persiani. Quest'ultima parte è, per ampiezza di concezione, la più importante, e merita ad Erodoto il titolo di "padre della storia": gli excursus che la precedono, frutto di informazioni raccolte in lunghi viaggi, sono più vicini al modo dei logografi ionici (narratori in prosa di vicende, nell'ambito della tradizione mitico-storica greca) che lo precedettero. Si affaccia nell'opera un inizio di critica storica, ma gli avvenimenti sono considerati ancora come emanazione diretta del volere divino (l'"invidia" degli dei colpisce la prosperità eccessiva). L'opera di Erodoto fu divisa dai filologi alessandrini in nove libri intitolati alle nove muse.
HERSCHEL - Cratere a nord di Ptolemæus, 5,7°S / 2,1°W; diametro 41 km, altezza 3770 m; pareti terrazzate; picco centrale allungato, con microcratere - Frederick William Herschel (1738-1822): astronomo tedesco naturalizzato inglese, primo presidente della Reale Società Astronomica d'Inghilterra; fondatore dell'astronomia siderale, scoprì la nebulosa di Orione (1774), Urano e due satelliti (1781), determinò il periodo di rivoluzione di Saturno, ebbe infine una buona intuizione circa la struttura della Via Lattea.
HERSCHEL, C. - Piccolo cratere brillante nel Mare Imbrium, 34,5°N / 31,2°W; diametro 13,4 km, altezza 1850 m - Caroline Lucretia Herschel (1750-1848): astronoma inglese, sorella del più famoso Frederik William, fu sua devota collaboratrice. Insieme pubblicarono un Catalogo di stelle (1798). Alla morte del fratello portò a termine il catalogo di nebulose e di gruppi di stelle osservati da quest'ultimo.
HERSCHEL, J. - Grande circo molto irregolare nella zona a nord-ovest del Mare Frigoris, 62,1°N / 41,2°W; diametro 156 km, bastioni degradati e in genere poco elevati, area interna ornata da una dorsale e ricoperta di monticelli, crateri e strie - John Herschel (1792-1871): astronomo inglese, figlio del più famoso Frederik William. Perfezionò il metodo di misura delle magnitudini stellari ideato dal padre e come questo si interessò particolarmente di stelle doppie. Nel 1825 cominciò a preparare un catalogo di 2306 nebulose (525 delle quali scoperte da lui). Partito per il Capo di Buona Speranza, indicò 2595 stelle doppie nel cielo australe e diede un metodo per calcolare la loro orbita reale nello spazio.
HESIODUS - Cratere inondato, compagno di Pitatus, a sud del Mare Nubium, 29,4°S / 16,3°W; diametro 43 km, altezza 1200 m. Sul suo bordo meridionale è Hesiodus A, con doppia cerchia di bastioni. Rima Hesiodus: grande solco, lungo 300 km, che decorre dal cratere omonimo verso sud-ovest; 30°S / 21°W - Esiodo (principio sec. VII a. C.): poeta greco, il primo di cui si sappia storicamente qualche cosa. Di Ascra in Beozia (ma il padre era di Cuma asiatica), nel poemetto didascalico Opere e giorni (828 esametri) esortò il fratello Perse alla giustizia e al lavoro (prevalentemente lavoro agricolo, sicché Esiodo può considerarsi iniziatore della poesia georgica). Quasi sicuramente di Esiodo è la Teogonia (1022 versi), narrazione della nascita del mondo e delle generazioni divine. Perduto il Catalogo delle donne; falsamente attribuitogli lo Scudo di Eraclea. Dopo Omero, lo spirito greco si orienta con Esiodo verso la riflessione e l'interesse per problemi pratici.
HEVEL o HEVELIUS - Circo chiaro sulla riva occidentale dell'Oceanus Procellarum, 2,2°N / 67,3°W; diametro 106 km, altezza 2000 m; fondo convesso attraversato da un sistema di solchi (Rimæ Hevelius) della lunghezza di circa 90 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Johannes Hevel o Havelke detto Hevelius (1611-'87): astronomo tedesco nativo di Danzica. Allestì un osservatorio che fu per breve tempo, prima della fondazione di quelli di Parigi e di Greenwich, il più importante del mondo. Costruì egli stesso i propri telescopi, di cui diede notizia nella Machina coelestis del 1679: convinto dalle scoperte di Christiaan Huygens circa l'utilità degli obiettivi a lunga focale, egli allestì strumenti di proporzioni gigantesche (fino a più di 20 m di lunghezza) il cui uso richiedeva l'opera di numerosi assistenti e di argani. Dal 1642 al 1645 osservò le macchie solari deducendo il periodo di rotazione del sole; fu il primo a descrivere le facole. Ma il suo interesse principale fu lo studio della luna. Nel 1647 pubblicò la prima carta lunare (Selenographia): la nomenclatura adottata è di tipo descrittivo (per es., il circo ora chiamato Platone era il "Grande Lago Nero") o celebrativo (Oceanus Coperniceus, Mare Keplerianum, Lacus Galilei). Alcuni nomi da lui scelti per le montagne e i "mari" lunari sono stati mantenuti fino a oggi, mentre ai suoi nomi di crateri furono preferiti quelli dell'italiano Riccioli. Studiò inoltre le comete alle quali assegnò un'orbita parabolica (Cometographia, 1668). Nel 1657 iniziò un catalogo stellare più completo di quello di Tycho Brahe, ma la sua opera non poté essere terminata essendo stato distrutto da un incendio nel 1679 il suo osservatorio.
HIEMALIS LACUS - Lago Invernale: zona pianeggiante dal diametro di circa 50 km a sud-ovest di Menelaus, 15°N / 14°E; diametro 50 km.
HIEMIS, MARE - Mare dell'Inverno: 6°S / 79°W, dimensioni minime, presso il Mare Autumni, a sud-ovest di Riccioli.
HIGAZY, DORSUM - Dorsale Higazy, corrugamento nel Mare Imbrium, a nord-ovest di Timocharis, 28°N / 17°W; lunghezza 60 km - Riad Higazy (1919-'67): naturalista egiziano.
HILL - Piccolo cratere presso il margine nord-orietale del Mare Tranquillitatis, tra il Sinus Amoris e Macrobius, 20,9°N / 40,8°E; diametro 16 km, altezza 3340 m. Ex Macrobius B - George William Hill (1838-1914): astronomo e matematico americano, studiò il movimento della luna e le variazioni delle orbite planetarie.
HIND - Cratere regolare, abbastanza giovane (classe II), a sud di Hipparcus, 7,9°S / 7,4°E; diametro 29 km, altezza 2980 m; in linea con Hipparcus C e Hipparcus L, fa il paio con Halley - John Russel Hind (1823-'95): astronomo inglese, assistente all'Osservatorio di Greenvich, prese parte, nel 1840, alla determinazione della longitudine di Valencia (Spagna). Direttore dell'Osservatorio di Regent's Park a Londra, calcolò le orbite di più di 66 pianetini tra cui Iris e Flora. Nel 1853 fu chiamato a dirigere il Nautical Almanac.
HIPPALUS - "Baia" coperta di lava, 58 km di diametro, sulle rive del Mare Humorum, 24,8°S / 30,2°W, in una zona con molti e larghi solchi paralleli (Rimæ Hippalus), lunghi fino a 250 km, visibili anche con piccoli telescopi; residuo di picco centrale - Ippalo (II sec. a. C.): navigatore greco, veleggiò in mare aperto dall'Arabia all'India, scoprì l'importanza dei monsoni nella navigazione.
HIPPARCHUS - Circo molto antico a nord di Albategnius, 5,5°S / 4,8°E; diametro 150 km, altezza 3320 m; contiene un cratere molto recente, Horrocks, di classe I. Pareti basse, rotte; il picco centrale è in realtà un piccolo cratere rovinato. Hipparcus C: piccolo cratere a sud-est del cratere omonimo, 7,5°S / 8,3°E; diametro 17 km, altezza 2940 m. Hipparcus L: piccolo cratere a est del cratere omonimo, 7°S / 9°E; diametro 13 km, altezza 2630 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Ipparco di Nicea (sec. II a.C.): astronomo greco vissuto a Rodi e ad Alessandria; stabilì i fondamenti dell'astronomia; scoprì l'eccentricità dell'orbita solare apparente, alcune irregolarità del moto della luna e la precessione degli equinozi; redasse un catalogo di 800 stelle, inventò il planisfero e la diottra e pose le base della trigonometria.
HOLDEN - Cratere profondo a sud di Vendelinus, 19,1°S / 62,5°E; diametro 47 km, altezza 4000 m - Edward Singleton Holden (1846-1914): astronomo americano, direttore dell'Osservatorio Lick in California dal 1888 al 1897, fondò la Società Astronomica del Pacifico. Nel 1890 iniziò la preparazione di un atlante fotografico della superficie lunare.
HOMMEL - Vasta depressione, sulla quale debordano numerosi crateri, a sud di Pitiscus, 54,6°S / 33°E; diametro 125 km; fondo disseminato di corrugamenti, microcrateri e tracce di circhi - Johann Hommel (1518-'62): matematico e astronomo tedesco.
HONORIS, SINUS - Baia dell'Onore: insenatura lungo la "costa" nord-occidentale del Mare Tranquillitatis, 12°N / 18°E. Nonostante la forma latina, il nome è recente.
HOOKE - Cratere abbastanza regolare a nord-ovest di Messala, 41,2°N / 54,9°E; diametro 37 km, altezza 2250 m - Robert Hooke (1635-1703): fisico e astronomo inglese rivale di Huygens per l'invenzione dell'orologio a spirale e di Newton per la scoperta della gravitazione; per primo descrisse il calore come movimento di minutissime particelle, inventò lo scappamento ad ancora e l'ottante. Metodo per misurare la Terra (1665); Esperienze e osservazioni filosofiche (1726). Legge di Hooke: esprimibile in modo elementare come proporzionalità tra sforzi e deformazioni elastiche.
HORNSBY - Minuscolo cratere nella parte occidentale del Mare Serenitatis, 23,8°N / 12,5°E; diametro 3 km - Thomas Hornsby (1733-1810): astronomo inglese.
HORREBOW - Cratere profondo fuori di J. Herschel, a nord-est del Sinus Roris, 58,7°N / 40,8°W; diametro 24 km, altezza 2500 m - Peter Horrebow (1679-1764): astronomo danese, direttore dell'Osservatorio di Copenaghen; autore di un metodo (ancora in uso) per la determinazione della latitudine geografica.
HORROCKS - Notevole cratere regolare, molto recente (classe I), contenuto nel circo Hipparcus, 4°S / 5,9°E; diametro 30 km, altezza 2980 m - Jeremiah Horrocks (1617-'41): astronomo inglese, si dedicò a questa scienza nel poco tempo lasciatogli libero dai suoi doveri di curato di Hoole (Lancashire). Corresse le Tavole rudolfine di Keplero riguardo al transito di Venere sul sole e predisse uno di tali avvenimenti per il 1639: fu questo il primo a essere osservato. Adottò la teoria delle orbite ellittiche di Keplero la cui applicazione al moto della luna gli suggerì che alcune irregolarità di questo fossero dovute all'influenze del sole e che Giove e Saturno potevano influenzarsi a vicenda: fu cioè un precursore della legge di gravitazione universale scoperta una generazione dopo.
HORTENSIUS - Cratere piccolo ma brillante e profondo a sud ovest di Copernicus, 6,5°N / 28°W; diametro 14,6 km, altezza 2860 m; nei dintorni si trova un certo numero di monticelli provvisti di una sorta di pozzo centrale: tali formazioni sono considerate resti di importanti vulcani. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Hortensius A: piccolo cratere a sud-ovest del cratere omonimo, 4,3°N / 30,8°W; diametro 10,2 km, altezza 1850 m. Ortensius B: minuscolo cratere a sud-ovest del cratere omonimo, 5,2°N / 29,5°W; diametro 6,7 km, altezza 1170 m - Martin van den Hove Hortensius (1605-'39): astronomo olandese, professore di matematica ad Amsterdam.
HOUTERMANS - Cratere sul margine orientale del disco lunare, a sud del Mare Smythii, 9,4°S / 87,2°E; diametro 30 km - Friedrich G. Huotermans (1903-'66): fisico tedesco.
HUBBLE - Cratere parzialmente inondato sul bordo orientale del disco lunare, 22,1°N / 86,9°E; diametro 81 km - Edwin Powel Hubble (1889-1953): astronomo americano dell'Istituto di tecnologia di California; compì ricerche dall'Osservatorio del Monte Wilson (dal 1919) che hanno profondamente influenzato il pensiero scientifico della struttura dell'Universo; determinò distanze e dimensioni di varie galassie.
HUGGINS - Cratere irregolare, 41,1°S / 1,4°W; diametro 65 km, altezza 3000 m; a ovest si sovrappone a Orontius, ma dal lato opposto è invaso ampiamente da Nasireddin - William Huggins (1824-1910): astronomo inglese, si servì della scoperta di Kirchhoff riguardo alle righe di Fraunhofer per l'analisi chimica delle stelle e scoprì la costituzione gassosa delle nebulose diffuse (1864); applicò l'effetto Doppler alle stelle (1868) per determinarne la velocità.
HUMASON - Minuscolo cratere tra Lichtenberg e Nielsen, nella parte settentrionale dell'Oceanus Procellarum, 30,7°N / 56,6°W; diametro 4 km. Ex Lichtenberg G - Milton L. Humason (1891-1972): astronomo americano.
HUMBOLDT, ALEXANDER - A lui è intitolato il Mare Humboldtianum. Vedi.
HUMBOLDT, WILHELM - Circo a est di Petavius, 27,2°S / 80,9°E; diametro 207 km; il fondo presenta una catena montuosa centrale, una rete di solchi concentrici e radiali e macchie scure. Catena Humboldt: catena di piccoli crateri lunga circa 160 km, che si dirige verso il centro del cratere omonimo; somiglia a un largo solco, ma è visibile dalla terra solo a librazioni molto favorevoli - Wilhelm von Humboldt (1767-1835): scienziato, uomo di stato e filologo tedesco, fratello di Alexander; nel 1810, mentre era direttore della sezione del culto e dell'educazione del ministero dell'interno, progettò e realizzò la fondazione dell'università di Berlino.
HUMBOLDTIANUM, MARE - Mare di Humboldt, 57°N / 80°E; pianura scura che si estende lungo il lembo orientale per 200 km, spesso nascosta dalla librazione; la sua superficie visibile è di 108.000 kmq, ma la parte sulla faccia nascosta non è ampia. Cime assai elevate lungo la "riva" occidentale, alte fino a 5000 m circa - Alexander von Humboldt (1769-1859): geografo e naturalista tedesco, fratello di Wilhelm; compì una spedizione scientifica nell'America Meridionale (1799-1804) e una nell'Asia Centrale (1829-'30); pose le basi della moderna geografia con opere classiche: Viaggio alle regioni equinoziali (35 volumi, a partire dal 1807), Kosmos (4 volumi, 1845-'58), descrizione fisica del mondo; creò la fitogeografia.
HUMORUM, MARE - Mare degli Umori: pianura tondeggiante a sud dell'Oceanus Procellarum, 24°S / 39°W; 113.000 kmq, 380 km di diametro, bordi irregolari. Circondato da fenditure e corrugamenti. Verso sud esso invade i circhi Doppelmayer e Lee, mentre Vitello è sfuggito alla distruzione. A est c'è la baia di Hippalus, associata con molte faglie superficiali. Nome introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal discepolo Grimaldi).
HUXLEY - Minuscolo cratere presso la parte meridionale dei Montes Apenninus, 20,2°N / 4,5° W; diametro 4 km, altezza 840 m. Ex Wallace B - Thomas Henry Huxley (1825-'95): naturalista inglese; convinto assertore della dottrina evoluzionistica, commentò e integrò l'opera di Darwin, divenendo esponente del nuovo indirizzo filosofico naturalistico delle scienze biologiche.
HUYGENS, MONS - Monte Huygens: esterno ai Montes Apenninus, verso il Mare Imbrium, 20°N / 3°W; altezza 5400 m, lunghezza 40 km - Christiaan Huygens (1629-'95): astronomo e fisico olandese; definì la natura degli anelli di Saturno (1655), realizzò l'orologio a pendolo (1675), riconobbe la mancanza di atmosfera sulla luna, sostenne la teoria ondulatoria della luce (Trattato della luce, 1690), espose la legge dell'urto dei corpi elastici, costruì l'oculare che porta il suo nome, compì infine importanti ricerche sulla rifrazione, il calcolo delle probabilità, la teoria dei logaritmi, ecc.
HYGINUS - Cratere senza bastioni nel Mare Vaporum, 7,8°N / 6,3°E; diametro 10,6 km, altezza 770 m,
attraversato da un fenditura detta Rima Hyginus. Questa è un solco altamente spettacolare lungo 220 km, composto in sostanza da una lunga serie di depressioni crateriformi fra loro collegate. Il crepaccio incomincia alle ultime pendici del Monte Schneckenberg. Giunto al cratere, cambia bruscamente direzione formando un largo angolo ottuso. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Caio Giulio Igino (I sec. a. C.): erudito dell'età di Augusto, da questi preposto alla biblioteca di Apollo Palatino. Più tardi, venutogli meno il favore imperiale, visse gli ultimi anni in grande miseria. Fu maestro e critico e commentatore di poeti. La sua produzione è andata tutta perduta. Scrisse un manuale di mitologia contenente 277 Fabulae e un manuale di astronomia, Poetica astronomica, dove insieme con notizie matematiche, mitologiche e filosofiche entrano le poetiche fantasticherie sulle origini dei catasterismi*; vi espone pure i vari sistemi di Eratostene di cui ci compensa un poco la perdita.
HYPATIA - Cratere triangolare a sud del Mare Tranquillitatis, 4,3°S / 22,6°E; dimensioni 41 x 28 km, altezza 1350 m. Rimæ Hypatia: sistema di solchi presso il margine meridionale del Mare Tranquillitatis, a nord del cratere omonimo, 1°S / 23°E; lunghezza 180 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Ipazia (IV - V sec.): studiosa di matematica e filosofa neoplatonica, visse e insegnò ad Alessandria; fu linciata (415) da una folla di cristiani fanatizzati.
HYPERBOREA, REGIO - Regione del Nord: nella carta lunare di Hevelius, del 1647, designava tutta la zona di librazione all'estremo nord del disco lunare. Nome ormai abbandonato.
HYPERBOREÆ, PALUDES - Paludi del Nord: nella mappa lunare di Hevelius (1647), indicava l'attuale regione nei pressi di Hendymion e del Lacus Temporis. Nome ormai abbandonato.
HYPERBOREUM, MARE - Nella carta lunare di Hevelius, del 1647, indicava l'attuale Mare Frigoris. Nome ormai abbandonato. IBN BATTUTA - Piccolo cratere nel Mare Fecunditatis, a nord-est di Goclenius, 6,9°S / 50,4°E; diametro 12 km. Ex Goclenius A - Abu Abd Allah Mohammed Ibn Battuta (1304-'77): viaggiatore e geografo arabo (nativo di Tangeri); viaggiò (1325-'54) in Africa e in Asia, lasciando un'importante relazione.
IBN RUSHD - Cratere a ovest di Theophilus, 11,7°S / 21,7°E; diametro 33 km. Ex Cyrillus B - Ibn Rushd Averroè (1126-'98): giurista, filosofo e medico arabo nativo di Cordova in Spagna. Tradusse e commentò le opere di Aristotele, dando un'interpretazione propria alla dottrina dell'intelletto agente, che intese come intelletto unico per tutti gli uomini, negando così l'immortalità personale. La sua dottrina, condannata dalla Chiesa, ebbe grande influenza nel pensiero medievale. Distruzione della distruzione.
IDELER - Cratere distinto a sud-est di Maurolycus, 49,2°S / 22,3°E; diametro 39 km - Christian Ludwig Ideler (1766-1846): astronomo cronologo tedesco, fu precettore dei principi della famiglia reale (1816) e professore all'università di Berlino; gli si devono diverse opere di astronomia e soprattutto di cronologia dei popoli antichi.
IMBRIUM, MARE - Mare delle Piogge, 36°N / 16°W, 830.000 kmq, il maggior bacino lunare con forma circolare,
diametro di 1250 km. Circondato da Alpes, Caucasus, Apenninus e Carpathus ma aperto a sud-ovest verso l'Oceanus Procellarum, ha una doppia struttura: sono visibili le tracce di un anello più interno, rappresentate da alcune montagne isolate e da corrugamenti. Da notare le differenti sfumature della lava sulla sua superficie. Tra le montagne che sorgono dal suo fondo vi sono Pico, Piton, i Montes Recti, Teneriffe e i Montes Spitzbergen. Nome introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi).
INCOGNITA, LUNA - Luna Sconosciuta: regione intorno al polo sud lunare che rimane ancora misteriosa: le Zond sovietiche e i Lunar Orbiter americani, pur avendo sorvolato varie volte la zona, non sono riuscite a procurarci una cartografia completa perché a quelle latitudini il sole non si leva mai più di qualche grado sopra l'orizzonte e quindi vaste regioni a ridosso di montagne o particolarmente depresse rispetto al livello medio rimangono sempre, o quasi sempre, in ombra.
INGHIRAMI - Vasto cratere, relativamente giovane (classe II), a ovest di Schickard, 47,5°S / 68,8°W; diametro 91 km, altezza 3000 m; assai vicino al bordo lunare e di conseguenza alternativamente visibile e celato; piccolo massiccio montuoso centrale circondato da una piana più scura alla quale è stato dato il nome di Mare Parvum. Vallis Inghirami: vallata a nord del cratere omonimo, 44°S / 73°W; lunghezza 140 km - Giovanni Inghirami (1779-1851): astronomo nativo di Volterra, scolopio, direttore dell'Osservatorio Ximeniano di Firenze e professore di astronomia. Prese parte alla compilazione dell'atlante stellare di Friedrich Wilhelm Bessel e, nel campo della geodesia, alla compilazione della Carta geometrica della Toscana (1830).
INSULARUM, MARE - Mare delle Isole: zona pianeggiante a sud di Copernicus, intorno ai crateri Reinhold, Hortensius, Kunowsky, Lansberg, Gambart; diametro circa 900 km. A sud-est di Landsberg vi furono tre atterraggi di veicoli costruiti dall'uomo: a 55 km dal cratere si sfracellò, nel 1965, la sonda Lunik 5; a 120 km dallo stesso cratere si posarono il Surveyor 3, nel 1967, e l'Apollo 12, nel 1969. Nome approvato dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1976.
IRIDUM, SINUS - Baia degli Arcobaleni: sul Mare Imbrium, 45°N / 32°W; 260 km di diametro, incorniciato dai
promontori Heraclides e Laplace. La sua parete verso il mare è stata abbattuta dalla lava e ridotta ad alcuni bassi corrugamenti. Le altre pareti, di forma angolare, sono chiamate Montes Jura. Nome introdotto dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi) nel 1651.
ISIDORUS - Cratere profondo, fuori del Mare Nectaris, 8°S / 33,5°E; diametro 42 km, altezza 1580 m; fa il paio con Capella. Uno dei pochi nomi di santi sulla luna; è presente nella mappa lunare del Riccioli del 1651, ma molto probabilmente risale a van Langren (1645) -Sant'Isidoro (560?-636): dottore della Chiesa; vescovo di Siviglia (601), esercitò grande influsso nella cultura occidentale per aver salvato e trasmesso moltissime informazioni sulla civiltà classica. Ethimologiæ (vasta enciclopedia, nota anche col nome di Origines), La natura delle cose, L'ordine delle creature, Storia dei re goti, vandali e svevi.
ITALIA - Nella mappa lunare di Hevelius, del 1647, indicava la porzione settentrionale dei Montes Apenninus. Nome ormai abbandonato.
IVAN - Minuscolo cratere a nord di Prinz (ex Prinz B), 26,9°N / 43,3°W; diametro 4 km -Ivan: nome maschile russo
JACOBI - Cratere abbastanza distinto a sud di Maurolycus, 56,7°S / 11,4°E; diametro 68 km, altezza 3300 m - Karl Gustav von Jacobi (1805-'51): matematico tedesco: studi sulle funzioni ellittiche e sulla teoria dei determinanti. Il fratello MORITZ HERMANN JACOBI (1801-'74) fisico, studioso dell'elettromagnetismo, scoprì nel 1827 la galvanoplastica.
JANSEN - Cratere sommerso, nella parte settentrionale del Mare Tranquillitatis, 13,5°N / 28,7°E; diametro 23 km, pareti basse (620 m), fondo piuttosto scuro. Jansen Y: all'interno del cratere omonimo; diametro 3,6 km, altezza 690 m. Rima Jansen: stretto solco a nord-est del cratere omonimo, 15°N / 29°E; lunghezza 35 km - Zacharias Janszoon (1580-1638): ottico olandese, uno dei primi costruttori di telescopi.
JANSKY - Cratere sul margine est del disco lunare, 8,5°N / 89,5°E; diametro 73 km - Karl Jansky (1905-'50): radio-fisico e radio-astronomo americano.
JANSSEN - Cratere semidistrutto nelle alte terre australi, 46°S / 41,5°E; diametro 190 km. Immensa formazione antica, irregolare, pesantemente bombardata. E' interrotta a nord da Fabricius. Sulla parte ovest c'è un ripido cratere più piccolo, Lockyer. Il fondo è assai accidentato per la presenza di corrugamenti, crepacci e crateri. Rimæ Janssen: sistema di solchi all'interno del cratere omonimo, osservabile anche con piccoli telescopi - Pierre-Jules César Janssen (1824-1907): astronomo francese, fondatore e direttore dell'Osservatorio di Meudon; nel 1868 scoprì, indipendentemente da Joseph Norman Lockyer, che le protuberanze solari possono essere osservate anche al di fuori delle eclissi; inventò il compasso aeronautico; notevole il suo Atlante di fotografie solari (1904).
JEHAN - Piccolo cratere a sud-ovest di Euler, 2,7°N / 31,9°W; diametro 4,8 km, altezza 730 m. Ex Euler K - Jehan: nome femminile turco.
JENKINS - Cratere presso il margine est del disco lunare, vicino al Mare Smythii, 0,3°N / 78.1°E; diametro 38 km. Ex Schubert Z - Louise F. Jenkins (1888-1970): astronoma americana.
JOY - Piccolo cratere sul margine nord-orientale dei Montes Apenninus, in prossimità del Mare Serenitatis, 25°N / 6,6°E; diametro 6 km, altezza 1000 m. Ex Hadley A - Alfred H. Joy (1882-1973): astronomo americano.
JULIUS CÆSAR - Cratere irregolare, sommerso e semidistrutto, nell'area del Mare Vaporum, 9°N / 15,4°E; diametro 90 km, altezza 3400 m; fondo molto scuro - Caio Giulio Cesare (100-44 a. C.): generale e uomo politico romano, preparò il passaggio dalla repubblica all'impero. Conquistò ai romani l'intera Gallia, vinse Pompeo a Farsalo, lo inseguì in Egitto, dove detronizzò Tolomeo e lo sostituì con Cleopatra. Diventato imperator, si accinse alle riforme dello stato; ma fu ucciso alle idi di marzo del 44, con 23 pugnalate, da un gruppo di giovani congiurati guidati da Bruto e Cassio. Scrittore elegante, narrò le sue imprese nei Commentari (De bello gallico, De bello civili). Fu oratore valente, seguace dello stile attico (fine spiritoso elegante, opposto allo stile asiano che era invece gonfio e ampolloso). Il nome di Cesare si tramandò ai successori e divenne sinonimo del titolo di "imperatore" (da esso deriva il ted. Kaiser e il russo Zar).
JURA, MONTES - Catena montuosa, 47°N / 37°W; altezza 3800 m. Nome assegnato dal cartografo tedesco Debes (1840-1923) - Monti Giura: sistema montuoso dell'Europa centrale disteso ad arco fra il lago di Ginevra e i Fichtelgebirge presso il confine cecoslovacco; dà il nome a una formazione geologica, "giurassico", e si divide in Giura franco-svizzero (dal lago di Ginevra al Reno), Giura svevo o Alpi sveve, Giura di Francia (dall'Altmühl al Meno).
KAISER - Cratere ben marcato a nord di Stöfler, 36,5°S / 6,5°E; diametro 52 km, altezza 1750 km. Sulla sua parete orientale si trova Kaiser A, cratere allungato di dimensioni 21 x 14 km, altezza 2330 - Frederick Kaiser (1808-'72): astronomo olandese, osservatore di stelle doppie e di Marte.
KANE - Cratere inondato dalla lava, abbastanza regolare, a nord del Mare Frigoris, 63,1°N / 26,1°E; diametro 55 km - Elisha Kent Kane (1820-'57): medico ed esploratore americano; prese parte a due spedizioni polari (1850-'52 e 1853-'55), scoprendo la Terra di Grinnel e il ghiacciaio di Humboldt.
KANT - Cratere a ovest di Theophilus, 10,6°S / 20,1°E; diametro 32 km, altezza 3120 m; grande picco centrale con buca alla sommità - Immanuel Kant (1724-1804): filosofo tedesco, importantissimo nella storia della filosofia moderna. Pose in modo del tutto nuovo il problema della conoscenza affermando che essa si compie per sintesi dei dati esterni dell'esperienza (a posteriori) con elementi interni (a priori) nei quali i dati dell'esperienza si organizzano necessariamente (giudizio sintetico a priori). Le sensazioni si dispongono nello spazio e nel tempo, la cui nozione non ci viene di fuori, ma è in noi, presupposto necessario di ogni nostro conoscere. Le sensazioni si coordinano così in un'immagine sensoria, processo che si chiama percezione; coordinando le percezioni per mezzo di concetti dell'intelletto (categorie anch'esse a priori) si acquista l'esperienza del mondo naturale (realtà); coordinando i giudizi dell'esperienza per mezzo dei princìpi generali (idee), si presume di avere la conoscenza del mondo metafisico; tale conoscenza è tuttavia contraddittoria e in ultima analisi falsa. Pertanto, conosciamo solo il fenomeno; nulla sappiamo delle cose in sé, anche se dobbiamo per ragionamento supporne l'esistenza (noumeno). Nella morale Kant accetta come necessaria una legge, valida sempre senza eccezione o condizione: l'imperativo categorico; e poiché la coscienza etica esige qualche cosa al di là del mondo dei fenomeni, è necessario presupporre (come postulato) l'esistenza della libertà, dell'immortalità, di Dio. Storia naturale generale e teoria del cielo (1755; ripudiata; teoria sull'origine del sistema solare nota col nome di teoria Kant-Laplace); Critica della ragion pura (1781); Critica della ragion pratica (1787); Critica del giudizio (1790). In campo astronomico Kant respinse il modello di Thomas Wright, di una Via Lattea costituita da uno strato sferico, introducendo per la prima volta un modello a disco senza cavità centrale; ritenne che le piccole nebulosità di forma ellittica fossero sistemi stellari analoghi alla nostra Galassia ed esterni ad essa; ritenne ancora che tutti gli oggetti celesti fossero organizzati in una struttura di tipo gerarchico, dai satelliti ai pianeti, al sole, e così via sino all'infinito. Teoria Kant-Laplace: ipotesi cosmogonica secondo la quale i pianeti si sarebbero formati da anelli nebulosi staccatisi da una nebulosa originaria rotante nello spazio e successivamente condensatisi.
KAPTEYN - Cratere notevole a est di Langrenus, 10,8°S / 70,6°E; diametro 49 km, picco centrale - Jacobus Cornelius Kapteyn (1851-1922): astronomo olandese; dedicatosi allo studio delle stelle, ne determinò posizioni e distribuzione nello spazio e calcolò parallassi e valori di declinazione.
KÄSTNER - Circo distinto a est del Mare Fecunditatis, 7°S / 79,1°E; diametro 105 km - Abraham Gotthelf Kästner (1719-1800): scrittore e matematico tedesco, buon conoscitore di almeno sei lingue, fu considerato come il volgarizzatore delle scienze matematiche ed astronomiche in Germania nel sec. XVIII. Fu mediocre matematico, ma esercitò una grandissima influenza grazie agli Elementi. La sua Storia della matematica, che va dal Rinascimento alla fine del sec. XVIII, è un catalogo assai ricco di libri rari.
KELDYSH - Cratere regolare con ripide pareti a nord di Hercules e Atlas, 51,2°N / 43,6°E; diametro 33 km. Ex Hercules A - Mstislav V. Keldysh (1911-'78): matematico, meccanico e ingegnere sovietico; eminente teorico e organizzatore dell'astronautica dell'URSS.
KELVIN, PROMONTORIUM - Promontorio Kelvin: 1850 m sul Mare Humorum, 27°N / 33°W. Rupes Kelvin: faglia presso il margine sud-orientale del Mare Humorum, 28°S / 33°W; lunghezza circa 150 km - William Thomson, lord Kelvin (1824-1907): fisico e matematico inglese fra i maggiori del suo tempo, insegnò a Glasgow, presiedette la Royal Society. Compì studi sull'elettricità e il magnetismo, sulla costituzione della materia e dell'universo. Si interessò di teoria del calore ed è considerato il fondatore della termodinamica moderna della quale stabilì il secondo principio. Formulò la scala assoluta delle temperature. Si interessò anche di problemi tecnologici e contribuì al perfezionamento del primo cavo telegrafico sottomarino tra l'Europa e l'America. Effetto pellicolare o effetto Kelvin: la densità della corrente alternata che percorre un conduttore filiforme non è la stessa in tutti i punti di una sezione del conduttore stesso (come avviene invece per quella continua) ma aumenta dal centro alla periferia. Questa disuniformità, che è conseguenza dell'induzione elettromagnetica, cresce con la frequenza, e per frequenze elevate fa sì che la corrente è praticamente tutta contenuta in un sottile strato superficiale.
KEPLER - Cratere notevole e molto giovane (classe I) a ovest di Copernicus, 8,1°N / 38°W; diametro 32 km; picco centrale e pareti terrazzate. Aureola notevole il cui irraggiamento si estende in tutte le direzioni. A nord-ovest i raggi incontrano quelli emanati da Aristarchus e a est quelli provenienti da Copernicus. Muraglia a gradini con cime alte fino a 2570 m. Nella mappa lunare di Giovanni Riccioli (1651) i modesti rilievi intorno a Kepler sono indicati col nome di Insula Ventorum (Isola dei Venti). Kepler C: piccolo cratere a nord-ovest del cratere omonimo, 10°N / 41,9°W; diametro 12,2 km, altezza 2170 m. Kepler D: piccolo cratere a ovest del cratere omonimo, 7,6°N / 41,9°W; diametro 10 km, altezza 350 m. Kepler E: minuscolo cratere 4 gradi a ovest del cratere omonimo, 7,5°N / 44°W; diametro 5,2 km, altezza 1000 m - Johannes Kepler o Keplero (1571-1630): astronomo e matematico tedesco; nel 1609 pubblicò i risultati dei calcoli di Tycho Brahe, di cui era stato aiuto, circa l'orbita di Marte (comprese che la forma dell'orbita non era circolare, come sostenuto da Copernico, ma ellittica), ed enunciò la prima e la seconda delle leggi sul moto dei pianeti; nell'opera Armonia del mondo (1619) enunciò la terza legge. Osservò una supernova nel 1604 e predisse i tempi del transito di Mercurio e di Venere sul disco del sole, un fenomeno importante per determinare la scala delle distanze del sistema solare. Leggi di Keplero: 1) l'orbita di ogni pianeta è un'ellissi di cui il sole occupa uno dei fuochi; 2) il raggio vettore di ogni pianeta (la linea che unisce il centro del pianeta col centro del sole) in tempi uguali descrive uguali aree dell'ellisse; 3) il quadrato del periodo di ogni pianeta (tempo impiegato a percorrere l'orbita) è proporzionale al cubo del semiasse maggiore della sua orbita.
KIES - Cratere appena visibile nel Mare Nubium, a sud di Bullialdus, 26,3°S / 22,5°W; diametro 44 km, altezza 380 m. Nelle sue vicinanze, a ovest, c'è una collina con cratere in cima (Kies ) e, a sud, un gruppetto di tre crateri (in ordine decrescente, Kies A, B ed E) - Johann Kies (1713-'81): matematico e astronomo tedesco.
KIESS - Cratere presso il margine orientale del disco lunare, sul Mare Smythii, 6,4°S / 84°E; diametro 63 km - Carl C. Kiess (1887-1967): astrofisico americano.
KINAU - Cratere nelle alte terre meridionali, 60,8°S / 15,1°E; diametro 42 km, altezza 1950 m; picco centrale - C. A. Kinau (morto nel 1850): botanico e selenografo tedesco.
KIRCH - Cratere brillante nel Mare Imbrium, 39,2°N / 5,6°W; diametro 11,7 km, altezza 1680 m - Gottfried Kirch (1639-1710): astronomo tedesco, scoprì una grande cometa nel 1680.
KIRCHER - Cratere nella catena di Bettinus (area di Bailly), 67,1°S / 45,3°W; diametro 74 km, altezza 4300 m; pareti molto alte, fondo inondato. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Athanasius Kircher (1602-'80): gesuita tedesco, famoso erudito; scrisse di filologia, matematica, astronomia, geografia, ecc. Le sue raccolte hanno costituito il Museo Kircheriano, ora Museo preistorico ed etnografico, in Roma (Collegio Romano). In astronomia condivideva l'opinione che i pianeti fossero guidati da angeli i quali dirigevano sui mortali le influenze buone o cattive di quei pianeti.
KIRCHHOFF - Cratere nell'area di Cleomedes, 30,3°N / 38,8°E; diametro 25 km, altezza 2590 m; il più grande di due crateri a ovest di Newcomb - Gustav Robert Kirchhoff (1824-'87): fisico tedesco, studioso di elettricità e termodinamica; nel 1861 spiegò l'origine delle righe di Fraunhofer nello spettro solare, iniziando, con Bunsen, l'analisi spettrale; trovò la formulazione esatta del principio di Huygens; dette le leggi fondamentali dei circuiti elettrici.
KLAPROTH - Circo inondato, a sud-ovest di Clavius, 69,7°S / 26°W; diametro 119 km, altezza 3060 m; il bastione meridionale è stato affossato da Casatus - Martin Heinrich Klaproth (1743-1817): chimico tedesco, professore a Berlino, scopritore del tellurio, uranio, titanio, zirconio, cerio.
KLEIN - Cratere regolare sul margine occidentale di Albategnius, 12°S / 2,6°E; diametro 44 km, altezza 1460 m; picco centrale - Hermann J. Klein (1844-1914): selenografo tedesco, divulgatore dell'astronomia.
KNOX-SHAW - Piccolo cratere lungo il margine est del disco lunare, presso il Mare Smythii, 5,3°N / 80,2°E; diametro 12 km. Ex Banachiewicz F - Harold Knox-Shaw (1885-1970): astronomo britannico.
KÖNIG - Cratere profondo nel Mare Nubium, area di Bullialdus, 24,1°S / 24,6°W; diametro 23 km, altezza 2440 m - Rudolf König (1865-1927): selenografo, musicista e commerciante austriaco; costruì un suo proprio osservatorio, effettuò 47.000 misurazioni di formazioni lunari; il suo telescopio costruito da Zeiss, è ancora in uso all'Osservatorio di Praga.
KOPFF - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, a ovest di Crüger, 17,4°S / 89,6°W; diametro 42 km - August Kopff (1882-1960): astronomo tedesco.
KRAFFT - Cratere relativamente giovane (classe II), verso il margine occidentale del disco lunare; 16,6°N / 72,6°W; diametro 51 km, fondo sommerso dalla lava. Catena Krafft: catena di craterini a sud dell'omonimo cratere; 15°N / 72°W; lunghezza 60 km - Wolfgang Ludwig Krafft (1743-1814): astronomo tedesco; allievo di Leonhard Euler presso la Scuola di Meccanica Celeste di Pietroburgo, collaborò col maestro e con altri suoi studenti (I. A. Euler e A. J. Lexell) alla pubblicazione della Theoria motuum lunae (1772), dove viene proposto un nuovo metodo per il computo di tutte le irregolarità del moto della luna, in base al quale quest'ultimo è considerato in un sistema rotante di coordinate.
KRASNOV - Cratere presso il margine sud-occidentale del disco lunare, sui Montes Cordillera, 29,9°S / 79,6°W; diametro 41 km - Alexander V. Krasnov (1866-1907): astronomo russo, misurò le librazioni lunari con un eliometro.
KREIKEN - Cratere presso il margine orientale del disco lunare, a sud del Mare Smythii, 9°S / 84,6°E; diametro 23 km - E. A. Kreiken (1896-1964): astronomo olandese.
KRIEGER - Cratere nell'area di Aristarchus, 29°N / 45,6°W; diametro 22 km, altezza 1100 m; pareti rotte da piccoli crateri - Johann Krieger (1865-1902): astronomo selenografo tedesco, disegnò dettagli di formazioni lunari basandosi su ingrandimenti fotografici.
KRISHNA - Minuscolo cratere (2,8 km di diametro) nella parte occidentale del Mare Serenitatis, 24,5°N / 11,3°E - Krishna: nome maschile indiano.
KROGH - Piccolo cratere tra il Mare Crisium e il Mare Undarum, 9,4°N / 65,7°E; diametro 20 km. Ex Auzout B - August S. Krogh (1874-1949): fisiologo danese, premio Nobel (1920); compì studi sugli scambi respiratori e sulla funzione dei capillari nella circolazione.
KRUSENSTERN - Cratere non appariscente, di forma irregolare, sugli altopiani centrali, nelle vicinanze di Werner, 26,2°S / 5,9°E; diametro 47 km, fondo piatto - Adam Johann von Krusenstern (1770-1846): navigatore russo; tra il 1803 e il 1806 guidò una spedizione russa nell'Artico, che interessò in particolare i mari della Siberia; tra l'altro furono eseguite misure di temperatura (con termometri Six) in profondità.
KUIPER - Piccolo cratere in pieno Mare Cognitum, 9,8°S / 22,7°W; diametro 6,8 km, altezza 1330 m - Gérard P. Kuiper (1905-'73): astronomo americano di origine tedesca, fece importanti scoperte nel sistema solare; direttore del Laboratorio Lunare e Planetario, dell'università dell'Arizona.
KUNDT - Piccolo cratere circolare nella parte nord del Mare Nubium, 11,5°S / 11,5°W; diametro 11 km. Ex Guericke C - August Kundt (1839-'94): fisico tedesco, ideò un metodo per determinare la lunghezza d'onda e la velocità del suono nei gas e nei solidi.
KUNOWSKY - Cratere nell'Oceanus Procellarum, a est di Encke, 3,2°N / 32,5°W; diametro 18 km, altezza 850 m; bassa cresta centrale - Georg K. F. Kunowsky(1786-1846): giurista e astronomo dilettante tedesco, osservatore della luna e dei pianeti.
LA CAILLE - Cratere irregolare nell'area di Werner, 23,8°S / 1,1°E; diametro 68 km, altezza 2760 m; fondo inondato, bastioni elevati soprattutto ad ovest; mammelloni e microcrateri all'interno - Nicolas Louis de La Caille (1713-'62): astronomo francese; in seguito a un viaggio al Capo di Buona Speranza compilò un catalogo delle stelle circumpolari australi.
LA CONDAMINE - Vedi Condamine.
LACROIX - Cratere di forma irregolare a nord di Schickard, 37,9°S / 59°W; diametro 38 km - Sylvestre François Lacroix (1765-1843): matematico francese, autore del Trattato del calcolo differenziale e del calcolo integrale (1799).
LADE - Cratere quasi completamente distrutto, a nord-est di Hipparcus, 1,3°S / 10,1°E; diametro 56 km. Il cratere Lade B, a nord, 0° / 10°E, è pieno di lava fino all'orlo - Heinrich von Lade (1817-1904): banchiere e astronomo dilettante tedesco.
LAGALLA - Cratere irregolare e degradato confinante con Wilhelm, 44,6°S / 22,5°W; diametro 85 km, altezza 1250 m - Giulio Cesare Lagalla (1571-1624): filosofo italiano, uno dei primi a osservare la luna col telescopio. Scrisse Osservazioni lunari (1612).
LAGRANGE - Circo danneggiato, a ovest del Mare Humorum, 33,2°S / 72°W; diametro 160 km, altezza 2700 m; fondo accidentato - Luigi Lagrange, propriamente Lagrangia (Torino, 1736 - Parigi, 1813): matematico, professore a Torino, successore di Eulero nella direzione dell'Accademia di Berlino (1766), professore al politecnico e alla scuola normale di Parigi (1797). Portò decisivi contributi in tutti i campi della matematica (introduzione del calcolo delle variazioni nel calcolo infinitesimale), fece della meccanica una scienza rigorosamente matematica, studiò in astronomia il problema dei tre corpi e il moto dei satelliti di Giove. Opere principali: Meccanica analitica (1788), Teoria delle funzioni analitiche (1797), Lezioni sul calcolo delle funzioni (1806).
LA HIRE, MONS - Picco isolato a nord-ovest di Lambert, 28°N / 25°W; altezza 1700 m - Philippe De La Hire (1640-1718): matematico e astronomo francese, allievo di G. Desargues, scrisse importanti opere di geometria e fu assistente di Jean Picard per la preparazione geodetica della carta di Francia. Nuovo metodo di geometria (1673), Sezioni coniche (1685).
LALANDE - Cratere a nord-ovest di Ptolemæus, 4,4°S / 8,6°W; diametro 24 km, altezza 2590 m; basso picco centrale, pareti terrazzate, centro di un luminoso sistema di raggi. Lalande A: piccolo cratere a sud-ovest della formazione omonima, 6,7°S / 9,7°W; diametro 13,2 km, altezza 2600 m - Joseph Jérôme Le Français de Lalande (1732-1807): astronomo e scienziato francese; professore al Collegio di Francia (1761) e direttore dell'Osservatorio di Parigi (1795): Trattato d'Astronomia (1764); studi intorno alla teoria dei pianeti (di Mercurio particolarmente) e a quella delle comete.
LALLEMAND - Piccolo cratere all'interno della cerchia dei Montes Cordillera, presso il margine occidentale del disco lunare, 14,3°S / 84,1°W; diametro 18 km - André Lallemand (1904-1978): astronomo francese.
LAMARCK - Cratere considerevolmente rovinato, nell'area dei Montes Cordillera, a nord-ovest di Byrgius, 22,9°S / 69,8°W; diametro 115 km, altezza 2750 m - Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet de Lamarck (1744-1829): botanico e zoologo francese, professore di zoologia degli invertebrati al Muséum di Parigi (1792). Con la sua opera Filosofia zoologica (1809) affermò per primo la teoria dell'evoluzione, avversata dal Cuvier poi ripresa dal Darwin. Autore anche di una Storia naturale degli animali invertebrati (1815-'22) e di un sistema di classificazione.
LAMBERT - Cratere nel Mare Imbrium, 25,8°N / 21°W; diametro 30 km, altezza 2690 m; craterino centrale. Situato su un corrugamento. Illuminato di lato, diventa visibile un più ampio cratere fantasma, Lambert R, a sud - Johann Heinrich Lambert (1728-'77): matematico, fisico e filosofo francese. Visse in Germania e fu il creatore della fotometria, della pirometria e dell'igrometria. Dimostrò che il numero è incommensurabile. Legge di Lambert (o legge del coseno): l'illuminazione prodotta da un fascio luminoso sopra uno schermo disposto obliquamente ai raggi è uguale al prodotto dell'illuminazione che si avrebbe se lo schermo fosse normale ai raggi per il coseno dell'angolo che la direzione dei raggi fa con la normale allo schermo.
LAMÉ - Cratere ben formato, sul bordo nord-est di Vendelinus, 14,7°S / 64,5°E; diametro 84 km - Gabriel Lamé (1795-1870): matemetico francese, compì ricerche sulla teoria matematica dell'elasticità. Note sono le curve di Lamé, funzioni sviluppate su assi cartesiani, rappresentanti una particolare formula esponenziale.
LAMÈCH - Piccolo cratere sui Montes Caucasus, a sud-ovest di Eudoxus, 42,7°N / 13,1°E; diametro 13 km, altezza 1460 m - Félix Chemla Lamèch (1894-1962): astronomo e selenografo francese.
LAMONT - Circo fantasma a sud-est di Arago, inghiottito dal Mare Tranquillitatis, 5°N / 23,2°E; diametro 75 km, contorni delineati da leggeri corrugamenti - John Lamont (1805-'79): astronomo scozzese-tedesco, rilevò la relazione tra il ciclo delle macchie solari e quello delle variazioni del magnetismo terrestre.
LANDSBERG o LANSBERG - Giovane cratere (classe I) nell'Oceanus Procellarum, 0,3°S / 26,6°W; diametro 39 km, altezza 3110 m; massiccio montuoso centrale. Poco a sud di esso è sceso il Luna 5 sovietico e non lontano sono sbarcati gli astronauti dell'Apollo 12. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Landsberg B: piccolo cratere a sud-ovest del cratere omonima, 2,5°S / 28,1°W; diametro 9,9 km, altezza 2030 m. Landsberg C: cratere dal fondo piano e bordi non molto rialzati (810 m), a sud-ovest del cratere omonimo, 1,5°S / 29,3°W; diametro 19,8 km. Landsberg G: a ovest del cratere omonimo, 0,7°S / 29,6°W; è un piccolo cratere dal diametro di 9,9 km e alto appena 270 m - Philippe van Lansberg (1561-1632): fisico e astronomo belga, autore di un trattato sull'uso dell'astrolabio e dello gnomone.
LANDSTEINER - Piccolo cratere (6 km di diametro, altezza 1350 m) nel Mare Imbrium, a nord di Timocharis, 31,3°N / 14,8°W. Ex Timocharis F - Karl Landsteiner (1868- 1943): patologo americano, di origine austriaca, premio Nobel (1930). Catalogò i gruppi sanguigni, studiò il sangue e il siero umani.
LANGLEY - Cratere al margine nord-ovest del disco lunare, 51,1°N / 86,3°W; diametro 60 km - Samuel P. Langley (1834-1906): astronomo e fisico americano; determinò la trasparenza d'atmosfera per differenti lunghezze d'onda nello spettro solare.
LANGRENUS - Cratere chiaro veramente notevole, di 132 km di diametro, sulla parte orientale del Mare fecunditatis, 8,9°S / 60,9°E; formazione giovane (classe I), al centro di una raggiera, con bordi assai irregolari disseminati di numerosi crateri e di altitudine massima pari a 2500 m, a est. Terrazze molto ristrette. Doppio massiccio montuoso centrale, con una delle cime alta 1000 m. A nord-ovest, nel Mare Fecunditatis, c'è un trio di crateri più piccoli, chiamati Bilharz, Naonobu e Atwood, in ordine decrescente di grandezza (rispettivamente ex Langrenus F, B e K). Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Michael Florent van Langren detto Langrenus (1600-'75): cartografo fiammingo, del quale mancano precise notizie; si sa che ebbe il titolo di matematico del re di Spagna Filippo IV. Gli si devono alcune delle prime mappe selenografiche: Selenographia (1645) e Planisphearium Lunae (1647-'57), dove le regioni chiare sono chiamate Terra della Saggezza, Terra della Pace e così via, mentre le zone scure portano i nomi di Mare Austriaco, Mare Veneto e simili. I crateri ricevettero nomi di santi o di personaggi ricavati dalle sacre scritture. Della sua nomenclatura si è salvato il Sinus Medii e i tre crateri Theophilus, Cyrillus e Catharina.
LANGRENUS C - Vedi Acosta.
LA PÉROUSE (o LA PEYROUSE) - Cratere distinto a est di Langrenus, 10,7°S / 76,3°E; diametro 78 km; fa il paio con Ansgarius - Jean François de Galaup conte di La Péruose (1741-'88): navigatore francese, scoprì lo stretto che porta il suo nome, tra l'isola giapponese di Hokkaido e quella russa di Sakhalin.
LAPLACE, PROMONTORIUM - Promontorio Laplace, 46°N / 26°W; alto 2600 m sul Sinus Iridum - Pierre Simon marchese di Laplace (1749-1827): celebre matematico e astronomo francese. Si occupò principalmente di problemi di meccanica celeste, ma studiò anche le rifrazioni, la velocità del suono e le proprietà dell'elettricità. Teoria del moto e della figura dei pianeti (1784); Trattato di meccanica celeste (1799); Teoria analitica delle probabilità (1812-'20); Esposizione del sistema del mondo (1796), che formula l'ipotesi (ora assai discussa) che i pianeti si siano formati per condensazione di anelli nebulosi staccatisi da una nebulosa primitiva rotante nello spazio; il sole sarebbe ciò che resta della nebulosa originaria.
LASSEL - Cratere nel Mare Nubium, a ovest di Alphonsus, 15,5°S / 7,9°W; diametro 23 km, altezza 910 m. A nord-ovest, 14,8°S / 10,5°W, si trova il minuscolo cratere Lassel D (diametro 1,7 km, altezza 400 m), simile a una macchia luminosa - William Lassel (1799-1880): astronomo inglese, costruttore di telescopi e cannocchiali; scoprì alcuni satelliti di Nettuno, Saturno e Uranio.
LAVINIUM, PROMONTORIUM - Promontorio Lavinio: sul margine occidentale del Mare Crisium, 15°N / 49°E; altezza 1700 m. Nome antico, non ufficiale, ora poco usato; assegnato da Birt (1804-'81) - Lavinio: antica città del Lazio fondata, secondo la tradizione, da Enea e così chiamata dal nome della moglie Lavinia. Le sue rovine si trovano lungo la costa a sud di Roma, presso Anzio.
LAVOISIER - Cratere ben formato a nord-ovest dell'Oceanus Procellarum, 38,2°N / 81,2°W; diametro 70 km, altezza 2000 m - Antoine Laurent Lavoisier (1743-'94): chimico francese, considerato il fondatore della chimica moderna. Membro dell'Accademia delle Scienze e appaltatore delle tasse, fu ghigliottinato durante il Terrore. Stabilì la fondamentale legge della conservazione dei pesi (o legge di Lavoisier): "in ogni reazione chimica, la somma dei pesi delle sostanze che reagiscono è uguale alla somma dei pesi che si formano". A lui si deve la nomenclatura chimica, la scoperta che l'ossigeno (cui dette il nome) è uno dei componenti dell'aria e determina la combustione (demolizione della teoria del flogisto); fece con Laplace studi sulla dilatazione e la calorimetria; fece parte della commissione incaricata di stabilire il sistema metrico decimale.
LAWRENCE - Cratere inondato dalla lava, tra il Mare Tranquillitatis e il Mare Fecunditatis, a nord-ovest di Taruntius, 7,4°N / 43,2°E; diametro 24 km, altezza 1000 m. Ex Taruntius M - Ernest O. Lawrence (1901-'58): fisico americano, premio Nobel.
LEAKEY - Piccolo cratere sui rilievi che separano il Mare Fecunditatis dal Sinus Asperitatis, 3,2°S / 37,4°E; diametro 13 km. Ex Censorinus F - Louis S. B. Leakey (1903-'72): archeologo e paleoantropologo britannico
LEE - Cratere inondato, a sud del Mare Humorum, 30,7°S / 40,7°W; diametro 41 km, altezza 1340 m, parete nord distrutta - John Lee (1783-1866): astronomo selenografo inglese, collezionista di antichità.
LEGENDRE - Cratere a sud-ovest di Humboldt, 28,9°S / 70,2°E; diametro 79 km; cresta centrale - Adrien Marie Legendre (1752-1833): geometra e matematico, professore alla scuola militare di Parigi e commissario per le operazioni geodetiche dell'Osservatorio di Parigi e di Greenwich. Elementi di geometria (1794), opere sulla teoria dei numeri (1798) e le funzioni ellittiche (1827-'32). Fu anche accademico di Francia.
LEGENTIL - Cratere distinto, considerevolmente eroso, presso il bordo meridionale del disco lunare, a sud-ovest di Clavius, 74,4°S / 76,5°W; diametro 140 km - Guillaume Legentil (1725-'92): astronomo francese.
LEHMANN - Cratere irregolare considerevolmente eroso, a nord di Schickard, 40°S / 56°W; diametro 53 km - Jacob H. W. Lehmann (1800-'63): teologo e astronomo tedesco, lavorò nel campo della meccanica celeste.
LEIBNITZ, MONTES - Monti Leibnitz, 85°S / 0; la catena montuosa più elevata della luna, si estende su un arco di 30° di apertura; vette da 5000 a 9000 m. Situata presso il bordo lunare, intorno al polo sud, si staglia periodicamente e con evidenza sul cielo - Gottfried Leibnitz (1646-1716): matematico e filosofo tedesco, scoprì, indipendentemente da Newton, il calcolo differenziale. Nella Monadologia (1714) la materia è concepita in funzione del pensiero o in relazione allo spazio, ma come forza produttrice di azione che si unisce in sempre nuove forme e in complessi sempre maggiori: ultimo l'universo o monade universale in cui vige un'armonia prestabilita da Dio; il nostro mondo è quindi il migliore dei mondi possibili. Espressione di un realismo spiritualista e di un ottimismo radicale, la filosofia di Leibnitz si oppone al materialismo e prepara l'affermarsi della filosofia di Kant. Altre opere: Teodicea (1708), Systema (1708), Systema teologicum (1686). Scrisse anche di psicologia morale e religione. Tentò la riunione fra protestanti e cattolici. Promosse la fondazione (1700) dell'Accademia delle Scienze di Berlino di cui fu primo presidente.
LE MONNIER - Vecchio cratere inondato dalla lava che, provenendo dal Mare Serenitatis, ne ha spazzato via la parete occidentale; 26,6°N / 30,6°E; diametro 61 km, altezza 2400 m; fondo liscio e molto scuro. Vi sbarcò Luna 21 - Pierre Charles Le Monnier (1715-'99): fisico e astronomo francese, autore di osservazioni di astronomia con riferimento alla navigazione e di studi sulla elettrizzazione dell'aria.
LENITATIS LACUS - Lago della Dolcezza: zona pianeggiante immediatamente a est di Manilius, 14ºN / 12°E; diametro 80 km. Nome recente, nonostante la forma latina.
LEPAUTE - Cratere al margine occidentale della Palus Epidemiarum, 33,3°S / 33,6°W; diametro 16 km, altezza 2070 m - Madame Lepaute nata Nicole Reine Etable de la Brière (1723-'88): francese, studiosa di matematica, collaborò con Clairaut e Lalande.
LETRONNE - Circo semidistrutto sul lato nord, aperto sull'Oceanus Procellarum, 10,6°S / 42,4°W; diametro 119 km, basso picco centrale, somiglia a una baia semicircolare. Letronne A: piccolo cratere a nord del circo omonimo, 7,9°S / 42,8°W; diametro 18 km, bordo netto. Letronne B: cratere abbastanza piccolo, all'interno del circo omonimo, diametro 5,2 km, altezza 1000 m. Letronne T: minuscolo cratere sul bordo meridionale del circo omonimo; diametro 3 km, altezza 620 m - Jean Antoine Letronne (1787-'48): archeologo francese, al suo tempo un'autorità in fatto di civiltà dell'antico Egitto.
LE VERRIER - Cratere distinto nell'area del Mare Imbrium, 40,3°N / 20,6°W; diametro 20 km, altezza 2100 m; fa il paio con Helicon. Le Verrier B: minuscolo cratere circa 170 km a est dal cratere omonimo, 40°N / 12,9 °W; diametro 5,1 km, altezza 980 m. Nelle sue vicinanze, 39,7°N / 12,2°W, si trova Le Verrier D, di diametro e di altezza superiore (relativamente 9,1 km e 1830 m) e Le Verrier W, 39,4°N / 13,9°W, diametro 3,3 km, altezza 620 m - Urbain Jean Joseph Le Verrier (1811-'77): astronomo francese, direttore (dal 1854) dell'Osservatorio di Parigi; nel 1845 giunse alla scoperta teorica del pianeta Nettuno; nel 1846, in base ai suoi calcoli e deduzioni, la scoperta diventò effettiva a opera di Johann Gottfried Galle.
LEXELL - Cratere sul margine meridionale di Deslandres, 35,8°S / 4,2°W; diametro 63 km, altezza 2150 m; parete nord ribassata, residuo di picco centrale - Anders Johann Lexell (1740-1784): astronomo e matematico russo, di origine svedese, presso l'Accademia delle Scienze di Pietroburgo. Il suo nome è soprattutto legato alla cometa a breve periodo del 1770, che fu la prima di questo tipo a essere osservata. La notte del 13 marzo 1781 Herschel scoprì un astro che per le dimensioni del disco si distingueva nettamente dalle circostanti stelle fisse; credette si trattasse di una cometa, ma i calcoli di Lexell mostrarono che l'orbita era pressoché circolare; era dunque un nuovo pianeta del sistema solare, Urano.
LIAPUNOV - Cratere sul margine orientale del disco lunare, 26,3°N / 89,3°E; diametro 66 km - Alexander Michailovich Liapunov (1857-1918): matematico ucraino; studioso di meccanica, formulò un teorema della stabilità e dell'equilibrio.
LIBYA, PARS - Regione Libia: nella carta di Hevelius (1647) indicava la zona lungo il margine sud-occidentale del disco lunare. Nome ormai in disuso.
LICETUS - Cratere giovane (classe I) abbastanza regolare a sud di Stöfler; 47,1°S / 6,7°E; diametro 75 km, altezza 3830 m; picco centrale; comunica con Heraclitus. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Fortunio Liceti (1577-1657): scienziato e filosofo, contemporaneo di Galilei.
LICHTENBERG - Cratere al margine ovest dell'Oceanus Procellarum, 32°N / 68°W; diametro 20 km, altezza 1200 m; piccolo centro raggiato - Georg Christoph Lichtenberg (1741-1799): scrittore satirico e fisico tedesco; si occupò di elettrostatica; fu avversario di J. C. Lavater e dello Sturm und Drang. Illustrazione particolareggiata delle incisioni di Hogarth, Aforismi.
LICK - Cratere fantasma al margine ovest del Mare Crisium, 12,4°N / 52,7°E - James Lick (1796-1876): mecenate dell'astronomia; per sua iniziativa sorse sul monte Hamilton un importante osservatorio dove nel 1888 fu ultimato il più grande rifrattore del mondo (fu poi superato nel 1896 da quello di Yerkes) sotto il cui pilastro il donatore è sepolto. Questo osservatorio divenne presto uno dei più produttivi del mondo, soprattutto nell'astronomia stellare, per tutto il secolo successivo ed è il primo dei grandi osservatori californiani.
LIEBIG - Cratere a ovest del Mare Humorum, 24,3°S / 48,2°W; diametro 37 km, altezza 1500 m. Rupes Liebig: faglia sul margine occidentale del Mare Humorum, 25°S / 46°W; lunghezza 180 km - Justus von Liebig (1803-'73): chimico tedesco, professore a Giessen, dove istituì un laboratorio scientifico fra i più famosi d'Europa, quindi a Heidelberg e a Monaco; uno dei fondatori della chimica organica, soprattutto per i suoi studi sulla nutrizione delle piante, i concimi chimici e in genere sul terreno agrario; inventò l'estratto di carne (estratto Liebig) e scoprì il cloroformio.
LILIUS - Cratere a sud di Stöfler, 54,5°S / 6,2°E; diametro 61 km, altezza 3020 m; montagna centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Luigi Lilio o Giglio (1512-'76): medico e astronomo calabrese (di Cirò), applicò le epatte al ciclo di 19 anni, e aggiungendo un giorno al termine di ogni ciclo riuscì a stabilire un'equazione quasi esatta fra gli anni solari e lunari. La sua riforma venne accettata nel 1582 da Gregorio XIII e divenne la base del calendario gregoriano.
LINDBERGH - Piccolo cratere nel Mare Fecunditatis, a nord-est di Goclenius, 5,4°S / 52,9°E; diametro 13 km. Ex Messier G - Charles Augustus Lindbergh (1902-'74): aviatore americano; compì per primo il volo New York-Parigi, senza scalo, in 33 ore e 39' (20-21 maggio 1927).
LINDENAU - Notevole cratere nel gruppo di Rabbi Levi, 32,3°S / 24,9°E; diametro 53 km, altezza 2930 m; pareti terrazzate, cime centrali - Bernard von Lindenau (1779-1854): astronomo tedesco, militare e uomo politico.
LINDSAY - Cratere a est di Hipparcus, 7°S / 13°E; diametro 32 km, altezza 1550 m. Ex Dollond D - Eric M. Lindsay (1907-'74): astronomo irlandese.
LINNÉ - Macchia chiara nel Mare Serenitatis, 27,7°N / 11,8°E, meglio visibile se illuminata dall'alto. Al suo centro c'è un minuscolo cratere di recente formazione con bordi ripidi, diametro 2,4 km, altezza 600 m. Pare soggetto a fenomeni "transienti" molto vistosi. Linné F: craterino a nord-est del cratere omonimo, 32,2°N / 13,9°E; diametro 5 km, altezza 1050 m. Linné H: altro minuscolo cratere più a nord del precedente, 35,8°N / 13,1°E; diametro 3,2 km, altezza 730 m - Karl von Linné o Linneo (1707-'78): naturalista svedese, professore a Upsala e direttore di quell'orto botanico; fondatore della sistematica moderna e introduttore della nomenclatura binomia in botanica e zoologia. Prendendo in considerazione il numero degli stami e la disposizione degli organi sessuali nel fiore, divise il regno vegetale in 24 classi, delle quali 23 comprendevano le piante con fiori e la 24ª le Crittogame; in zoologia introdusse per primo il concetto di specie e distribuì gli animali in 6 classi (mammiferi, uccelli, anfibi, pesci, insetti, vermi) basandosi sui caratteri morfologici esterni. Opera fondamentale: Sistema della natura, 1735.
LIOUVILLE - Piccolo cratere tra il Mare Smythii, il Mare Undarum e il Mare Spumans, 2,6°N / 73,5°E; diametro 16 km. Ex Dubiago S - Joseph Liouville (1809-'82): matematico francese, per primo dimostrò l'esistenza dei numeri "trascendenti". Studioso di geometria e di meccanica analitica.
LIPPERSHEY - Piccolo cratere, regolare e distinto, nel Mare Nubium a nord-est di Pitatus, 25,9°S / 10,3°W; diametro 6,8 km, altezza 1350 m - Jan Lippershey (circa 1570-1619): ottico fiammingo, a lui è attribuita l'invenzione del cannocchiale (1608).
LISTER, DORSA - Dorsali Lister: sistema di corrugamenti disposti ad arco nella zona meridionale del Mare Serenitatis, 19°N / 22°E; lunghezza 290 km - Martin Lister (1638-1712): zoologo britannico.
LITTROW - Cratere inondato dalla lava, al margine sud-est del Mare Serenitatis, 21,5°N / 31,4°E; diametro 31 km, altezza 730 m. Bastioni meridionali danneggiati. Nelle sue vicinanze atterrò l'equipaggio dell'Apollo 17. Catena Littrow: piccola catena di crateri, lunga 10 km, in prossimità del cratere omonimo, 22°N / 29°E - Joseph Johann von Littrow (1781-1840): astronomo boemo, professore a Cracovia e Vienna, autore dell'opera divulgativa Le meraviglie del cielo.
LOCKYER - Cratere sulla parete di Janssen, 46,2°S / 36,7°E; diametro 34 km, altezza 3750 m; pareti chiare - Joseph Norman Lockyer (1836-1920): astronomo inglese; mediante l'analisi spettrale, identificò nella cromosfera (termine da lui introdotto) la presenza dell'elio, ancora sconosciuto; enunciò un'ipotesi sull'evoluzione stellare.
LOEWY - Cratere inondato e distinto, al margine est del Mare Humorum, 22,7°S / 32,8°W; diametro 22 km, altezza 1090 m - Maurice Loewy (1833-1907): astronomo francese di origine austriaca, direttore (1896) dell'Osservatorio di Parigi, si dedicò alla costruzione e al perfezionamento di vari strumenti, scrisse una storia delle comete. Mediante l'applicazione su vasta scala dei metodi fotografici all'astronomia, insieme con Pierre Henri Puiseux compilò, agli inizi di questo secolo, il celebre Atlas photographique de la lune.
LOHRMANN - Cratere fra Grimaldi e Hevelius, 0,5°S / 67,2°W; diametro 31 km, altezza 500 m; picco centrale - Wilhelm Lohrmann (1796-1840): geometra e astronomo tedesco, nel 1824 aveva cominciato a pubblicare i primi quattro fogli della sua mappa lunare, ma era stato costretto a interrompere il suo lavoro per la perdita della vista. Julius Schmidt nel 1878 pubblicò una carta basandosi sulle sue osservazioni.
LOHSE - Cratere profondo sulla parete nord di Vendelinus, 13,7°S / 60,2°E; diametro 42 km; picco centrale - Oswald Lohse (1845-1915): astronomo tedesco, fotografò i pianeti, disegnò una mappa di Marte.
LONGOMONTANUS - Grande e antico "anfiteatro" negli altipiani meridionali (area di Clavius), 49,5°S / 21,7°W; diametro 145 km, altezza 4500 m; bastioni con cime, ma molto danneggiati e scavati da crateri; monticelli e crateri all'interno. A est un crinale forma un bastione a mezzaluna chiamato Longomontanus Z. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Christian Severin, nato a Longberg e perciò detto Longomontanus (1562-1647): astronomo danese, condiscepolo di Keplero, assistente di Tycho Brahe a Uraniburg e a Praga; nel 1622 pubblicò l'Astronomia danica, compendio della teoria planetaria del maestro (l'opera contiene, fra l'altro, i risultati degli studi effettuati da Longomontanus sui moti della luna, godette di un grande prestigio e fu ristampata nel 1640 e nel 1663); affermò la rotazione della terra attorno al suo asse; nel 1632 inaugurò a Copenaghen l'erezione di una torre astronomica fissa, fatta costruire da re Cristiano IV, ma morì prima di vederla giunta al termine.
LOUISE - Minuscolo cratere tra Delisle e Diophantus, 28°,5 N / 34°,2 W; diametro 1,5 km - Louise: nome femminile francese o inglese.
LOUVILLE - Cratere eroso nei Montes Jura, 44°N / 46°W; diametro 36 km, pareti di 800-1000 m; fondo piuttosto scuro - Chevalier de Louville (1671-1732): autore nel 1720 di una memoria pubblicata dall'Accademia delle Scienze di Parigi, basata sui princìpi newtoniani, quando ancora le potenzialità delle scoperte del grande scienziato non erano state messe a frutto.
LUBBOCK - Piccolo cratere abbastanza brillante al margine ovest del Mare Fecunditatis, 3,9°S / 41,8°E; diametro 14,5 km, altezza 580 m - John Lubbock (1803-'65): astronomo inglese, autore di un metodo per il calcolo delle orbite dei pianeti e delle comete; autore anche di studi di matematica attuariale.
LUBINIEZKY - Cratere inondato, nel Mare Nubium, a nord-ovest di Bullialdus, 17,8°S / 23,8°W; diametro 44 km, altezza 770 m; bastione di sud-est distrutto dalla lava - Stanislaus Lubiniezky (1623-'75): astronomo polacco, studiò e pubblicò dettagli dei movimenti di 415 comete.
LUCIAN - Piccolo cratere nella zona nord-orientale del Mare Tranquillitatatis, 14,3°N / 36,7°E; diametro 7 km, altezza 1490 m. Ex Maraldi B - Luciano di Samosata (120-180 d.C.): scrittore greco, autore di satire filosofiche, dialoghi satirico-religiosi, bizzarri romanzi d'avventura e operette morali e di critica storica e letteraria. Storia vera, Icaromenippo, Lucio o L'asino, Modo di scrivere la storia, Dialoghi degli Dei, Dialoghi marini, Dialoghi dei morti.
LUNICUS, SINUS - Baia Lunare: modesta insenatura a nord di Archimedes e a ovest di Aristillus, 32°N / 1°W; luogo del primo contatto di una sonda spaziale con la luna. Il nome è recente (assegnato dall'IAU nel 1970), nonostante la forma latina.
LUTHER - Cratere distinto, nella parte settentrionale del Mare Serenitatis, 33,2°N / 24.1°E; diametro 9,5 km, altezza 1900 m - Robert Luther (1822-1900): astronomo tedesco, scoprì 24 pianetini.
LYELL - Cratere nel Mare Tranquillitatis, presso la Palus Somni, 13,6°N / 40,6°E; diametro 32 km; bastioni irregolari e rovinati, fondo scuro - Charles Lyell (1797-1875): geologo scozzese, caposcuola dell'attualismo, portò alla geologia il contributo di mirabili osservazioni raccolte durante molti viaggi in Europa e in America; sostenne che i mutamenti della superficie terrestre sono uniformi e continui, opponendosi alla teoria catastrofista; fu autore, tra l'altro, dei Principi di geologia (1830).
LYOT - Circo inondato, presso il bordo sud-orientale del disco lunare, 50,2°S / 84,1°E; diametro 141 km, pareti rovinate, fondo circolare e scuro - Bernard Lyot (1897-1952): astrofisico francese dell'Osservatorio di Meudon; inventore del coronografo.
MACCLURE - Cratere brillante nel Mare Fecunditatis (area di Goclenius), 15,3°S / 50,3°E; diametro 24 km, altezza 1500 m - William Mac Clure (1763-1840): geologo scozzese naturalizzato americano; compilò la prima carta geologica degli Stati Uniti (1809) - Oppure Robert John le Mesurier Mac Clure (1807-'73): esploratore irlandese nell'Artico; partito alla ricerca di J Franklin, scoprì (1850-'52) il passaggio di nord-ovest; il suo nome è stato dato allo stretto tra il mare di Beaufort e quello di Melville (a nord del Canada).
MACDONALD - Piccolo cratere nel Mare Imbrium, 30,4°N / 20,9°W; diametro 8 km, altezza 1470 m. Ex Carlini B - Così denominato in onore di: 1) William J. Mac Donald (1844-1926): mecenate americano 2) Thomas L. Mac Donald (morto nel 1973): selenografo scozzese.
MACLAURIN - Cratere tra il Mare Fecunditatis e il Mare Smythii, 1,9°S / 68°E; diametro 50 km; fondo concavo, pareti disuguali - Colin Maclaurin (1698-1746): matematico inglese, discepolo di Newton di cui continuò gli studi di calcolo, dando loro un fondamento geometrico. Geometria organica (1720); Trattato delle flussioni (1742); Trattato di algebra (1748).
MACLEAR - Cratere inondato dalla lava nel Mare Tranquillitatis, 10,5°N / 20,1°E; diametro 26 km, altezza 610 m, fondo piuttosto scuro. Rimæ Maclear: due solchi paralleli a nord del cratere omonimo, 13°N / 20°E; lunghezza 100 km - Thomas Maclear (1794-1879): astronomo irlandese; nel 1883 successe a Thomas Henderson come astronomo di Sua Maestà britannica al Capo di Buona Speranza; eseguì accurate misure di un arco di meridiano e verificò la parallasse di alfa Centauri determinata dal suo predecessore; si dedicò anche allo studio di comete e nebulose.
MACMILLAN - Piccolo cratere nel Mare Imbrium, a sud-ovest di Archimedes, 24,2°N / 7,8°W; diametro 7,5 km, altezza 360 m. Ex Archimedes F - William Duncan Macmillan (1871-1948): matematico e astronomo americano.
MACROBIUS - Cratere nell'area del Mare Crisium, 21,3°N / 46°E; diametro 64 km, altezza 3700 m; picco centrale composito, pareti terrazzate. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Teodosio Ambrogio Macrobio (sec. IV-V): erudito latino dell'ultima cultura romano-pagana; neoplatonico, lasciò opere prevalentemente filosofiche e grammaticali: commento in due libri al Somnium Scipionis (libro VI del De republica di Cicerone); i Saturnalia, in 7 libri, disquisizioni letterarie e antiquarie intorno all'opera di Virgilio.
MÄDLER - Cratere irregolare nella parte nord-occidentale del Mare Nectaris, 11°S / 29,8°E, con un crinale centrale; diametro 28 km, altezza 2670 m - Johann Heinrich von Mädler (1794-1874): astronomo tedesco; in collaborazione col mecenate e astrofilo Wilhelm Beer, eseguì una carta lunare, Mappa selenographica (1834-'36), che costituisce l'opera più completa eseguita a mano, superata solo nel 1878 da quella di Johann Friedrich Julius Schmidt. Fu direttore, dopo la partenza di Wilhelm Struve, dell'Osservatorio di Dorpat (odierna Tartu), dove studiò le stelle doppie. Si dedicò poi negli ultimi anni a problemi di astronomia teorica e cosmologica.
MÆSTLIN - Piccolo cratere oscuro nell'Oceanus Procellarum, a ovest di Encke, 4,9°N / 40,6°W; diametro 7,1 km, altezza 1650 m. Nelle sue vicinanze, a sud-ovest, si trovano i resti del circo Mæstlin R, diametro 60 km. Mæstlin G: minuscolo cratere a sud-ovest del cratere omonimo, 2°N / 42,2°W; diametro 2,8 km, altezza 670 m. Mæstlin H: cratere piuttosto piccolo a ovest del cratere omonimo, 4,8°N / 43,5°W; diametro 7,1 km, altezza1370 m. Rimæ Mæstlin: sistema di brevi e rettilinei solchi a sud del cratere omonimo, 2°N / 40°W; lunghezza 80 km - Michæl Mæstlin o Möstlin (1550-1631): matematico ed astronomo tedesco, seguace di Copernico, all'università di Tubinga fu maestro di Keplero che introdusse al sistema eliocentrico. Fu tra gli astronomi che osservarono la nova del 1572; allora il dogma aristotelico dell'immobilità dei cieli al di sopra del concavo lunare ne uscì indebolito, ma il Mæstlin, come d'altra parte anche Tycho Brahe, interpretò il fenomeno come un miracolo, attenuandone le conseguenze.
MAGELHAENS - Cratere inondato al margine ovest del Mare Fecunditatis, 11,9°S / 44,1°E; diametro 41 km, altezza 1960 m; fondo piuttosto scuro; fa il paio con Magelhaens A - Ferdinando Magalhâes detto Magellano (1480-1521): navigatore portoghese al servizio di Carlo V. Propostosi di raggiungere le Molucche da ovest e di trovare il passaggio tra l'Atlantico e il nuovo oceano scoperto (1513) da Vasco Nuñez, salpò con 5 navi da San Lucar nel 1519, scoprì lo stretto poi detto di Magellano (21 ottobre 1520), attraversò l'Oceano che egli chiamò Pacifico e approdò nell'arcipelago di S. Lazzaro (Filippine), ove in un combattimento con gli indigeni fu ucciso. Una sola delle sue navi, la Victoria, portò a termine il viaggio, tornando a San Lucar il 6 settembre 1522. Della spedizione, che ebbe come principale risultato la definitiva dimostrazione della sfericità della terra, lasciò una memorabile relazione Antonio Pigafetta, uno dei ventidue italiani che vi avevano preso parte.
MAGINUS - Grande "anfiteatro" abbastanza antico (classe III) a nord-est di Clavius, 50°S / 6,2°W; diametro 163 km, altezza 4000 m; platea sforacchiata da oltre cinquanta piccoli crateri e corrugata da tre colline in posizione eccentrica; oscuro in prossimità del plenilunio. La parete sud-ovest è interrotta da un cratere più piccolo, Maginus C. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giovanni Antonio Magini (1555-617): geografo, matematico e astronomo italiano, professore nello studio di Bologna, avversario di Galileo; pur stimando Copernico non ne accettò l'ipotesi eliocentrica. Preparò con criteri moderni un Atlante d'Italia pubblicato postumo (1620) dal figlio Fabio
MAIN - Cratere prossimo al polo nord lunare, 80,8°N / 10,1°E; diametro 46 km, altezza 2750 m - Robert Main (1808-'78): astronomo inglese.
MAIRAN - Cratere brillante negli altipiani a ovest del Sinus Iridum, 41,6°N / 43,4°W; diametro 40 km, altezza 3400 m; non perfettamente circolare, bordi ripidi. Rima Mairan: solco a sud-ovest del cratere omonimo, 38°N / 47°W; lunghezza 100 km. Mairan T: domo a ovest del cratere omonimo, 41,7°N / 48,2°W; sommità craterizzata - Jean-Jacques Dortous de Mairan (1678-1771): fisico e matematico francese, segretario perpetuo dell'Académie des Scieces e accademico di Francia, autore di numerose memorie sul pendolo, la rifrazione atmosferica, i movimenti della terra e della luna. Ipotizzò che le nebulose potessero essere stelle con un'atmosfera tanto densa e tanto luminosa da offuscare la luce proveniente dal loro stesso centro. Si deve a lui un Trattato di fisica e storia dell'aurora boreale (1733). Ideò il metodo delle coincidenze permettendo il confronto esatto dei periodi di due pendoli.
MALAPERT - Cratere irregolare cinto da alti bastioni, molto vicino al polo sud lunare, 84,9°S / 12,9°E; diametro circa 69 km - Charles Malapert (1581-1630): matematico, filosofo ed astronomo belga.
MALLET - Cratere non appariscente a est di Janssen, adiacente alla Vallis Rheita, 45,4°S / 54,2°E; diametro 58 km - Robert Mallet (1810-'81): sismologo irlandese, formulò teorie sulla dinamica dei vulcani e dei terremoti e compilò un catalogo dei terremoti di tutto il mondo.
MANILIUS - Cratere ai margini del Mare Vaporum, 14,5°N / 9,1°E; diametro 39 km, altezza 3050 m; pareti terrazzate e brillanti, picco centrale. Quando l'illuminazione aumenta, diventa visibile un sistema a raggiera. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Marco Manilio (sec. I d. C.): poeta e scrittore latino, autore del poema didascalico Astronomica, in cinque libri, intorno alle costellazioni e ai loro influssi sui destini umani.
MANNÆ, TERRA - Terra della Manna (manna, cibo caduto dal Cielo agli Ebrei, nel deserto). Nella mappa lunare del Riccioli (1651) indicava la zona montuosa tra il Mare Nectaris e il Mare Fecunditatis; 10°S / 40°E. Nome ormai abbandonato.
MANNERS - Piccolo cratere chiaro, nel Mare Tranquillitatis (area di Arago), 4,6°N / 20°E; diametro 15 km, altezza 1710 m - Russel Henry Manners (1800-'70): ammiraglio e astronomo inglese.
MANZINUS - Cratere con fondo inondato, nelle alte terre australi, a est di Curtius, 67,7°S / 26,8°E; diametro 98 km, altezza 3550 m - Carlo Antonio Manzini (1599-1677): astronomo bolognese; fece osservazioni celesti in una sua specola a villa Battedizzo, impiegando cannocchiali da lui stesso costruiti; fu uno dei più competenti ottici del tempo.
MARALDI - Cratere inondato con fondo molto scuro a nord del Mare Tranquillitatis, 19,4°N / 34,9°E; diametro 40 km, altezza 1300 m. Mons Maraldi: massiccio montuoso a nord-est del cratere omonimo, 20°N / 35°E; diametro di base 15 km - Giacomo Filippo Maraldi (1665-1729): astronomo italiano, nipote di Gian Domenico Cassini; autore di ricerche fisiche sul sole, la luna e i pianeti. Accertò la natura solare e non lunare dell'alone luminoso che circonda il nostro satellite durante le eclissi solari - Oppure, secondo Adrian Room, Giovanni Domenico Maraldi (1709-'88): astronomo italiano.
MARCO POLO - Resti di un cratere irregolare, nell'area dei Montes Apenninus, 15,4°N / 2°W; diametro 23 km, altezza 1120 m; fondo piuttosto scuro - Marco Polo (1254-1324): viaggiatore e mercante veneziano. Nel 1271 partì per portare doni e lettere di papa Gregorio IX al Gran Can dei Tatari; viaggiando attraverso l'Asia centrale, giunse a Pechino dopo tre anni e vi rimase fino al 1292; ebbe dal Gran Can incarichi di fiducia in Tibet, nell'Annam e in Cocincina; dopo 25 anni, viaggiando per mare e per terra, con una sosta di nove mesi in Persia, ritornò a Venezia. Fatto prigioniero dai genovesi nella battaglia navale di Curzola (1298), dettò, in carcere, la relazione dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa, che scrisse in francese il Libro delle meraviglie del mondo poi conosciuto con il titolo Il milione.
MARGINIS, MARE - Mare del Margine: presso il bordo orientale della luna, a est del Mare Crisium, 12°N / 88°E; alternativamente visibile e celato dalla librazione; 62.000 kmq di estensione, diametro 360 km. Il nome fu assegnato da Julius H. Franz (1847-1913).
MARINUS - Cratere distinto a est di Furnerius, 39,4°S / 76,5°E; diametro 58 km; picco centrale - Marino di Tiro (sec II d. C.): geografo greco, fondatore con Eratostene e Ipparco della geografia matematica; compose una carta del mondo allora conosciuto.
MARIUS - Circo scuro dal fondo piatto, nell'Oceanus Procellarum, 11,9°N / 50,8°W; diametro 41 km, altezza 1650 m. Ben visibile perché si trova su un corrugamento. Al suo interno è situato Marius G, un minuscolo cratere dal diametro di 3,3 km. Nella regione, dove la lava è ribollita attraverso la superficie, ci sono molti domi. Larga coppia con Reiner. Rima Marius: tipico solco sinuoso a nord-ovest del cratere omonimo, 17°N / 49°W; lunghezza 250 km - Simon Mair, Mayr o Mayer, in latino Marius (1573-1625): astronomo tedesco; osservò, indipendentemente da Galileo, i quattro satelliti principali di Giove e fu il primo a pubblicare le tavole dei loro movimenti periodici medi, a riconoscere le loro variazioni di splendore e a identificare il più luminoso di essi; inoltre attribuì loro i nomi che portano: Io, Europa, Ganimede e Callisto; compì osservazioni lunari agli inizi del XVII sec.; infine fu il primo a far menzione dell'esistenza della galassia di Andromeda (1612).
MARKOV - Cratere con ripide pareti, nella parte settentrionale del Sinus Roris, 53,4°N / 62,7°W; diametro 40 km - Così denominato in onore di: 1) Andrei A. Markov (1856-1922): matematico russo, specialista nella teoria della probabilità 2) Alexander V. Markov (1897-1968): astrofisico sovietico. Fotometria della luna.
MARTH - Interessante piccolo cratere con doppia parete, nella Palus Epidemiarum, 31,1°S / 29,3°W; diametro 10 km - Albert Marth (1828-'97): astronomo tedesco.
MASKELYNE - Cratere nel Mare Tranquillitatis, 2,2°N / 30,1°E; diametro 24 km, altezza 2500 m; bastioni a terrazze, basso picco centrale. Maskelyne B: a ovest del cratere omonimo, 1,9°N / 29°E; diametro 9,2 km, altezza 1910 m - Nevil Maskelyne (1732-1811): astronomo inglese, direttore della specola di Greenwich; nel 1744 determinò la densità della terra e nel 1767 iniziò la pubblicazione dell'Almanacco nautico.
MASON - Cratere inondato dalla lava, parzialmente distrutto, sul margine sud del Lacus Mortis, 42,6°N / 30,5°E; dimensioni 33 x 43 km, altezza 1850 m; fa coppia con Plana - Charles Mason (1730-'87): astronomo inglese, assistente all'Osservatorio di Greenwich.
MAUPERTUIS - Strano cratere (area irregolare racchiusa da montagne) nei Montes Jura, 49,6°N / 27,3°W, così irregolare e deformato da essere quasi irriconoscibile; diametro 46 km, altezza 4200 m. Rimæ Maupertuis: depressioni a est del cratere omonimo, 51°N / 22°W; lunghezza 100 km - Pierre Louis Moreau de Maupertuis (1698-1759): filosofo, geodeta, matematico e ideatore francese, esponente del sincretismo illuministico; difese la teoria gravitazionale di Newton, del quale confermò pure la tesi dello schiacciamento ai poli della sfera terrestre. Saggio di cosmologia, Saggio filosofico della prova dell'esistenza di Dio.
MAURITANIA - Nella nomenclatura di Hevelius (1647), porzione di "terra" a sud-ovest dell'attuale Sinus Iridum - Mauritania: regione nord-occidentale dell'Africa.
MAUROLYCUS - Uno dei più antichi circhi degli altopiani meridionali a est di Stöfler, 41,8°S / 14°E; diametro 114 km. Deborda a sud su un cratere ancora più antico. Pareti erose ma molto elevate (fino a 4730 m), ricoperte di crateri. Massiccio montuoso centrale e strie. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Francesco Maurolico (1494-1575): erudito siciliano di origine bizantina, benedettino; si occupò di matematica, fisica, astronomia, architettura, tradusse molte opere di matematici greci; si ritiene che abbia introdotto l'uso delle lettere nel calcolo algebrico.
MAURY - Piccolo cratere brillante e profondo, sul margine est del Lacus Somniorum, 37,1°N / 39,6°E; diametro 17,6 km, altezza 3270 m - Così chiamato in onore di: 1) Mattew Fontaine Maury (1806-'73): oceanografo e meteorologo americano; con le sue opere pose le basi per una rapida e sicura navigazione 2) Antonia C. Maury (1866-1952): astronoma americana.
MAWSON, DORSA - Dorsali Mawson: sistema di corrugamenti nel Mare Fecunditatis, a nord-est di Goclenius, 7°S / 53°E; lunghezza 180 km - Douglas Mawson (1882-1958): esploratore australiano dell'Antartide.
MAYER, CHRISTIAN - Notevole cratere a nord del Mare Frigoris (zona orientale), 63,2°N / 17,3°E; diametro 38 km, altezza 2250 m; romboidale - Christian Mayer (1719-'83): gesuita e astronomo boemo, professore di matematica e fisica ad Heidelberg; nel 1777 annunciò di avere scoperto pianeti orbitanti attorno a stelle molto luminose. In effetti si trattava di sistemi in cui una stella meno luminosa orbitava attorno una stella più luminosa (un pianeta illuminato dalla stella più luminosa non avrebbe potuto essere visibile).
MAYER, TOBIAS - Cratere nei Montes Carpathus, 15,6°N / 29,1°W; diametro 33 km, altezza 2920 m; picco centrale. Tobias Mayer C: piccolo cratere a sud-est del cratere omonimo, 12,2°N / 26°W; diametro 15,6 km, altezza 2510 m. Tobias Mayer D: cratere piuttosto piccolo a sud-est del cratere omonimo, 12,2°N / 26,4°W; diametro 8,6 km, altezza 1470 m - Johann Tobias Mayer (1723-'62): astronomo tedesco; compose le Tavole della luna, che (pubblicate nel 1770 e nel 1787) riportavano per la prima volta un sistema di coordinate e riuscirono assai utili per la determinazione della longitudine in mare; inventò il cerchio di riflessione.
MEDII, SINUS - Baia Centrale, 0° / 0°; 52.000 kmq, diametro 350 km. In essa scesero il Surveyor 4 e il Surveyor 6, non lontano dal punto centrale della faccia visibile della luna, origine delle coordinate. Il nome fu introdotto da Langrenus nella sua mappa lunare del 1645 ed è tra i pochi sopravvissuti di tale autore. Nella carta di Johannes Hevelius era indicato come Mare Adriaticum.
MEDITERRANEUM, MARE - Mare Mediterraneo: nella mappa lunare di Hevelius (1647) indicava le vaste zone pianeggianti a nord e a sud dell'attuale cratere Copernicus. Nome ormai abbandonato.
MEE - Formazione unita con Heinzel, 43,7°S / 35°W; pareti basse ed erose - Arthur B. P. Mee (1860-1926): astronomo e scrittore scozzese, osservatore della luna e di Marte.
MENELAUS - Cratere brillante molto recente (classe I), nei Montes Haemus, 16,3°N / 16°E; diametro 27 km, altezza 3010 m; due raggiere chiare, una delle quali punta verso sud, l'altra, in direzione opposta, raggiunge Bessel; picco interno. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rimæ Menelaus: sistema di solchi in prossimità del cratere omonimo, 17°N / 17°E; lunghezza 140 km - Menelao (I sec.): matematico ed astronomo greco di Alessandria, autore di un trattato di trigonometria sferica che è il primo conosciuto. Sferica.
MENZEL - Minuscolo cratere nella parte meridionale del Mare Tranquillitatis, 3,4°N / 36,9°E; diametro 3 km - Donald H. Menzel (1901-'76): astrofisico americano.
MERCATOR - Cratere nell'area del Mare Humorum, 29,3°S / 26,1°W; diametro 47 km, altezza 1760 m; fa il paio con Campanus; fondo notevolmente scuro. Rupes Mercator: faglia sul margine sud-occidentale del Mare Nubium, a ridosso del cratere omonimo, 30°S / 23°W - Gerhard Kremer detto Mercatore (1512-'94): geografo fiammingo, il riformatore della cartografia scientifica; tra l'altro, disegnò le carte d'Europa (1554), delle Isole Britanniche (1564), dell'America (1581) e un grande mappamondo in 81 fogli (1569) in cui adottò la proiezione cilindrica isogona a latitudini crescenti, che fu poi detta proiezione di Mercatore. Pubblicò la Geografia di Tolomeo illustrandola con 28 carte e preparò un Atlante di carte moderne, pubblicato (1595) dal figlio Rumoldo.
MERCURIUS - Cratere a sud-est di Endymion, 46,6°N / 66,2°E; diametro 68 km, altezza 1300 m; basso picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Mercurio: divinità latina, corrispondente al greco Ermes, figlio di Maia e di Giove; protettore del commercio e del ladroneggio; accompagnatore delle anime dei morti nell'oltretomba, rappresentato con ali ai piedi, portante in mano il caduceo (verga alata con due serpenti attorcigliati), messaggero degli dei. Unica divinità a cui sia stato dedicato un cratere lunare.
MERSENIUS - Vasto cratere inondato, a ovest del Mare Humorum, 21,5°S / 49,2°W; diametro 84 km, altezza 2300 m; fondo convesso, solchi larghi e chiaramente visibili nelle vicinanze (Rimæ Mersenius) - Marin Mersenne (1588-1648): scienziato e teologo francese, dell'ordine dei minimi; scrisse di filosofia, non senza influssi del suo amico Cartesio, e di matematica; diffuse in Francia le opere e il pensiero di Galileo; ideò la cicloide, curva generata da un punto posto su una circonferenza che rotola, senza strisciare, sopra una retta; fu noto specialmente come musicologo (Armonia universale, contenente la teoria e la pratica della musica, 1636-'37).
MESSALA - Grande "anfiteatro" nell'area del Mare Humboldtianum, 39,2°N / 59,9°E; diametro 124 km, altezza 1100 m; oblungo, pareti basse e degradate, fondo ricoperto di microcrateri e di fratture. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Mashalla (IX sec.): astronomo e astrologo ebreo, autore di testi ancora usati in Europa durante il Medio Evo.
MESSIER - Piccolo cratere ovale e profondo, nel Mare Fecunditatis, 1,9°S / 47,6°E; dimensioni 9 x 11 km, altezza 1700 m. Forma una coppia (ben visibile malgrado le piccole dimensioni) con Messier A: è questo un cratere doppio da cui si dipartono verso ovest due brillanti raggi, reso celebre dalle osservazioni di Pickering, che sostenne di avervi scorto delle modificazioni, probabilmente in seguito a variazioni di luce. Rima Messier: solco stretto e appena visibile a nord-ovest del cratere omonimo, 1°S / 45°E; lunghezza 100 km - Charles Messier (1730-1817): astronomo francese, autore di un famoso catalogo degli ammassi stellari e delle nebulose che distinse con la lettera M e un numero d'ordine.
METIUS - Cratere distinto, abbastanza giovane (classe II), nel gruppo di Janssen, 40,3°S / 43,3°E; diametro 88 km, altezza 4000 m; picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Adriaan Adriaanszoon conosciuto come Metius (1571-1635): matematico olandese, autore di notevoli trattati di aritmetica, di geometria e di astronomia; gli è attribuito il calcolo del numero 355/113 quale valore approssimativo del rapporto fra circonferenza e diametro, in realtà calcolato dal padre Adriaan Antoniszoon.
METON - Grandissima formazione di oltre 120 km di larghezza, costituita da più circhi giustapposti, nell'area polare nord, vicino a Scoresby, 73,8°N / 19,2°E; altezza 2570 m. Fondo grigio, relativamente liscio, con microcrateri, corrugamenti e strie. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Metone (sec. V a. C.): astronomo ateniese, autore di una famosa riforma del calendario; nel 432 fece adottare un ciclo di 19 anni, dei quali 7 di 13 mesi lunari, gli altri di 12, in modo che il calendario lunare ateniese coincidesse col corso del sole.
MILICHIUS - Piccolo cratere brillante nell'Oceanus Procellarum, 10°N / 30,2°W; diametro 13 km, altezza 2510 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. A ovest rilievo a forma di cupola (domo), con craterino sulla sommità, denominato Milichius . Rima Milichius: solco stretto e tortuoso, 8°N / 33°W, non osservabile con piccoli telescopi, lungo 110 km - Jacob Milich (1501-'59): fisico, matematico e filosofo tedesco.
MILLER - Cratere abbastanza distinto nel gruppo di Orontius, 39,3°S / 0,8°E; diametro 75 km, altezza 3500 m; bastione danneggiato da Nasireddin; massiccio montuoso centrale e numerosi microcrateri sul fondo e sui bordi - William Allen Miller (1817-'70): chimico inglese.
MITCHELL - Cratere distinto subito a est di Aristoteles, 49,7°N / 20,2°E; diametro 30 km, altezza 1250 m - Maria Mitchell (1818-'89): astronoma americana.
MŒSIA - Mesia: voce, ormai in disuso, della carta lunare di Hevelius (1647), che indicava la zona a nord-ovest del Mare Serenitatis, a est dei Montes Caucasus e a sud di Eudoxus - Mesia: regione d'Europa corrispondente alla Serbia e alla Bulgaria di oggi.
MOIGNO - Cratere a nord della parte orientale del Mare Frigoris, 66,4°N / 28,9°E; diametro 37 km - François N. M. Moigno (1804-'84): matematico e fisico francese.
MOLTKE - Cratere circolare con alone luminoso, al margine sud-occidentale del Mare Tranquillitatis, 0,6°S / 24,2°E; diametro 6,5 km, altezza 1310. Nelle sue vicinanze l'uomo sbarcò per la prima volta sulla luna nel 1969, con l'Apollo 11 - Helmuth von Moltke (1800-'91): maresciallo prussiano, teorico dell'arte della guerra; unico militare moderno a cui sia stato intitolata una formazione lunare; capo di stato maggiore dell'esercito (1858-'88), lo portò ad alto grado di efficienza: i suoi sistemi permisero rapide vittorie nelle guerre contro la Danimarca (1864), contro l'Austria (1866) e soprattutto contro la Francia (1870-'71); numerosissimi i suoi scritti militari. Assicurò la pubblicazione della mappa lunare di Julius Schmidt (1878).
MONGE - Cratere piuttosto irregolare, al margine meridionale del Mare Fecunditatis, 19,2°S / 47,6°E; diametro 37 km - Gaspard Monge (1746-1818): matematico francese, collaboratore dell'Enciclopédie, fondatore della geometria descrittiva, creatore del metodo delle proiezioni ortogonali. Lezioni di geometria descrittiva (1793), Applicazione dell'analisi alla geometria (1809). Sfera di Monge: luogo dei punti da cui si possono condurre a un ellissoide terne di piani tangenti perpendicolari.
MONTANARI - Cratere di forma irregolare, nell'area di Longomontanus, 45,8°S / 20,6°W; diametro 77 km - Geminiano Montanari (1633-'87): ingegnere e astronomo italiano; iniziò lo studio sulle variazioni dello splendore delle stelle segnalando la variabilità di Algol; scoprì una cometa e fu il primo a disegnare una carta della luna servendosi del micrometro (1662), strumento che permise di guadagnare molto in precisione.
MONTES RECTI - Vedi Recti, Montes.
MOORE, PATRICK - Cratere, 25°S / 28°W, attraversato dal crepaccio Hippalus III - Patrick Moore (XX sec.): astronomo inglese, propose (e ottenne) di chiamare Porter un cratere all'interno di Clavius piuttosto che un cratere del lato nascosto della luna. Insieme con Wilkins scoprì e denominò nel 1946 il Mare Orientale.
MORETUS - Cratere negli altipiani a sud-est di Clavius, 70,6°S / 5,5°W; diametro 114 km, altezza 5000 m, picco centrale di 2700 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Theodore Moretus (1602-'67): matematico fiammingo.
MORLEY - Piccolo cratere a nord-est di Langrenus, 2,8°S / 64,6°E; diametro 14 km. Ex Maclaurin R - Edward W. Morley (1838-1923): chimico americano.
MORO, MONS - Monte Moro: rilievo lungo circa 10 km, situato su un corrugamento nel Mare Cognitum, 12°S / 20°W - Antonio L. Moro (1687-1764): naturalista italiano.
MORTIS, LACUS - Lago della Morte: pianura di forma irregolare intorno a Bürg, 45°N / 27°E; è attraversata da numerosi crepacci e delimitata da rilievi che forse sono il residuo di un antichissimo arco montuoso largo quasi 200 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651.
MORTIS, PALUS - Palude della Morte: nella mappa lunare di Hevelius, del 1647, indicava il Mare Crisium. Nome ormai abbandonato.
MÖSTING - Cratere profondo nell'area del Sinus Medii, 0,7°S / 5,9°W; diametro 26 km, altezza 2760 m, mammellone centrale. Il piccolo luminoso e circolare cratere vicino, Mösting A, 3°12'43,2" / 5°12'39,6", serve da riferimento per le osservazioni della luna con il cannocchiale meridiano e ha permesso di determinarne i movimenti oltre che, in certa misura, la conformazione della superficie - Johann von Mösting (1759-1843): statista e astronomo danese.
MOUCHEZ - Resti di un cratere presso il margine settentrionale del disco lunare, 78,3°N / 26,6°W; diametro 82 km - Amédée-Ernest-Barthélemy Mouchez (1821-'92): ufficiale della marina francese, poi direttore dell'Osservatorio di Parigi; collaborò alla redazione della carta fotografica internazionale del cielo.
MÜLLER - Cratere allungato a est di Ptolemæus, 7,6°S / 2,1°E; dimensioni 24 x 20 km, altezza 1960 m - Così chiamato in onore di: 1) Carl Hermann Gustav Müller (1851-1925): astronomo tedesco direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Potsdam; determinò col metodo fotometrico le grandezze stellari di circa 14.000 stelle 2) Karl Müller, revisore della nomenclatura ufficiale della luna, con Mary Blagg.
MURCHISON - Circo fortemente eroso nell'area del Sinus Medii, 5,1°N / 0,1°W; diametro 58 km, 3700 m; pareti sbrecciate; fa coppia con Pallas - Roderick Impey Murchison (1792-1871): geologo scozzese, fu nel 1830 uno dei fondatori della Società Geografica Inglese, di cui divenne più volte presidente; dal 1855 fu direttore del Servizio Geologico Scozzese. E' noto soprattutto per avere istituito il periodo siluriano in base agli studi geologici e paleontologici fatti nel Galles e in altre contee, poi raccolti nell'opera Il sistema siluriano (1839). Percorse con Lyell l'Alvernia, la Svizzera e l'Italia settentrionale e (con Sedgwick) le Alpi, di cui studiò la struttura. Importante fu la sua campagna geologica in Russia, i cui risultati furono raccolti nell'opera La Russia e le montagne degli Urali (1854).
MUTUS - Cratere nelle alte terre australi, a sud di Pitiscus, 63,6°S / 30,1°E; diametro 78 km, altezza 3700 m; due grandi crateri sul fondo. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Vincente Mut (morto nel 1673): astronomo e navigatore spagnolo.
NANSEN - Cratere in zona di librazione, sul margine nord del disco lunare, 81,3°N / 95,3°E; diametro 122 km - Fridtjof Nansen (1861-1930): scienziato ed esploratore norvegese. Nel 1888 attraversò la Groenlandia; nel 1893, con la nave Fram, intraprese una spedizione polare raggiungendo la latitudine di 86° 13' N. Nel 1919 partecipò a Parigi alla fondazione della Società delle Nazioni e si adoperò in favore dei profughi politici. Premio Nobel per la pace (1922).
NAONOBU - Cratere a nord-ovest di Langrenus, 4,6°S / 57,8°E; diametro 35 km. Fa parte di un interessante trio di crateri. Ex Langrenus B - Ajima Naonobu (1732-'98): matematico giapponese
NASIREDDIN - Cratere abbastanza distinto a ovest di Stöfler, 41°S / 0,2°E; diametro 52 km, altezza 3050 m; deborda su Miller; insieme con Huggins e Orontius forma un gruppo di crateri sovrapposti, che mostra chiaramente l'ordine delle rispettive formazioni - Nasir-ad-din at Tusi (1201-'74): astronomo, matematico e filosofo persiano; opere in arabo e in persiano, tra le quali Tavole astronomiche.
NASMYTH - Cratere antico (classe III), inondato e abbastanza regolare tra Schiller e Schickard; 50,5°S / 56,2°W; diametro 77 km, altezza 2300 m - James Nasmyth (1808-'90): ingegnere e industriale inglese; a Manchester costruì macchine utensili standardizzate (torni, trapanatrici, alesatrici, piallatrici e stozzatrici) di cui la ferrovia e le industrie avevano creato un gran bisogno. Nel 1836 inventò la limatrice per ottenere superficie piane, e nel 1839 progettò e costruì il primo dei suoi magli a vapore. Il maglio permetteva di forgiare pezzi molto pesanti in modo rapido ed economico e consentì alla fabbrica di Nasmyth di iniziare la produzione di locomotive ferroviarie. Nel 1840 costruì un rubinetto a doppia bocca a forma di cuneo, contribuendo così alla soluzione di alcuni problemi della vita urbana come la distribuzione dell'acqua e del gas. Nel 1857, ritiratosi a Penshurst (Kent), si dedicò a osservazioni sulla struttura della luna.
NATASHA - Piccolo cratere a sud-ovest di Euler, 20°N / 31,3°W; diametro 12 km, altezza 290 m. Ex Euler P - Natasha: nome femminile russo.
NAUMANN - Piccolo cratere nella parte nord dell'Oceanus Procellarum, 35,4°N / 62°W; diametro 9,6 km, pareti chiare - Karl Friedrich Naumann (1797-1873): mineralogista tedesco, lasciò il suo nome ai simboli che furono usati per la classificazione delle forme cristalline prima di quelli proposti da Miller. Trattato di cristallografia (1830).
NEANDER - Cratere ben formato, a est di Piccolomini, 31,3°S / 39,9°E; diametro 50 km, altezza 3400 m, cime centrali. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Neander, pseudonimo di Michael Neumann (1529-'81): matematico fisico e astronomo tedesco.
NEARCH - Cratere nell'area di Vlacq, 58,5°S / 39,1°E; diametro 76 km, altezza 2960 m; piccoli crateri sul fondo - Nearco (sec. IV a. C.): ammiraglio di Alessandro Magno, ne guidò la flotta dalle foci dell'Indo a quelle dell'Eufrate (325-'24 a. C.); descrisse tale viaggio in un'opera che fu tra le fonti di Arriano e Strabone.
NEBULARUM, PALUS - Palude delle Nebbie, 38°N / 1°E, ai piedi del Caucasus. Nome introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal discepolo Grimaldi).
NECTARIS, MARE - Mare del Nettare: 15°S / 35°E, 100.000 kmq. È la parte centrale di un bacino lunare inondato dalla lava; è piccolo e mal definito, ma costeggiato a est dalla notevole catena dei Montes Piyrenæi. La parete esterna coincide a sud-ovest con la Rupes Altai. Diametro di 350 km. Superficie corrugata verso il bordo orientale, con numerose rughe, monticelli e microcrateri. Un'alta cresta collega Theophilus e Beaumont. Da Rosse si dipartono numerose strie e un solco. Nome introdotto dal Riccioli (in realtà dal discepolo Grimaldi) nel 1651.
NEISON - Cratere a nord della parte orientale del Mare Frigoris, 68,3°N / 25,1°E; diametro 53 km - Edmund Neison (1849-1940): astronomo inglese, autore di un pregevole atlante lunare.
NEPER - Cratere profondo nell'area Mare Marginis / Mare Smythii, 8,8°N / 84,5°E; diametro 137 km, fondo scuro, massiccio centrale - John Napier o Neper (1550-1617): matematico scozzese, protestante in attiva polemica con la chiesa di Roma; intorno al 1594 si diede agli studi matematici; suo contributo fondamentale l'invenzione dei logaritmi; studi di trigonometria sferica. Bastoni di Neper: dispositivo per eseguire moltiplicazioni e divisioni.
NEUMAYER - Cratere distinto, vicino al margine meridionale del disco lunare, presso Helmoltz e Boussingault, 71°S / 70°E; diametro 76 km - Georg B. von Neumayer (1826-1909): meteorologo, naturalista ed esploratore tedesco.
NEWCOMB - Cratere nell'area di Cleomedes, 29,9°N / 43,8°E; diametro 39 km, altezza 2180 m; parete sud rotta da cratere - Simon Newcomb (1835-1909): astronomo, matematico ed economista americano, professore a Baltimora; compì una revisione completa delle teorie orbitali degli astri del sistema solare e delle costanti astronomiche; scrisse opere di divulgazione astronomica e un trattato sui Princìpi di economia politica (1886), seguendo le idee della scuola classica.
NEWTON - Formato da più crateri giustapposti, nell'area di Moretus, 76,7°S / 16,9°W; diametro 79 km; il più profondo che si conosca, con un dislivello di 8500 m tra i picchi più alti e il fondo della platea. Questa in certe zone rimane sempre in ombra, a una temperatura di oltre cento gradi sotto zero, con la possibilità che vi si trovi un modesto deposito di ghiaccio, magari sotto forma di "permafrost" (acqua ghiacciata mista a terriccio) - Isaac Newton (1642-1727): matematico e fisico inglese; formulò la teoria della gravitazione universale (Principi matematici di filosofia naturale, 1687), studiò i fenomeni luminosi spiegandoli con la teoria dell'emissione corpuscolare; ideò il metodo delle flussioni ponendo così con Leibnitz le basi del calcolo infinitesimale; scoprì la formula del binomio che porta il suo nome, per un qualsiasi esponente; formulò una celebre legge sul raffreddamento dei corpi; costruì il primo telescopio a riflessione.
NICHOLSON - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, nei Montes Rook, 26,2°S / 85,1°W; diametro 38 km. Fa il paio con Pettit - Seth B. Nicholson (1891-1963): astronomo solare americano. Con Pettit ha inventato una termocoppia per la misurazione della temperatura superficiale dei pianeti.
NICOL, DORSUM - Dorsale Nicol: piccolo corrugamento che si diparte dai Dorsa Lister, presso il margine meridionale del Mare Serenitatis, 18°N / 23°E; lunghezza 50 km - William Nicol (1768-1851): fisico scozzese, inventore del prisma di Nicol (1828), dispositivo per la polarizzazione della luce e l'esame della luce polarizzata.
NICOLAI - Cratere regolare tra Maurolycus e Janssen, 42,4°S / 25,9°E; diametro 42 km, altezza 1830 m - Friedrich B. G. Nicolai (1793-1846): astronomo tedesco, lavorò nel campo della meccanica celeste, calcolò le orbite delle comete.
NICOLLET - Piccolo cratere distinto nel Mare Nubium, a nord di Pitatus, 21,9°S / 12,5°W; diametro 15,2 km, altezza 2030 m - Jean Nicolas Nicollet (1788-1843): astronomo selenografo francese.
NIELSEN - Piccolo cratere (10 km di diametro) nella parte settentrionale dell'Oceanus Procellarum, 31,8°N / 51,8°W. Ex Wollaston C - Così chiamato in onore di: 1) Axel V. Nielsen (1902-'70): astronomo danese 2) Harald H. Nielsen (1903-'73): fisico americano.
NIGGLI, DORSUM - Dorsale Niggli, piccolo corrugamento a nord di Herodotus, 29°N / 52°W; lunghezza 50 km - Paul Niggli (1888-1953): naturalista svizzero, ideò un procedimento per lo studio delle rocce eruttive e metamorfiche.
NIMBORUM, PALUS - Palude dei Nembi o dei Temporali: nella mappa lunare del Riccioli, del 1651, zona per lo più pianeggiante a sud-ovest del Sinus Medii. Nome ormai abbandonato.
NIVIS, TERRA - Terra della Neve: nella mappa lunare del Riccioli (1651), indicava la zona dei Montes Apenninus. Nome ormai abbandonato.
NOBILI - Cratere lungo il margine orientale del disco lunare, tra il Mare Spumans e il Mare Smythii, 0,2°N / 75,9°E; diametro 42 km. Ex Schubert Y - Leopoldo Nobili (1784-1835): fisico italiano, sostituì l'ago magnetico del galvanometro con un sistema astatico.
NÖGGERATH - Cratere dal fondo inondato, nell'area di Schiller, 48,8°S / 45,7°W; diametro 31 km - Johann Jacob Nöggerath (1788-1877): mineralogista e geologo tedesco, professore di mineralogia e geologia all'università di Bonn, direttore del Museo di Storia Naturale e membro dell'ufficio minerario; diede impulso all'industria mineraria e metallurgica della Westfalia renana, studiandone la geologia, e scoprì nuove specie minerali. Opere principali: Le montagne della Renania-Westfalia (1821-'26), L'origine e la formazione della terra (1847).
NONIUS - Cratere rovinato e abbastanza irregolare a sud-est di Walter, 34,8°S / 3,8°E; diametro 70 km, altezza 2990 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Pedro Nunes detto Nonius (1492-1577): matematico e cosmografo portoghese, professore a Coimbra, pose le basi per il calcolo della navigazione lossodromica; creò uno strumento per la misura degli angoli, poi confuso con quello inventato dal Vernier, detto comunemente nonio.
NORMAN - Piccolo cratere a nord-est di Gassendi, in prossimità dei Montes Riphæus, 11,8°S / 30,4°W; diametro 10,3 km, altezza 2000 m. Ex Euclides B - Robert Norman (vissuto intorno al 1590): naturalista britannico.
NOVUM, MARE - Mare Nuovo, di dimensioni minime, in zona di librazione, a nord del Mare Marginis, 25°N / 85°E.
NUBIUM, MARE - Mare delle Nubi: 20°S / 15°W, 254.000 kmq. Pianura scura irregolare coperta di numerosi corrugamenti e crateri fantasma. I confini settentrionali non sono chiaramente definiti. La sua formazione più famosa è la Rupes Recta alla cui estremità meridionale si trovano i Monti del Corno del Cervo, probabilmente i resti di un cratere riempito di lava. Nome introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi).
ODII, LACUS - Lago dell'Odio: tra i Montes Apenninus e i Montes Hæmus, 19°N / 7°E; diametro 70 km. Nome recente, nonostante la forma latina.
ŒNOPIDES - Pianura circondata da bastioni, a ovest del Sinus Roris, presso il bordo del disco, 57°N / 64,1°W; diametro 67 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Enopide di Chio (V sec. a. C.): astronomo greco, uno dei fondatori della geometria. Forse per primo scoprì l'obliquità dell'eclittica; calcolò la durata del "grande anno", cioè del ciclo dopo il quale gli astri (in questo caso soltanto il sole e la luna) tornano alle stesse posizioni rispettive; un tale ciclo sarebbe di 59 anni, e l'anno di giorni 365 e 22/59. In geometria Enopide sembra essere lo scopritore della costruzione teorica (cioè per mezzo della riga e del compasso) della perpendicolare a una retta per un punto dato. Gli si attribuisce anche la paternità del problema I, 23 d'Euclide.
OERSTED - Circo piuttosto irregolare al margine del Lacus Somniorum, 43,1°N / 47,2°E; diametro 42 km - Hans Christian Oersted (1777-1851): fisico danese, scoprì (1820) che l'ago magnetico è deviato dalla vicinanza di un conduttore elettrico, e fondò così l'elettromagnetismo; nel 1825 isolò l'alluminio allo stato puro.
OKEN - Cratere inondato, al margine nord del Mare Australe (area del bordo del disco), 43,7°S / 75,9°E; diametro 72 km, fondo piuttosto scuro - Lorenz Ockenfuss detto Oken (1779-1851): naturalista e filosofo tedesco, fu il fondatore della scuola dei filosofi della natura; riunì nel 1822 il primo congresso della Gesellschaft Deutscher Naturforscher und Aerzte, attraverso i cui congressi annui, in Germania come poi in Italia, gli scienziati si inserirono più o meno direttamente nel moto storico dei risorgimenti nazionali; formulò, insieme con W. von Goethe, la teoria vertebrale del cranio, che sarà sviluppata da R. Owen e confutata poi da T. H. Huxley; enunciò una teoria sul plasma vivente primordiale che, per certi aspetti, precorre la teoria cellulare. Sistema della filosofia della natura.
OLBERS - Cratere giovane (classe I) nell'area di Grimaldi, 7,4°N / 75,9°W; diametro 75 km, altezza 3000 m; grande centro raggiato - Heinrich Wilhelm Mathias Olbers (1758-1840): astronomo tedesco, ideatore di un metodo per calcolare le orbite delle comete; scoprì gli asteroidi Cerere e Pallade, nella scoperta del primo preceduto da Giuseppe Piazzi. Paradosso di Olbers: se l'universo è infinito, la luce di tutte le stelle deve sommarsi, così che il cielo, anche di notte, dovrebbe avere una luminosità pari a quella del sole.
OLIVIUM, PROMONTORIUM - Promontorio Olivio: 13°N / 50°E, 2070 m sul Mare Crisium, di fronte al Capo Lavinium. Nome antico, non ufficiale, assegnato da William R. Birt (1804-1881), ora poco usato - Olivio: perché si chiama così ? Non so.
OPELT - Cratere fantasma nel Mare Nubium, a nord-est di Bullialdus, 16,3°S / 17,5°W; diametro 49 km. Opelt E: piccolo cratere sul bordo meridionale del cratere omonimo; diametro 6,5 km, altezza 1370 m. Rimæ Opelt: sistema di solchi a nord del cratere omonimo, 13°S / 18°W; lunghezza 70 km - Friedrich Opelt (1794-1863): finanziere e mecenate tedesco, protettore dei selenografi Lohrmann e Schmidt.
OPPEL, DORSUM - Dorsale Oppel: notevole corrugamento parallelo alla "costa" nord-occidentale del Mare Crisium, 19°N / 52°E; lunghezza 300 km - Albert Oppel (1831-'65): paleontologo tedesco.
OPPOLZER - Cratere fantasma nel Sinus Medii, 1,5°S / 0,5°W; diametro 43 km. Rima Oppolzer: crepaccio che va dall'antico cratere semidistrutto Rhæticus all'altro cratere rudere dedicato a Rèamur, 1°S / 2°E; lunghezza 110 km - Theodor von Oppolzer (1841-'86): astronomo austriaco (ma nato a Praga); le sue opere vertono sulla meccanica celeste, e in particolare sulla determinazione delle orbite planetarie e cometarie; gli dobbiamo il Canon der Finsternisse (1887), celebre catalogo che raggruppa gli elementi di 13.200 eclissi di sole e di luna dal 1207 a. C. al 2161 d. C.
ORIENTALE, MARE - Mare Orientale: per gran parte esteso sull'altra faccia della luna, 20°S / 95°W. Uno dei più recenti bacini lunari, è circondato concentricamente da ben tre poderose catene montuose tra cui i Montes Roock e i Montes Cordillera; diametro 300 km. Può stupire che venga denominato orientale un mare che si trova lungo il bordo occidentale, ma la contraddizione è solo apparente, perché al tempo in cui fu assegnato il nome l'est della luna era individuato dal punto di vista di chi osserva dalla terra (in seguito, nel 1961, l'Unione Astronomica Internazionale ha invertito l'est con l'ovest). A dispetto del termine latino, il nome, come altri ancora, è di origine moderna; fu dato infatti nel 1946 da Hugh Percy Wilkins e Patrick Moore, i due astronomi inglesi che scoprirono tale mare.
ORIENTALES, PALUDES - Paludi Orientali: nella mappa lunare di Hevelius, del 1647, il nome indicava la zona pianeggiante a sud dell'attuale Sinus Roris. Perché venissero chiamate orientales, e non piuttosto occidentales, è chiarito nella voce precedente. Nome in disuso.
ORONTIUS - Circo piuttosto antico (classe III) a ovest di Stöfler; 40,3°S / 4°W; diametro 122 km, altezza 3100 m. Con Huggins e Nasireddin forma un insieme di tre crateri che mostrano chiaramente l'ordine delle rispettive formazioni. Orontius, il più antico e il più vasto, crivellato di microcrateri, ha forma irregolare. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Oronce Fine (1494-1555): matematico e cartografo francese.
ORUS - Cratere, 19°S / 57°E - Horus oppure Hor oppure Oros: dio egiziano, figlio di Iside e di Osiride, simboleggiava il sole al finire dell'autunno; protettore del faraone, era raffigurato sotto forma di falco.
OWEN, DORSUM - Dorsale Owen: corrugamento, lungo 50 km, nella parte occidentale del Mare Serenitatis, 25°N / 11°E - George Owen (1552-1613): naturalista britannico.
PACIS, TERRA - Terra della Pace: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Langrenus.
PALÆSTINA - Palestina: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Hevelius (1647), che indicava la zona a ovest e a sud di Tycho - Palestina: regione dell'Asia sud-occidentale, tra il Mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico.
PALISA - Cratere nell'area di Alphonsus, al margine di un anello più grande, 9,4°S / 7,2°W; diametro 33 km, altezza 900 m, pareti rovinate e aperte a sud-ovest - Johann Palisa (1848-1925): astronomo austriaco, scoprì 127 asteroidi.
PALITZSCH - Cratere e valle a oriente di Petavius, 28°S / 64,5°E. Il cratere (41 km di diametro) si trova all'estremità meridionale della valle, che è lunga 110 km - Johann G. Palitzsch (1723-'88): astronomo dilettante polacco, scopritore della cometa Halley nel suo passaggio del 1758-'59.
PALLAS - Circo fortemente eroso, 5,5°N / 1,6°W; diametro 50 km, altezza 1260 m; pareti sbrecciate, cima centrale; fa coppia con Murchison. Pallas A: piccolo cratere sul bordo nord-occidentale della formazione omonima; diametro 10,6 km, altezza 2080 m - Peter Simon Pallas (1741-1811): astronomo e naturalista tedesco. Nel 1769 prese parte a una spedizione in Siberia, organizzata sotto gli auspici di Caterina II, allo scopo di osservare il passaggio di Venere sul sole. Qui scoprì, tra l'altro, la prima massa di ferro meteorico. Nel 1777 presentò a Pietroburgo i primi risultati delle proprie esplorazioni in Siberia, distinguendo montagne primitive, secondarie e terziarie. Presentò pure dettagliati rapporti sui numerosi resti di mammut che erano stati rinvenuti in quell'immenso territorio. Ideò un sistema stratigrafico non molto differente da quello di A. G. Werner, caposcuola dei nettunisti, anche se egli fornì spiegazioni migliori per quanto riguarda la posizione delle rocce cristalline nelle catene montuose e i loro rapporti con quelle stratificate.
PALMIERI - Cratere inondato, nell'area del Mare Humorum, 28,6°S / 47,7°W; diametro 41 km, altezza 1200 m; fondo piuttosto scuro. Rimæ Palmieri: sistema di stretti solchi che attraversano il cratere omonimo e continuano oltre verso nord; lunghezza 150 km - Luigi Palmieri (Faicchio 1807 - Napoli 1896): meteorologo, direttore dell'osservatorio del Vesuvio (1850) e della specola dell'università di Napoli (1860); studi e relazioni di vulcanologia vesuviana.
PARROT - Circo irregolare nell'area di Albategnius, 14,5°S / 3,3°E; diametro 70 km; bastioni alti fino a 500 m - Johann Parrot (1792-1840): chirurgo, fisico ed esploratore tedesco.
PARRY - Cratere abbastanza regolare nel Mare Nubium, a ovest di Ptolemæus, 7,9°S / 15,8°W; diametro 48 km, altezza 560 m, fondo sommerso dalla lava; insieme con Fra Mauro e Bonpland forma un interessante trio di antichissimi crateri. Parry D: minuscolo cratere all'interno dell'omonima formazione; diametro 2,8 km, altezza 330 m. Rimæ Parry: sistema di solchi, visibili anche con piccoli telescopi, che interessano, oltre l'omonimo cratere, anche Bonpland e Fra Mauro, 8°S / 17°W; lunghezza 300 km - William Edward Parry (1790-1855): ufficiale di marina inglese ed esploratore polare; comandò tre spedizioni (1819, 1821, 1824) per la ricerca del passaggio di nord-ovest e scoprì le isole che portano il suo nome; nel 1827 raggiunse a nord delle Svalbard la massima latitudine nord fino allora toccata (82° 45'); lasciò relazioni.
PARVUM, MARE - Mare Piccolo, presso il margine sud-ovest del disco lunare, intorno al cratere Inghirami, 48°S / 70°W; dimensioni modeste. Nome recente, nonostante la forma latina.
PASCAL - Cratere in prossimità del margine nord-occidentale del disco lunare, 74,3°N / 70,1°W; diametro 106 km - Blaise Pascal (1623-'62): scienziato, matematico e filosofo francese. Giovanissimo, si dedicò a studi matematici e fisici; già vicino all'ambiente giansenistico, vi aderì definitivamente entrando a Port-Royal, dopo la folgorante esperienza della notte del 23 novembre 1654, in cui trovò in un momento di estasi il senso di Dio. Scrisse contro i Gesuiti le Provinciali (1656-'57) e, nei Pensieri, oppose al razionalismo cartesiano e all'esprit de géometrie proprio della scienza l'esperienza interiore (esprit de finesse) e la fede, che sola può superare l'ambivalenza della condizione umana. Precursore del calcolo infinitesimale nelle ricerche matematiche, studiò le coniche e le curve e la meccanica dei fluidi. Principio di Pascal: in un fluido incompressibile in equilibrio le pressioni si trasmettono integralmente in tutte le direzioni; nei fluidi compressibili si trasmettono in ogni punto in proporzione alla densità nel punto.
PEARY - Pianura delimitata da bastioni, molto prossima al polo nord lunare, 88,6°N / 33°E; diametro 74 km - Robert E. Peary (1856-1920): esploratore polare americano.
PEEK - Piccolo cratere sul margine orientale del disco lunare, all'interno del Mare Smythii, 2,6°N / 86,9°E; diametro 13 km - Bertrand M. Peek (1891-1965): astronomo britannico.
PEIRCE - Cratere abbastanza regolare nel Mare Crisium, 18,3°N / 53,5°E; diametro 18,5 km, altezza 1800 m - Benjamin Peirce (1809-'88): matematico e astronomo americano; autore di classiche opere di algebra generale (Algebra lineare associativa) e di studi selenografici.
PEIRESCIUS - Cratere presso il bordo sud-orientale del disco lunare, 46,5°S / 67,6°E; diametro 62 km - Nicolaus Claude Fabri de Peiresc detto Peirescius (1580-1637): scienziato francese; allievo di Galilei, si occupò di questioni astronomiche e di numismatica.
PENCK, MONS - Monte Penck: massiccio montuoso a sud-ovest di Theophilus, 10°S / 22°E; altezza 4000 m, diametro 30 km - Albrecht Penck (1858-1945): geografo tedesco; esplorò varie regioni dell'America, dell'Africa, dell'Australia e dell'Artico e pubblicò varie opere di geografia fisica e antropogeografia.
PENTLAND - Cratere dalla forma irregolare, nelle alte terre australi presso Curtius, 64,6°S / 11,5°E; diametro 56 km; pareti alte, picco centrale - Joseph B. Pentland (1797-1873): esploratore irlandese; da lui prende nome la pentlandite, un minerale composto da solfuro di nichel e ferro.
PERSEVERANTIÆ, LACUS - Lago della Perseveranza, piccola zona pianeggiante a nord-ovest di Firmicus, tra il Mare Crisium e il Mare Undarum, 8°N / 62°E; diametro 70 km. Nome recente, nonostante la forma latina.
PERSIA - Persia: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Hevelius (1647), che indicava la zona montuosa sud-orientale del disco lunare - Persia: parte dell'Asia corrispondente grosso modo all'attuale Iran.
PETAVIUS - Antichissimo circo appartenente a una grande catena di crateri, presso il margine sud-orientale del
disco lunare, 25,3°S / 60,4°E; diametro 177 km; alterato dall'erosione, platea convessa; doppi bastioni in qualche punto, di altitudine compresa fra 2000 e 3500 m; il massiccio montuoso al centro è alto 1700 m; numerosi crinali si irraggiano dai bastioni; lo zoccolo interno è tagliato per l'intera lunghezza del diametro da una frattura, che con altri solchi forma le Rimæ Petavius G. Assai chiaramente distinguibile all'inizio della lunazione, il nostro cratere si fa poi via via meno visibile. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Denys Petau detto Petavius (1583-1652): gesuita francese; già noto come editore di scritti classici e cristiani, nei Dogmata theologica (1644-'55) espose, in polemica con i giansenisti e sulla base della Scrittura e della tradizione, i dogmi della dottrina cattolica. Pubblicò inoltre un'opera importante di erudizione cronologica (De doctrina temporum, 1627).
PETERMANN - Cratere vicino al bordo nord-orientale del disco lunare, 74,2°N / 66,3°E; diametro 73 km - August Petermann (1822-'78): geografo tedesco, organizzò numerose spedizioni in Africa e nelle terre polari; fondò la rivista Petermanns Mitteilungen.
PETERS - Piccolo cratere a nord della zona orientale del Mare Frigoris, 68,1°N / 29,5°E; diametro 15 km - Christian August Friedrich Peters (1806-'80): astronomo tedesco; compì fondamentali ricerche sulle parallassi e sui moti stellari. Suo fratello CHRISTIAN HEINRICH FRIEDRICH PETERS (1813-'90) fu pure astronomo; attivo in Italia e, dal 1854, in USA, scoprì 48 pianetini e disegnò molte carte stellari.
PETIT - Minuscolo cratere presso il Mare Spumans, 2,3°N / 63,5°E; diametro 5 km. Ex Apollonius W - Alexis T. Petit (1771-1820): fisico francese.
PETROV - Cratere inondato, sul bordo sud-orientale del disco lunare, 61,4°S / 88°E; diametro 49 km - Evgenii S. Petrov (1900-'42): scienziato sovietico nel campo della tecnologia missilistica.
PETTIT - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, a su-ovest di Byrgius, 27,5°S / 86,6°W; diametro 35 km; fa il paio con Nicholson - Edison Pettit (1889-1962): astronomo americano. Ricerche sulle protuberanze solari.
PHILLIPS - Circo presso il bordo sud-orientale del disco lunare, a ridosso di Humboldt, 26,6°S / 76°E; diametro 124 km, cresta centrale - John Phillips (1800-'74): geologo e mineralogista inglese, professore a Oxford, presidente della Società Geologica di Londra. Trattato di geologia (1837).
PHILOLAUS - Cratere profondo e regolare a nord del Mare Frigoris, 72,1°N / 32,4°W; diametro 71 km, altezza 3400 m; fa il paio con Anaximenes. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rupes Philolaus: 68,5°N / 28°W, muraglia che si snoda a sud-est del cratere omonimo - Filolao di Crotone (sec. V a. C.): filosofo della scuola pitagorica; immaginò un fuoco centrale intorno al quale dovevano muoversi il sole e i pianeti, compresa la terra.
PHOCYLIDES - Notevole circo del gruppo di Schickard, 52,9°S / 57,3°W; diametro 114 km, altezza 2070 m; molti particolari sul fondo inondato. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Johannes Phocylides Olwarda, alias Jan Fokker (1618-'51): astronomo olandese, intuì e sostenne che le stelle hanno un loro proprio moto.
PIAZZI - Circo nell'area di Schickard, 36,2°S / 67,9°W; diametro 101 km, altezza 2300 m; pareti molto degradate - Giuseppe Piazzi (1746-1826): astronomo, padre teatino, promotore della fondazione dell'Osservatorio di Palermo, nel 1791 ne divenne direttore; nel 1801 scoprì il pianetino Cerere; nel 1803 pubblicò un catalogo di 7646 stelle; dal 1817 fu direttore dell'Osservatorio di Capodimonte a Napoli. Scrisse Lezioni elementari di astronomia (1817).
PIAZZI SMYTH - Cratere brillante nel Mare Imbrium, 41,9°N / 3,2°W; diametro 12,8 km, altezza 2530 m - Charles Piazzi Smyth (1819-1900): astronomo scozzese. Nel 1856 organizzò una spedizione scientifica alle isole Canarie. Si inerpicò sulle alture di Tenerife per "accertare quanto le osservazioni astronomiche avrebbero beneficiato, eliminando un terzo o un quarto degli strati più bassi dell'atmosfera". Raggiunto il picco del Teide, vi svolse misure geofisiche e meteorologiche, osservò la luna, i pianeti e le stelle doppie per verificare la turbolenza atmosferica. Vennero eseguiti anche lavori d'avanguardia per l'epoca, come studi sulla luce zodiacale, sulla radiazione ultravioletta dal sole e infrarossa dalla luna. Smyth fu entusiasta del luogo, tanto da scrivere un libro divulgativo, Tenerife, esperimento di un astronomo. Solo nel 1959 sarebbe sorto fra le montagne dell'isola l'attuale Osservatorio del Teide.
PICARD - Il più grande cratere all'interno del Mare Crisium, 14,6°N / 54,7°E; diametro 23 km, altezza 2220 m, pareti ripide, collina centrale - Jean Picard (1620-'82): astronomo, sacerdote, uno dei primi ventun membri dell'Accademia delle Scienze; nel 1667 applicò il cannocchiale agli strumenti di misura astronomici e geodetici; nel 1669 misurò il grado del meridiano terrestre. Vedi anche La Hire.
PICCOLOMINI - Profondo cratere, a sud di Fracastorius, 29,7°S / 32,2°E; diametro 88 km. Pareti a gradini molto
alti dai quali emergono cime di 4500 m d'altezza. Cima centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Alessandro Piccolomini (1508-'78): astronomo nativo di Siena; nel 1548 in un suo famoso trattato divulgativo di astronomia intitolato De sphæra mundi incluse un'appendice contenente 48 carte, cioè una per ciascuna costellazione di Tolomeo, riportanti tutte le stelle dell'Almagesto più splendenti della 4ª grandezza. Le costellazioni vi sono rappresentate senza le figure mitologiche e le stelle sono indicate con lettere dell'alfabeto latino, generalmente in ordine di splendore decrescente; innovazione questa notevolissima, accolta, anche se solo parzialmente, mezzo secolo più tardi da Johann Bayer.
PICKERING, E. C. - Cratere distinto e circolare a nord-est di Hipparcus, 2,9°S / 7°E; diametro 15 km, altezza 2740 m - Edward Charles Pickering (1846-1919): astronomo americano, dal 1876 direttore dell'Osservatorio di Harvard; l'uso intensivo della fotografia stellare, da lui promosso, gli permise di scoprire un gran numero di stelle variabili. Il fratello WILLIAM HENRY PICKERING (1858-1938), anch'egli astronomo, scoprì il nono e il decimo satellite (Febe e Teti) di Saturno, compì studi su Marte e realizzò un atlante fotografico della luna nel quale ogni formazione è ripresa sotto cinque diverse condizioni di illuminazione.
PICO, MONS - Monte Pico: rilievo scosceso che emerge dalle lave del Mare Imbrium, a sud di Plato, 46°N / 9°W. Insieme con Piton costituisce una coppia di montagne isolate, alte circa 2300 m e considerate come residui sparsi, proiettati nel corso della grande collisione meteorica che ha provocato il Mare Imbrium - Nome assegnato da Schröter, che disse di avere avuto in mente il "Pico de Tenerife" ("Punta, Cima di Tenerife").
PICTET - Cratere abbastanza regolare subito a est di Tycho, 43,6°S / 7,4°W; diametro 62 km, altezza 2700 m - Marc A. Pictet (1752-1825): astronomo e naturalista svizzero, direttore dell'Osservatorio di Ginevra.
PILÂTRE - Cratere con pareti considerevolmente erose, a sud-ovest di Schickard, 60,3°S / 86,4°W; diametro 69 km. Ex Hausen B - J. F. Pilâtre de Rozier (1756-'85): pioniere francese dell'aeronautica.
PINGRÉ - Cratere, 58,7°S / 73,7°W; diametro 89 km, altezza 2300 m - Alexandre G. Pingré (1711-'93): astronomo e teologo francese, autore di Cométographie (trattato sulle comete; vi include anche Urano, da poco scoperto da W. Herschel e ancora considerato una cometa).
PITATUS - Circo antichissimo, a forma di golfo, sulla sponda sud del Mare Nubium, 29,8°S / 13,5°W; diametro 97 km, altezza 870 m; inondato dalla lava, picco fortemente decentrato; comunica attraverso valichi con Hesiodus. Rimæ Pitatus: sistema di solchi all'interno del cratere omonimo. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Pietro Pitati (sec. XVI): matematico e astronomo italiano.
PITISCUS - Notevole cratere abbastanza giovane (classe II), nelle alte terre australi, a sud-ovest di Janssen, 50,4°S / 30,9°E; diametro 82 km, altezza 3000 m. In certi punti le pareti si restringono. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Bartholomäus Pitiscus (1561-1613): matematico e astronomo, autore dell'opera Trigonometria, sive de solutione triangulorum tractatus brevis et perspicuus. Perfezionò anche la tavola dei seni di Ræticus, che calcolò di 10" in 10" con quindici decimali. Questa tavola apparve nel 1613 col titolo: Thesaurus mathematicus.
PITON, MONS - Monte Piton, isolato nella Palus Nebularum, 41°N / 1°W, alto 2250 m, diametro di base 25 km; vedi Pico - Piton è il nome di una cima dell'isola di Tenerife.
PLANA - Vecchio circo nell'area di Bürg, 42,2°N / 28,2°E; diametro 44 km, altezza 1020 m; fa il paio con Mason; parete bassa, dislocata e in alcuni punti interrotta; fondo piuttosto scuro - Giovanni Plana (1781-1864): matematico e astronomo piemontese; dal 1819 al 1822 creò un osservatorio su una delle torri romane di Palazzo Madama a Torino; dedicò molto lavoro al calcolo del moto lunare. Ebbe fama di essere giacobino e di nutrire sentimenti antimonarchici, perciò fu più volte sottoposto a inchieste e a restrizioni. In collaborazione con Francesco Carlini misurò in Savoia e in Piemonte un arco del parallelo medio tra l'equatore e il polo, prolungamento di un altro arco dello stesso parallelo, che era stato prima misurato in Francia; scrisse Teoria del movimento della luna (1832), opera alla quale l'Accademia di Francia assegnò un premio, ex aequo con quella sullo stesso argomento di Damoiseau.
PLANITIA DESCENSUS - Vedi Descensus, Planitia.
PLATO - Inconfondibile grande circo di 101 km di diametro sugli altipiani a nord del Mare Imbrium, 51,6°N /,3°W. Muraglia a spigoli vivi, con cime alte fino a 2000 m. Fondo liscio, costituito dallo stesso materiale di quello dei mari, ma ancora più scuro. Sono presenti alcuni microcrateri e numerose macchie chiare. In questa zona sono stati osservati temporanei oscuramenti della superficie, presumibilmente causati da fuoriuscite di gas. Delle frane sembrano avere staccato una parte della parete interna occidentale. Nella mappa lunare di Hevelius (1647), viene denominato Grande Lago Negro. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rimæ Plato: solchi isolati a est del cratere omonimo, 51°N / 2°W; lunghezza circa 100 km - Platone (428/7-348 a. C.): filosofo greco, di nobile famiglia, a 20 anni scolaro di Socrate, dopo la morte del suo maestro (399) viaggiò a Megara, in Egitto, a Cirene, in Magna Grecia e in Sicilia, dove conobbe la filosofia pitagorica; tornato in patria, vi iniziò (387) il suo insegnamento nel giardino di Academo, donde il nome di accademia dato alla sua filosofia; ad Atene, salvo la parentesi di due viaggi a Siracusa (366-'65 e 361), rimase fino alla morte. Per conciliare l'opposizione segnalata da Socrate tra le sensazioni instabili e i concetti permanenti, Platone affermò che la mutevole materia è imitazione di princìpi razionali o idee, realmente esistenti al di fuori della nostra mente e ordinate gerarchicamente in un sistema che ha al suo vertice l'idea del Bene. La conoscenza intellettuale consiste nella reminiscenza (anamnesi) del mondo delle idee, in cui l'anima è vissuta prima di incarnarsi, e a cui è destinata a tornare dopo una serie di incarnazioni (metempsicosi). Accanto a quest'anima razionale, Platone ammette che ne esistano due inferiori: la irascibile, che presiede alle passioni più alte, e la concupiscibile, nel cui dominio rientrano gli appetiti più bassi. Propria dell'anima razionale è la virtù della saggezza, come di quella irascibile la fortezza e della concupiscibile la temperanza; comune a tutte e tre è la giustizia. D'altronde, poiché le esigenze della vita morale si attuano nello stato, ufficio di questo sarà il regolare secondo giustizia i rapporti e le funzioni tra le classi: in analogia ai compiti delle tre anime, ai filosofi toccherà la direzione della cosa pubblica, ai guerrieri spetterà la difesa, ai produttori la soddisfazione dei bisogni economici della società. Da questo stato, ispirato agli ideali comunistici dell'abolizione della famiglia e della proprietà privata, va bandita anche l'arte, essa infatti, per essere imitazione della natura, distrae dalla suprema felicità che consiste nell'elevarsi con l'amore alla contemplazione del Bello ideale. Questa dottrina fu esposta da Platone nei Dialoghi (che hanno quasi sempre come protagonista Socrate): forma che egli consacrò definitivamente come quella della trattazione filosofica e che in lui rispondeva a un'intima esigenza dialettica, giacché egli non ci pone mai di fronte a una raggiunta verità ma ci fa assistere alla drammatica ricerca di essa. Di qui il valore artistico di alcuni suoi dialoghi in cui il problema filosofico si vede nascere dalla vita e ritornare ad essa; ma anche la difficoltà di stabilire un ordine cronologico. Una progressione può comunque vedersi dai dialoghi più vicini a Socrate (dialoghi socratici) a quelli del pensiero più maturo, in cui si fa più sensibile l'influsso pitagorico. Dei 35 che vanno sotto il suo nome, vanno ricordati i seguenti (in ordine cronologico o presumibilmente tale): Apologia di Socrate; Critone; Protagora; Convito; Fedone; Repubblica; Fedro; Teeteto; Timeo; Leggi.
PLAYFAIR - Cratere abbastanza regolare a est di Purbach, 23,5°S / 8,4°E; diametro 48 km, altezza 2910 m - John Playfair (1748-1819): professore di filosofia naturale a Edimburgo, autore delle Illustrations of the huttonian theory of the Earth (1802). Ebbe il merito, nell'ambito della conversione corale al plutonismo dei nettunisti una volta seguaci di A. G. Werner, di non esagerare l'importanza dei fenomeni vulcanici e di ammettere la provenienza di grandi massi erratici lontani dalle rocce di origine come dovuta al trasporto glaciale.
PLINIUS - Notevole cratere tra il Mare Serenitatis e il Mare Tranquillitatis, 15,4°N / 23,7°E; diametro 43 km, altezza 2320 m; complesso picco centrale combinato con un craterino; bordi ripidi, pareti terrazzate. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rimæ Plinius: sistema di notevoli solchi in prossimità del cratere omonimo, 17°N / 24°E; lunghezza 120 km - Secondo Gaio Plinio detto il Vecchio (23-79 d. C.): scienziato e storico, amico di Vespasiano, autore della Storia Naturale, enciclopedia scientifica in 37 libri, il secondo dei quali è dedicato all'astronomia classica; ammiraglio della flotta del Miseno, durante l'eruzione del Vesuvio (24 agosto 79) che distrusse Pompei ed Ercolano, recatosi nelle vicinanze di Stabia per osservare il fenomeno, vi morì per le esalazioni solforiche.
PLUTARCH - Notevole cratere a nord-est del Mare Crisium, 24,1°N / 79°E; diametro 68 km, altezza 2760 m; picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Plutarco di Cheronea (circa 50 d. C - dopo il 120): storico e moralista greco, vissuto a lungo a Roma, dal 95 circa alla morte; sacerdote di Delfi. Compose circa 80 Opere morali in forma di dialoghi o di diatribe su argomenti filosofici, pedagogici, politici, letterari, ecc., e Le vite parallele, 46 biografie di greci e romani messi a confronto a coppie: opera che ebbe larghissima fortuna dal Rinascimento fino a tutta l'età romantica. Nella storia dell'astronomia il suo nome è importante soprattutto per aver menzionato il modello eliocentrico di Aristarco e aver affermato che questo modello era stato anche sostenuto nel II sec. a. C. da Seleuco di Babilonia. Dedicò anche uno scritto minore alla costituzione della luna. Egli riteneva correttamente che essa apparisse maculata a causa della presenza di monti e valli riflettenti la luce solare; riteneva inoltre che la sua natura fosse identica a quella della terra; ebbe anche la geniale intuizione che la luna non cade sul nostro pianeta a causa del suo incessante moto intorno a esso. Accanto a queste validissime intuizioni si trovano purtroppo in Plutarco anche atteggiamenti ostili verso il pensiero dei razionalisti e verso i principi morali di stoici ed epicurei nonché anacronistici tentativi di restauro della tradizione religiosa greca.
POISSON - Cratere dall'aspetto complesso nell'area di Aliacensis, 30,4°S / 10,6°E; diametro 80 km; un'ampia interruzione nella sua parete sud-occidentale lo mette in comunicazione con Poisson T - Siméon Denis Poisson (1781-1840): matematico e fisico francese, professore a Parigi; compì studi di cinematica e di meccanica analitica. Modulo di Poisson: in solidi elastici prismatici soggetti a sollecitazioni assiali, è il rapporto tra l'accorciamento unitario che subiscono le fibre normali all'asse e l'allungamento unitario di quelle parallele all'asse. Il modulo di Poisson è una costante caratteristica di ogni sostanza.
POLYBIUS - Cratere distinto a sud di Catharina, 22,4°S / 25,6°E; diametro 41 km, altezza 2050 m. Polybius A: piccolo cratere a est del cratere omonimo, 23°S / 28°E; diametro 16,6 km, altezza 3720 m - Polibio di Megalopoli (circa 205 - circa 123 a. C.): storico greco; dopo la battaglia di Pidna (168) andò come ostaggio a Roma, dove visse nella casa degli Scipioni. Di Roma prese a studiare la storia e ad ammirare la politica: i frutti di questi studi e meditazioni sono evidenti nella sua maggiore opera, Le storie (dal 264 al 145 a. C.), in 40 libri, di cui ci restano i primi 5 e vari frammenti. È una storia politica, i cui elementi fondamentali sono il metodo della ricerca delle cause e il concetto dell'utilità della storia.
POMORTSEV - Cratere sul margine del Mare Spumans, 0,7°N / 66,9°E; diametro 23 km. Ex Dubiago P - Mikhail M. Pomortsev (1851-1916): pioniere russo della propulsione a razzo.
PONCELET - Cratere presso il bordo settentrionale del disco lunare, a nord-ovest di Anaximenes, 75,8°N / 54,1°W; diametro 69 km - Jean V. Poncelet (1788-1867): matematico francese: pose le basi della moderna geometria proiettiva con l'opera Trattato delle proprietà proiettive (1822); si occupò anche di meccanica applicata.
PONS - Cratere irregolare a ovest della Rupes Altai, 25,3°S / 21,5°E; dimensioni 44 x 31 km, altezza 2250 m; pareti molto spesse - Jean-Louis Pons (1761-1831): astronomo francese, direttore degli osservatori di Lucca e Firenze; scoprì oltre 50 comete.
PONTANUS - Cratere irregolare a sud-ovest della Rupes Altai, 28,4°S / 14,4°E; diametro 58 km, altezza 2120 m. Catene di craterini all'esterno della sua parete orientale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giovanni o Gioviano Pontano (1426-1503): umanista e poeta italiano; scrisse in latino poemetti epici ed eruditi (Lepidina, Urania seu de stellis libri quinque, De hortis Hesperidum) e delicate elegie in cui canta gli affetti e le vicende familiari (De amore coniugali, Tumuli, Neniae, Iambici); compose anche satire e dialoghi (Actius, Asinus), e scritti storici (De bello neapolitanum). Dette impulso all'Accademia napoletana del Panormita, che da lui prese il nome di pontaniana.
PONTÉCOULANT - Notevole cratere nelle alte terre meridionali, presso il bordo sud-orientale del disco lunare, 58,7°S / 66°E; diametro 91 km - Philippe Gustave Le Doulcet, conte di Pontécoulant (1795-1874): astronomo e matematico francese.
PORTER - Cratere sul bordo di Clavius, 56,1°S / 10,1°W; diametro 52 km, picco centrale. Ex Clavius B - Russel W. Porter (1871-1949): architetto e costruttore di telescopi americano; è suo il riflettore di 5 m dell'Osservatorio Palomar. A lui doveva essere intitolato un cratere sul lato nascosto della luna, ma, su suggerimento di Patrick Moore, si optò per l'attuale sul lato visibile.
POSIDONIUS - Vasto circo, tra i più antichi (classe V), sulla riva nord-orientale del Mare Serenitatis, 31,8°N /9,9°E; diametro 95 km, altezza 2300 m. Struttura particolarmente tormentata del fondo, sul quale si intersecano più strie screpolate (Rimæ Posidonius); il fondo stesso sembra essere in parte sollevato. All'interno monticelli, resti di un antico circo, un cratere quasi centrale e alcuni microcrateri. Bastioni stretti. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Posidonio (135-51 a. C.): filosofo e scienziato greco di Apamea, in Siria; fondò a Rodi una scuola (frequentata anche da Cicerone e da Pompeo) ed elaborò un sistema in cui volle conciliare lo stoicismo col pensiero eracliteo, platonico e aristotelico. Eclettico, si occupò anche di storia, di astronomia e di scienze naturali. Scrisse Sugli Dei, Sulle passioni, Sul dovere, Discorsi protreptici (esortatori), nessuna delle quali ci è rimasta. In astronomia attribuì correttamente il fenomeno delle maree a un'azione della luna. Purtroppo questa corretta interpretazione lo portò all'arbitraria convinzione dell'esistenza di altre influenze dei cieli sulle faccende terrestri. L'enciclopedia di Posidonio si costituisce su un criterio sommatorio: matematica, geografia, scienze della natura vengono aggregate con le teorie esoteriche e mistiche delle prosperanti sette religiose, spesso importate dall'Oriente.
PRINZ - Formazione ad anello spezzato, resti di un cratere sommerso dalla lava, a nord-est di Aristarchus, 25,5°N / 44,1°W; diametro 47 km, altezza 1010 m; si nota per i solchi sinuosi a nord (Rimæ Prinz) osservabili con grandi telescopi, lunghezza 80 km; domi nelle vicinanze - Wilhelm Prinz (1857-1910): astronomo selenografo tedesco; studi comparativi della superficie lunare e terrestre.
PROCELLARUM, OCEANUS - Oceano delle Tempeste: l'unico "oceano" lunare e la più vasta pianura del nostro satellite, con 2.102.000 kmq. Si estende dal Mare Imbrium verso sud fino al Mare Humorum. I confini occidentali, settentrionali e meridionali sono relativamente chiari, ma quelli orientali sono alquanto indefiniti. Attraversato da raggiere e cosparso di numerosi crateri, è una delle regioni più depresse rispetto al livello medio, superata in ciò solo dal Mare Imbrium. Nome introdotto nel 1651 dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi).
PROCLUS - Cratere piccolo ma chiaro sul bordo occidentale del Mare Crisium, 16,1°N / 46,8°E; diametro 28 km, altezza 2400 m. Platea dall'aspetto insolito in quanto è per due terzi scura e per un terzo chiara. Raggiera costituita essenzialmente di tre grandi striature - Proclo di Costantinopoli (410-485): filosofo bizantino, ultimo rappresentante del neoplatonismo ad Atene; scrisse commenti ai dialoghi platonici (Timeo, Parmenide ed altri), trattati teologici (Elementi di teologia, Teologia platonica) e il Commento al I libro di Euclide, una delle fonti principali per la conoscenza della geometria antica. Da identificare con l'autore della Crestomazia, opera di erudizione letteraria, conservataci parzialmente nella Biblioteca di Fozio.
PROCTOR - Cratere abbastanza irregolare a nord di Maginus, 46,4°S / 5,1°W; diametro 52 km, altezza 1300 m - Richard Antony Proctor (1837-'88): astronomo inglese, autore di studi su Saturno, i canali di Marte, la luna, la possibilità di vita nei corpi celesti più vicini alla terra; scrisse opere divulgative e compilò atlanti stellari. - Oppure, secondo Adrian Room e Antonín Rükl, Mary Proctor (1862-1919): figlia del precedente, astronoma e divulgatrice.
PROPONTIS - Propontide, oggi Mar di Marmara: nalla carta lunare di Hevelius, del 1647, designava l'attuale Mare Vaporum. Nome ormai abbandonato.
PROTAGORAS - Cratere brillante e regolare nel Mare Frigoris, 56°N / 7,3°E; diametro 22 km, altezza 2100 m - Protagora di Abdera (circa 481 - circa 411 a. C.): filosofo greco, il maggiore dei sofisti, delle cui opere restano scarsi frammenti; sostenne che "l'uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono" (La verità o discorsi demolitori); lo scritto Sugli dei gli valse l'espulsione da Atene. La sua gnoseologia (teoria della conoscenza), che i moderni interpretano variamente, è confutata da Platone nel Protagora e nel Teeteto.
PRUINÆ, TERRA - Terra della Brina: nella mappa lunare del Riccioli (1651), porzione di "terra" tra il Sinus Iridum e il Sinus Roris; 52°N / 35°W. Nome ormai abbandonato.
PTOLEMÆUS - Antichissimo e grande "anfiteatro" di 153 km di diametro e forma esagonale, situato quasi al centro del disco lunare, 9,2°S / 1,8°W. Bastioni crivellati di microcrateri, smussati e discontinui, sui quali s'innalzano cime di 2400 m. Fondo riempito da materiale scuro, molto liscio, che fa pensare a un travaso di liquido seguito da solidificazione; la lava potrebbe provenire dall'interno della luna, oppure dalla liquefazione del suolo successiva al trauma prodotto dal meteorite responsabile della formazione del cratere. Sul fondo cratere relativamente recente, di 6,5 km di diametro, Ammonius (ex Ptolemæus A), e parecchie centinaia di microcrateri di diametro inferiore a qualche centinaio di metri. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Claudio Tolomeo (sec. II d. C.): astronomo, geografo e matematico greco, nato e vissuto in Egitto. Nel trattato Sintassi matematica, noto nel medioevo come Almagesto (per corruzione del titolo greco megíste syntaxis 'compendio massimo'), espose il sistema dal suo nome detto tolemaico. La sua Introduzione geografica rappresenta la sintesi delle conoscenze geografiche dell'evo antico. Si occupò anche di matematica, ottica e armonia.
PUISEUX - Cratere sommerso nella parte meridionale del Mare Humorum, vicino a Doppelmayer, 27,8°S / 39°W; diametro 25 km, pareti molto basse (400 m) - Pierre Henri Puiseux (1855-1928): astronomo e matematico francese, lavorò presso l'Osservatorio di Parigi; lasciò opere di meccanica celeste, ma è noto soprattutto per gli studi sulla teoria delle funzioni algebriche di variabile complessa (sviluppi di Puiseux). In collaborazione con Maurice Loewy pubblicò dal 1896 al 1909 l'Atlante fotografico della luna, avente un diametro totale di 2,54 m. Il figlio PIERRE PUISEUX (1855-1928) fu pure astronomo all'Osservatorio di Parigi e si dedicò allo studio della luna rilevandone l'accelerazione secolare del moto. Agli inizi del secolo applicò su vasta scala i metodi fotografici e compilò, con Maurice Loewy, un grande atlante lunare.
PUPIN - Minuscolo cratere nel Mare Imbrium, a sud-est di Timocharis, 23,8°N / 11°W; diametro 2 km, altezza 400 m. Ex Timocharis K - Michael Idvorsky Pupin (1858-1935): fisico americano di origine ungherese; ideò le bobine di induttanza (bobine di Pupin) per circuiti telefonici.
PURBACH (o PURBACHIUS) - Circo piuttosto irregolare a est del Mare Nubium, 25,5°S / 1,9°W; diametro 118 km, altezza 2980 m; rovinato ma ancora ben visibile; fondo attraversato da crinali. La parete nord è interrotta dal cratere ovale Purbach G, mentre la parete sud si spinge dentro Regiomontanus. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - George Purbach o Peuerbach o Burbach (1423-'61): astronomo austriaco, professore all'università di Vienna, diffuse in Germania l'uso della trigonometria araba dei seni; scrisse Theoricae novae planetarum, compendio di astronomia a imitazione dell'Almagesto.
PUTREDINIS, PALUS - Palude della Putredine, 27°N / 0°, diametro 180 km, 6000 kmq, solcata da vari crepacci; vi si schiantò il 13 settembre 1959 la sonda sovietica Lunik 2, il primo oggetto lanciato dall'uomo a toccare la superficie lunare. Nome introdotto dal Riccioli (in realtà dal discepolo Grimaldi) nel 1651.
PYRENÆUS, MONTES - Catena montuosa poco elevata, a est del Mare Nectaris, 14°S / 41°E, lunghezza 250 km, altezza 3000 m. Nome assegnato da Johann Heinrich von Mädler nel 1837 - Monti Pirenei: sistema montuoso dell'Europa meridionale, che s'innalza tra la Francia e la Spagna. Culmina a 3404 m nel Pico de Aneto; non ci sono grandi ghiacciai. La popolazione sfrutta largamente i fondivalle coltivati intensamente. Industrie idroelettriche e del turismo anche in relazione alle numerose sorgenti termali. Scarsi e poco agevoli i passi.
PYTHAGORAS - Grande e magnifico cratere vicino al bordo nord-occidentale della luna, 63,5°N / 62,8°W; diametro 130 km, altezza 4800 m; picco centrale ben visibile. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Pitagora di Samo (circa 570-496 a. C.): filosofo greco; esule a Crotone, vi fondò una comunità i cui componenti, attraverso l'osservanza del silenzio e di altre prescrizioni ascetiche, miravano al conseguimento di una salvezza religiosa, che li sottraesse al fatale ciclo delle nascite (metempsicosi); essi governarono la città in senso teocratico, fin quando (sec. V-IV a. C.) non ne furono espulsi da una reazione antiaristocratica. Le dottrine dei pitagorici ci sono note solo in parte e da fonti tarde; essi ritenevano che principio di ordinamento delle cose fossero i numeri e che i rapporti fra esse fossero esprimibili con segni quantitativi costanti. Per questo a Pitagora furono attribuite la scoperta della tavola pitagorica e l'enunciazione del teorema di Pitagora (in un triangolo rettangolo la somma dei quadrati costruiti sui cateti è equivalente al quadrato costruito sull'ipotenusa). n base a questo teorema egli giunse alla grande scoperta dei numeri irrazionali. Le concezioni astronomiche sue e delle sue comunità sono di una modernità sorprendente, anche se intrise di un profondo misticismo. Secondo la tradizione egli sarebbe stato il primo a intuire che la terra è rotonda e il primo a chiamare l'Universo Cosmo, a causa dell'ordine che in esso regna. Sarebbe stato il primo a capire che Vespro e Lucifero sono in realtà lo stesso oggetto. Infine, si può fare risalire al pitagorico Filolao (V sec a. C.) un modello di sistema solare non geocentrico, con la terra in moto.
PYTHEAS - Piccolo ma profondo cratere di recente formazione (classe I), nel Mare Imbrium, 20,5°N / 20,6°W; diametro 20 km, altezza 2530 m; forma romboidale. Diventa chiaro se illuminato dall'alto. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Pytheas A: a ovest del cratere omonimo, 20,4°N / 21,8°W; diametro 7,8 km, altezza 1610 m. Pytheas D: minuscolo, a nord della formazione principale, 21°N / 20,5°W; diametro 5,2 km, altezza 370 m. Pytheas G: minuscolo, a nord-est del cratere omonimo, 21,7°N / 17,7°W; diametro3,4 km, altezza 490 m - Pìtea (sec. IV a. C.): navigatore greco, di Marsiglia; varcato lo stretto di Gibilterra, penetrò nell'Atlantico e si spinse fino alla Manica e all'Inghilterra che circumnavigò; nella sua opera (non pervenutaci) Intorno all'Oceano dava notizie sull'isola di Thule e sul circolo polare artico.
RABBI LEVI - Cratere a sud-ovest di Piccolomini, 34,7°S / 23,6°E; diametro 81 km, altezza 3500 m; numerosi crateri al suo interno, tra cui Rabbi Levi L (diametro 12,6 km, altezza 2410 m) e Rabbi Levi A (diametro 12,1 km, altezza 1350 m). Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Levi ben Gershom (1288-1344): rabbino e filosofo ebreo provenzale, tentò di accordare la dottrina aristotelica con l'Antico Testamento; per primo combatté l'idea della creazione dal nulla. Commentari; La guerra del Signore (1329).
RAMAN - Cratere a nord-ovest di Herodotus, 27°N / 51,1°W; diametro 11 km. Ex Herodotus D - Chandrasekhara Venkata Raman (1888-1970): fisico indiano; premio Nobel 1930 per le sue scoperte su taluni fenomeni ottici nei liquidi (effetto Raman) e per i suoi studi sulla meccanica delle vibrazioni e sui raggi X.
RAMSDEN - Cratere inondato, nella zona occidentale della Palus Epidemiarum, 32,9°S / 31,8°W; diametro 25 km, altezza 1990 m; nelle vicinanze sistema di solchi collegati (Rimæ Ramsden) che occupano un'area di circa 130 km di diametro - Jesse Ramsden (1735-1800): costruttore inglese di strumenti di precisione; perfezionò il barometro e la macchina elettrostatica a strofinio, inventò il micrometro filare e il dinametro di Ramsden, per determinare l'ingrandimento prodotto da un oculare applicato ad un cannocchiale. Oculare di Ramsden: a fuoco esterno, formato da due lenti piano-convesse con le facce piane disposte esternamente.
RANKINE - Piccolo cratere a nord-est di Langrenus, 3,9°S / 71,5°E; diametro 9 km - William John Macquorn Rankine (1820-'72): ingegnere e fisico inglese; autore di importanti ricerche su problemi di ingegneria civile e meccanica (Teoria del masso illimitato, Formula di Rankine per il carico di punta, ecc) e uno dei maggiori studiosi di termodinamica (ciclo di Rankine).
RAYLEIGH - Circo presso il margine orientale del disco lunare, 29°N / 89,2°E; diametro 107 km - John William Strutt Rayleigh (1842-1919): fisico britannico, premio Nobel nel 1904 per ricerche nel campo dell'ottica. Studiando la densità dei gas scoprì, insieme a W. Ramsay, l'argo. Si occupò inoltre di acustica (fondamentale il suo Trattato sul suono), ottica, idrodinamica e della teoria dell'elasticità.
RÉAUMUR - Cratere semidistrutto, sul margine meridionale del Sinus Medii, 2,4°S / 0,7°E; diametro 53 km, altezza 1300 m. Rima Réaumur: solco a nord del cratere omonimo, 3°S / 3°E; lunghezza 45 km - René Antoine Ferchault de Réaumur (1683-1757): naturalista francese, autore di numerosissimi studi di fisica e chimica tecnica, inventore (1734) del termometro ad alcool e della scala termometrica che porta il suo nome. Come biologo scrisse le Memorie per servire alla storia degli insetti (1734-'42). Scala Réaumur: scala termometrica in cui l'intervallo tra gli estremi punti di riferimento (congelamento ed ebollizione dell'acqua) è diviso in 80 gradi, anziché in 100 come nella scala centigrada; oggi in disuso.
RECORDE - Cratere lungo il margine est del disco lunare, 15°N / 78°E - Robert Recorde (1510 circa - 1558): matematico inglese. Ricerche nel campo dell'algebra. E' suo il primo pubblico riconoscimento in Inghilterra del sistema copernicano (1551). In Pathway to knowledge ("Il sentiero della conoscenza"), pur con espressioni alquanto prudenti, allude alla teoria copernicana, nella cui verità fisica risulta che egli credesse per certo, come a un valido rinnovamento dell'astronomia sulla scia di Aristarco di Samo.
RECTA, RUPES (STRAIGHT WALL) - Rupe Diritta: 22°S / 7°W. Scarpata alta 240-300 m sul Mare Nubium, lunga 110 km. Non è un ripido dislivello, come si pensava in passato, ma un pendio piuttosto moderato con pendenza di circa 7° (1:9).
RECTI, MONTES (STRAIGHT RANGE) - Monti Diritti: catena montuosa che sorge dal Mare Imbrium, a est di Capo Laplace, 48°N / 20°W; lunghezza 90 km circa, assai stretta e relativamente poco elevata (oltre 1800 m).
REGIO MAGNA OCCIDENTALIS - Grande Regione Occidentale: l'insieme dei mari Serenitatis e Tranquillitatis nella terminologia dello scienziato inglese William Gilbert, che osservava a occhio nudo, prima dell'avvento del telescopio. Tale nomenclatura non sopravvisse. Occidentale dal punto di vista di chi osserva dalla terra, ma in realtà orientale.
REGIO MAGNA ORIENTALIS - Grande Regione Orientale: nella nomenclatura dello scienziato inglese William Gilbert (che osservava prima dell'avvento del telescopio) indica la zona del Mare Imbrium. Orientale dal punto di vista di chi osserva dalla terra, ma in realtà occidentale.
REGIOMONTANUS - Circo molto vistoso anche se deformato, nelle alte terre centrali, 28,4°S / 1°W; dimensioni 126 x 110 km, altezza 1730 m; sulla sommità del picco centrale c'è un craterino (Regiomontanus A). Fa coppia con Purbach, entrambi di forma esagonale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Johann Müller, detto Regiomontano dal nome della città natale Königsberg (1436-'76): astronomo e matematico tedesco; concluse l'opera iniziata da G. von Purbach, l'Epitome in Ptolemaei Almagestum, estremamente ammirata sia per l'abilità dell'astronomo sia per la profonda conoscenza dei testi greci. Nel 1464 compose un'opera famosa: De triangulis omnimodis, che fu pubblicata tuttavia solo nel 1533. Si tratta del primo vero trattato di trigonometria scritto da un europeo. Compì notevoli osservazioni sulla cometa dell'anno 1472 e pubblicò nel 1474 un grande calendario. Morì di peste secondo alcuni, avvelenato secondo altri. L'originalità della sua personalità matematica risulta anche dalle note agli Elementi di Euclide, nonché dalla copiosa corrispondenza scientifica. Il suo maggior merito nel campo dell'astronomia consiste nell'aver considerato le comete non come meteore, bensì come astri dotati di un movimento determinato e le cui successive posizioni possono essere stabilite astronomicamente.
RÉGNAULT - Cratere al margine nord-ovest del disco lunare, 54,1°N / 88°W; diametro 47 km - Henri Victor Régnault (1810-'78): chimico e fisico francese, sviluppò la macchina a vapore
REICHENBACH - Cratere nell'area della Vallis Rheita, 30,3°S / 48°E; diametro 71 km, altezza 4000 m; irregolare - Georg von Reichenbach (1772-1826): costruttore di strumenti astronomici, tedesco.
REIMARUS - Cratere nell'area della Vallis Rheita, 47,7°S / 60,3°E; diametro 48 km; irregolare - Nicola Reymers Bär (morto nel 1600): matematico tedesco, fu accusato di plagio per avere pubblicato una descrizione del sistema planetario molto simile a quella di Tycho Brahe. Professore di matematica a Praga.
REINER - Ripido cratere a ovest di Kepler, 7°N / 54,9°W; diametro 30 km, altezza 2580 m. Particolarmente visibile è una macchia più chiara, a forma di girino, sulla pianura scura a nord-ovest (Reiner Gamma), 8°N / 59°W - Vincentio Reinieri (morto nel 1648): matematico e astronomo italiano, allievo e amico di Galileo.
REINHOLD - Cratere a sud-ovest di Copernicus, 3,3°N / 22,8°W; diametro 48 km, altezza 3260 m; pareti terrazzate, massiccio montuoso centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Reinhold B: circo a nord-est del cratere omonimo, 4,5°N / 21,6°W; diametro 23 km - Erasmo Reinhold (1511-'53): matematico tedesco, professore all'università di Wittenberg, pubblicò nel 1551, con il titolo Tabulae Pruthenicae, tavole astronomiche calcolate secondo i metodi di Tolomeo e, in pari tempo, di Copernico. Ciò avrebbe dovuto dimostrare l'eccellenza di questi ultimi, ma anche la loro equivalenza agli antichi. Nella prefazione al Theoricae novae planetarum Georgii Purbach ab E. Reinholdo... auctae esprime la speranza di vedere restaurata l'astronomia da colui (Copernico) che chiama "secondo Tolomeo".
REPSOLD - Cratere degradato, a ovest del Sinus Roris, 51,4°N / 78,5°W; diametro 107 km. Rima Repsold: solco nei pressi del cratere omonimo, 51°N / 80°W; lunghezza 130 km - Johann Georg Repsold (1770-1830): industriale di Amburgo, fondò una fabbrica di strumenti astronomici e geodetici, che acquistò fama mondiale sotto la direzione del nipote JOHANN ADOLF REPSOLD (1838-1919).
RESPIGHI - Piccolo cratere tra il Mare Smythii, il Mare Undarum e il Mare Spumans, 2,8°N / 71,9°E; diametro 19 km. Ex Dubiaco C - Lorenzo Respighi (1824-'89): astronomo italiano. Importanti i suoi contributi allo studio del sole e alla catalogazione delle stelle: usò per primo il prisma obiettivo per studi di spettroscopia.
RHÆTICUS - Cratere irregolare con pareti sgretolate, sul margine orientale del Sinus Medii, 0° / 4,9°E; diametro 43 x 49 km, altezza 1550 m - Georg Joachim Lauchen, detto Rhæticus (1514-'74): astronomo e matematico svizzero; allievo di Copernico, ne espose le teorie nell'opera Narratio prima de libris revolutionum (1540); calcolò inoltre tavole dei seni, di 10" in 10" con 10 e poi con 15 decimali, pubblicate postume sotto il titolo Opus palatinum de triangulis (1596), e tavole astronomiche basate sul sistema copernicano, Ephemeris ex fundamentis Copernici (1550).
RHEITA - Cratere a ovest di Furnerius, 37,1°S / 47,2°E; diametro 70 km, altezza 4000 m; piccola cima centrale, creste aguzze. A nord-est si trova il cratere-vallata Rheita E, dimensioni 66 x 32 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Vallis Rheita: catena di crateri a nord-est di Janssen e Fabricius, 42°S / 51°E, è la più lunga vallata (circa 500 km) sul lato vicino della luna e ha carattere similare a quello della Vallis Snellius: si dirige verso il centro del Mare Nectaris e sembra avere la medesima origine - Anton Maria Schyrlæus de Rheita (1597-1660): astronomo boemo, monaco cappuccino, noto per una elementare carta lunare pubblicata nel 1645.
RICCIOLI - Cratere compagno di Grimaldi, relativamente antico (classe III), 3°S / 74,3°W; diametro 146 km, altezza 2250 m; pareti guaste, chiazze molto scure sul fondo. Il Riccioli intitolò a se stesso questa formazione o, più probabile, fu il Grimaldi a intitolarla al suo maestro, nel 1651. Rimæ Riccioli: sistema di solchi presso il cratere omonimo, 2°S / 74°W - Giovanni Battista Riccioli (1598-1671): geografo e astronomo italiano, gesuita e insegnante di matematica nei collegi del suo ordine, si occupò di selenografia, introducendo una nomenclatura della luna che prevalse su quelle precedenti di Langrenus e di Hevelius. In essa si distinguono "mari" e "terre" con nomi latini di fantasia (Mare Serenitatis, Mare Tranquillitatis, Mare Nubium, Mare Humorum, Terra Pruinæ, Terra Grandinis, Terra Vitæ, Terra Sanitatis, Terra Caloris, ecc.), infine crateri con nomi di personaggi famosi, specialmente astronomi. I nomi di "terra" non sopravvissero. Sono discutibili i rapporti tra le dimensioni dei crateri e il prestigio dei personaggi di cui portano il nome: gli amici del Riccioli, anche sconosciuti, hanno avuto infatti un trattamento di favore, mentre ad altri, pur meritevoli, non è andata altrettanto bene. Riccioli fu autore della Geographia et hydrographia reformata (1661), ampia compilazione delle osservazioni e dei materiali raccolti negli ultimi 150 anni; scrisse inoltre l'Almagestum novum (1651) e l'Astronomia reformata (1665). Pur ammirando il genio di Copernico e la semplicità della sua teoria, rimase convinto assertore del sistema tolemaico.
RICCIUS - Cratere nel gruppo di Rabbi Levi, 36,9°S / 26,5°E; diametro 71 km, altezza 1770 m; pareti rotte, fondo accidentato. A sud della formazione principale si trova Riccius E, diametro 22 km, altezza 3520 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Matteo Ricci (1552-1610): missionario gesuita e sinologo italiano, fondatore delle missioni cattoliche in Cina, dove rimase dal 1583 alla morte; svolse fondamentale attività scientifica, di cui sono documenti il Mappamondo, versione in cinese da Euclide, le Lettere, i Commentari. Il rispetto che il Ricci mostrò, nella sua attività missionaria, verso i valori spirituali dei cinesi gli fu rimproverato come tendenza a una forma di sincretismo, dannosa per l'integrità del dogma cattolico.
RIEMANN - Resti di un circo sul bordo nord-orientale del disco lunare, presso Gauss, 39,5°N / 87,2°E; diametro 110 km - Georg Bernhard Riemann (1826-'66): matematico tedesco, tra i maggiori dell'Ottocento. Studiò le funzioni di variabile complessa e di variabile reale, le funzioni abeliane (matrice di Riemann), la teoria dei numeri, i fondamenti della geometria (metrica di Riemann, geometria di Riemann) e la propagazione del suono.
RIMA ARIADEUS - Vedi Ariadeus.
RIMA HYGINUS - Vedi Hyginus.
RIMA SIRSALIS - Vedi Sirsalis.
RIPHÆUS, MONTES - Catena montuosa tra Copernicus e Gassendi, 7°S / 28°W; lunghezza 150 km, altezza 1200 m. La parte nord-occidentale è denominata in alcune mappe Montes Ural - Monti Rifei: secondo gli antichi geografi greci questa catena montuosa si trova in Scizia (Russia meridionale) e da essa provengono i freddi venti invernali, ma è da identificare con molta probabilità con gli attuali Monti Urali.
RITCHEY - Cratere a est di Albategnius, 11,1°S / 8,5°E; diametro 25 km, altezza 1300 m; pareti degradate - George Willis Ritchey (1864-1945): astronomo americano; nel 1908, usando un riflettore di un metro e mezzo, che aveva fabbricato a Monte Wilson, in California, fu in grado di risolvere per la prima volta le galassie vicine in stelle isolate; sfortunatamente le immagini delle stelle erano così sfuocate e tenui che anche Ritchey non era sicuro se si trattasse di stelle o di piccolissime e lontane nubi di gas. Nel 1917 scoprì una nova in una lontana galassia: NGC 6946, in Cefeo. Con H. Chrétien, ha messo a punto un telescopio aplanatico (1930).
RITTER - Cratere nel Mare Tranquillitatis, 2°N / 19,2°E; diametro 31 km, altezza 1300 m, picco centrale; fa il paio con Sabine. Rimæ Ritter: solchi paralleli a nord-ovest del cratere omonimo, lunghezza 100 km circa - Formazioni così chiamate in onore di: 1) Karl Ritter (1779-1859): geografo tedesco; continuando e completando i lavori di Alexander von Humboldt, dimostrò la correlazione esistente tra fatti fisici e umani e, nella geografia generale comparata, rappresentò "i rapporti mutevoli della natura inorganica e organica e della storia dei popoli". La sua opera principale è La geografia in relazione alla natura e alla storia dell'uomo (1817-'59), di cui apparvero 19 volumi 2) Georg Dietrich August Ritter (1826-1908): astrofisico e ingegnere tedesco, ideò un metodo per calcolare gli sforzi sostenibili dalle aste delle travature a reticolo (metodo di Ritter).
ROBINSON - Cratere distinto a nord-ovest del Mare Frigoris, 59°N / 45,9°W; diametro 24 km, altezza 1370 m - John T. Romney Robinson (1792-1882): astronomo e fisico irlandese.
ROCCA - Cratere a sud-ovest di Grimaldi, 12,7°S / 72,8°W; diametro 90 km, altezza 2160 m; pareti irregolari. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giovanni A. Rocca (1607-'56): matematico italiano.
ROCCO - Minuscolo cratere a nord di Aristarchus, prossimo al bordo di Krieger, 28°,9 N / 45°W; altezza 880 m, diametro 4,4 km. Ex Krieger D - Rocco: nome maschile italiano
ROMANIA - Nella nomenclatura di Hevelius (1647) indica la porzione sud dei Montes Apenninus. Nome non più in uso.
RÖMER - Cratere con bordo netto e pareti terrazzate, nell'area dei Montes Taurus, 25,4°N / 36,4°E; diametro 40 km, picco centrale molto massiccio con apertura sulla sommità. Rimæ Römer: sistema di importanti solchi a nord-ovest del cratere omonimo, 27°N / 35°E; lunghezza 110 km - Olaf Römer (1644-1710): astronomo danese, professore a Copenaghen e direttore di quell'osservatorio; nel 1676 scoprì che la luce ha una velocità finita.
ROOK, MONTES - Monti Rook, tra i più imponenti della luna con i loro picchi di 7900 m. Sono disposti intorno al Mare Orientale, all'interno del cerchio colossale dei Montes Cordillera, 40°S / 83°W; fanno parte per lo più della faccia nascosta del Satellite - Lawrence Rook (1622-'66): astronomo inglese, osservatore dei satelliti di Giove.
RORIS, SINUS - Baia della Rugiada, tra il Mare Frigoris e l'Oceanus Procellarum, a nord-ovest dei Montes Jura, 54°N / 46W. Nome introdotto dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi) nel 1651.
ROSENBERGER - Esteso cratere nelle alte terre meridionali, nell'area di Pitiscus, 55,4°S / 43,1°E; diametro 96 km; cima centrale, corrugamenti e crepacci. Con Vlacq forma un cratere doppio - Otto A. Rosenberger (1800-'90): matematico e astronomo tedesco.
ROSS - Cratere di forma allungata nel Mare Tranquillitatis, 11,7°N / 21,7°E; diametro 26 km, altezza 1800 m; picco centrale - Così chiamato in onore di: 1) James Clark Ross (1800-'62): esploratore scozzese, tra il 1819 e il 1829 prese parte a varie spedizioni nell'Artide, localizzando il polo magnetico settentrionale; nel corso di una spedizione antartica (1839-'42) esplorò il mare che porta il suo nome e la Terra di Graham 2) Frank E. Ross (1874-1966): astronomo americano, studiò la radiazione ultravioletta.
ROSSE - Cratere brillante e circolare nel Mare Nectaris, 17,9°S / 35°E; diametro 12 km, altezza 2420 m - William Parsons, 3° conte di Rosse (1800-'67): astronomo irlandese noto per la realizzazione di grandi specchi per telescopi riflettori. Il suo telescopio più grande, con specchio di un metro e ottanta centimetri di diametro, rivelò la struttura a spirale delle nebulose. Osservò anche l'oggetto catalogato da Messier come M 1 e gli diede il nome, conservato ancor oggi, di Crab nebula, cioè nebulosa del Granchio. La massima scoperta di Rosse fu che molte fra le galassie hanno figura a spirale (M 51).
ROST - Cratere abbastanza regolare a sud-est di Schiller, 56,4°S / 33,7°W; diametro 49 km, altezza 2040 m; fondo inondato - Leonhardt Rost (1688-1727): astronomo dilettante e divulgatore tedesco.
ROTHMANN - Cratere abbastanza profondo e regolare, a ovest di Piccolomini, 30,8°S / 27,7°E; diametro 42 km, altezza 4220 m - Christopher Rothmann (vissuto intorno al 1600): astronomo tedesco; teorico.
RUBEY, DORSA - Dorsali Rubey: sistema di corrugamenti nell'Oceanus Procellarum meridionale, a nord di Letronne, 8°S / 43°W; lunghezza circa 100 km - William Malden Rubey (1898-1974): geologo americano.
RÜMKER, MONS - Monte Rümker: notevole formazione nella zona meridionale del Sinus Roris, 41°N / 58°W; larghezza 60 km, altezza da 60 a 500 m; visibile solo se illuminata di lato. Rümker è un massiccio domo irregolare - Karl Ludwig Christian Rümker (1788-1862): astronomo tedesco.
RUNGE - Cratere sul margine orientale del disco lunare, nella parte meridionale del Mare Smythii, 2,5°S / 86,7°E; diametro 38 km - Karl David Runge (1856-1927): matematico tedesco, si dedicò a studi sul calcolo numerico e grafico e su questioni di analisi matematica.
RUPES ALTAI - Vedi Altai, Rupes.
RUPES RECTA - Vedi Recta, Rupes.
RUSSEL - Resti di circo in prossimità del bordo occidentale del disco lunare, a nord di Struve, 26,5°N / 75,4°W; diametro 103 km - Così denominato in onore di: 1) John Russel (1745-1806): pittore, astronomo dilettante e selenografo britannico 2) Henry Norris Russel (1877-1957): astronomo americano, coautore del diagramma Hertzsprung-Russel.
RUTH - Cratere minuscolo a nord di Aristarcus, prossimo al bordo di Krieger, 28,7° N / 45,1° W; diametro 3 km - Ruth: nome femminile ebraico.
RUTHERFURD (e non Rutherford, come riportato erroneamente da alcuni testi) - Cratere sulla parete di Clavius, 60,9°S / 12,1°W; dimensioni 48 x 54 km, altezza 2870 m; picco centrale. Per la questione del nome si veda a pag. 8 - Lewis Morris Rutherfurd (1816-'92): avvocato americano, rinunciò alla sua professione per dedicarsi all'astronomia. Pioniere nel campo della fotografia astronomica, eseguì eccezionali immagini della luna; i suoi reticoli a riflessione per l'osservazione spettroscopica del sole furono i migliori del loro tempo.
SABATIER - Piccolo cratere vicino al margine est del disco lunare, in prossimità del Mare Marginis, 13,2°N / 79°E; diametro 10 km - Paul Sabatier (1854-1941): chimico francese, premio Nobel (1912), noto soprattutto per i suoi studi sui metodi di idrogenazione di sostanze organiche.
SABINE - Cratere nel Mare Tranquillitatis, 1,4°N / 20,1°E; diametro 30 km, altezza 1300 m; fa il paio con Ritter; picco centrale - Edward Sabine (1788-1833): fisico e matematico irlandese; nel 1818-'19 partecipò come astronomo alla spedizione polare di Ross e Parry e quindi intraprese una serie di viaggi, sempre a scopo scientifico, all'equatore e al circolo polare. I risultati delle sue osservazioni comparvero nel suo Philosophical Transactions (1828) e diedero impulso a nuovi studi sul magnetismo terrestre. Propugnò la collocazione di osservatorî magnetici e meteorologici in varie parti del territorio britannico. Il suo ultimo lavoro ha per titolo On the cosmical features of terrestrial magnetism (1862).
SACROBOSCO - Cratere di forma irregolare a ovest della Rupes Altai, 23,7°S / 16,7°E; diametro 98 km, altezza
3500 m; parete larga e assai elevata, ma in alcuni punti sbrecciata. Al suo interno si trovano tre crateri di dimensioni medio-piccole: Sacrobosco A (diametro 17,7 km, altezza 1830 m), Sacrobosco B (diametro 14,4 km, altezza 1210 m) e Sacrobosco C (diametro 13,4 km, altezza 2630 m). Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Giovanni di Sacrobosco, forma italiana di John of Holywood (fine sec. XII - 1256): astronomo e matematico inglese di Holywood (oggi Halifax), autore di un Tractatus de arte numerandi (1249) e di un trattato di astronomia (De sphæra mundi) illustrante il sistema tolemaico, testo scolastico fino al sec. XVII.
SAMPSON - Minuscolo cratere nel Mare Imbrium, a nord-ovest di Timocharis, 29,7°N / 16,5°W; diametro 1,5 km - Ralph Allen Sampson (1866-1939): astronomo britannico.
SANITATIS, TERRA - Terra della Salute: nella mappa lunare del Riccioli (1651), porzione di "terra" a ovest del Mare Tranquillitatis e del Mare Nectaris. Nome ormai abbandonato.
SANTBECH - Cratere a est di Fracastorius, 20,9°S / 44°E; diametro 64 km, altezza 4500 m; fondo piuttosto scuro. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Daniel Santbech Noviomagus (XVI sec.): matematico e astronomo olandese.
SANTOS-DUMONT - Piccolo cratere nella parte settentrionale dei Montes Apenninus, 27,7°N / 4,8°E; diametro 9 km. Ex Hadley B - Alberto Santos Dumont (1873-1932): esperto aeronautico brasiliano.
SAPIENTÆ, TERRA - Terra della Saggezza: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Langrenus (1645).
SARABHAI - Piccolo cratere in pieno Mare Serenitatis, 24,7°N / 21°E; diametro 7,6 km, altezza 1660 m. Ex Bessel A - Vikram Ambalal Sarabhai (1919-'71): astrofisico indiano.
SARMATIA EUROPEA, PARS - Regione Sarmazia Europea: nella mappa lunare di Hevelius (1647), indicava l'attuale Mare Humboldtianum. Nome ormai abbandonato - Sarmazia: regione corrispondente all'attuale Polonia e a parte della Russia.
SASSERIDES - Cratere rovinato, a nord di Tycho, 39,1°S / 9,3°W; diametro 90 km, altezza 1770 m; forma irregolare - Gellio Sasceride (1562-1612): fisico e astronomo danese, assistente di Tycho Brahe.
SAUNDER - Cratere con basse e irregolari pareti, a est di Hipparcus, 4,2°S / 8,8°E; diametro 45 km - Samuel A. Saunder (1852-1912): selenografo inglese, catalogò le posizioni di 3000 punti sulla luna.
SAUSSURE - Cratere a nord di Maginus, 43,4°S / 3,8°W; diametro 54 km, altezza 1880 m; bastioni a gradini a est; anello più grande interrotto - Horace Bénédict Saussure (1740-'99): geologo e fisico svizzero, iniziatore dell'alpinismo scientifico; indusse Balmat e Paccard ad ascendere il Monte Bianco e lui stesso compì la seconda ascensione il 3 agosto 1787; scrisse Viaggi sulle Alpi (1779-'96); costruì l'igrometro che porta il suo nome.
SCHEELE - Cratere molto piccolo a nord di Gassendi, 9,4°S / 37,8°W; diametro 5 km, altezza 750 m. Ex Letronne D - Karl Wilhelm Scheele (1742-'86): chimico svedese; fra le sue numerose scoperte furono particolarmente importanti quelle del cloro, dell'ossigeno nell'aria, della glicerina e dell'acido cianidrico.
SCHEINER - Cratere a ovest di Clavius, 60,5°S / 27,8°W; diametro 110 km, altezza 4000 m; fa il paio con Blancanus. Il maggiore dei tre craterini sul suo fondo è Scheiner A. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Cristoph Scheiner (1579-1650): astronomo tedesco, gesuita; inventò il pantografo; fu probabilmente il primo a costruire un cannocchiale astronomico con oculare e obiettivo convessi, nel quale l'immagine risulta raddrizzata, il campo più vasto e l'osservazione più comoda. Pretese, contro Galilei, la priorità della scoperta delle macchie solari; nella sua opera Rosa Ursina (1626-'30) compilò delle carte del sole, delle sue macchie e dei loro movimenti, dimostrando così che questo astro è anch'esso sottoposto a dei cambiamenti e ruota su se stesso. Fu anticopernicano convinto.
SCHIAPARELLI - Cratere distinto nell'Oceanus Procellarum, 23,4°N / 58,8°W; diametro 24 km, altezza 2090 m - Giovanni Virgilio Schiaparelli (1835-1910): astronomo; dal 1862 al 1900 fu direttore dell'Osservatorio di Brera, nel 1889 senatore. Nel 1861 scoprì il pianetino Esperia; osservò ben 1100 sistemi stellari; diede un notevole impulso alle ricerche sul pianeta Marte (scoperta dei cosiddetti "canali"), sulle stelle cadenti, le comete, ecc.; importantissima l'opera sua di storico dell'astronomia.
SCHICKARD - Enorme circo di 227 km di diametro, in prossimità del margine sud-occidentale del disco lunare, 44,4°S / 54,6°W. Si tratta di una grande piana, cinta da basse pareti (alte soltanto 1300 m, ma sormontati da alcune cime elevate che raggiungono quasi i 3000 m d'altezza). Sul fondo parzialmente inondato numerosi crateri e qualche corrugamento. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Wilhelm Schickard (1592-1635): matematico e astronomo tedesco; per primo tentò di determinare la traiettoria di una meteora con osservazioni simultanee da differenti luoghi.
SCHILLER - Curioso circo a forma di impronta di piede nell'area di Schickard, 51,8°S / 40°W; estensione 179 per 71 km, altezza 3900 m; probabilmente formato dalla fusione di due crateri. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Julius Schiller (XVII sec.): monaco e astronomo tedesco, autore di un Coelum stellatum christianum (1627) nella cui nomenclatura agli dei dell'Olimpo furono sostituiti i santi della religione cristiana. Nella sua carta celeste, perciò, l'Orsa Maggiore diventò la Barca di San Pietro, Orione San Giuseppe, ecc.
SCHLÜTER - Cratere presso il margine occidentale del disco lunare, a ovest di Grimaldi, 5,9°S / 83,3°W - Heinrich Schlüter (1815-'44): astronomo tedesco, assistente di Bessel.
SCHMIDT - Piccolo cratere circolare e brillante nel Mare Tranquillitatis (area di Sabine-Ritter), 1°N / 18,8°E; diametro 11,4 km, altezza 2300 m - Così chiamato in onore di: 1) Johann Friedrich Julius Schmidt (1825-'84): astronomo tedesco, diresse l'Osservatorio di Atene e disegnò una carta dei crateri della luna 2) Bernard Schmidt (1879-1935): ottico tedesco di origine estone, lavorò all'Osservatorio di Amburgo-Bergedorf. Valente costruttore di specchi e lenti di uso astronomico, è famoso per avere ideato un sistema ottico largamente usato in quelli che sono oggi noti col nome di telescopi di Schmidt 3) Otto J. Schmidt (1891-1956): naturalista sovietico. SCHÖMBERGER - Cratere regolare a sud di Manzinus, 76,7°S / 24,9°E; diametro 85 km, altezza 3350 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Georg Schömberger o Schoenberger (1597-1645): matematico ed astronomo austriaco; credeva che le macchie solari fossero satelliti del sole.
SCHORR - Cratere sul margine sud-orientale del disco lunare, a est di Vendelinus, 19,5°S / 89,7°E; diametro 53 km - Richard Schorr (1867-1951): astronomo tedesco.
SCHRÖTER - Cratere assai antico e molto eroso, a sud del Sinus Æstuum, 2,6°N / 7°W; diametro 34,5 km, altezza 1020 m; parete priva completamente della parte sud. Schröter A: minuscolo cratere a nord del cratere omonimo, contenuto da Schröter W, 4,9°N / 7,8°W; diametro: il minore 4,2 km, il maggiore 10,1 km; altezza: rispettivamente 620 m e 610 m. Rima Schröter: solco a sud del cratere omonimo, 1°N / 6°W, lunghezza 40 km. Vallis Schröter: a nord di Herodotus, 26°N / 51°W, faglia lunga 190 km e larga 3-8, parecchio distante dal cratere omonimo. Esempio rimarchevole di solco, a forma di W. Una sua estremità tocca la muraglia settentrionale di Herodotus, rivestita da uno strato di residui derivati dall'impatto che diede origine ad Aristarchus. Pareti e fondo ricoperti di polvere granulosa, che mostra particolarmente bene il modo in cui la materia, disaggregata per la caduta di piccole meteoriti e dalle variazioni di temperatura, s'infiltri nelle aperture e le colmi progressivamente. La Valle si trova all'interno di un sito montuoso a forma di losanga e di colore giallastro, fatto questo eccezionale. Il caratteristico profilo di questa formazione sembra indicare che essa trae la sua origine nell'impatto del Mare Imbrium - Johann Hieronymus Schröter (1745-1816): astronomo tedesco, esperto osservatore, ebbe a Lilienthal un osservatorio privato dove studiò i crateri, le montagne, le scanalature della luna e scoprì numerosi solchi e fenditure, ai quali assegnò pure i relativi nomi. Cfr. Zach.
SCHUBERT - Cratere distinto, 2,8°N / 81°E; diametro 54 km - Theodor F. von Schubert, alias Fëdor Fëdorovich Schubert (1789-1865): cartografo russo.
SCHUMACHER - Cratere abbastanza distinto, a nord di Messala, 42,4°N / 60,7°E; diametro 61 km, inondato dalla lava, degradato - Heinrich Christian Schumacher (1780-1850): astronomo danese, professore (1810) a Copenaghen, direttore (1818) dell'Osservatorio di Altona e fondatore delle Astronomische Nachrichten, rivista di studi astronomici.
SCHWABE - Cratere con fondo inondato dalla lava, a nord-est del Mare Frigoris, 65,1°N / 45,6°E; diametro 25 km - Samuel Heinrich Schwabe (1789-1875): astronomo dilettante tedesco. Nel 1826 iniziò a osservare sistematicamente il sole, con un piccolo telescopio di 5 cm di diametro, nella speranza di rilevare il transito sul suo disco di un eventuale pianeta inframercuriale. Contemporaneamente egli annotava il numero di gruppi di macchie che apparivano giornalmente. Continuò così per molti anni (ormai dimentico del suo primitivo proposito) e nel 1844 annunciò che le osservazioni di macchie effettuate dal 1826 al 1843 dimostravano una periodicità di circa 10 anni, sia del numero annuale dei gruppi sia di quello dei giorni in cui non erano state osservate macchie. La scoperta di Schwabe non fu conseguenza dell'introduzione di nuove tecniche, ma della sua perseveranza, dimostrata osservando sistematicamente per decenni il sole, in media 250 giorni l'anno.
SCILLA, DORSUM - Dorsale Scilla, nella parte settentrionale dell'Oceanus Procellarum, fra Lichtenberg e Nielsen, a ovest dei Dorsa Whiston, 32°N / 60°W; lunghezza circa 120 km - Agostino Scilla (1639-1700): geologo italiano.
SCORESBY - Profondo e vistoso cratere nelle alte terre del polo nord, 77,7°N / 14,1°E; diametro 56 km, altezza 2400 m; bastioni a gradini, doppia cima centrale - William Scoresby (1789-1857): esploratore inglese; nel 1806 raggiunse a nord delle Spitzbergen la latitudine 81° 30' nord, la più alta fino allora raggiunta; nel 1822 si spinse in Groenlandia fino allo stretto noto oggi col suo nome.
SCOTT - Cratere con parete rovinata, sul margine meridionale del disco lunare, 81,9°S / 45,3°E; diametro 108 km - Robert Falcon Scott (1868-1912): esploratore inglese. In una prima esplorazione all'Antartide (1901-'03) scoprì la Terra di Re Edoardo VII e si spinse fino a 82° di latitudine sud. In una seconda spedizione (1910-'12) raggiunse il polo sud (16 gennaio 1912), già conquistato, però, da Amundsen un mese prima; morì nel viaggio di ritorno insieme coi suoi quattro compagni.
SCYTHIA, PARS - Regione Scizia: nella mappa di Hevelius (1647) indicava i rilievi a est del Mare Fecunditatis. Nome ormai abbandonato - Scizia: la regione a nord del Mar Nero, paese degli Sciti.
SECCHI - Cratere nel Mare Fecunditatis, 2,4°N / 43,5°E; diametro 24,5 km, altezza 1910 m; pareti chiare, aperte a nord e a sud; picco centrale. Montes Secchi: piccola catena montuosa tra il Mare Tranquillitatis e il Mare Fecunditatis, a sud-ovest di Taruntius, 3°N 43°E; lunghezza circa 50 km. Rimæ Secchi: due piccoli solchi che racchiudono un'area di 40 km di diametro a sud del cratere omonimo, 1°N / 44°E - Angelo Secchi (1818-'78): astronomo italiano, padre gesuita, a lui si deve la nascita della moderna astrofisica; precursore della spettroscopia astronomica, fu il primo a classificare le stelle in base al loro tipo spettrale.
SEELIGER - Cratere circolare a nord di Hipparcus, 2,2°S / 3°E; diametro 8,5 km, altezza 1800 m - Hugo von Seeliger (1849-1924): astronomo tedesco, teorico valentissimo, la cui opera è particolarmente notevole per ricerche di meccanica celeste, di astrofisica e di statistica stellare. Esse riguardano le perturbazioni del movimento della cometa scoperta da Tempel nel 1867, le ricerche sul sistema stellare multiplo Cancri, la spiegazione del moto del perielio di Mercurio con l'attrazione esercitata da anelli di materia cosmica trovantisi in prossimità del sole, la fotometria, la teoria delle stelle novæ, la conferma delle vedute di Maxwell circa la costituzione degli anelli di Saturno, la distribuzione delle stelle nello spazio.
SEGNER - Cratere recente (classe I), distinto, a sud-ovest di Schiller, 58,9°S / 48,3°W; diametro 67 km, altezza 1300 m; fondo ondulato - Johann Andreas von Segner (1704-'77): matematico e fisico tedesco, professore a Halle; compì ricerche sulla persistenza delle immagini retiniche; inventò una ruota idraulica. Scrisse Specimen logicæ universaliter demonstratæ (1740).
SELEUCUS - Cratere nell'Oceanus Procellarum, 21°N / 66,6°W; diametro 43 km, altezza 2290 m; pareti terrazzate, picco centrale - Seleuco (II sec. a. C.): astronomo babilonese; riprese il modello eliocentrico, come ci testimonia Plutarco, dopo che era caduto nell'abbandono quello di Aristarco.
SENECA - Cratere poco rilevante, dall'aspetto irregolare, a nord-est del Mare Crisium, presso il margine del disco lunare, 26,6°N / 80,2°E; diametro 53 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Lucio Anneo Seneca (circa 4 a. C. - 65 d. C): filosofo stoico e poeta tragico latino, originario di Cordova, precettore e ministro di Nerone, da questi indotto al suicidio. Di lui restano 10 trattati filosofici, il De clementia, il De beneficiis, le Epistole morali a Lucilio (l'opera più significativa dello stoicismo romano per l'alto senso di solidarietà umana che le pervade), 9 tragedie di argomento greco (Medea, Tieste, Ercole furente, Edipo, ecc.) e le Questioni naturali dove trattò anche problemi astronomici senza però approfondirli, pur mostrando tuttavia valide intuizioni sulle dimensioni dell'universo e sul moto degli astri.
SERENITATIS, MARE - Mare della Serenità: grande pianura circolare nella parte nord-orientale del disco lunare, 25°N / 20°E; 360.000 kmq, un po' più dell'Italia e della Svizzera messe insieme, delimitato a nord-ovest dai Montes Caucasus e a sud-ovest dai Montes Hæmus. L'immensa estensione ha un diametro di 700 km circa; è disseminata di strie, una delle quali è la Serpentine Ridge (vedi sotto). Apollo 17 atterrò sul bordo sud-orientale del Mare Serenitatis. Nome "di calma", che apparve per la prima volta nella mappa lunare del Riccioli (1651) e che si potrebbe tradurre anche Mare del Sereno, cioè del tempo sereno, in contrasto così coi vari nomi "di tempesta" delle vicinanze (Mare Imbrium, ecc.). Insieme con il Mare Tranquillitatis formava nella mappa di Johannes Hevelius (1647) il Pontus Euxinus.
SERPENTINE RIDGE - Corrugamento Serpentino: ondulazione che serpeggia da nord a sud nel tratto orientale del Mare Serenitatis, 25°N / 25°E; ha un'altezza media di 150 m. La sua parte settentrionale è nota come Dorsa Smirnov (vedi).
SHALER - Cratere prossimo al margine sud-occidentale del disco lunare, 32,9°S / 85,2°W; diametro 48 km - Nathaniel S. Shaler (1841-1906): geologo e paleontologo americano; interpretazione geologica delle fotografie della luna.
SHAPLEY - Cratere sul bordo meridionale del Mare Crisium, 9,4°N / 56,9°E; diametro 23 km. Ex Picard H - Harlow Shapley (1885-1972): astronomo americano, si dedicò a studi di spettroscopia e di fotometria, compì ricerche sulle nebulose e sulla costituzione del cosmo.
SHARP - Cratere sui Montes Jura, 45,7°N / 40,2°W; diametro 40 km, altezza 3200 m; profondo; modesto picco centrale - Abraham Sharp (1651-1742): matematico inglese; ideò e costruì un analizzatore armonico.
SHEEPSHANKS - Cratere abbastanza regolare a nord di Aristoteles, 59,2°N / 16,9°E; diametro 25 km, altezza 1990 m. Rima Sheepshanks: solco lungo circa 200 km a sud-est del cratere omonimo, 58°N / 24°E - Anne Sheepshanks (1789-1876): sorella di un astronomo inglese e benemerita dell'astronomia.
SHORT - Cratere profondo a sud di Moretus, 74,6°S / 7,3°W; diametro 71 km, altezza 5700 m - James Short (1710-'68): matematico e ottico scozzese.
SHUCKBURGH - Cratere abbastanza regolare nel gruppo di Cepheus, 42,6°N / 52,8°E; diametro 39 km - George Schuckburgh (1751-1804): astronomo britannico.
SICCITATIS, TERRA - Terra della Siccità: nella mappa lunare del Riccioli, del 1651, estensione di "terra" a nord del Sinus Roris e del Mare Frigoris. Nome ormai abbandonato.
SILBERSCHLAG - Piccolo cratere circolare e brillante presso la Rima Ariadeus, 6,2°N / 12,5°E; diametro 13,4 km, altezza 2530 m - Johann E. Silberschlag (1721-'91): teologo e astronomo tedesco
SIMPELIUS - Cratere a est di Moretus, 73°S / 15,2°E; diametro 70 km, altezza 3240 m; profondo. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Hugh Sempill, più correttamente Sempilius (1596-1654): linguista e matematico scozzese.
SINAS - Piccolo cratere circolare in pieno Mare Tranquillitatis, 8,8°N / 31,6°E; diametro 12,4 km, altezza 2260 m; non appariscente. Sinas A: a sud est del cratere omonimo, 7,7°N / 32,6°E; diametro 5,8 km, altezza 1140 m. Sinas E: a nord-ovest del cratere omonimo, 9,6°N / 31°E; diametro 9,2 km, altezza 1700 m - Simon Sinas (1810-'76): greco, mercante e mecenate dell'astronomia, lasciò in eredità l'Osservatorio di Atene.
SIRSALIS - Doppio cratere, con Sirsalis A, a sud-est di Grimaldi, 13°S / 60°W; diametro 42 km, altezza 2670 m. Rimæ Sirsalis: sistema di solchi, chiaramente visibili anche con piccoli telescopi, a est e a sud del doppio cratere omonimo, 14°S / 60°W; con i suoi 400 km è la più lunga della luna. Si prolunga verso sud con la Rima Byrgius - Girolamo Sirsalis (1584-1654): gesuita e astronomo italiano.
SMIRNOV, DORSA - Dorsali Smirnov: la porzione settentrionale della Serpentine Ridge (vedi), nella parte orientale del Mare Serenitatis, 25°N / 25°E, lunghezza 1300 km - Sergei S. Smirnov (1895-1947): naturalista sovietico.
SMITHSON - Piccolo cratere nella parte nord del Mare Fecunditatis, a sud-est di Taruntius, 2,4°N / 53,6°E; diametro 6 km. Ex Taruntius N - James Smithson (1765-1829): chimico e mineralogista britannico.
SMYTHII, MARE - Mare di Smyth, al lembo orientale del disco lunare, 2°S / 87°E; circolare, 104.000 kmq, alternativamente visibile e celato dalla librazione. Nome recente, come è facile intuire, nonostante la forma latina - William Henry Smyth (1788-1865): ammiraglio e astronomo inglese, padre di Piazzi Smyth.
SNELLIUS - Cratere molto giovane (classe I), a sud-ovest di Petavius, 29,3°S / 55,7°E; diametro 83 km, altezza 3500 m, cima centrale. Vallis Snellius: una delle più lunghe vallate della luna (500 km); si dirige verso il centro del Mare Nectaris ed è evidentemente connessa all'origine di quest'ultimo. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Willebrord Snell van Roijen (1591-1626): matematico olandese, nell'Eratosthenes Batavus (1617) dette la prima determinazione trigonometrica dell'arco meridiano; introdusse nell'uso il nome di lossodromia; stabilì sperimentalmente la legge della rifrazione.
SOMERVILLE - Piccolo cratere a est di Langrenus, 8,3°S / 64,9°E; diametro 15 km. Ex Langrenus J - Mary F. Somerville (1780-1872): scozzese, studiosa di fisica e matematica.
SÖMMERING - Cratere presso il margine sud-orientale del Sinus Æstuum, 0,1° / 7,5°W; diametro 28 km, altezza 990 m, bastioni considerevolmente rovinati - Samuel Thomas von Sömmering (1755-1830): anatomista e fisiologo tedesco; la sua notorietà è legata allo studio sistematico dei nervi cranici e alla descrizione del nucleo mesencefalico che da lui ha preso il nome di sostanza nera o substantia nigra del Sömmering. Fu direttore di una grande enciclopedia anatomica ed è anche ricordato per il primo tipo di telegrafo elettrico, basato sulla decomposizione elettrolitica dell'acqua, sperimentato a Vienna nel 1812.
SOMNII, PALUS - Palude del Sonno: zona collinare tra il Mare Tranquillitatis e il Mare Crisium, 15°N / 56°E; superficie 25.000 kmq. Nome "di calma", come altri nella zona (Lacus Somniorum, Mare Serenitatis, Mare Tranquillitatis, Lacus Mortis); introdotto dal Riccioli (in realtà dal discepolo Grimaldi) nel 1651.
SOMNIORUM, LACUS - Lago dei Sogni: a nord-est del Mare Serenitatis, 37°N / 35°E; contorni irregolari, 70.000 kmq. Nome "di calma", come altri nella zona, assegnato dal Riccioli (in realtà dal Grimaldi) nel 1651.
SOSIGENES - Piccolo cratere brillante al margine occidentale del Mare Tranquillitatis, 8,7°N / 17,6°E; diametro 18 km, altezza 1730 m; basso picco centrale. Rimæ Sosigenes: solchi paralleli a ovest del cratere omonimo, 7°N / 19°E; lunghezza circa 150 km. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Sosìgene (sec. I a. C.): astronomo egiziano; per incarico di Giulio Cesare riformò il calendario. Sulla sua vita non sappiamo nulla.
SOUTH - Circo dai bastioni disintegrati, sul margine nord-occidentale del Mare Frigoris, 57,7°N / 50,8°W; diametro 108 km - James South (1785-1867): astronomo dilettante inglese, si costruì un osservatorio privato a Southwark e collaborò con Johann Herschel nello studio di stelle doppie. Nel 1882 osservò un'occultazione di una stella per opera di Marte e la scomparsa praticamente istantanea della stella lo convinse che l'atmosfera di Marte doveva essere estremamente tenue.
SPALLANZANI - Cratere a est di Maurolycus, 46,3°S / 24,7°E; diametro 32 km, altezza 1500 m - Lazzaro Spallanzani (1729-'99): biologo e sacerdote italiano, professore di fisica e matematica (1757-'63) a Reggio Emilia, di fisica e filosofia a Modena, di scienze naturali (dal 1769) a Pavia; nel 1765 dimostrò l'inconsistenza della teoria della generazione spontanea degli infusori (tipo di protozoi); fondamentali le sue ricerche sulla meccanica circolatoria.
SPEI, LACUS - Lago della Speranza: piccola zona pianeggiante a nord-est di Messala e Schumacher, 43°N / 65°E. Nome recente, nonostante la forma latina.
SPITZBERGEN, MONTES - Monti Spitzbergen, catena montuosa in miniatura, lunga una sessantina di km, nel Mare Imbrium, 35°N / 5°W; i quattro picchi più alti misurano rispettivamente 1270, 1410, 1220 e 1060 m - Spitzbergen è la denominazione tedesca dell'arcipelago Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, appartenente alla Norvegia dal 1920. Isole montuose e quasi completamente occupate dai ghiacciai, hanno le coste incise da profondi fiordi. La Corrente del Golfo mitiga il clima delle coste meridionali, ove è possibile una magra vegetazione (tundra). La popolazione stabile è addetta all'estrazione del carbone. Pesca, caccia alle balene e alle foche.
SPÖRER - Cratere poco visibile perché poco profondo, tra Ptolemæus e il Sinus Medii, immediatamente a nord di Herschel, 4,3°S / 1,8°W; diametro 28 km, altezza 310 m - Gustav Friedrich Wilhelm Spörer (1822-'95): astronomo tedesco, lavorò presso l'Osservatorio di Potsdam; notò che nel periodo 1640-1700 l'attività delle macchie solari si era mantenuta a livelli bassissimi, addirittura inferiori a quelli riscontrati durante le fasi di minimo di alcuni cicli successivi. Questo fenomeno, la cui scoperta dovrebbe essere attribuita a Spörer, è invece noto ingiustamente come minimo di Maunder (che invece giunse alla stessa conclusione solo dopo). In seguito si è individuata la probabile presenza di un minimo fra il XV e il XVI sec. e la si è doverosamente denominata minimo di Spörer.
SPUMANS, MARE - Mare Spumeggiante, a nord-est del Mare Fecunditatis, 1°N / 65°E; 16.000 kmq.
SPURR - Resti di un cratere sommerso nella Palus Putredinis, 27,9°N / 1,2°W; diametro 13 km. Ex Archimedes K - Josiah E. Spurr (1870-1950): geologo americano.
STADIUS - Antichissimo circo fantasma a est di Copernicus, 10,5°N / 13,7°W; diametro 69 km, altezza della parete di nord-est 650 m (per il resto rimangono solo i profili che emergono dalla polvere). Crivellato da microcrateri, visibile solo se illuminato dall'alto - Jan Stade (1527-'79): matematico e astronomo belga, autore delle tavole planetarie Tabulæ Bergenses.
STEINHEIL - Notevole cratere con fondo inondato, a sud-est di Janssen, 48,6°S / 46,5°E; diametro 67 km. Insieme con Watt forma una coppia di grandi circhi affiancati solcati da corrugamenti e strie. Parete a gradini alta fino a 3300 m - Carl August von Steinheil (1801-'70): fisico tedesco; si occupò a lungo di telegrafia elettrica, realizzò numerosi apparati derivati da quello di Morse, ma la sua idea più importante fu quella di sfruttare il ritorno della corrente attraverso la terra, consentendo di realizzare linee telegrafiche a un solo conduttore. Gli venne anche affidata la realizzazione delle prime reti telegrafiche in Austria e in Svizzera.
STERILITATIS, TERRA - Terra della Sterilità: nella mappa lunare del Riccioli (1651) indica quella porzione di "terra" disposta lungo il margine sud-ovest della luna, intorno al Mare Parvum, interamente in zona librazione. Nome ormai abbandonato.
STEVINUS - Notevole cratere molto giovane (classe I), collegato da un crepaccio a Snellius, 32,5°S / 54,2°E; diametro 75 km; picco centrale. Stevinus A: piccolo cratere molto luminoso, con un sistema di raggi, a ovest della formazione maggiore omonima. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Simon Stevin, alias Simone da Bruges, (1548-1620): matematico e fisico fiammingo, ingegnere delle dighe olandesi, si occupò di statica, idrostatica, trigonometria sferica, aritmetica pratica, ecc. A lui si deve la spiegazione del paradosso idrostatico e la prima discussione sistematica delle frazioni decimali. Paradosso idrostatico: sul fondo piano e orizzontale di un recipiente, la pressione esercitata da un liquido non solo è la stessa in tutti i punti, ma, per la legge di Stevin dipende solo dall'altezza del livello libero, oltre che dal suo peso specifico, e non dalla forma delle pareti; la forza esercitata su una data porzione di superficie orizzontale, infatti, è sempre uguale al peso di un cilindro di liquido avente per base quella superficie e per altezza la sua distanza dal livello libero, anche se il recipiente si allarga o si restringe o si piega verso l'alto (celebre esperienza della botte di Pascal).
STEWART - Piccolo cratere in prossimità del Mare Spumans, 2,2°N / 67°E; diametro 13 km. Ex Dubiago Q - John Q. Stewart (1894-1972): astrofisico americano.
STIBORIUS - Cratere a sud di Piccolomini, nell'area dei Montes Altai, 34,4°S / 32°E; diametro 44 km, altezza 3750 m, picco centrale. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Andreas Stoberl (1465-1515): filosofo austriaco.
STILLE, DORSA - Dorsali Stille: sistema di ripidi corrugamenti nel Mare Imbrium, a nord-est di Lambert, 27°N / 19°W; lunghezza 80 km - Hans Stille (1876-1966): naturalista tedesco.
STÖFLER - Enorme e antichissimo circo di 126 km di diametro, a ovest di Maurolycus, 41,1°S / 6°E; altezza 2760 m. Bastioni smussati e ampiamente scavati da Faraday. Profondo cratere sulla scarpata interna meridionale (Stöfler F); altro cratere (Stöfler P) sempre sulla parete sud, deformato da Faraday C. Fondo liscio, attraversato da strie che si originano da Tycho e coperto da numerose macchie. La distribuzione dei crateri di questa regione è caratteristica, e risponde alla legge del caso, che è alla base della teoria meteorica. L'ipotesi vulcanica non è infatti in grado di spiegare la sovrapposizione dei circhi. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Johann Stöfler (1452-1534): matematico tedesco.
STOKES - Cratere sul margine nord-ovest del disco lunare, tra Langley e Régnault, 52,5°N / 88,1°W; diametro 51 km - George G. Stokes (1819-1903): matematico e fisico britannico. Fondamenti di idrodinamica, analisi spettrale. Forma e campo gravitazionale della terra.
STRABO - Notevole cratere a nord-est del Mare Frigoris, molto vicino a De La Rue, 61,9°N / 54,3°E; diametro 55 km, altezza 3750 m; piccolo centro raggiato - Strabone (circa 63 a. C. - circa 20 d. C.): storico e geografo greco, originario di Amasia nel Ponto, vissuto a lungo a Roma. Restano scarsi frammenti dell'opera storica (continuazione in 47 libri della Storia di Polibio) e quasi per intero la Geografia (17 libri, di cui il 7° lacunoso), vasto trattato derivante in gran parte da fonti scritte (meno da osservazione diretta), fonte importantissima per la conoscenza del mondo antico. Fra i pochi a darci notizie di Ipparco.
STREET - Cratere abbastanza regolare a sud di Tycho, 46,5°S / 10,5°W; diametro 58 km, altezza 1450 m - Thomas Street o Streete (1621-'89): astronomo inglese, autore di Astronomia carolina.
STRAIGHT RANGE - Vedi Recti, Montes.
STRAIGHT WALL - Vedi Recta, Rupes.
STRUVE - Cratere contiguo a Messala, 43°N / 65°E; estensione 60 per 90 km, altezza 2000 m; si trova su una chiazza scura - Friedrich Georg Wilhelm Struve (1793-1864): astronomo tedesco trapiantato in Russia; direttore del potente Osservatorio di Pulkovo dal 1838, partecipò a vari lavori di triangolazione in Russia ed eseguì numerose osservazioni di stelle doppie pubblicando il Catalogus 795 stellarum duplicium e il Catalogus novus stellarum duplicium. Queste stelle ancora oggi sono designate con la sigla (la "S" greca che sta per Struve) seguita da un numero progressivo. Nel 1837 pubblicò le Stellarum duplicium et multiplicium mensuræ micrometricæ che contiene il risultato di 11.000 osservazioni. Compì studi sulla ricerca della parallasse stellare ottenendo risultati importanti anche se imprecisi.
STRUVE, OTTO - Resti di un circo sommerso dalla lava presso il margine occidentale del disco lunare, 23°N / 76,6°W; estensione 155 per 184 km, altezza 1680 m - Otto Wilhelm Struve (1819-1905): astronomo tedesco, figlio di Friedrich Georg Wilhelm, assistente del padre alla direzione dell'Osservatorio di Pulkovo, gli successe nel 1862. Studiò il moto solare, scoprì 547 nuovi sistemi doppi stretti (sigla O) e acquistò nel 1884 un nuovo rifrattore da 75 cm, costruito da Alvan Clark. Ebbe due figli e un nipote astronomi.
SUCCESSUS, SINUS - Baia del Successo ovvero della Buona Riuscita: insenatura sulla "costa" nord-orientale del Mare Fecunditatis, presso il Mare Spumans, 1°N / 58°E; diametro 100 km. Nome recente, nonostante la forma latina.
SUESS - Piccolo cratere nell'Oceanus Procellarum, a ovest di Encke, 4,4°N / 47,6°W; diametro 9,2 km; oscuro. Rima Suess: stretto, sinuoso solco, non osservabile con piccoli telescopi, lungo 200 km - Eduard Suess (1831-1914): geologo austriaco, dapprima si dedicò alla paleontologia, in seguito alla tettonica e alla stratigrafia, studiando in particolare le Alpi ma deducendone concetti e teorie generali. Opere: La formazione delle Alpi (1875), La faccia della terra (3 voll., 1883-1901).
SULPICIUS GALLUS - Cratere molto luminoso nel Mare Serenitatis, 19,6°N / 11,6°E; diametro 12,2 km, altezza 2160 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rimæ Sulpicius Gallus: sistema di solchi a nord-ovest del cratere omonimo, 21°N / 10°E; lunghezza 90 km - Caio Sulpicio Gallo (II sec. a. C.): col console Paolo Emilio partecipò alla battaglia di Pidna (in Macedonia, 168 a. C.) contro Perseo, nell'imminenza dello scontro predisse un'eclisse di luna. Console nel 166, vinse i Liguri. Cicerone ne loda le cognizioni astronomiche.
SWIFT - Piccolo cratere nella parte nord-occidentale del Mare Crisium, 19,3°N / 53,4°E; diametro 11 km. Ex Peirce B - Lewis Swift (1820-1913): astronomo americano.
SYLVESTER - Cratere in zona di librazione, sul bordo settentrionale del disco lunare, 82,7°N / 79,6°W; diametro 58 km - James Joseph Sylvester (1814-'97): matematico britannico, autore di importanti studi sulle teorie degli invarianti e della eliminazione.
TACCHINI - Pietro Tacchini (1838-1905): astronomo e geofisico, fondò la Società degli Spettroscopisti Italiani (1871), la Società Sismologica Italiana (1895) e l'Osservatorio Astronomico dell'Etna (1880).
TACITUS - Notevole cratere nell'area di Catharina, 16,2°S / 19°E; diametro 40 km, altezza 2840 m, crateri sul fondo. Tacitus N: piccolo cratere sul bordo meridionale della formazione maggiore; diametro 7,1 km, altezza 1050 m. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Publio Cornelio Tacito (circa 54 d. C - dopo il 115): storico latino, il maggiore dell'età imperiale; fu questore sotto Tito (79-81), console (97), forse proconsole (circa 112) in Asia.
TOWNLEY - Piccolo cratere a sud del Mare Crisium, presso il Mare Spumans, 3,4°N / 63,3°E; diametro 19 km. Ex Apolonius G - Sidney D. Townley (1867-1946): astronomo americano.
TRALLES - Cratere sul bordo di Cleomedes, 28,4°N / 52,8°E; diametro 43 km, altezza 3350 m; molto profondo - Johann G. Tralles (1763-1822): fisico tedesco.
TRANQUILLITATIS, BASE (o STATIO) - Base della Tranquillità: approdo dell'Apollo 11, il 21 luglio 1969; 0,7°N / 23,5°E.
TRANQUILLITATIS, MARE - Mare della Tranquillità: 9°N / 30°E, uno dei maggiori della superficie lunare (421.000 kmq), perciò paragonabile al nostro Mar Nero. Presenta alcuni piccoli e singolari coni craterici di aspetto vulcanico. Nella sua piana desolata si trovano i resti sfracellati della sonda Ranger 6 che il 2 febbraio 1964 andò a cadere a metà strada fra i crateri Ross e Arago, del Ranger 8 caduto il 20 febbraio 1965, del Surveyor 5 che il 10 settembre 1967 trasmise la prima analisi chimica del materiale di questo "mare", e la sezione di discesa del modulo lunare dell'Apollo 11. Insieme col Mare Serenitatis formava nella mappa di Hevelius (1647) il Pontus Euxinus. Il nome apparve sulla mappa lunare del Riccioli del 1651 e ben si addice a questa zona, dove si trovano altri nomi "di calma", come Mare Serenitatis, Palus Somnii e Lacus Somniorum.
TRIESNECKER - Cratere di 26 km di diametro, nel Sinus Medii, 4,2°N / 3,6°E, associato a un sistema di strie e screpolature (Rimæ Triesnecker, 5°N / 5°E) la più importante delle quali misura da 1 a 3 km di larghezza ed è lunga circa 200 km. Il tracciato angoloso e l'intersecarsi delle strie ne denotano l'origine sismica - Franz von Paula Triesnecker (1745-1817): matematico e astronomo austriaco.
TROUVELOT - Cratere piuttosto chiaro nell'area della Vallis Alpina, 49,3°N / 5,8°E; diametro 9 km, altezza 1150 m - Étienne L. Trouvelot (1827-'95): astronomo francese.
TURNER - Cratere profondo e circolare nel Mare Nubium, a sud-est di Gambart, 1,4°S / 13,2°W; diametro 11,8 km, altezza 2630 m - Herbert Hall Turner (1861-1930): astronomo e geodeta inglese, professore di astronomia a Oxford e direttore dell'osservatorio e del dipartimento sismologico; compì in particolare ricerche sugli strumenti e la loro stabilità e su una nuova livella applicata agli strumenti meridiani.
TYCHO - Cratere giovane e regolarissimo sugli altipiani meridionali, 43,3°S / 11,2°W. Al centro di una regione
straordinariamente tormentata, non si distingue particolarmente durante la prima metà della lunazione, ma diviene assolutamente prodigioso all'epoca della luna piena, eliminando in pratica tutte le formazioni vicine, tanto la sua aureola è luminosa. I raggi che emanano dal suo cratere coprono con la loro luminosità i dintorni e alcuni si estendono su una metà del disco lunare. Di 85 km di diametro, con bastioni alti 4850 m e cima centrale di 1500 m. Nelle vicinanze scese, il 9 gennaio 1968, il Surveyor 7, ultimo robot lunare. Il nome Tycho apparve sulla mappa del Riccioli (1651), basata su quella del discepolo Grimaldi. Sulla carta di Hevelius (1647) il cratere porta il nome di Mons Sina, Monte Sinai - Tycho Brahe (1546-1601): astronomo danese, anticopernicano, fautore di un sistema geocentrico. Osservando a occhio nudo, ottenne le misure di posizione più precise dell'epoca pre-telescopica (a meno di 1 minuto d'arco), impiegando quadranti ed archi meridiani da lui stesso costruiti. Nel 1578 scoprì nella costellazione Cassiopea una stella nova e tra il 1577 e il 1578 osservò una cometa, per la quale stabilì che si muoveva negli spazi interplanetari, suscitando scalpore in quanto allora si riteneva che le comete fossero fenomeni del mondo sub-lunare. Propose un modello cosmologico intermedio tra il tolemaico e il copernicano, dove i pianeti ruotano intorno al sole, ma questi, con la luna, ruota intorno alla terra. Keplero dedusse le sue leggi dalle osservazioni del Brahe.
UKERT - Cratere al margine del Mare Vaporum, 7,8°N / 1,4°E; diametro 23 km, altezza 2800 m; solchi nelle vicinanze - Friedrich August Ukert (1780-1851): storico e filologo tedesco.
ULUGH BEIGH - Cratere a ovest dell'Oceanus Procellarum, 32,7°N / 81,9°W; diametro 54 km, altezza 1650 m; pareti disintegrate, fondo inondato dalla lava, picco centrale - Mehmet Turgay Ulugh Beg (1393-1449): astronomo persiano, sovrano timuride del Turchestan (1447-'49) e nipote di Tamerlano; operò a Samarcanda in un importante osservatorio da lui stesso fondato e costruito sul modello degli antichi osservatori caldei; incrementò arti e scienze e compilò (1437) un catalogo celeste; determinò l'obliquità dell'eclittica in 21º e 31'. Morì assassinato dal figlio ed erede al trono 'Abd al-Latif.
UNDARUM, MARE - Mare delle Onde: a sud del Mare Crisium, non lontano dal Mare Spumans, 7°N / 69°E; 21.000 kmq. Nome "di tempesta", adottato dal Riccioli (o, meglio, dal Grimaldi) nella sua mappa lunare del 1651.
URAL, MONTES - Catena montuosa subito a nord dei Montes Riphæus, 5°S / 28°W; altezza 1700 m - Monti Urali: lunga e boscosa catena di monti che, stendendosi da nord a sud per circa 2.000 km (larghezza massima 160 km), divide il Bassopiano Sarmatico (Europa) dal Bassopiano Siberiano (Asia), costituendo il tradizionale confine tra i due continenti. Altezza massima m 1885 (Narodnaia). Ricchezze forestali; importantissime riserve minerarie che costituiscono forse la più grande base metallifera della Russia.
UREY - Cratere sul margine orientale del disco lunare, 2,9°N / 87,4°E; diametro 38 km. Ex Rayleigh A - Harold C. Urey (1893- 1981): chimico americano, premio Nobel.
USOV, MONS - Monte Usov, emerge dalle lave presso il margine sud-orientale del Mare Crisium, 12°N / 63°E; diametro di base 15 km - Mikhail A. Usov (1883-1933): geologo sovietico.
VÄISÄLÄ - Piccolo cratere a nord di Aristarcus, 25,9°N / 47,8°W; diametro 8 km. Ex Aristarcus A - Yrjo Väisälä (1891-1971): astronomo finlandese.
VALLIS ALPINA - Vedi Alpina, Vallis.
VALLIS RHEITA - Vedi Rheita.
VALLIS SCHRÖTER (o SCHRÖTERI) - Vedi Schröter.
VAPORUM, MARE - Mare dei Vapori: piccola e scura pianura vicina al centro della faccia visibile del nostro satellite, a sud dei Montes Apenninus, 13°N / 3°E; 55.000 kmq, diametro circa 230 km. Il nome apparve per la prima volta nella mappa lunare del Riccioli (in realtà del Grimaldi), nel 1651. Nella carta di Johannes Hevelius (1647) era denominato Propontis (Propontide), oggi Mar di Marmara.
VASCO DE GAMA - Cratere a ovest dell'Oceanus Procellarum, 13,9°N / 83,8°W; diametro 96 km, altezza 2100 m; cresta centrale - Vasco de Gama (circa 1469-1524): navigatore portoghese, per primo giunse alle Indie (1497) doppiando il Capo di Buona Speranza. In un nuovo viaggio (1502) stipulò coi prìncipi della costa del Malabar accordi che assicuravano al Portogallo il monopolio commerciale in quella regione; nel 1524 fu viceré dell'India. Le sue imprese furono celebrate da L. de Camoes nel poema I Lusiadi.
VEGA - Cratere profondo nell'area del Mare Australe, 45,4°S / 63,4°E; diametro 76 km -Georg von Vega (1756-1802): matematico tedesco, autore di un Thesaurus logarithmorum completus pubblicato a Lipsia nel 1794.
VENDELINUS - Circo enorme, molto irregolare e notevolmente eroso, a sud-est del Mare Fecunditatis, 16,3°S / 61,8°E; diametro 147 km, altezza 4400 m; fondo e bastioni disseminati di crateri. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Godefroid Wendelin (1580 - 1667): astronomo fiammingo.
VENETUM, MARE - Mare Veneto: voce, ormai in disuso, della nomenclatura lunare di Langrenus.
VENTORUM, INSULA - Isola dei Venti: nella mappa lunare del Riccioli (1651), i rilievi disposti intorno a Kepler. Nome ormai abbandonato.
VERA - Minuscolo cratere prossimo al bordo settentrionale di Prinz, 26°,3 N / 43°,7 W; altezza 180 m, diametro quasi 5 km. Ex Prinz A - Vera: nome femminile italiano.
VERIS, LACUS (o MARE) - Lago (o Mare) della Primavera: stretto "mare" all'interno dei Montes Rook, sul margine ovest della luna, 13°S / 87°W; è composto da diverse aree scure, per un totale di 12.000 kmq.
VERY - Piccolo cratere nella zona orientale del Mare Serenitatis, sui Dorsa Smirnov, 25,6°N / 25,3°E; diametro 5 km, altezza 950 m. Ex Le Monnier B - Frank Washington Very (1852-1927): astronomo americano, si dedicò soprattutto a ricerche di astrofisica planetaria.
VIETA - Vasto cratere a ovest del Mare Humorum, 29,2°S / 56,3°W; diametro 87 km, altezza 4500 m; basso picco centrale - François Viète o de Viette o Vieta (1540-1603): matematico e astronomo francese; ideò per primo il calcolo letterale o algebrico; in trigonometria ideò le formule analitiche per la risoluzione di tutti i triangoli. Dal 1582 al 1597 fu al servizio di Enrico III e di Enrico IV.
VIGORIS, TERRA - Terra del Vigore: nella mappa lunare del Riccioli (1651), la zona montuosa a sud del Mare Crisium. Nome ormai abbandonato
VINOGRADOV, MONS - Monte Vinogradov: gruppo di montagne a sud-ovest di Euler, 22,4°N / 43,4°W; diametro di base 25 km. Ex Mons Euler - Alexander P. Vinogradov (1895-1975): geochimico sovietico.
VIRCHOW - Piccolo cratere presso il margine orientale del disco lunare, all'interno di Neper, 9,8°N / 83,7°E; diametro 17 km. Ex Neper G - Rudolf L. K. Virchow (1821-1902): patologo e antropologo tedesco. Formulò la fondamentale teoria della patologia cellulare e studiò numerose malattie; compì importanti ricerche antropologiche ed etnologiche, in Germania e in America.
VITÆ, TERRA - Terra della Vita: nella mappa lunare del Riccioli (1651), ampia distesa montuosa a nord del Mare Crisium, fino ad Atlas ed Endymion, occupata in gran parte dai Montes Taurus. Nome ormai abbandonato.
VITELLO - Cratere al margine sud del Mare Humorum, 30,4°S / 37,5°W; diametro 42 km, altezza 1730 m; all'interno cratere concentrico - Erazm Ciolek detto Vitellio o Witelo (1225-'90): matematico polacco, autore di un'opera di ottica nella quale sono riportate le idee di Alhazen (1535). Da tale opera prese le mosse Keplero per le sue ricerche nel campo dell'ottica che lo portarono a scrivere Paralipomena ad Vitellionem ("Complementi a Vitellio").
VITRUVIUS - Cratere inondato fra il Mare Serenitatis e il Mare Tranquillitatis, 17,6°N / 31,3°E; diametro 30 km, altezza 1550 m, pareti basse piuttosto chiare. Mons Vitruvius: montagna a nord del cratere omonimo, 19°N / 31°E; diametro di base 15 km - Marco Vitruvio Pollione (sec. I a. C.): architetto romano, autore della basilica di Fano; è celebre per il suo trattato in 10 libri De architectura (circa 27 a. C.), organica esposizione di tutte le conoscenze del suo tempo su quest'arte e perciò importante fonte per lo studio dell'architettura romana; in essa l'autore trattò anche questioni astronomiche mostrando una buona competenza soprattutto nella gnomonica.
VLACQ - Notevole cratere profondo a sud-ovest di Janssen, collegato a Rosenberger, 53,3°S / 38,8°E; diametro 89 km, altezza 3000 m; fa parte di un gruppo di sei crateri - Adrian Vlacq (1600?-'67): matematico olandese; pubblicò la prima tavola completa dei logaritmi volgari per tutti i numeri interi da 1 a 100.000. Le tavole, che l'autore indicò modestamente come una seconda edizione dell'opera di Henry Briggs Arithmetica logaritmica, furono pubblicate contemporaneamente in latino, francese e olandese; esse furono copiate da tutti coloro che costruirono tavole nel XVII e XVIII sec.
VLEK - Cratere presso il margine orientale del disco lunare, vicino al Mare Smythii, 1,9°S / 78,3°E; diametro 31 km. Ex Gilbert M - John M. van Vlek (1833-1912): astronomo e matematico americano.
VOGEL - Formazione curiosamente allungata a sud-est di Albategnius, (15,1°S / 5,9°E; larghezza 27 km, lunghezza 62 km, altitudine massima 2780 m), costituita dalla fusione di tre crateri paralleli e tangenti. Cima centrale nel cratere di mezzo e mammellone centrale nel cratere a nord - Hermann Karl Vogel (1841-1907): astronomo e fisico tedesco, direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Potsdam (1882); studiò spettrograficamente il sistema solare misurando la velocità di rotazione del sole (1871) e scoprendo il vapore acqueo nell'atmosfera di Marte. Ma la sua maggiore gloria è la scoperta delle stelle doppie spettroscopiche avvenuta studiando per primo Algol.
VOLTA - Cratere presso il margine nord-occidentale del disco lunare, 54°N / 84,9°W; diametro 113 km - Alessandro Volta (1745-1827): fisico italiano. Autodidatta, inventò l'elettroforo perpetuo (1775), scoprì il metano (1776), costruì un eudiometro (1776) e ideò l'elettroscopio condensatore. Nel 1779 fu nominato professore di fisica all'università di Pavia. Nel 1793 scoprì, prima di Gay-Lussac e di Dalton, la legge sulla dilatazione dei gas a pressione costante. Dalle esperienze elettrofisiologiche di Galvani sulle rane, ed in polemica con le conclusioni di questo, pervenne nel 1800 alla costruzione della pila, tappa fondamentale nella storia della fisica.
VOSKRESENSKIY - Cratere sommerso presso il bordo occidentale del disco lunare, 28°N / 88,1°W; diametro 50 km - Leonid A. Voskresenskiy (1913-'65): specialista sovietico nel campo della tecnologia missilistica.
WALLACE - Resti di un cratere sommerso dalla lava, nel Mare Imbrium, presso i Montes Apenninus, 20,3°N / 8,7°W; diametro 26 km, altezza 390 m - Alfred Russel Wallace (1823-1913): naturalista inglese; dal 1852 al 1862 fu nell'arcipelago Malese ed espose i risultati della sua esplorazione nell'opera L'arcipelago della Malesia (1869); amico e seguace di Darwin, ne approfondì la dottrina nel trattato La distribuzione geografica degli animali (1876).
WALLACH - Piccolo cratere nel Mare Tranquillitatis, 4,9°N / 32,3°E; diametro 6 km, altezza 1140 m. Ex Maskelyne H - Otto Wallach (1847-1931): chimico tedesco.
WALTER - Grande "anfiteatro" a sud-est del Mare Nubium, 33°S / 0,7°E; dimensioni 132 x 140 km, altezza 4130 m; notevolmente modificato da frane sulle pareti interne e da diversi craterini interni, ha forma quasi rettangolare, deborda in parte su Deslandres. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Bernard Walter (1430-1504): patrizio e astronomo tedesco, discepolo del Regiomontano, fondò a Rosengasse la prima specola astronomica sorta in Germania dotandola dei migliori mezzi strumentali che in quell'epoca si potevano ottenere. Fu attivo in particolare nell'astronomia pratica.
WARGENTIN - Cratere di 84 km di diametro, di un tipo eccezionale, oggetto di ipotesi varie in quanto a provenienza e origine delle formazioni lunari in generale; si trova nel gruppo di Schickard; 49,6°S / 60,2°W; famoso per il fondo rialzato, con numerosi corrugamenti. La superficie interna, situata 300 m al di sopra del terreno circostante, mostra che la lava liquida raggiunse originariamente un livello tale da debordare e invadere il cratere vicino - Pehr Vilhelm Wargentin (1717-'83): astronomo svedese, direttore dell'Osservatorio di Stoccolma
WATT - Cratere a sud-est di Janssen, 49,5°S / 48,6°E, collegato a Steinheil con cui forma una notevole coppia - James Watt (1736-1819): ingegnere scozzese. I sostanziali perfezionamenti (in particolare l'introduzione del condensatore) da lui apportati alla macchina a vapore di T. Newcomen, lo fanno il vero inventore della macchina a vapore; da lui prende il nome l'unità pratica di potenza. Camicia di Watt: rivestimento esterno intorno ai cilindri delle vecchie motrici a vapore alternativo per evitare il fenomeno della parete fredda.
WATTS - Piccolo cratere inondato di lava, sul margine settentrionale del Mare Fecunditatis, a nord di Taruntius, 8,9°N / 46,3°E; diametro 16 km. Ex Taruntius D - Chester B. Watts (1889-1971): astronomo americano.
WEBB - Cratere presso il margine orientale del Mare Fecunditatis, 0,9°S / 60°E; diametro 22 km; fondo piuttosto oscuro, picco centrale, piccolo centro raggiato - Thomas William Webb (1806-'85): astronomo inglese, eccellente osservatore, ma ricordato soprattutto per il libro Oggetti celesti per telescopi comuni, che rimane un classico.
WEIERSTRASS - Cratere presso il margine orientale del disco lunare, vicino al Mare Smythii, 1,3°S 77,2°E; diametro 33 km. Ex Gilbert N - Karl Weierstrass (1815'97): matematico tedesco, fu tra i maggiori studiosi di teoria delle funzioni analitiche e di analisi infinitesimale; portano il suo nome molti teoremi.
WEIGEL - Cratere abbastanza regolare, 58,2°S / 38,8°W; diametro 36 km, altezza 2260 m - Erhard Weigel (1625-'99): matematico e astronomo tedesco. Nella sua Astronomia Spherica propose di sostituire le tradizionali figure delle costellazioni con simboli di vari paesi (Coelum Heraldicum).
WEINEK - Cratere a sud di Fracastorius, 27,5°S / 37°E; diametro 32 km, altezza 3370 m, fondo piuttosto scuro - Ladislav Veinek (1848-1913): astronomo austriaco; curò l'Atlante di Praga, nel quale l'ingrandimento delle tavole è tale che la carta completa della luna avrebbe un diametro di quattro metri.
WEISS - Cratere inondato e semidistrutto, a ovest di Pitatus, 31,8°S / 19,5°W; diametro 66 km; molto irregolare - Edmund Weiss (1837-1917): astronomo austriaco, co-fondatore e direttore dell'Osservatorio dell'università di Vienna.
WERNER - Cratere molto regolare a est di Regiomontanus, 28°S / 3,3°E; diametro 70 km, altezza 4220 m; pareti terrazzate, picco centrale, interno costellato di numerosi piccoli rilievi; fa il paio con Aliacensis. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Johannes Werner (1468-1528): astronomo tedesco.
WEXLER - Cratere sul margine meridionale del disco lunare (s'estende anche sull'altra faccia del nostro satellite), 69,1°S / 90,2°E; diametro 52 km - Harry Wexler (1911-'62): meteorologo americano. Elaborò il programma per satelliti meteorologici.
WHEWELL - Piccolo cratere circolare e chiaro nelle alte terre a ovest del Mare Tranquillitatis, 4,2°N / 13,7°E; diametro 14 km, altezza 2260 m - William Whewell (1794-1866): filosofo, storico della scienza e naturalista inglese; insegnò prima mineralogia e poi filosofia morale all'università di Cambridge. Autore (1833) di carte oceaniche di h (, chiamate carte d'ampiezza, e di G (), chiamate carte cotidali, atte a descrivere completamente l'elevazione della marea sull'intera superficie dell'oceano. Storia delle scienze induttive (1837).
WHISTON, DORSA - Dorsali Whiston, sistema di dorsali nella parte settentrionale dell'Oceanus Procellarum, a est del Dorsum Scilla, tra Lichtenberg e Nielsen, 30°N / 57°W; lunghezza circa 120 km - William Whiston (1667-1752): matematico britannico.
WICHMANN - Cratere circolare nell'Oceanus Procellarum, a nord di Gassendi, 7,5°S / 37,8°W; diametro 10,6 km; associato a grandi crateri fantasma. Wichmann C: minuscolo cratere a nord della formazione omonima, 4,7°S / 37,5°W; diametro 2,8 km, altezza 490 m - Moritz L. G. Wichmann (1821-'59): astronomo tedesco, determinò l'inclinazione dell'equatore lunare e fu uno dei primi a confermare le librazioni fisiche della luna.
WIDMANSTÄTTEN - Cratere sul margine orientale del disco lunare, nel Mare Smythii, 6,1°S / 85,5°E; diametro 46 km - Alois B. Widmanstätten (1754-1849): scienziato austriaco. Disegni di Widmanstätten si possono vedere sulla superficie incisa e lucida delle meteoriti di ferro, e rivelarne la struttura cristallina.
WILDT - Piccolo cratere a sud-est del Mare Crisium, a occidente di Neper, 9°N / 75,8°E; diametro 11 km. Ex Condorcet K - Rupert Wildt (1905-'76): astronomo americano di origine tedesca, studiò la costituzione dei pianeti.
WILHELM - Circo nei pressi di Tycho, 43,1°S / 20,8°W; diametro 107 km, altezza 3500 m; parete crivellata da alcuni crateri; sul fondo crateri e microcrateri e vestigia di due circhi. Con Tycho, Maginus, Clavius e Longomontanus forma un pentagono facilmente individuabile in epoca non di luna piena. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Wilhelm von Hesse (così nella "Mondcharte" di Lohrmann-Schmidt del 1878 e nell'Atlas of the Moon di A. Rükl), Guglielmo IV di Assia (1532-'92): statista e astronomo tedesco. In quanto langravio di Hesse-Cassel, da buon mecenate, fondò nel 1561 il primo osservatorio a cupola girevole; vi collaborò fra gli altri lo svizzero Byrgius.
WILKINS - Cratere notevolmente danneggiato e inondato, a sud-ovest della Rupes Altai, nel gruppo di Rabbi Levi, 29,4°S / 19,6°E; diametro 64 km, altezza 1170 m; irregolare - Hugh Percy Wilkins (1896-1960): astronomo gallese, autore (1946) di una carta fotografica della luna il cui originale ha un diametro di 7 metri e 62 centimetri; i crateri indicati sono più di centomila; il telescopio usato è il rifrattore di 83 cm di Meudon, il più grande d'Europa. Wilkins si è dedicato, in particolare, allo studio delle regioni periferiche del satellite osservabili grazie alle librazioni, dove le deformazioni prospettiche rendono il lavoro cartografico molto difficile. A lui si devono alcune interessanti scoperte, come quella del Mare Orientale (è suo anche il nome).
WILLIAMS - Cratere semidistrutto a sud di Hercules, 42°N / 37,2°E; diametro 36 km - Arthur Stanley Williams (1861-1938): legislatore e astronomo inglese, diligente osservatore dei pianeti, specie di Giove.
WILSON - Cratere considerevolmente eroso della catena di Bettinus, a sud-ovest di Clavius, 69,2°S / 42,4°W; diametro 70 km, altezza 3400 m - Così chiamato in onore di: 1) Alexander Wilson (1714-'86): astronomo scozzese, scoprì l'effetto Wilson nelle macchie solari; amico di William Herschel 2) Charles Thomson Rees Wilson (1869-1959): fisico scozzese, professore a Cambridge; premio Nobel 1927 per l'invenzione della camera di Wilson (1911), dispositivo che permette l'osservazione della traiettoria di particelle elementari dotate di carica elettrica: di importanza fondamentale nello studio della fisica atomica e nucleare, dei raggi cosmici, ecc. 3) Ralph E. Wilson (1866-1960): astronomo americano presso l'Osservatorio Mt Wilson.
WINTHROP - Resti di un piccolo cratere inondato dalla lava, nella parte meridionale dell'Oceanus Procellarum, sul margine occidentale di Letronne, 10,7°S / 44,4°W; diametro 18 km. Ex Letronne P - John Winthrop (1714-'79): astronomo americano.
WÖHLER - Cratere abbastanza regolare vicino al gruppo del Rabbi Levi, 38,2°S / 31,4°E; diametro 27 km, altezza 2050 m - Friedrich Wöhler (1800-'82): chimico tedesco, professore a Gottinga, nel 1827 effettuò la sintesi dell'urea (primo esempio di preparazione di un composto organico mediante sintesi inorganica); scoprì l'alluminio e il berillio.
WOLFF, MONS - Massiccio montuoso nella zona sud-occidentale dei Montes Apenninus, 17°N / 7°W; diametro di base 35 km - Christian Wolff (1679-1754): filosofo e matematico tedesco; discepolo e continuatore di Leibniz, è il sistematore e il dogmatico del razionalismo, in base ai cui principi logici dedusse tutta la realtà. Philosophia rationalis sive logica, Philosophia prima sive ontologica, Philosophia practica universalis.
WOLF, MAX - Cratere semidistrutto e inondato dalla lava, a nord-ovest di Pitatus, 22,7°S / 16,6°W; 25 km di diametro, 690 m d'altezza. Le sue pareti sono interrotte a sud dal cratere Wolf B. Wolf T: cratere fantasma a ovest del cratere omonimo - Max Wolf (1863-1932): astronomo tedesco, direttore dell'Osservatorio di Heidelberg; usò tra i primi la fotografia nelle ricerche astronomiche e scoprì un migliaio di pianetini e molte centinaia di nebulose.
WOLFF - Cima dei Montes Apenninus, 17°N / 7°E; altezza 3500 m - Christian von Wolff (1671- 1754): filosofo tedesco, discepolo di Leibnitz, illuminista; sostenne che la filosofia deve avere utilità pratica e sviluppò la dottrina dello stato concepito come stato di polizia; fu il primo filosofo che abbia scritto in tedesco. Nel 1724 notò, tra i primi, una certa regolarità nella distanza dei pianeti dal sole, spianando così la strada alla scoperta della legge Titius-Bode.
WOLLASTON - Cratere a nord dei Montes Harbinger, 30,6°N / 46,9°W, diametro 10,2 km, altezza 1000 m; chiaro con bordi ripidi - William Hyde Wollaston (1766-1828): chimico, fisico e fisiologo inglese, membro e segretario della Royal Society; compì studi nel campo della teoria della visione e della contrazione muscolare; scoprì il palladio (1803) e il rodio (1804); dette conferme sperimentali alla teoria ondulatoria della luce; inventò (1809) il goniometro a riflessione.
WRIGHT - Cratere sul margine sud-occidentale del disco lunare, 31,6°S / 86,6°W; diametro 40 km - Così chiamato in onore di: 1) Frederick E. Wright (1878-1953): astronomo e selenografo americano 2) Thomas Wright (1711-'86): filosofo inglese, di Durham; nel suo famoso libro An Original Theory or New Hypothesis of the Universe (1750) formulò l'ipotesi che la Via Lattea consistesse di stelle che, distribuite nella forma di uno strato sferico così grande che la sua curvatura non sarebbe rilevabile, ruoterebbero attorno a un divino centro, cioè attorno a Dio 3) William H. Wright (1871-1959): astronomo americano (fotografie di Marte), effettuò alcuni fra i primi tentativi di rilevare campi magnetici stellari utilizzando analizzatori di polarizzazione piana e circolare e un grande spettrografo alimentato dal rifrattore di 91,4 cm dell'Osservatorio Lick, ma non riuscì a ottenere risultati positivi (ci riuscì nel 1947 H. W. Babcock).
WROTTESLEY - Cratere notevole a ridosso di Petavius, 23,9°S / 56,8°E; diametro 57 km, altezza 2300 m; montagna centrale con due picchi gemelli - John Wrottsley (1798-1867): astronomo inglese, lavorò nel campo dell'astrometria, compilò un catalogo di stelle doppie.
WURZELBAUER - Cratere semidistrutto, molto antico (classe V), nel gruppo di Pitatus; 33,9°S / 15,9°W; diametro 88 km, altezza 2160 m; pareti irregolari, molti particolari sul fondo - Johann Philipp Wurzelbauer (1651-1725): astronomo tedesco, osservatore del sole.
XENOPHANES - Cratere sul bordo occidentale del disco, in prossimità del Sinus Roris, 57,6°N / 81,4°W; diametro 120 km, altezza 3150 m; picco centrale - Senofane di Colofone (circa 580 - circa 490 a. C.): filosofo greco e poeta elegiaco; fondatore della scuola eleatica, criticò il politeismo antropomorfo della religione popolare. Silloi (componimenti storico-polemici), Intorno alla natura delle cose.
YAKOVKIN - Cratere a sud-ovest di Schickard, 54,5°S / 78,8°W; diametro 37 km. Ex Pingré H - A. A. Jakovkin (1887-1974): astronomo sovietico. Ricerche sulla rotazione e sulla struttura della luna.
YANGEL' - Piccolo cratere a nord del Mare Vaporum, 17°N / 4,7°E; diametro 9 km. Ex Manilius F - Mikhail K. Yangel' (1911-'71): specialista sovietico nella propulsione a razzo.
YERKES - Cratere fantasma irregolare, sul margine ovest del Mare Crisium, 14,6°N / 51,7°E; diametro 36 km, pareti basse - Charles T. Yerkes (1837-1905): facoltoso industriale americano; nel 1892 finanziò la costruzione di un grande rifrattore di 1 m di diametro che venne installato (1896) a Williams Bay, in una struttura nota come Osservatorio Yerkes.
YOUNG - Cratere nell'area della Vallis Rheita, 41,5°S / 50,9°E; diametro 72 km, altezza 4230 m; irregolare - Thomas Young (1773-1829): medico, fisico ed egittologo inglese; per i suoi studi sulla curvatura del cristallino è considerato il fondatore dell'ottica fisiologica; contribuì efficacemente alla decifrazione dei geroglifici egiziani. Modulo di Young: una delle caratteristiche di un materiale: rappresenta la forza capace di raddoppiare la lunghezza di un filo di quel materiale, avente sezione unitaria.
ZACH - Cratere abbastanza regolare e profondo a est di Clavius, 60,9°S / 5,3°E; diametro 71 km, altezza 3770 m - Franz Xavier von Zach (1754-1832): astronomo nativo di Bratislava; ufficiale nell'esercito austriaco, partecipò alle misure astronomico-geodetiche del gesuita G. Liesganing; lasciato il servizio militare, fu direttore dell'Osservatorio di Seeberg presso Gotha per circa un dodicennio. Direttore della rivista Monatliche Korrespondenz, riunì a Lilienthal e diresse, insieme con Schröter, un gruppo di astronomi per organizzare la ricerca sistematica di un pianeta sconosciuto tra Marte e Giove, la cui esistenza era stata suggerita per la prima volta da Keplero nel 1596 e più tardi sostenuta da Johann Elert Bode. Fu però Giuseppe Piazzi che casualmente scoprì il primo asteroide la sera del 1 gennaio 1801.
ZAGUT - Cratere nel gruppo di Rabbi Levi, 32°S / 22,1°E; diametro 84 km, altezza 3200 m; irregolare. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Zagut B: cratere a ovest del cratere omonimo, diametro 32 km, altezza 3410 m - Abraham ben Samuel Zaguth (XV sec.): astronomo ispano-ebraico.
ZÄHRINGER - Piccolo cratere sul margine orientale del Mare Tranquillitatis, 5,6°N / 40,2°E; diametro 11,3 km, altezza 2110 m. Ex Taruntius E - Joseph Zähringer (1929-'70): fisico tedesco.
ZENO - Cratere presso il margine nord-orientale del disco lunare, nell'area di Massala, 45,2°N / 72,9°E - Zenone di Cizio, nell'isola di Cipro, (335-263 a. C.): filosofo greco, verso il 300 a. C. insegnò ad Atene nella Stoá poikìle (portico dipinto), donde il nome della scuola filosofica, Stoicismo, di cui egli è il fondatore.
ZINNER - Minuscolo cratere (4 km di diametro) a nord-ovest di Herodotus, 26,6°N / 58,8°W. Ex Schiaparelli B - Ernst Zinner (1886-1970): astronomo tedesco.
ZIRKEL, DORSUM - Dorsale Zirkel: nel Mare Imbrium, a nord-ovest di Lambert, 29°N / 24°W; lunghezza circa 210 km - Ferdinand Zirkel (1838-1912): mineralogista e petrografo tedesco. Descrisse e classificò le rocce eruttive, ponendo le basi della moderna petrografia.
ZÖLLNER - Cratere allungato, con bastioni disintegrati, a nord-ovest di Teophilus, 8°S / 18,9°E; diametro 36 x 47 km, altezza 700 m - Johann Karl Friedrich Zöllner (1834-'82): astronomo tedesco, professore di astrofisica a Lipsia; ideò il fotometro che porta il suo nome, per la misurazione della luminosità dei corpi celesti.
ZUCCHIUS - Cratere distinto a ovest di Schiller, 61,4°S / 50,3°W; diametro 64 km, altezza 3300 m; fa il paio con Segner; è il primo di una caratteristica catena di crateri comprendente anche Bettinus, Kircher e Wilson. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651 - Nicola Zucchi detto Zucchius (1586-1670): scienziato e scrittore ascetico italiano, gesuita; nella sua Optica philosofica (1652-'56) per primo espose l'idea di usare un cannocchiale a specchio, viste le difficoltà incontrate nel perfezionare il taglio e la politura del vetro delle lenti.
ZUPUS - Cratere a sud di Billy, 17,2°S / 52,3°W; dimensioni 38 km per 35, altezza 1320 m; pareti basse; irregolare; fondo molto scuro. Nome assegnato dal Riccioli nel 1651. Rimaæ Zupus: solchi poco appariscenti, difficili da osservare, lunghi 120 km - Giovanni B. Zupi (1590?-1650): astronomo italiano, gesuita.
BREVE STORIA DELLA NOMENCLATURA LUNARE
Se osserviamo ad occhio nudo la luna piena, possiamo distinguere sul suo disco due zone di differente luminosità. Se poi dimentichiamo, anche per poco, ciò che abbiamo imparato del nostro satellite dai libri o da altre fonti, socchiudiamo gli occhi e ci affidiamo alla libera fantasia, di sicuro riusciamo a scorgervi le più strane figure, i soggetti più insoliti. Chi scrive, da ragazzino, vi vedeva un operaio con la sua pala alle prese con un mucchio di terra, molto simile a quello rappresentato sul cartello stradale "Lavori in corso". Data l'indeterminatezza dell'immagine, ognuno vi riscontra ciò che la sua storia personale e il suo mondo interiore gli suggeriscono.
Fu così che, prima dell'invenzione del telescopio, qualcuno dotato di spiccata immaginazione credette di scorgere sul nostro satellite un uomo appoggiato ad un forcone, in ciò forse suggestionato dal racconto biblico (Numeri 15:32-6), che parla di un uomo sorpreso a raccogliere legna nel giorno del sabato e lapidato per ordine di Mosè. Dante nella sua Divina Commedia (Inferno XIX, 126) ci riferisce la credenza popolare secondo la quale nel disco lunare sarebbe rappresentato Caino con un fascio di spine. Avviene così che ancora oggi ad alcuni piace vedervi il bacio di due amanti. Ma già nell'antichità classica vi fu chi, come Plutarco, guardò la luna con occhi più obbiettivi, convinto che essa fosse morfologicamente simile alla terra, con lo stesso aspetto naturale, cioè con mari, pianure, montagne e vallate. Fu così, infine, che lo scienziato inglese William Gilbert, sempre prima che fosse inventato il telescopio, provò a tracciare l'antenata di tutte le mappe lunari: si era intorno all'anno 1600, ma la mappa sarebbe stata pubblicata solo nel 1651, 48 anni dopo la morte dell'autore. In essa si può riconoscere da una parte il Mare Imbrium, cioè delle Piogge, chiamato da Gilbert Regio Magna Orientalis, e dall'altra i mari Serenitatis (della Serenità) e Tranquillitatis (della Tranquillità) che insieme prendono il nome di Regio Magna Occidentalis. Anche il Mare Crisium (delle Crisi) e il Mare Fecunditatis (della Fecondità) vi sono ben identificabili.
Un salto di qualità negli studi selenografici si ebbe con Galileo Galilei, che diresse il cannocchiale - di recente invenzione - verso il nostro satellite, e ne dimostrò la natura montuosa; poi cercò di misurare l'altezza delle montagne lunari, imitato in ciò da alcuni suoi contemporanei e successori. Non risulta però che Galileo abbia assegnato alcun nome a una qualsiasi formazione osservata.
In questo si distinse invece il gesuita e astronomo belga Michael Florent van Langren, latinamente detto Langrenus, che nel 1645 pubblicò una sua mappa lunare, dove introdusse circa 300 nomi per le principali formazioni. Per le regioni chiare usò nomi come Terra Sapientiæ (della Sapienza), Terra Pacis (della Pace) e così via, mentre chiamò le regioni scure, a torto ritenute grandi distese d'acqua, Mare Venetum, Mare Austriacum e simili. Figurava nella mappa anche un Mare Astrologorum (degli Astrologi o Astronomi, la differenza non esisteva ancora), oggi Mare Frigoris (del Freddo). Per i crateri furono adoperati nomi di santi o di personaggi derivati dalla bibbia. Della nomenclatura di van Langren, l'unico nome "di acqua" che si è conservato è il Sinus Medii (Baia Centrale), così detto per la sua posizione, e sono andati perduti pure tutti i nomi "di terra". Infine la proposta di usare per i crateri nomi di santi non ebbe favorevole accoglienza, perciò di essi oggi sopravvivono solo alcuni: Theophilus (San Teofilo, patriarca d'Alessandria), Cyrillus (San Cirillo, anch'egli patriarca d'Alessandria) e Catharina (Santa Caterina d'Alessandria), che occupano posizioni vicine in prossimità del Mare Nectaris (del Nettare). Vanno aggiunti Isidorus (Sant'Isidoro di Siviglia), Ansgarius (Sant'Anscario, missionario franco) e Dionysius (San Dionisio o Dionigi l'Areopagita, I secolo).
Chi introdusse massicciamente i nomi "di acqua" nelle mappe lunari fu però l'astronomo tedesco di Danzica Johannes Hevel, conosciuto col nome latino di Hevelius. Prima di lui anche Leonardo da Vinci aveva suggerito che le macchie più chiare sulla luna potessero rappresentare zone d'acqua, ma ora Hevelius dava alle aree - a quelle più scure, però - specifici idronomi, usando parole latine come oceanus, mare, lacus, palus (palude) e sinus (baia, golfo, insenatura). A dispetto del fatto che là, sulla luna, non ci sia acqua, tali nomi sono stati riconosciuti ufficialmente; e ancora nella seconda metà del XX sec. sono stati assegnati alle aree della faccia nascosta nomi di "mari", come il Mare Moscoviense e il Mare Ingenii.
Hevelius pubblicò nel 1647 Selenographia, cioè Atlante della Luna, con mappe dettagliate della superficie e con nomi completamente nuovi. L'opera è, malgrado qualche inesattezza di disegno, di gran lunga superiore a quelle allora in circolazione. Da essa derivarono molte denominazioni tuttora in uso. Dapprima l'autore impiegò, per distinguere i vari oggetti, i nomi di uomini celebri; poi trasportò sulla luna i nomi di montagne e di regioni della terra, specialmente quelli antichi, quelli storici. Così la sua mappa ha un Euxinus Pontus (Ponto Eusino, cioè Mar Nero), e i crateri ora chiamati Copernicus (Copernico), Tycho (Ticone), Thales (Talete) ed Endymion (Endimione) erano chiamati da lui rispettivamente Sicilia Insula, Sina Mons, Sarmatici Montes e Paludes Hyperboreæ, cioè Isola di Sicilia, Monte Sinai, Monti Carpazi e Paludi del Nord. Molti di questi nomi sono caduti da molto tempo in disuso, tuttavia alcuni (a es. Alpes e Apenninus) si sono conservati.
La pietra miliare nella storia della denominazione degli oggetti lunari è però rappresentata dall'astronomo italiano Giovanni Riccioli, gesuita, e dal suo allievo Francesco Grimaldi. Sarebbe più giusto, veramente, attribuire a quest'ultimo tutto il merito, fu egli infatti l'autore delle osservazioni che portarono alla compilazione di una mappa che fu pubblicata a Napoli nel 1651, quattro anni dopo quella di Hevelius, contenente circa 300 nomi, 200 dei quali tuttora in uso. La mappa era inserita nell'opera di Riccioli, intitolata Almagestum Novum, perciò di solito, e ingiustamente, si fa riferimento a costui come all'unico autore di entrambi i lavori.
Riccioli (cioè Grimaldi) distinse sulla superficie lunare tre generi di oggetti: i crateri, i "mari" e le "terre". Ai crateri assegnò i nomi di grandi uomini, antichi o moderni, reali o mitici, spesso astronomi, filosofi o matematici, in conformità alla prima idea di Hevelius. Ma egli seguì un sistema meno casuale, più meditato ed appropriato. Per i personaggi più antichi scelse l'emisfero nord, ed è così che qui troviamo Aristoteles, Archimedes, Aristarcus, Herodotus, Pythagoras, Plato e Thales. In questa zona collocò anche i pochi nomi provenienti dalla mitologia greca, come Hendymion, Cepheus, Atlas, Hercules. A studiosi più recenti, quelli del Rinascimento, riservò invece l'emisfero sud, dove troviamo Tycho, Regiomontanus, Clavius, Petavius, Langrenus, Vendelinus, Maginus, ecc. Per i"mari" usò nomi di fantasia, in lingua latina logicamente. Mare Imbrium (delle Piogge), Mare Crisium (delle Crisi), Mare Nectaris (del Nettare), Mare Nubium (delle Nubi), Mare Vaporum (dei Vapori), Mare Tranquillitatis (della Tranquillità) - quest'ultimo diventato famoso per l'atterraggio dell'Apollo 11 nel 1969 - tutti questi nomi apparvero per la prima volta sulla sua mappa.
Nomi di fantasia simili a quelli citati adoperò per le "terre". Vi figuravano Terra Caloris (del Caldo), Terra Vitae (della Vita), Terra Grandinis (della Grandine), Terra Nivis (della Neve), Terra Siccitatis (della Siccità), Terra Sterilitatis (della Sterilità), Terra Vigoris (del Vigore), e così via.
Mentre però le sue proposte riguardanti le prime due categorie (crateri e "mari") ebbero la prevalenza su ogni altra proposta e sono tuttora applicate, l'idea delle "terre" fu presto respinta perché creava equivoci e perplessità: con "terra" si indicava infatti, allora come oggi, anche il nostro pianeta, e generava per lo meno confusione l'uso di tale termine proprio sulla luna. In conseguenza di ciò venne scardinato uno dei criteri di assegnazione dei nomi stessi, e cioè quello del contrasto (a Mare Frigoris si opponeva Terra Caloris, a Lacus Mortis Terra Vitae, a Mare Imbrium Terra Siccitatis, a Mare Fecunditatis Terra Sterilitatis, e via dicendo), in quanto venne a mancare metà della coppia. Tuttavia possiamo ancora rinvenire tracce dell'antica contrapposizione considerando i nomi "di calma", usati in genere per le distese pianeggianti della parte est del disco lunare (come Mare Serenitatis, Mare Tranquillitatis, Palus Somnii, cioè Palude del Sonno, Lacus Somniorum, ovvero Lago dei Sogni), e i vari nomi "di agitazione" (come Oceanus Procellarum, Oceano delle Tempeste, Sinus Æstum, Baia dei Flutti, e Mare Imbrium, delle Piogge, per non parlare dei non sopravvissuti Peninsula Fulgurum, Penisola delle Folgori, Peninsula Fulminum, dei Fulmini, Palus Nimborum, Palude dei Nembi, Insula Ventorum, Isola dei Venti), adoperati per lo più nella parte ovest (ma si vedano le notevoli eccezioni di Mare Crisium, delle Crisi, Mare Spumans, Spumeggiante, Mare Undarum, cioè delle Onde, tutti sul lato opposto).
L'impressione di chi scrive, a proposito dei nomi di fantasia attribuiti a "mari" e a "terre", è che si sia seguito il sistema delle libere associazioni, a partire da punti quasi obbligati.
Se riteniamo estensioni d'acqua le parti scure della superficie lunare, risulta naturale chiamare "oceano" la più vasta di esse, "mari" quelle di media grandezza, "baie o golfi" quelle che per il loro aspetto somigliano a un'insenatura, "laghi" quelle circondate dalle "terre". Con lo stesso criterio possiamo individuare promontori, isole, penisole e paludi. Che poi si denominasse Frigoris un "mare" che si estende a latitudini elevate, lo troviamo ovvio; altrettanto si può dire di Terra Nivis, di Stagnum Glaciei (Stagno del Ghiaccio), Terra Pruinæ (della Brina). E le più crudeli tempeste dove possono aver luogo se non nell'immenso oceano? Ecco allora l'Oceanus Procellarum. Dall'idea di freddo derivò quella di caldo (Terra Caloris e Sinus Aestuum, inteso come "Baia degli Ardori"), dall'idea di tempesta nacquero per somiglianza altre indicanti agitazione (Mare Spumans, Mare Undarum, Mare Crisium, Peninsula Deliriorum (dei Deliri) e lo stesso Sinus Aestuum inteso come "Baia dei Marosi") o, per contrasto, calma (Mare Serenitatis, Mare Tranquillitatis), sonno (Palus Somni, Lacus Somniorum), morte infine (Lacus Mortis) e perfino decomposizione (Palus Putredinis). La morte rinvia all'idea di vita (Terra Vitae): a ciò che la dà (Mare Fecunditatis e Terra Fertilitatis) o a ciò che la nega (Terra Sterilitatis); la vita a sua volta suggerisce la salute (Mare Sanitatis), e questa la forza (Terra Vigoris). D'altra parte le tempeste dell'oceano fanno pensare ai lampi, ai fulmini, alla grandine, alle piogge, ai nembi (Peninsula Fulgurum, Palus Nimborum, Terra Grandinis, tutti nomi ormai in disuso, e Mare Imbrium). Dai nembi si passa facilmente, mediante un climax discendente, magari attraverso uno splendido arcobaleno (Sinus Iridum), alle semplici nubi (Mare Nubium), alle nebbie (Palus Nebularum), alla rugiada (Sinus Roris), ai vapori (Mare Vaporum), all'umidità (Mare Humorum), fino ad arrivare al polo opposto, la siccità (Terra Siccitatis, in disuso).
Un altro criterio seguito dal duo Riccioli-Grimaldi fu quello della polemica nei confronti dei colleghi avversari: Copernico, in quanto autore della non condivisa teoria eliocentrica, fu simbolicamente "gettato" in pieno Oceano delle Tempeste; a Galileo, sostenitore della suddetta teoria, fu assegnato un insignificante microscopico cratere, mentre formazioni molto vistose gli autori intitolarono a se stessi o ad altri uomini di scienza loro contemporanei, anche non particolarmente benemeriti, come Vendelinus, Pitatus, Petavius, Schickard, ecc. A essere maligni, si può persino sospettare un particolare riguardo per gli uomini di scienza appartenenti all'ordine gesuitico (ben 13).
In certi casi si volle accostare il maestro al discepolo (Riccioli a Grimaldi, Copernicus a Ræthicus, Regiomontanus a Walter), il personaggio ai suoi amici (Plato a Timaeus e a Theætetus), oppure semplicemente un mitico uomo forte a un altro (Hercules ad Atlas).
Come è ovvio, per onorare i due precedenti illustri "denominatori" Hevelius e Langrenus, si intitolarono ad essi altrettanti crateri; ma, mentre il primo trovò posto accanto a Riccioli e a Grimaldi, verso il margine ovest del disco lunare, Langrenus, forse con intento polemico, fu collocato in isolamento nei pressi del margine orientale, a sottolineare il radicale allontanamento da parte degli autori dal sistema di nomenclatura di costui.
A grandi linee, i due astronomi italiani stabilirono un modello di denominazione valido fino ai nostri tempi (applicato, ad esempio, per le formazioni del lato nascosto). In breve tempo, infatti, si moltiplicarono sulla luna i nomi geografici, così che Alpes e Apenninus furono seguiti da Carpathus, Pirenæus, Caucasus e molti altri ancora. Ma ci furono anche deviazioni di stile nella denominazione dei "mari": subentreranno nomi "di posizione" (Mare Orientale, Mare Australe, Mare Marginis) o "di appartenenza" (Mare Humboldtianum, cioè di Humboldt, o Mare Smythii, di Smyth).
Verso la fine del Seicento diede apprezzabili contributi alla selenografia Gian Domenico Cassini, autore nel 1680 di una grande carta lunare (54 cm di diametro), dove i disegni somigliano molto alle moderne fotografie. Nella seconda metà del Settecento sono particolarmente importanti i contributi di Johann Tobias Mayer. Fu questi il primo che stabilì le coordinate dei singoli punti del disco lunare mediante effettive misure e non soltanto, come i precedenti ricercatori, con disegni a occhio.
Un decisivo passo avanti, sia nella mappatura che nella nomenclatura, fu fatto nel 1791 da Johann Hieronymus Schröter, astronomo dilettante di Lilienthal, presso Brema, che fece molti disegni di formazioni lunari e aggiunse più di 70 nomi di crateri. Purtroppo il suo osservatorio nel 1813 fu distrutto dall'esercito invasore francese e molti dei suoi preziosi appunti andarono perduti.
Dobbiamo a Schröter il metodo di assegnare a un oggetto senza nome della superficie lunare quello del cratere più vicino, che invece ne è fornito. Per esempio, una depressione, come un cratere o una valle, avrebbero aggiunto una lettera maiuscola latina (A, B, C, ecc.), un rilievo, come un picco o una collina, avrebbero aggiunto una lettera minuscola greca (ecc.), mentre i solchi o rimæ, intesi come tortuosi crepacci o strette gole, avrebbero aggiunto un numero romano (I, II, III, IV, V, ecc.) insieme con la lettera r (per rima). Questo sistema è stato modificato e perfezionato in anni recenti, specie per designare le formazioni sul lato nascosto della luna, ma fondamentalmente il metodo di Schröter viene ancora applicato.
Nel 1824 si ebbe l'accuratissima opera di Wilhem Lohrmann, il quale si era proposto di rappresentare il disco lunare in 25 grandi tavole, ma si dovette limitare alle prime 4 per sopravvenuta cecità. Comunque, fu basandosi sulle sue osservazioni che Julius Schmidt pubblicò nel 1878 un'ulteriore pregevole carta.
Intanto, sempre nel XIX sec., altri due astronomi tedeschi, Johann Heinrich von Mädler e Wilhelm Beer, avevano dato il loro importante contributo alla selenografia quando, nel 1837, avevano pubblicato a Berlino la loro grande mappa della luna. Costoro, ma soprattutto Mädler, avevano aggiunto alla superficie lunare circa 140 nomi.
Con l'avvento della fotografia vennero alla luce ampi atlanti lunari di particolare bellezza. La fotografia celeste aveva segnato infatti un nuovo e grande progresso nella rappresentazione della superficie lunare, in quanto essa garantiva l'assenza di ogni elemento soggettivo che l'impressione del disegnatore poteva indurre. Si ricorda l'Atlas fotographique de la Lune, realizzato agli inizi del XX sec. dagli astronomi Loewy e Puiseux, dell'Osservatorio di Parigi, ma importanti e utili per diversi riguardi sono gli atlanti pubblicati dagli osservatori di Mount Hamilton, di Haward College, di Praga, di Breslavia.
Nel frattempo si era creata una situazione piuttosto confusa e senza regole, con vari selenografi che davano e modificavano i nomi indipendentemente l'uno dall'altro, fino a quando due eminenti astronomi riuscirono a portare un po' di ordine e a compilare una nomenclatura unificata delle formazioni lunari. Costoro furono Mary Blagg, l'astronoma inglese ora ricordata da un cratere che porta il suo nome, e Karl Müller, esperto selenografo viennese. I risultati del loro comune lavoro furono una mappa della luna e un allegato catalogo, preparato nel 1926 e ufficialmente approvato dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1932. Ulteriori emendamenti e modifiche furono apportati su loro raccomandazione negli anni '60. Inoltre, come conseguenza dello storico volo intorno alla luna, compiuto dalla sonda spaziale sovietica Luna 3 nell'ottobre del 1959, quando furono eseguite le prime fotografie del lato nascosto, si rese necessaria una intensa opera di identificazione e denominazione di tante nuove formazioni lunari.
Nel luglio del 1969 la navicella spaziale americana Apollo 11 si posò sul suolo selenita e Neil Armstrong camminò su di esso. Il cratere Apollo, sul lato nascosto (38°S / 153°E), fu chiamato così per ricordare questo evento eccezionale.
Oggi la maggior parte dei nomi delle formazioni lunari sono quelli riconosciuti nel 1970 dall'Unione Astronomica Internazionale nella sua 14ª Assemblea Generale, quando ne furono proposti per l'approvazione ben 513 di nuovi. La maggioranza di essi riguardava le formazioni sul lato nascosto recentemente mappato, sebbene alcune aggiunte e modifiche siano state fatte pure per la nomenclatura del lato visibile. Per esempio, il nome Porter era stato proposto per un cratere sul lato nascosto, ma su suggerimento dell'astronomo inglese Patrick Moore fu assegnato a un cratere del lato visibile (all'interno di Clavius).
Originariamente era stato proposto di assegnare i nuovi nomi per il lato nascosto approssimativamente in ordine alfabetico, da nord verso sud, ma questo progetto fu osteggiato per motivi estetici da parecchi cartografi, e così non fu realizzato. Si presentava un'occasione d'oro, comunque, per onorare i principali scienziati e astronomi del XX secolo, e così fu fatto, ma si colse l'occasione per ricordare pure molte personalità del XIX, e persino alcune dell'antichità, come quella di Hippocrates (71°N / 146°W), fisico greco del V-IV secolo a. C. A crateri del lato nascosto furono assegnati perfino un paio di nomi mitologici, come quelli di Dedalo e di suo figlio Icaro (le loro coordinate, rispettivamente 6°S / 180° e 6°S / 173°W, li mostrano l'uno accanto all'altro).
In alcuni casi i nomi proposti per il lato nascosto non poterono in pratica essere usati perché essi somigliavano molto ai nomi del lato visibile, e potevano perciò creare confusione. Per esempio, un ovvio candidato era il nome del fisico e premio Nobel inglese Rutherford. Ma questo non poté essere assegnato in quanto sul lato visibile si trovava già quello dell'astronomo americano Rutherfurd. Similmente il nome del fisico nucleare inglese Max Born non poté essere aggiunto poiché sul lato visibile era già presente quello del fisico danese Niels Bohr.
È coi nomi degli astronauti americani e sovietici, però, che fu introdotta una delle principali innovazioni. Essi, dopo tutto, avevano compiuto un'impresa unica: non solo avevano viaggiato nello spazio, ma anche, nel caso degli americani, avevano letteralmente camminato sul suolo di un corpo celeste diverso dalla terra. Così nella conferenza del 1970 le delegazioni americana e sovietica proposero insieme che i nomi di sei astronauti viventi americani e di altrettanti sovietici fossero aggiunti ai nomi dei cosmonauti morti che erano stati già ricordati sulla superficie lunare. Questo progetto rompeva con la tradizione e sulle prime incontrò qualche opposizione. Alla fine la proposta fu accettata e così i nomi dei tre astronauti americani dell'Apollo 8, Anders, Borman e Lowell (che furono i primi a volare intorno alla luna, nel 1968) furono dati a crateri vicini al cratere Apollo, sul lato nascosto, dove essi stanno accanto ai loro colleghi morti, Chaffee, Grissom e White, mentre i tre uomini dell'equipaggio dell'Apollo 11, Aldrin, Armstrong e Collins, hanno i loro nomi assegnati a tre crateri vicini al loro punto di atterraggio nel Mare Tranquillitatis. Allo stesso modo i nomi dei sei cosmonauti russi viventi, Feoktistov, Leonov, Nikolaev, Shatalov, Tereshkova e Titov, furono assegnati a crateri vicini al Mare Moscoviense (sul lato nascosto) dove furono ricordati anche i loro precedenti colleghi, Komarov, Belyayev, Volkov, Dobrovolsky e Patsayev. Gagarin, in quanto anch'egli cosmonauta - e per giunta quello del primo pionieristico volo nello spazio nel 1961 - ebbe il suo proprio cratere nella zona meridionale del lato nascosto (20°S / 150°W). A un certo punto fu proposto che il luogo di atterraggio dell'Apollo 11 (0° 41'15''N / 23° 26'00'') fosse chiamato Statio Tranquillitatis (Base della Tranquillità), ed esso si può ora trovare, segnato con una piccola x, sulla maggior parte delle mappe lunari di un certo livello. In qualche mappa, il punto in cui la navicella spaziale sovietica Luna 9 atterrò sofficemente nel 1966 (7°N / 64°W) fu denominato Planitia Descensus (Pianura dell'Atterraggio).
È forse degno di menzione il fatto che alcuni nomi già assegnati alle formazioni del lato nascosto furono poi cancellati, tra questi l'apparente catena montuosa nota come Montes Sovietici. Quando si accertò che questa "catena" non era affatto una catena, ma semplicemente un raggio luminoso, il nome fu rimosso dalle carte lunari, come avvenne per i nomi di altre quattro cosiddette "catene".
È accaduto che alcuni crateri fossero intitolati a due o anche a tre persone, spesso membri della stessa famiglia, sebbene non sempre. Questo è un modo conveniente per ricordare personalità aventi lo stesso cognome. Ma in qualche caso si può trovare che membri della stessa famiglia abbiano il loro specifico cratere. Un esempio di ciò si ha con la famosa famiglia Curie che comprendeva il chimico francese Pierre Curie, sua moglie Marie Curie e il loro figlio adottivo, il fisico Frédéric Joliot-Curie. (Quest'ultimo era in origine Frédéric Joliot, ma prese il nome Joliot-Curie avendo sposato la figlia di Pierre e Marie Curie, Irene). A Frédéric Joliot-Curie era già stato dedicato un cratere, chiamato (abbastanza logicamente) Joliot-Curie (27°N / 93°E). Quando si scelse di aggiungere i nomi di Pierre e di Marie Curie, erano richiesti tre nomi diversi per tre distinti crateri. La Commissione risolse la questione ridenominando Joliot-Curie come Joliot, chiamando Curie (23°S / 92°E) il cratere di Pierre Curie, e dando al cratere di Marie Curie il nome di Sklodowska (19°S / 97°E). (Sebbene generalmente nota come Marie Curie, ella, polacca di nascita, prima del matrimonio portava il nome di Marya Sklodowska).
Intanto ci sono ancora crateri e formazioni non denominati disponibili per molti nomi, e non si deve pensare che l'attività di denominazione sia ormai esaurita. Essa può essere continuata, d'altra parte, anche per altri corpi celesti. Ormai, in ogni caso, qualunque nome proposto deve essere ufficialmente autorizzato e approvato dall'Unione Astronomica Internazionale.
Dal 1970 un numero di crateri designati con lettere dell'alfabeto precedute dal nome di un cratere vicino (nel modo già spiegato) hanno ricevuto un loro specifico nome. Per esempio, Macrobius A, Macrobius B, Macrobius D e Macrobius L sono ora conosciuti rispettivamente come Carmichael, Hill, Fredholm ed Esclangon. Questi sono tutti nomi minori, comunque, e non sono inclusi nelle normali mappe lunari.
La luna non ha solo i suoi nomi ufficiali, ma anche una piccola serie di soprannomi. Questi furono escogitati, più o meno volontariamente, dai membri delle varie missioni americane Apollo per formazioni locali che bisognava identificare, non avendo ancora un nome ufficiale. Abbiamo così, nell'Oceanus Procellarum, dati dall'equipaggio dell'Apollo 12 nel 1969, i nomi Bench (Banco), Block (Ostacolo), Crescent (Luna Crescente, Mezzaluna), Halo (Alone), Head (Testa), Snowman (Pupazzo di Neve o Uomo delle Nevi), ecc. Altri simili soprannomi furono creati dagli equipaggi di Apollo 14 nel 1971, di Apollo 15 sei mesi dopo, di Apollo 16 l'anno seguente. Nel 1972 l'equipaggio dell'Apollo 17 piazzò una gran quantità di nomi letterari. Tra l'altro ci furono crateri e colline chiamati Brontë, Camelot, Horatio, Shakespeare, con altre formazioni chiamate Sculptured Hills (Colline Scolpite), Tortilla Flat (Pian della Tortiglia, citazione da John Steinbeck) e Wessex Cleft (Gola del Wessex, in omaggio a Thomas Hardy). Non mancarono inoltre nomi prosaici o anche dimessi come Shorty, oppure Bear Mountain (Monte dell'Orso). I soprannomi americani naturalmente non compaiono sulle normali mappe lunari, ma solo su quelle a grande scala che si riferiscono ai rispettivi luoghi di atterraggio delle missioni Apollo.
Torna alla pagina di Andromeda